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domenica 16 ottobre 2016

Articolo de La Stampa di oggi sui tradizionalisti: alcune nostre riflessioni


Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant (laddove fanno il deserto, lo chiamano pace). Questa frase tratta dall'Agricola di Tacito rende bene il comportamento di certe mosche cocchiere (vedere p.e. QUI, da Pio XII a Kasper) della nuova e misericordiosa politica ecclesiale.


Dopo i nostri post di stamattina (QUI) e di due giorni fa (QUI) sul grottesco e calunnioso attacco (QUI) ai presunti congiurati anti Francesco, mischiando Putin alla Nuova Bussola Quotidiana e a Il Timone, l'ultra integrista don Nitoglia ai cardd. Sarah Burke e  Caffarra desidereremmo fare qualche veloce riflessione a riguardo:
  1. troviamo veramente disgustoso e calunnioso scomodare due pagine de La Stampa (con riferimento anche in prima pagina) e di La Nuova Europa (gloriosa rivista nata per far sentire le voci dei perseguitati del blocco comunista) per una miserabile guerriglia intraecclesiale per far fuori e screditare chiunque si faccia qualche domanda sulla new wave ecclesiale. Tutto bene per chi difende le suore lesbiche americane, per chi invita a votare Sì al referendum colombiano dove si sdoganano terroristi comunisti\matrimoni omosessuali\insegnamento gender nelle scuole, chi porta le statue di Lutero tra i santi in vaticano, chi vede germi di santità nella sodomia,  ma non va bene chi osa fare qualche domanda e si pone dentro la Tradizione e il Magistero di sempre. Con un trasbordo ideologico "avvertito" che ha dell'incredibile (cfr. il magistrale volume di Plinio Correa de Oliveiria sull'argomento, VEDI QUI)
  2. Il Codice di Diritto Canonico è chiarissimo (CJC 212.3): §3. In modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi hanno il diritto, e anzi talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli, salva restando l'integrità della fede e dei costumi e il rispetto verso i Pastori, tenendo inoltre presente l'utilità comune e la dignità della persona. Quando cambieranno il CJC e si trasformerà la Chiesa nella NUOVA COREA del NORD, ce lo dicano e smetteremo di fare rispettose domande ai Sacri Pastori, di qualunque colore portino la veste.
  3. L'articolo de La Stampa - comunque lo si valuti nel merito - denota il forte timore dei sostenitori ultrà di certe politiche  dell'attuale pontificato che le varie opposizioni  possano saldarsi. La paura attualmente maggiore è forse che possano unirsi l'opposizione diciamo così "prolife" con quelle diciamo così "tradizionalista" e "conservatrice". D'altra parte, se l'inopinata alleanza tra "curiali" e "progressisti" ha paralizzato il pontificato ratzingeriano e determinato l'avvio di quello bergogliano, perché mai un'altra ancorché inopinata alleanza non potrebbe far naufragare certe politiche del pontificato bergogliano? La tranquillizzante conclusione del pezzo su La Stampa in cui si dice che le opposizioni sono divise ci pare non un'analisi ma una specie di esorcismo affinchè ciò non accada. Comunque, ci fidiamo della Provvidenza: siamo certi che il Signore, che ora sta dormendo per metterci alla prova, prima o poi si sveglierà.
  4. Ci pare che certi articoli facciano il paio con quello che facevano i sodali dell'appena defunto Dario Fo con il loro Soccorso Rosso e i proclami per "togliere dalle spese" il commissario Calabresi (vedere QUI e QUI). Se questo era il metodo dei comunisti anni '70 e delle campagne di Lotta Continua e de L'Espresso, non ci sembra che questo sia un metodo cattolico. Il metodo "pagherete caro, pagherete tutto" appartiene più alle FARC colombiane (inter alia vedere QUI), così omaggiate dalla Segreteria di Stato Vaticana, che a Nostro Signore Gesù Cristo.
  5. Ci pare inoltre che mettere assieme "mele con pere", Caffarra con Nitoglia, Sarah con i sedevacantisti, Cascioli e Agnoli con la FSSPX (e, per piacere, non chiamatela "Fratello Sacerdotale San Pio X"), Magister con Riscossa Cristiana non sia ne corretto ne' veritiero.
  6. Cosa poi c'entri Putin con tutto ciò, facciamo fatica a capirlo: se fossimo complottisti - ma non lo siamo - potremmo pensare ai rapporti de La Stampa con i poteri forti americani e israeliani. Ma sicuramente ci sbagliamo...... Possiamo però dire che Putin - in questi momenti - è un argine contro il terrorismo islamico e la lobby omossesualista? O è vietato? Si può solo parlare bene di Castro e dei comunisti cinesi, come ci pare si faccia molto dalle parti di S. Pietro?
  7. Ci chiediamo infine - sommessamente - come mai vaticanisti noti in passato per le loro battaglie conservatrici, Movimenti famosi per la loro "tonicità" sull'ortodossia cattolica, anticomunismo e noti per i loro attacchi al progressismo ecclesiastico, siano diventati i supini reggitori di code di canuti teologhi della liberazione o di prelati difensori di sodomiti tedeschi e consacrate lesbiche americane. Ma ce lo spiegherà Gesù ad Armageddon.
  8. Per ora possiamo solo pregare per loro e combattere - però - la Buona Battaglia: Ef 6,  10 "Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. 11 Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. 12 La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.13 Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. 14 State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, 15 e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. 16 Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; 17 prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. 18 Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi".
  9. "In necessariis unitas, in dubiis libertas, in omnibus caritas". Questo detto, attribuito a S. Agostino e citato spesso da San Giovanni XXIII, dovrebbe risuonare di più nelle orecchie di certi zelanti amanti della misericordia "teorica", ma misericordiosi solo con i loro amici. abbiamo visto la misericordia applicata a Francescani dell'Immacolata e al benemerito Vescovo di Albenga Oliveri. O alla "normalizzazione del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II (inter alia vedere QUI). Se questa è misericordia, Dio ce ne scampi e liberi. Forse che gli articoli "comandati" a Vatican Insider contro il card.  Pell e tutti i cd. "malpancisti" nei drammatici momenti dell'ultimo Sinodo si chiamano "misericordia"? Ci pare debbano avere altri nomi! "Parlano di ponti e nella Chiesa mettono i muri", copyright mons. Negri.
  10. Il Mio Cuore Immacolato trionferà. Così ci ha ricordato la Madonna a Fatima. e analogamente, in altri termini, S. Massimiliano Kolbe e S. Luigi Maria Grignon di Monfort. Diamo fiducia a Maria Santissima, sterminatrice delle eresie, e ai santi.
  11. Patientia tandem vincit.
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