Scorrendo il programma ufficiale del Giubileo 2025, ci si accorge che davvero «nella Chiesa c’è spazio per tutti, per tutti!» (QUI).
Non solo, quindi, il pellegrinaggio degli effeminati e sodomiti, che sarà ospitato dai Gesuiti il 6 settembre 2025, con la prestigiosa sponsorizzazione del card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo metropolita di Bologna e Presidente della Conferenza episcopale italiana, di mons. Rino Fisichella, Pro-prefetto della sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo del Dicastero per l’evangelizzazione, e di mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano all’Jonio e Vicepresidente per l’Italia meridionale della Conferenza episcopale italiana (QUI; QUI su MiL), ma una lunghissima serie di categorie che apparentemente copre «todos, todos, todos»:
- il mondo della comunicazione (24-26 gennaio);
- le forze armate, la polizia e la sicurezza (8-9 febbraio);
- gli artisti (15-18 febbraio);
- i diaconi (21-23 febbraio);
- il mondo del volontariato (8-9 marzo);
- i missionari della misericordia (???) (28-30 marzo);
- gli ammalati e il mondo della sanità (5-6 aprile);
- gli adolescenti (25-27 aprile);
- le persone con disabilità (28-29 aprile);
- i lavoratori (1-4 maggio);
- gli imprenditori (4-5 maggio);
- le bande musicali (10-11 maggio);
- le Chiese orientali (12-14 maggio);
- le confraternite (16-18 maggio);
- le famiglie, i bambini, i nonni e gli anziani (30 maggio - 1 giugno);
- i movimenti, le associazioni e le nuove comunità (7-8 giugno);
- la Santa Sede (9 giugno);
- lo sport (14-15 giugno);
- i governanti (20-22 giugno);
- i seminaristi (23-24 giugno);
- i sacerdoti (25-27 giugno);
- i Vescovi (25 giugno);
- i missionari digitali e gli influencer cattolici (???) (28-29 giugno);
- i giovani (28 luglio - 3 agosto);
- la consolazione (???) (15 settembre);
- gli operatori di giustizia (20 settembre);
- i catechisti (26-28 settembre);
- il mondo missionario (4-5 ottobre);
- i migranti (4-5 ottobre);
- la vita consacrata (8-9 ottobre);
- la spiritualità mariana (11-12 ottobre);
- il mondo educativo (31 ottobre - 2 novembre);
- i poveri (16 novembre);
- i cori e le corali (22-23 novembre);
- i detenuti (14 dicembre),
oltre ad una moltitudine di pellegrinaggi quasi quotidiani che è qui impossibile elencare, ma tutti puntualmente riportati nel calendario ufficiale (QUI).
Insomma, «todos, todos, todos»… ma davvero «todos, todos, todos»? O qualcuno – non proprio irrilevante neppure numericamente – è stato, per il momento, dimenticato?
A noi pare che l’assenza di una data dedicata al mondo tradizionale sia una lacuna troppo grave ed evidente per rimanere tale ed auspichiamo che il Coetus internationalis Summorum Pontificum, che da tredici anni organizza meritoriamente il Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum – con l’appoggio di qualche Cardinale e Vescovo ed in accordo con il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, al quale papa Francesco ha affidato il coordinamento della preparazione dell’Anno Santo 2025 – possa trovare accoglienza nel calendario giubilare.
La data, tra l’altro, già ci sarebbe: sabato 25 ottobre 2025, giorno in cui è prevista la tradizionale processione ad Petri Sedem.
Certo, ci sarebbe da farsi spazio tra i concomitanti pellegrinaggi giubilari della Diocesi di Teruel-Albarracin (in Aragona), della Diocesi di Fidenza, dell’Arcidiocesi di Marsiglia, della Diocesi di Jaca (anch’essa in Aragona), della Diocesi di Pozzuoli-Ischia e del Giubileo delle tradizioni popolari… ma confidiamo in una Chiesa nella quale «c’è spazio per tutti, per tutti!», anche per coloro che si ostinano a credere che la sodomia sia una «grave depravazione».
L.V.
Il tempo non si ferma e passa inesorabile.....I danni ,se il Signore vuole e ne saremo degni,si ripareranno.....
RispondiEliminaEstá parecendo uma espécie de programação de anarquia carnavalesca com desfile de blocos folclóricos....
RispondiEliminaLibera nos, Domine, ex affligentibus nos,
RispondiEliminaet eos qui nos oderunt confudisti.
In Deo laudabimur tota die,
et in nomine tuo confitebimur in saecula.