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mercoledì 3 aprile 2024

Altri piccoli corvi in Vaticano: fuga di notizie da San Pietro

A proposito di piccole o grandi cadute nello Stato della Città del Vaticano e della Curia Romana (vedi qui l'ascesi e caduta di Mons. Galantino), pubblichiamo una notizia che abbiamo "in caldo" dal 14 febbraio scorso.

Era da tempo che la gendarmeria vaticana stava investigando su fughe di notizie, riguardanti soprattutto la Fabbrica e la Basilica di San Pietro (ma anche il Vicariato) a beneficio - principalmente - di un blog di pettegolezzi vaticani.
Ci era stato confermato che mons. Mauro N. e i funzionari Antonio G. e Patrizio M. (segretario di un alto prelato della Basilica) erano stati fermati, e che i loro computer e cellulari (a cui erano stati stati messi i sigilli) sono poi stati anche sequestrati per le indagini.
Ci risulta anche che uno di questi sia rimasto in stato di fermo per qualche ora. 
 Tutto ciò è anche la conseguenza di un clima particolarmente teso, da quando il Card. Gambetti ha sostituito il Card. Comastri come Arciprete della Basilica vaticana. 
Anche MiL si è occupato del "commissariamento" del Capitolo dei Canonici vaticani (qui MiL), della proibizione delle Messe private in Basilica (tra cui molte Tradizionali, e ovviamente quelle dei Canonici) con sostituzione obbligatoria della concelebrazione (qui MiL), e vi sono molte lamentele sul degrado dello stato di pulizia e di ordine all'interno della Basilica stessa. 
Riscontriamo, con grande dolore, che il clima da Corea del Nord in Curia Vaticana è sempre peggiore. 
Le nostre fonti ci dicono che, ormai, ogni funzionario vaticano ha un doppio cellulare e che nei Sacri Palazzi si sta molto attenti all'uso di e-mail, di whatsapp, di telegram e al contenuto delle conversazioni telefoniche private. Ci risulta anche di un uso regolare di "cimici" per intercettazioni ambientali. Molte conversazioni "private", per limitare il rischio di intercettazione, quindi, vengono fatte fuori dagli uffici e nei bar di Borgo Pio. 
Eguale tipo di controlli e precauzioni avvengono anche a Casa Santa Marta. Sempre le nostre fonti ci confermano che un'alta carica del Vicariato è stata di fatto demansionata per le confidenze che la sua cameriera ha riferito a Francesco (direttamente o per interposta persona) su commenti privati del soggetto sul Santo Padre.     
Sembra di essere, oggi in Vaticano, come nel film 'Le vite degli altri', (QUI) sulla Germania Est prima del crollo del Muro di Berlino, vita di controlli e intercettazioni, per avere il controllo su tutto. Come oggi intra moenia.  

5 commenti:

  1. Era ora, anche se non sortirà effetti3 aprile 2024 alle ore 10:03

    Cosa ci sarebbe di negativo nel cercare di fermare la fuga di notizie che quel blog incoraggia solo per infamare la qualunque e propinando tesi che di cattolico non hanno nulla?

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    1. Infatti abbiamo dato solo la notizia. Rileviamo però, in generale, un clima di stato poliziesco. Sul fatto invece specifico sulle tre persone probabilmente gli elementi per perseguirli c'erano.

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  2. Più che «clima da Corea del Nord», mi pare che sia perfettamente descritta la situazione sociale sovietica alla fine degli anni Ottanta, con la differenza che in Vaticano dovrebbe operare lo Spirito Santo e non il KGB

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  3. Clima di veleni e sospetti tipico di un regime dittatoriale al collasso (da leggere unitamente all’ennesimo attacco a mons. Georg Gänswein)

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  4. Pure la cameriera delatrice! Siamo messi bene!

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