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sabato 9 novembre 2024

Grandi emozioni dei fedeli del Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum 2024 - #sumpont2024 #sumpont2025

Anche sulla scia dei vari nostri post (si veda da ultimo questa bella lettera di Paix liturgique, di venerdì scorso e il video di sintesi di 
Luigi, ieri), abbiamo ricevuto questa commossa e commovente testimonianza di un fedele statunitense, che ha preso parte al Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum 2024.
Lo ringraziamo perchè ha saputo raccontare con parole semplici ma toccanti la grande commozione di una cattolica che si è recato per la prima volta a Roma e, visitando i Luoghi Sacri, ha sentito da un lato la partecipazione con le moltitudini di fedeli (che fecero come lei, nei secoli passati) e dall'altro ha percepito la comunione coi grandi Santi che con la loro opera hanno santificato Roma, rendendola ancora più la Città Santa.   
Lo ringraziamo anche perchè ha ricordato a noi italiani gli immensi tesori spirituali (e culturali) che abbiamo a Roma, tesori che troppo spesso diamo ormi per scontati e non apprezziamo come meriterebbero. 
Speriamo che queste belle parole invoglino altri fedeli a partecipare al prossimo Pellegrinaggio 2025 per vivere quello che hanno vissuto gli amici americani. 
Roberto

La Roma degli Apostoli, dei Cesari. La Roma dei Papi! 

LA ROMA DEGLI APOSTOLI: Abbiamo appena visitato la Città Eterna, la Roma della storia e della poesia, della letteratura, dell'arte e dell'architettura... la Roma dei Cesari E, soprattutto, LA ROMA DEI PAPI!

Abbiamo visto cose di cui avevamo solo letto prima, di cui avevamo visto solo le immagini, e il fatto di essere stati lì di persona ha reso tutto più palpabile. Abbiamo visitato alcuni dei luoghi di culto e devozione più antichi e venerati della cristianità.

Che ci siamo andati come pellegrini o semplici turisti, è certamente sembrato un viaggio spirituale in una certa misura, dove abbiamo imparato di più gli uni sugli altri: gusti e antipatie personali, aree di accordo e di disaccordo; eppure tutti noi, in un modo o nell'altro, dobbiamo aver amato l'esperienza cattolica di viaggiare al centro del mondo cattolico, dove i romani si rifiutarono di dimenticare le associazioni con i primi cristiani, i grandi martiri e il primo papa.

Lì, abbiamo trovato il tesoro di secoli, la soddisfazione di molti bisogni spirituali, il conforto del dolore e una profonda sicurezza di fede. Quasi tutto lì era ENORME! Le statue, i templi, le colonne, le rovine, le montagne, i santuari, ecc. La stessa Basilica di San Pietro è un immenso mausoleo costruito per onorare il pescatore galileo scelto da Cristo per essere il primo Papa.

Potevamo ancora vedere tracce della vecchia Roma pagana, che cedeva per tutti i cristiani alla Roma delle catacombe, alla Roma dei martiri, alla Roma di Pietro e Paolo, di Gregorio e Francesca, alla Roma dove si incontrano Fra Angelico e Michelangelo, la Roma che Pinturicchio, Raffaello e Botticelli decorarono con indescrivibile bellezza.

Persino i grandi monumenti della Roma imperiale/pagana ora raggiungono metà del loro interesse a causa delle loro successive associazioni cristiane; il Colosseo è meraviglioso non per le sue dimensioni arroganti o per le sue antiche rovine, ma perché lì i martiri senza nome della Chiesa versarono il loro sangue. Il Pantheon è quello che è ora perché è diventato una chiesa cristiana dedicata alla Madre di Dio.

A San Pietro, abbiamo ascoltato e cantato l'immortale "Tu es Petrus". Lì, abbiamo anche visto la freschezza e la giovinezza della Vergine Perpetua che Michelangelo ha volutamente e religiosamente raffigurato nella sua indimenticabile Pietà.

Siamo andati anche alla Cattedrale del Papa (San Giovanni in Laterano), da dove i Papi avevano dato la missione di convertire e battezzare gli irlandesi, i sassoni, gli slavi e le terre appena scoperte del Nuovo Mondo. Lì, abbiamo salito i gradini sacri [la Scala Santa. n.d.r.] , che innumerevoli cristiani (santi e peccatori) hanno salito in uno spirito di penitenza, per amore della devozione, come forma di rassegnazione in unione con la Passione di Nostro Signore.

A Roma, abbiamo visto come il cattolicesimo, con i suoi santuari e i suoi santi, i suoi crocifissi e i suoi confessori e martiri, ha compiuto in modo eminente la conversione del mondo pagano abbattendo ovunque gli altari eretti alla lussuria, alla crudeltà, all'orgoglio, alla vanagloria, e sostituendoli con santuari alla misericordia, alla pietà, alla pace, alla santità, alla penitenza e alla carità.

Ci siamo inginocchiati e abbiamo pregato dove si erano inginocchiati e avevano pregato Sant'Atanasio e Sant'Agostino, Sant'Ambrogio e San Girolamo, San Domenico e San Francesco, Santa Brigida, San Bonifacio e Sant'Anselmo, Sant'Ignazio e San Filippo Neri... qualcosa che dovrebbe ispirarci per il resto delle nostre vite.

Abbiamo visitato le basiliche papali e diverse delle bellissime chiese di Roma e Napoli e, grazie a Fratel Mateo, abbiamo potuto imparare molto di più su Sant'Alfonso de' Liguori di quanto avessimo sperato!

Abbiamo visitato chiese e santuari dedicati alla Madre di Dio (Santa Maria Maggiore, Loreto, Montevergine, Nostra Signora di Pompei) e pregato lì per l'intercessione materna della Madonna nelle nostre vite e nell'ora della nostra morte.

In una parola: abbiamo fatto la nostra visita "ad limina Apostolorum", fino all'altrare della "Confessione" di San Pietro dove ogni devoto cattolico desidera andare almeno una volta nella vita.

Varrà la pena tornarci, soprattutto per quelli di voi che si sono persi i gelati romani!