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sabato 23 novembre 2024

La scure di Francesco sulle pensioni in Vaticano. Commissariato il chiacchierato Card. Farrel

Ci chiediamo il perchè dei continui  incarichi dati al Card. Kevin Joseph Farrell (QUI i molti Post di MiL sul Nostro), il grande amico dell'abusatore seriale e omosessuale Card. McCarrik.
E l'ennesimo commissariamento in Vaticano.
Luigi

Nico Spuntoni, Il Tempo, 22-11-24

La scure di Sua Santità sulle pensioni in Vaticano. Commissariato il Fondo/ Lo scenario più temuto dai dipendenti vaticani rischia di concretizzarsi. Ieri, infatti, il Papa ha lanciato l’allarme sulla tenuta del sistema previdenziale vaticano ed ha annunciato il “commissariamento” del Fondo Pensioni. In una lettera al collegio cardinalizio, Francesco ha spiegato che «l’attuale sistema non è in grado di garantire nel medio termine l’assolvimento dell’obbligo pensionistico per le generazioni future» annunciando «decisioni non facili che richiederanno una particolare sensibilità, generosità e disponibilità al sacrificio da parte di tutti». L’obiettivo del deficit zero, già evocato in una lettera del 16 ottobre che aveva anticipato il taglio di 500 euro dal “piatto” dei cardinali con incarichi in Curia, impone alla Santa Sede «provvedimenti strutturali urgenti» sulle pensioni. L’uomo chiamato a darne esecuzione, suscitando con ogni probabilità il malcontento del piccolo mondo vaticano, è il cardinale americano Kevin Joseph Farrell, nominato amministratore unico per il Fondo Pensioni. Questa è solo l’ultima “patata bollente” che il Papa affida al porporato di origine irlandese. Attualmente, infatti, Farrell ricopre gli incarichi di prefetto del dicastero per i laici, di presidente della commissione di materie riservate, di presidente del comitato per gli investimenti, di presidente della Corte di cassazione vaticana. Il Papa, inoltre, lo ha scelto come camerlengo, rendendolo così l’uomo che dovrà governare la Chiesa in caso di sede vacante. Non è detto, però, che questa concentrazione di poteri possa rendere vita facile a Farrell in un futuro conclave. La gestione del caldissimo dossier pensioni, poi, può diventare un’ulteriore zavorra. L’Associazione Dipendenti Laici Vaticani, già sulle barricate per il blocco degli scatti biennali di anzianità e altre misure di austerità, aveva annunciato a fine agosto di non voler rimanere indifferente a nuovi provvedimenti considerati penalizzanti ed aveva espresso il timore che il prossimo intervento potesse riguardare proprio le pensioni. La lettera di ieri sembra confermare queste previsioni. Il malcontento dei dipendenti si unisce a quella dei cardinali che hanno conosciuto una progressiva decurtazione del loro “piatto” dalla pandemia in poi. Il Papa, tuttavia, appare determinato ad andare avanti sulla linea dell’austerità, come dimostrato dal recente invito rivolto al dicastero per la comunicazione a fare sacrifici. In Vaticano si sussurra che a spingere Francesco in questa direzione impopolare ci sia soprattutto la Segreteria per l'Economia, divenuto ormai l’organismo più potente nella gerarchia finanziaria d’Oltretevere. Anche la lettera sul Fondo Pensioni sarebbe stata ispirata dal prefetto Maximino Caballero Ledo, indicato da molti ben informati come il più ascoltato interlocutore del Papa sulle questioni finanziarie.



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