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domenica 22 dicembre 2024

Padre Lanzetta. Burattini nelle mani di Dio? Pelagio redivivo. VIDEO

Riceviamo e pubblichiamo.
"Pelagio, monaco britannico contemporaneo di Sant’Agostino, negava la realtà del peccato originale trasmesso da Adamo ai suoi discendenti. Quindi negava di conseguenza la necessità della grazia per fare il bene e della preghiera per ottenere da Dio di superare le tentazioni e di non cadere in peccato. Fu infastidito in particolare da una preghiera del Santo d’Ippona: «Dammi quello che comandi e poi comanda ciò che vuoi» (Confess. 10, 29, 40). Per Pelagio questa preghiera riduceva l’uomo a un burattino determinato dal movimento della grazia divina. Quando però fu messo alle strette e gli si fece notare che con la preghiera del Signore nel Padre nostro, chiediamo: «Rimetti a noi i nostri debiti…E non ci indurre in tentazione», Pelagio rispose che in quel caso chiediamo a Dio che non ci faccia sopportare dei mali che non siamo in gradi di evitare con le nostre forze. Tutto puramente naturale. Se infatti non c’è il peccato originale, la natura umana non è ferita e quindi l’uomo fa tutto da sé. Non ha bisogno di Dio. E succede che, in quest’ottica, la Beata Vergine diventi fastidiosa per la sua capacità di scegliere solo Dio e il bene in quanto Immacolata Concezione. È pur vero però che Pelagio, nel suo errore, chiamava in causa la Madre di Dio (per la quale bisogna fare un’eccezione, gli dirà Sant’Agostino), per giustificare l’assenza del peccato originale. Anche nel delirio ereticale a volte si dice qualcosa di vero. Tuttavia la sfida lanciata da Pelagio è ancora molto attuale: quando si è veramente liberi?".
QUI e sotto il video integrale.
Luigi C.