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giovedì 27 giugno 2024

NOSTRE INFORMAZIONI di mons. Eleuterio Favella: il comunicato dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote inerente l’udienza papale del 24 corrente

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La comunicazione segue al comunicato pubblicato sul sito dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote in merito all’udienza del 24 giugno in cui papa Francesco ha ricevuto mons. Gilles Wach, Priore Generale dell’ICRSS e seguito (QUI; QUI su MiL).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare alcuni documenti che altrimenti passerebbero inosservati o non verrebbero evidenziati come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.

L.V.

NOSTRE INFORMAZIONI

La S. Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, con nota diramata stamane dalla Sala Stampa della S. Sede, a seguito di alcune indiscrezioni insistenti di ieri, ha dovuto pubblicare la parte finale del comunicato inerente l’udienza papale del 24 corrente, purgato per evidenti ragioni dall’Ist. di Cristo Re Sommo Sacerdote, di talché esso comunicato leggasi come di seguito:
«Al termine dell’udienza, il Santo Padre ha invitato il nostro superiore generale ad incontralo di nuovo insieme a tutti i membri dell’Istituto ed alle Suore, che molto volentieri riceverà in udienza… per caricarli tutti, uti singuli et uti collegium, di male parole, contumelie, altri vituperi, nonché ingiurie e varie altre villanie, come espressione della consueta sollecitudine pastorale dell’Augusto Pontefice i.r. e come più volte dimostrato in questi anni di attuale (albi)celeste pontificato.»


3 commenti:

  1. Post inutile e pure un po' cattivo. Stavolta non ci avete azzeccato per niente con Mons. Favella.

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  2. Ma...visto che si profilano all'orizzonte sciagure e oppressioni...che sia proprio indispensabile pubblicare contenuti simili? Non si rischia di essere inutile stimolo alla suscettibilità di Chi tutto vede e tutto sente?

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  3. Strano come il soggetto del pubblico ludibrio sia sempre e solo Papa Francesco e mai preti che si agghindano come alberi di Natale.
    Leggendo Natalino, è proprio il caso di chiederselo: c’è ancora qualcosa di cattolico?

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