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giovedì 1 agosto 2024

Olimpiadi 2024 - un commento di Aldo Maria Valli

Anche Valli si chiede, al di là della blasfemia, perchè questo "festival" in salsa gay pride? 
Roberto


Olimpiadi di Parigi / Cerimonia inaugurale? No, gay pride

Lo sapevamo: dalla cerimonia inaugurale dei giochi olimpici parigini non ci sarebbe stato da aspettarsi niente di buono. Come abbiamo scritto qui, le premesse perché diventasse l’occasione di una promozione dell’omosessualismo e dell’anticristianesimo c’erano tutte. E così è stato.
Guardate l’immagine che vi propongo: un’ultima cena rivisitata in stile queer. Avrei preferito non pubblicare nulla in proposito, ma, al punto in cui siamo, tacere è complicità.
Che cosa c’entri la parodia dell’ultima cena con lo spirito olimpico è tutto da dimostrare, ma evidentemente agli organizzatori importava poco dello spirito olimpico. Quella che hanno voluto affermare è l’irrisione demoniaca verso la fede cristiana.
La cerimonia si è rivelata una lunghissima carnevalata in stile gay pride, pensata per esaltare da un lato la Francia della Rivoluzione e dall’altro gli stereotipi Lgbtq. E le reazioni non si sono fatte attendere.
“Pietà, basta così” è stato scritto sui social.
Le squadre nazionali partecipanti, trasportate lungo la Senna come derrate alimentari su battelli ondeggianti, hanno fatto la figura degli imbucati alla festa. I protagonisti sono diventate comparse e al centro è balzata la retorica dell’”inclusione” e dei “diritti”. In questo sabba da baraccone, nulla ci è stato risparmiato, compreso Dioniso. Mai una cerimonia inaugurale delle olimpiadi è stata così strumentalizzata a fini ideologici.
I Giochi, lo sport, gli atleti: tutti utilizzati per altri scopi, per altri fini, davanti a un Macron gongolante. E come tutte le operazioni ideologiche, anche questa si è rivelata di una noia mortale.
Ieri sera l’Occidente decadente, questo cadavere che cammina, ha celebrato sé stesso in un’orgia da fine impero. Ed era inevitabile che il tutto avvenisse a Parigi, la città dei presunti Lumi e della Révolution.

Miserere nobis, Domine.

3 commenti:

  1. Da leggere il profondo analisi su vigilant citizen. com

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  2. Rilancio un'altra domanda: perché un manifestazione del genere, a cui partecipano migliaia di atleti da tutto il mondo e che viene seguita da milioni di persone, dovrebbe svolgersi come sei i gay non esistessero? Non sono persone come gli altri che, per troppo tempo, non hanno potuto trovare nessuna rappresentazione per motivi di bigottaggine e perbenismo? Non è una buona cosa che il ragazzo gay o la ragazza trans, vedendo alle olimpiadi qualcuno come loro, possano sentirsi stimolati a non aver paura di essere loro stessi ed inseguire i loro sogni?
    Davvero, questa antipatica avversione è veramente ridicola. In nome di cosa, poi? il fatto che i media, per secoli ormai, abbiano privilegiato la rappresentazione di persone e coppie eterosessuali non ha fatto certo sparire i gay dalla faccia della terra.

    Proprio oggi, ho letto l'ennesima storia di un padre sciagurato che ha cacciato fuori di casa il figlio adolescente perché omosessuale e gli ha detto che si deve "curare". Forse sono imbecilli del genere i vostri modelli?

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  3. I motivi di "bigottaggine e perbenismo" non c'entrano proprio nulla, caro anonimo. Si vada a studiare il catechismo e a leggere Bibbia e Vangelo sul peccato di sodomia. E prima di etichettare come "imbecilli" i nostri modelli si sciacqui la bocca.....-

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