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lunedì 20 agosto 2018

Volete sapere come si è consumato il genocidio di cristiani in Iraq e Siria per mano degli islamici? L'Europa occidentale, ha visto ma ha taciuto e si è voltata dall'altra parte.

"Distruggere la cristianità'" non solo e' stato taciuto ma soprattutto voluto nel silenzio assordante della Chiesa Cattolica talvolta troppo impegnata con le problematiche alla moda che "fanno audience" e che "fanno chic" per occuparsi anche dei nostri fratelli torturati o ridotti in schiavitù. C'è però ancora qualcuno che per farsi notare e ammirare  si ostina a promuovere una specie di "preghiera comune" invitando l'imam nelle chiesette delle frazioni popolate da anziani che al "signor curato" debbono sempre dire di si... ( QUI e QUI )  
AC

Volete sapere come si è consumato il genocidio di cristiani in Iraq e Siria 
per mano dei fondamentalisti islamici? 

Basta leggere il New York Times di oggi. 
Io l'ho fatto e viene da piangere. 
Vi si racconta la storia di Tal Tamer, un villaggio cristiano nella Siria settentrionale, oggi controllato dai curdi. 
La chiesa è un cumulo di macerie, il campanile e la croce sono rovesciati come un albero abbattuto. I sentieri sterrati sono ricoperti di vegetazione, percorsi da cani randagi. 
La maggior parte delle case sono vuote, i loro proprietari in Germania, in Australia, negli
Stati Uniti e altrove”. 
Lo Stato Islamico ha attaccato l'area nel 2015, sequestrando oltre 220 cristiani assiri. “Circa 10.000 cristiani assiri hanno vissuto in più di 30 villaggi qui prima dell'inizio della guerra nel 2011, e c'erano più di due dozzine di chiese. 
Ora, rimangono 900 persone e solo una chiesa fa servizi regolari. Alcuni dei villaggi sono completamente vuoti. 
Un altro villaggio ha solo due residenti: una madre e suo figlio. In un altro villaggio, Tel Shamiran, solo Samira Nikola, 65 anni, rimane con un figlio adulto. 
Anche lei è stata rapita dallo Stato Islamico con il marito e tre figli. 
Oggi alleva polli con un figlio e coltiva cetrioli, uva e olive in giardino. Gli altri due figli sono in Australia o in Germania, ma lei non vuole andarsene. 'Basta tenere lontani i malvagi', ha detto. 'Non chiediamo nient'altro a Dio'”. 
Suo figlio, Nabil Youkhanna, 35 anni, ha detto di essere rimasto con lei ma non è sicuro per quanto ancora. “Se vogliamo sposarci, non ci sono più ragazze”. 
Ragazze cristiane sequestrate e trasformate in schiave del sesso, chiese demolite, fedeli uccisi, villaggi fantasma, intere comunità scomparse. 
Cos'è stato questo se non un genocidio? 
E aggiungo io che la fine della cristianità orientale è avvenuta nel silenzio complice dell'Europa occidentale, che ha visto ma ha taciuto e si è voltata dall'altra parte.


Fonte: Facebook