Per capire quanto è successo, facciamo innanzitutto un passo indietro nel tempo, e più precisamente nel pomeriggio del 29 gennaio 2020, quando si tenne una sessione plenaria della Congregazione per la dottrina della fede per discutere della sorte della quarta sezione (quella che aveva autorità sulla forma straordinaria del Rito romano).
In tale riunione, il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, espresse un certo allarme per il fatto che circa 13 mila giovani si erano registrati al Pèlerinage de Pentecôte (da Parigi a Chartres) ed il card. Giuseppe Versaldi, Prefetto della Congregazione per l’educazione cattolica, insistette sulla necessità di capire perché la Santa Messa tradizionale attragga i giovani ed affermò che i giovani che partecipano al Pèlerinage de Pentecôte hanno «ogni sorta di problemi psicologici e sociologici»: sì, affermò proprio che i giovani che partecipano al Pellegrinaggio di Chartres hanno «ogni sorta di problemi psicologici e sociologici» e non risulta che si sia levata, anche solo timidamente, alcuna voce discordante da parte dei molti prelati presenti (ne scrivemmo con dovizia di particolari QUI e QUI su MiL).
E ancora, è notizia di cinque giorni fa che il Vaticano voglia eliminare il «nostro» Pellegrinaggio di Chartres, che – lo ricordiamo – è il più antico e frequentato pellegrinaggio tradizionale al mondo, i cui giovani partecipanti – pur con «ogni sorta di problemi psicologici e sociologici» – sono in continua crescita (dai 13 mila del 2020 ai 18 Mila del 2024) (QUI su MiL).
Giungiamo quindi all’oggi. Stavamo facendo qualche ricerca sul sito ufficiale del Giubileo 2025 (iubilaeum2025.va) e clicchiamo sulla pagina che riporta il calendario generale degli aventi accreditati dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, al quale papa Francesco ha affidato il coordinamento della preparazione dell’Anno Santo 2025 (www.iubilaeum2025.va/it/calendario/calendario-generale.html), tra i quali i moltissimi pellegrinaggi giubilari organizzati da Diocesi, gruppi ed enti di varia natura (tra cui gli effeminati e sodomiti; ne abbiamo già scritto QUI).
Su questa pagina non possiamo fare a meno di notare che tutti (tutti!) i pellegrinaggi giubilari sono accompagnati da una fotografia che non ci è del tutto estranea e ricordiamo di aver già visto da qualche parte… e non è poi difficile ricordare dove!
Ebbene, questa fotografia, la fotografia scelta dagli organizzatori del Giubileo 2025 per accompagnare la notizia di ciascun pellegrinaggio giubilare, riprende il Pèlerinage de Pentecôte del 2023, proprio «quel» pellegrinaggio da Parigi a Chartres i cui giovani partecipanti – secondo altissimi esponenti della Curia Romana, tutt’ora tra i più vicini, ascoltati ed influenti consiglieri di papa Francesco – hanno «ogni sorta di problemi psicologici e sociologici»!
Sostenuti da un notevole senso di ridicola sfacciataggine, al Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione avranno forse cercato qualche immagine accattivante scrivendo nel motore di ricerca Google le parole chiave «pellegrinaggio giovani cattolici» ed ecco apparire i 18 mila giovani con «ogni sorta di problemi psicologici e sociologici» ai quali il Vaticano vuole impedire di celebrare la Santa Messa di chiusura nella Cathédrale Notre-Dame di Chartres, ma che vanno bene per pubblicizzare i pellegrinaggi del Giubileo 2025.
Forse per trovare una immagine di giovani cattolici in pellegrinaggio – ormai – si deve andare a cercare dalle parti dei tanto odiati «indietristi»? Turandosi il naso, al Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione si saranno ricordati della massima seicentesca «Sire, sire, la couronne vaut bien une Messe» ed ecco quindi che ciò che si vuole fare uscire dalla finestra rientra – anzi imperversa – dal portone principale, e che portone principale!
Ma quanti sono questi pellegrinaggi che, sul sito ufficiale del Giubileo 2025, sono accompagnati dalla fotografia di Chartres? Giusto per darvi un’ordine di grandezza, ne abbiamo contati ottanta solo nei primi quattro mesi del 2025: i pellegrinaggi del Movimento spirituale «Tra Noi» (QUI), del Movimento Gioventù Ardente Mariana (QUI), dei Giovani di Betania (QUI), dell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto (QUI), delle Diocesi di Porto-Santa Rufina e di Civitavecchia-Tarquinia (QUI), dei Francescani di Maria (QUI), del Piccolo gruppo di Cristo (QUI), della Diocesi di Verona (QUI), Real Hermandad de Emigrantes di Nostra Signora del Rocío di Huelva (QUI), della Diocesi di Sigüenza-Guadalajara (QUI), dell’Arcidiocesi di Benevento (QUI), della Diocesi di Parma (QUI), della Diocesi di Viterbo (QUI), della Diocesi di Tortona (QUI), della Diocesi di Novara (QUI), della Diocesi di El Paso (QUI), dell'Arcidiocesi di Pesaro (QUI), della Diocesi di Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola (QUI), dell’Arcidiocesi di Valencia (QUI), dell’Arcidiocesi di Parigi (QUI), dell’Arcidiocesi di Milano (QUI), dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino (QUI), della Diocesi di Vittorio Veneto (QUI), della Diocesi di Cerignola-Ascoli-Satriano (QUI), della Diocesi di Como (QUI), della Diocesi di Trento (QUI), del Giubileo dei 600 Consigli Comunali dei Ragazzi (QUI), della Diocesi di Prato (QUI), dei Giovani con le Donne Dottori della Chiesa e le Patrone d’Europa (QUI), dell’Arcidiocesi di Vercelli (QUI), della Diocesi di Moulins (QUI), dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova (QUI), dell’Arcidiocesi di Milano (QUI), della Diocesi di Brescia (QUI), della Diocesi di Albenga-Imperia (QUI), dell’Arcidiocesi di Fermo (QUI), della Diocesi di San Marco Argentano-Scalea (QUI), della Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia (QUI), delle Diocesi Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni-Alatri (QUI), della Diocesi di San Marco-Scalea (QUI), della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi (QUI), della Diocesi di Plasencia (QUI), della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo (QUI), della Diocesi di Alessandria (QUI), dell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina (QUI), della Diocesi di Cremona (QUI), dell’Arcidiocesi di Napoli (QUI), della Diocesi di Albano (QUI), della Diocesi di Castellaneta (QUI), della Diocesi di Frascati (QUI), dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie (QUI), dell’Arcidiocesi di Bologna (QUI), della Diocesi di Cuneo-Fossano (QUI), della Diocesi di Treviso (QUI), della Diocesi di Forlì-Bertinoro (QUI), della Diocesi di Faenza-Modigliana (QUI), della Diocesi di Brescia (QUI), dell’Arcidiocesi di Valladolid (QUI), della Diocesi di Imola (QUI), della Diocesi di San Marino-Montefeltro (QUI), della Diocesi di Crema (QUI), della Conferenza Episcopale Ceca (QUI), della Diocesi di Rieti (QUI), delle Diocesi di Tivoli e di Palestrina (QUI), dell’Arcidiocesi di Foggia-Bovino (QUI), della Diocesi di Avellino (QUI), dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia (QUI), della Diocesi di Asti (QUI), della Diocesi di Nola (QUI), della Diocesi di Grosseto (QUI), della Diocesi di León (QUI), della Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti (QUI), dell’Arcidiocesi di Catania (QUI), del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (QUI), della Grande Famiglia del Sacro Cuore (QUI), della Diocesi di Teggiano-Policastro (QUI), della Diocesi di Vallo della Lucania (QUI), della Diocesi di Orense (QUI), dell’Arcidiocesi di Lione (QUI), della Diocesi di Solsona (QUI). E questi sono solo i pellegrinaggi dei primi quattro mesi del 2025.
A questo punto due domande ci sorgono spontanee: tutte queste (e le altre centinaia che ricorrono nel calendario – affollatissimo – dal mese di maggio in poi) Diocesi, associazioni e gruppi (sempre compresi effeminati e sodomiti) il cui pellegrinaggio giubilare è reclamizzato da una fotografia di giovani con «ogni sorta di problemi psicologici e sociologici» (cardinalis Versaldi dixit) sono state avvertite e sono d’accordo?
Ma soprattutto, il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, con tale scelta fotografica, intende prendere polemicamente le distanze dalla posizione di avversione del Vaticano nei confronti del Pèlerinage de Pentecôte?
Senza ironia, restiamo in attesa di sviluppi (e di qualche testa rotolante dalle scale di Domus Sanctae Marthae).
L.V.
A questi alti prelati deviati nella fede, ci vorrebbe (prima di essere aiutati a ritrovarla) un buon trattamento psicologico onde ravvedersi, purificare la loro mente e le loro azioni, solo dopo, essere aiutati da prelati che, in questo marasma, sono rimasti sani e saldi nella fede.
RispondiEliminaPellegrinaggio di Chartres.......delenda est ?!?
RispondiEliminaPiù antico? In che senso? Storicamente i più antichi sono i pellegrinaggi in Terra Santa, a Gerusalemme - segue Roma e le tombe dei santi Apostoli (tra cui spunta il Santiago de Compostella). Sicuramente qullo di Chartres non è il più antico!
RispondiEliminaAbbiamo scritto "il più antico e frequentato pellegrinaggio tradizionale".
EliminaQuindi è il più antico tra quelli tradizionali.
Ovviamente non è il più antico dei pellegrinaggi in assoluto: certamente ci sono quelli in Terra Santa, Santiago, a Roma ecc).
"il più antico e frequentato pellegrinaggio tradizionale" - quello è senza dubbio il pellegrinaggio in Terra Santa. Non potete impossessarvi così della parola "tradizione" e farne l'uso così strumentalizzato...
EliminaÈ davvero il totale rovesciamento non solo dei valori...ma anche del buon senso oltreché dell'intelligenza. Questi prelati...e c'è da scommettere che il loro capocchia sia del medesimo avviso...definiscono con atteggiamento sprezzante e giudicante ( ma non erano quelli del "chi sono io x giudicare? "...) questi giovani pellegrini come persone con «ogni sorta di problemi psicologici e sociologici» ma poi strizzano l'occhiolino alle lobby gay e alle loro "rivendicazioni". Che quelle vanno bene vero? ....Chiunque abbia un minimo di buon senso, di decenza soprattutto e di onestà morale e intellettuale è in grado di trarne le dovute conclusioni....
RispondiElimina«Sostenuti da un notevole senso di ridicola sfacciataggine»… cari amici di MiL, come sempre siete troppo eleganti e rispettosi: dalle mie parti si direbbe «tengono la faccia come il …» (salva reverentia)
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