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lunedì 29 febbraio 2016

F.S.S.P.X - Un "golpe" di Papa Francesco? Un atto unilaterale di riconoscimento canonico per la fraternità da parte della S. Sede?

In queste ultime settimane hanno ripreso a susseguirsi le notizie sui rapporti tra la Fraternità San Pio X e la S. Sede. 
Prima l'intervista all'ex Superiore Generale Rev.do don Franz. Schmidberger  che ha positivamente commentato il gesto conciliante di Papa Francesco di concedere la giurisdizione per confessare (e quindi assolvere validamente) ai sacerdoti della Fraternità durante il Giubileo della Misericordia. 
Quindi la recente intervista - che tante notività in vero non riporta - a S. E. Mons. Guido Pozzo sui rapporti tra la F.S.S.P.X e la S. Sede. 
Da ultimo le parole di S. E. Mons. Alfonso de Galarreta, vescovo della Fraternità il quale dà una notizia importantissima (la S. Sede ha tolto una serie di richieste e precisazioni che costituivano una serie di paletti e di difficoltà alla Fraternità) e formula una previsione: non essendoci ancora gli estremi per un accordo bilaterale il Papa andrà nel senso di un riconoscimento unilaterale della Fraternità, e piuttosto per via di fatto che per una via di diritto legale, canonico. 
Non sappiamo certo quanto possa essere possibile questo "golpe" vaticano, ma il Vescovo "lefebvriano" non è senz'altro estraneo ai delicati rapporti della sua parte con la S. Sede e forse ha motivo di dire quello che ha detto. 
E' pur vero che il Papa è spinto dal desiderio urgente di riunire i cristiani: luterani, ortodossi e "tradizionalisti". Lo si è visto in questi mesi avendo come cifra gli incontri e comportamenti coi rispettivi rappresentanti. Non vorremmo che questo tentativo pur lodevole, mirato a non urtare i "fratelli" eretici, si traduca però in una guazzabuglio confuso sgradito a tutti e che scontenti molti, soprattutto, ovviamente, la parte più seria, e più ortodossa, ovvero Ecône. 
Dalla Svizzera, ovviamente, hanno ben presente la repressione staliniana con cui sono stati schiacciati e annientati i Francescani dell'Immacolata, quindi Mons. de Galarreta puntualizza che, non essendoci garanzia sulla vita (e sopravvivenza aggiungeremmo noi) della Fraternità, dovranno fare bene i conti prima di "accontentarsi" di un riconoscimento unilaterale, se pur dettato dai migliori propositi.
Staremo a vedere. 
Roberto.
 Lefebvre: un "golpe" del Papa? 
di M. Tosatti, da La Stampa del 28.02.2016


Mons. Alfonso de Galarreta è un vescovo della comunità lefebvriana; aveva diretto la commissione teologica della Fraternità sacerdotale S. Pio X durante gli incontri con gli esperti romani nel 2009 e nel 2011. Mons. De Galarreta è argentino. In un incontro con esponenti della comunità nei pressi di Versailles qualche giorno fa ha rivelato che la Congregazione per la Dottrina della Fede aveva inviato una proposta per la creazione di una prelatura personale, nell’estate del 2015, accompagnata da una dichiarazione dottrinale. Senza entrare nei dettagli, che chi legge il francese può trovare QUI .  (in italiano: qui, qui
Il presule ha detto che da parte di Roma sono stati eliminate tutte una serie di richieste o paletti precedenti che potevano creare difficoltà alla Fraternità. Nonostante questo, il via libera per un accordo con Roma da parte di Écone non c’è ancora; siamo di fronte a “un rifiuto prudenziale dettato dalle circostanze, in assenza di garanzie necessarie alla vita della Fraternità”. 


Mons. De Galarreta però è convinto che papa Francesco agirà in maniera autonoma. “Penso piuttosto, ed è là l’altro aspetto delle cose, che questo papa dice a chi lo vuole ascoltare che noi siamo cattolici, che dice e che ripete che la Fraternità è cattolica, che siamo cattolici, che non ci condannerà mai, e che bisogna ‘regolare la nostra faccenda’. Penso che, e ha già cominciato in questa direzione, che quando vedrà che non c’è intesa con la Congregazione della Fede, penso che sorpasserà ogni altra condizione dottrinale, teorica, pratica, quale che sia…Farà da solo, nel senso di un riconoscimento della Fraternità. Ha già cominciato, e semplicemente continuerà. Non parlo di ciò che desidero; parlo di ciò che prevedo. Io prevedo, io penso, che il papa andrà nel senso di un riconoscimento unilaterale della Fraternità, e piuttosto per via di fatto che per una via di diritto legale, canonico”.

50 commenti:

  1. Sarà perfettamente inutile il riconoscimento senza concedere chiese e parrocchie alla FSSPX. C'è il rischio di essere fagocitati come molte altre realtà "tradizionali" pur vive e floride di Fede.
    Il problema qui è: si intende applicare veramente il Summorum Pontificum e quindi creare una osmosi a livello parrocchiale tra i due riti oppure si vuol proseguire nella ghettizzazione del rito antico in chiese o cappelle isolate o ad orari da turnisti di miniera??

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  2. Il quadro clinico di Bergoglio è chiarissimo.
    Me la prendo con le centinaia di alti prelati della Sede Apostolica.
    Ma ci vuole così tanto a telefonare alla neuro oppure al centro di igiene mentale?

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    1. Fallo tu, hai una certa dimestichezza con questi istituti...

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    2. Già fatto!Mi hanno detto che gli metteranno la camicia di forza però con atto unilaterale.

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    3. Bravo, ora vai a prendere le tue medicine

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    4. Vado ed assumo cosicchè il tuo umorismo mi sembrerà travolgente.....

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  3. Il Papa non sarà un fine canonista, ma ovviamente sa bene che la FSSPX è pienamente cattolica, perché vuole esserlo: mai ha voluto costituire una chiesa scismatica, e mai è stata trattata come tale. Un vero e proprio accordo bilaterale sarebbe ridicolo, perché la comunione con Roma nasce dalla conspiratio verso il vertice, dal voler essere parte del Corpo Mistico di Cristo, cosa che la Fraternità ha sempre voluto, e ribadito infinite volte. Il fatto che, per ragioni di natura eminentemente politica (di politica ecclesiastica) ci siano state delle disobbedienze disciplinari, sfociate anche in atti piuttosto gravi come le ordinazioni senza approvazione della Santa Sede, non cancella il fatto che siano già cattolici, perché si trattò di infrazioni di norme ecclesiastiche, già sanzionate con la scomunica ora rimessa, e attualmente con la sospensione a divinis (con molti privilegi); insomma, l'atto di riconciliazione può essere solo unilaterale, salvo voler sostenere che esista un "concorso esterno in comunione ecclesiale", il che sarebbe ridicolo!

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  4. sara' possible dare o richiedere da parte della FSSPX una parrocchia ? se si con o senza autorizzazione di un vescovo ??
    i vescovi stanno riunendo le parrocchie ? in ASSISI , sara' possibile avere una loro presenza ? ci credo poco , in concreto , sono proprio curioso di vedere come andra' a finire !

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  5. Ci sono istituti tradizionali di diritto pontificio che reggono parrocchie, specialmente negli USA, ma non solo. Ci son sacerdoti di questi istituti che lavorano nella Curia diocesana, in tribunali ecclesiastici o in cancelleria.
    Indubbiamente il riconoscimento unilaterale dovrà contenere clausole precise anche in merito: i vescovi non potranno fare il bello e cattivo tempo come adesso che s'arrogano diritti che il Summorum Pontificum non riconosce loro.
    La forma canonica che sarà necessaria dovrà esser concordata.
    Se la Fraternità dovesse restar confinata ai margini della Chiesa questo "golpe" sarebbe perfettamente vano.

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    1. Caro Pastorelli glielo spiego io come si fa:

      Si prende il maggior possesso possibile degli immobili e della cassa, si sospendono i vescovi dai loro incarichi e poi uno alla volta si traferiscono i singoli sacerdoti da un capo all'altro del mondo, soli e sotto il ricatto della sospensione ad divinis dei vari vescovi, mentre al contempo si mettono in piedi svariate operazioni mediatiche di calunnia e di ludibrio, in pochi anni non resteranno che macerie.

      Il caso Manelli è emblematico della capacità di "misericordia" di questi personaggi.

      Riguardo poi accordi vari, guardi che se ne fanno del Summorum, figuriamoci
      quale problema si faranno ad infischiarsi di questi "accordi" fantomatici.

      Anche la pontificia commissione Ecclesia Dei, una volta "risolto" il nodo della San Pio X sarà smantellata.

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  6. Qui un'interessante analisi della questione globalizzata http://traditiocatholica.blogspot.it/2016/02/ce-papa-francesco-in-tv-si-cambia-canale.html

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  7. Sig. Pastorelli , Lei è una persona onesta , ancora legata alle regole e se vogliamo , rapportata allo standard di vita di oggi , appartenente all' ancien regime ma .......... tra il dire e il fare ci sta di mezzo il mare se non peggio . Giustamente il comportamento de vescovi sul Motu Proprio S.P. è stato ed è e sara' quello che è !! Dobbiamo credere in un cambiamento o giro di vite ? ho i miei forti dubbi ! confidiamo nel Buon DIO !!

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    1. Per Anonimo 16:22 confidiamo nel Buon Dio e nel cambiamento anagrafico del clero e particolarmente dei vescovi.

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    2. Lasciamo perdere l'ancien regime. Io ho i piedi ben piantati in terra. Non son nato ieri e neppure l'altro ieri, e sono abbastanza scafato, nel senso di esperto anche del mondo di oggi. Non mi sembra di essermi abbandonato ai sogni nel mio commento.

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  8. Giusto ! Guazzabuglio confuso perché relativistico, allo scopo di giustificare le derive dottrinali e morali. Vuole una Chiesa fatta di sette, dove tutti hanno tutti ragione. E' la fine della Chiesa, appunto, cattolica!

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  9. Subdola manovra relativistica allo scopo di giustificare qualsiasi deriva dottrinale e morale, in una Chiesa non più cattolica.( E.F.)

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. All'interno la Fraternità rappresenterebbe l'ala sicuramente cattolica. Il problema è nelle clausole dell'accordo e nel loro rispetto.Da qui la prudente apertura dei due vescovi (Fellay e Galarreta) nelle loro dichiarazioni. Tissier mi sembra più vicino a Williamson. Da anni ripeto che ogni riconciliazione porterà una grossa frattura nella Fraternità. Una è già in essere.

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    3. L'otto per mille ed il sostentamento clero fa gola purtroppo e nella Fraternità
      di oggi sono pochi a poter vantare anche solo una pallida imitazione della stoffa del fondatore.

      Speriamo che resti almeno qualcosa dopo che questo ennesimo tradimento si sarà consumato.

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    4. i sacerdoti della fsspx che personalmente conosco ,in tutti i sensi se ne fregano dell otto per mille!Vivono di quello che noi doniamo.Già che ci siamo vi annuncio che stanno raccogliendo aiuti per le due scuole presenti in Italia,non sarebbe male aiutarli.

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  10. Che commenti deprimenti.
    La verità è che quell'ipomaniaco argentino non sà più dove andare a fracassare i zebedei e adesso se prende pure con quelli della Pio X!
    Ricordiamogli che esiste ancora uno sparuto gruppo di samaritani sul monte Garizim così parte e va a lesionare gli sferoidi a quelli!

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  11. Se non stanno attenti saranno distrutti.
    Subiranno un massacro peggiore di quello imposto a Manelli e ai suoi frati.

    Fidarsi di Bergoglio e della sua banda è come fidarsi del lupo travestito da nonna.

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  12. Risposte
    1. Il cacciatore è Cristo, che certamente tornerà nella gloria, ma quel giorno sarà l'ultimo e per molti sarà troppo tardi.

      La nostra partita dobbiamo giocarla qui ed oggi, perchè se finisci all'inferno
      ci resti.

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  13. Cristo è sempre il cacciatore, ora come nell'ultimo giorno. Pensare diversamente significa non credere alla sua promessa: sarò con voi sino alla consumazione dei secoli. Non abbandonerà mai la sua Chiesa.
    La partita il cristiano la combatte sempre, ma senza la fede in Cristo, senza riconoscere che la forza gli vien da Cristo sempre accanto a lui, è destinato a soccombere. la disperazione è anticattolica.

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  14. Botta e risposta geniale dell'illustre Professor Pastorelli "Anonimo29 febbraio 2016 19:23
    Se non stanno attenti saranno distrutti.
    Subiranno un massacro peggiore di quello imposto a Manelli e ai suoi frati.

    Fidarsi di Bergoglio e della sua banda è come fidarsi del lupo travestito da nonna.
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    Dante Pastorelli29 febbraio 2016 19:56
    Ma c'è sempre il cacciatore..."
    Arguto e simpatico : complimenti !

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  15. Già: secondo voi Cristo cacciatore dovrebbe starsene sempre dietro un albero a sparare ad ogni cinghiale che devasta la vigna e riparare tutti i danni provocati dai suoi stessi amministratori? Sparerà, sì, sparerà e farà giustizia, ma solo alla fine, non quando e come pensate voi per chiudere le toppe e le lacerazioni che voi stessi per omissioni ed accidia avete lasciato fare.

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  16. Più fiducia nel buon Dio1 marzo 2016 alle ore 11:40

    Ragioniamo un po' come se Dio non ci fosse e la sua Provvidenza non fosse in mezzo a noi. Siamo così certi che questo Papa duri così tanto da poter continuare a fare il despota contro i cattolici? Non cade foglia che Dio non voglia, ogni cosa è sotto lo sguardo di Dio e va in porto solo ciò che Dio permette vada in porto, che sia questo cosa che noi riteniamo buona o cosa che riteniamo un flagello. Certe cose avvengono per castigarci, altre perchè porteranno un bene spirituale maggiore, Dio comunque agisce sempre per il bene. A noi spetta di essergli fedeli e di pregare molto per non essere ingannati dal demonio, abbandonandoci con fiducia alla sua volontà. C'è da chiedere che questa volontà ci appaia chiara. Nel caso dei FFI, alla fine i caproni che si erano vestiti da pecorelle sarannop tutti smascherati e rimmarranno come diamanti splendenti quelli che oggi sono stati denigrati, incarcerati, vessati, infangati.

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  17. Certamente quanto detto sopra è vero, ma Dio vuole che anche noi facciamo la nostra parte qui ed ora, denunciando l'invalidità di una pseudogerarchia che inganna i fedeli allontanandoli dalla vita eterna e inganna i non credenti confermandoli nell'errore coperto dalla misericordia. Poi lui farà il resto.

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  18. Ma chi dice che noi dobbiamo restarcene inerti? ognuno opera nel suo campo. Dare a me del "fideista" in senso dispregiativo può venire solo da chi ignora che io sono da decenni sulla breccia, sempre in prima linea a combattere a viso aperto, non dietro il comodo anonimato. Ed opero non tanto sui blog, comodamente seduto, ma portando avanti la vita di una confraternita del 1410, una chiesa, una messa VO, con tutti gl'impegni che comportano i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, i rapporti con la Curia, la Sovrintendenza ai beni artistici, muratori, restauratori ecc. ecc.
    Sarebbe bene che ciascuno operasse senza stare sempre e soltanto a lamentarsi.
    Cominciate e firmare i vostri commenti e rendete tutti edotti del vostro operare: non per vanagloria, ma per evitare proprio le accuse di sterili prefiche.
    Cristo non "sparerà" solo alla fine, interviene quando e come ritiene opportuno. Limitare la Sua azione alla sola parusia è vera e propria eresia. Questo Cristo immobile sino alla fine dei secoli non è il Cristo della Chiesa cattolica.

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    1. Sei così ossessionato dagli Anonimi? Certo perché sei uno squallido ed insignificante anonimo. Però di una presunzione e arroganza logorroiche! Certo che una delle massime Evangeliche ti calza proprio a pennello: "Non sappia la vostra...et reliqua" Tra un pò ci verrai a dire che i Pontefici Romani, ma che dico? Lo stesso Eterno, sono andati a ripetizione nella sede confraternale del poverino! Curati và!!!

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    2. Non sono ossessionato, mi fanno semplicemente schifo quelli come te, pasqualino.

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    3. e impara a scrivere in lingua italiana: pò, và ecc. Tu forse avrai le mani, ma non guidate dal cervello. Cammini, cammini e cammini a quattro zampe.

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  19. Ben detto! Bravo. Excusatio non petita. L'importante è cambiare discorso.

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  20. Per quale motivo ragionevole (soldi a parte) la Fraternità è rimasta fuori dalla piena comunione con Roma per le questioni conciliari arcinote per decenni e dovrebbe rientrare in comunione ora che oltre alle ragioni preesistenti se ne sono sommate di più gravi e disastrose ad opera dell'Argentino biancovestito?

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    1. Fuori non c'è andata da sé, l'hanno messa gli altri. Se la vogliono dentro e con libertà di parlare chiaramente, non vedo motivo per non accettare un riconoscimento soprattutto se unilaterale. Indubbiamente, e lo ripeto, non essendo degli sprovveduti, i superiori della Fraternità dovranno ben meditare sul percorso da seguire e su ciò che verrà loro chiesto.

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    2. Sprovveduti no di certo, ma speriamo che non siano corrotti, o infiltrati.

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    3. Dietrologie senza senso. Se fossero stati infiltrati a quest'ora sarebbero cardinali.

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    4. Nella lista Pecorelli anni 70 c'erano degli ecclesiastici massoni appena sacerdoti che a tutt'oggi non sono nemmeno diventati vescovi. Eppure erano e sono ancora infiltrati.
      Evidentemente la carriera cardinalizia non è per tutti. C'è chi si accontenta di molto meno.

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    5. In altri termini: rientriamo se oltre a continuare a fare come ci pare ci date pure l'otto per mille e il sostentamento clero.

      In effetti il "ragionamento Pastorelli" non fa una piega.

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    6. Che tipo! Quando legge qualcosa che non gli aggrada, allora ecco scattare l'accusa di dietrologia, per di più velenosa (magna cum caritate). Ma quanta gratuità! E' difficile accettare che non gli si dia ragione!

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    7. Sempre meglio una dietrologia gratuita (e velenosa perché verace) della ennesima pastorellellata, melensa, vuota e insignificante.


      Ribadisco:
      In altri termini: rientriamo se oltre a continuare a fare come ci pare ci date pure l'otto per mille e il sostentamento clero.

      E aggiungo: ...e oltre a fregarcene dei problemini del concilio ce ne freghiamo
      pure delle altre belle novità di Bergoglio.... uno stipendio val bene qualche
      divotrzio no????

      ahahahahahaha

      In effetti il "ragionamento Pastorelli" non fa una piega.... tutti a bordo è chi
      s'è visto s'è visto....
      ahahahahaha

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  21. e ritorna colui che fa propaganda a se stesso.

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  22. Abp.Guido Pozzo does not deny : Ecclesia Dei/CDF use an irrationality and heresy to interpret Vatican Council II
    http://eucharistandmission.blogspot.it/2016/03/abpguido-pozzo-does-not-deny-ecclesia.html

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