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lunedì 3 giugno 2024

Dedicato alla lobby gay nella Chiesa: San Carlo Lwanga e compagni

Ricordando il martirio del martiri ugandesi, nel giorno della loro festa, fattisi uccidere per non cedere alla sodomia.
E purtroppo: InfoVaticana – Redazione: "Il Cardinale Fernández dice che non ci sarà una “caccia alle streghe” per i preti che fanno simil-matrimoni interpretando male Fiducia Supplicans". E sempre InfoVaticana - Redazione: "Padre James Martin difende sacerdoti omosessuali. “La Chiesa sarebbe molto più povera senza di loro”".
Sotto le litanie dei santi ugandesi che ci ha mandato un amico: recitiamole!
QUI un tragico articolo di Avvenire: "La lettera. Il Papa all'aspirante seminarista gay: avanti con la tua vocazione"
QUI il video della processione della Parrocchia dei Martiri Ugandesi sotto una pioggia torrenziale.
QUI il pellegrinaggio di milioni di ugandesi ai martiri.
Luigi C.


TFP, 10-6-23
Charles Lwanga è uno dei ventidue martiri ugandesi convertiti dal paganesimo dalla Società dei Missionari d'Africa.
Nel 1879 furono avviate le prime missioni cattoliche in Uganda e in altre parti dell'Africa centrale. Sotto il re Mtesa i missionari predicarono, la gente studiò la fede e molti credettero in Gesù. Purtroppo al re Mtesa successe il re Mwanga, che iniziò a perseguitare i cristiani in Uganda.
Dopo che Mkasa, il maestro cristiano dei paggi di corte, aveva criticato il re per le sue azioni immorali e per aver fatto uccidere un gruppo di missionari, il re lo fece decapitare. La stessa notte in cui Mkasa fu martirizzato, Carlo, un catecumeno, fu battezzato. Carlo sostituì Mkasa come capo dei paggi reali e protesse gli altri paggi dalle richieste immorali del sovrano babandese, Mwanga, istruendo e battezzando alcuni di loro nella fede cattolica. Incoraggiò questi suoi compagni a rimanere casti e ad essere fedeli a Dio persino a costo della prigionia e delle persecuzioni. Quando Mwanga iniziò a vedere i cattolici come una minaccia al suo dominio li condannò a morte. Ordinò ai suoi paggi di entrare in una grande sala e chiese ai cattolici di separarsi dagli altri e di rispondere se intendevano rimanere fedeli alla loro fede, anche di fronte alle persecuzioni. "Fino alla morte!", risposero.

Il 3 giugno 1886, dopo essere stati torturati, i convertiti furono bruciati vivi. La maggior parte dei paggi aveva meno di venticinque anni. Il più giovane ne aveva solo tredici. Alla loro morte pregavano e cantavano con entusiasmo.

Ben presto la persecuzione si diffuse e sempre più cattolici sacrificarono la vita piuttosto che rinnegare Cristo. L'esempio di questi adolescenti e uomini ispirò altre persone. In Africa la fede crebbe e si espanse e oggi cresce forse come in nessun’altra parte del mondo. I ventidue martiri sono stati solennemente beatificati nel 1920 e canonizzati nel 1946.

Attribuzione immagine: Di Albert Wider - http://www.heiligenlexikon.de and declared to be PD, Copyrighted free use, Wikimedia.

Fonte: South Africa needs Our Lady. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.


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3 giugno - Santi Martiri Ugandesi

San Carlo Lwanga, prega per noi.
San Mbaya Tuzinde, prega per noi.
San Bruno Seronuma, prega per noi.
San Giacomo Buzabaliao, prega per noi.
San Kizito, prega per noi.
Sant'Ambrogio Kibuka, prega per noi.
San Mgagga, prega per noi.
San Gyavira, prega per noi. 
Sant'Achille Kiwanuka, prega per noi. 
Sant'Adolfo Ludìgo Mkasa, prega per noi. 
San Mukasa Kiriwanvu, prega per noi. 
Sant'Anatolio Kiriggwajjo, prega per noi. 
San Luca Banabakintu, prega per noi.
San Giuseppe Mkasa Balikuddembé, prega per noi.
San Dionigi Ssebuggwawo, prega per noi.
Sant'Andrea Kaggwa, prega per noi.
San Ponziano Ngondwe, prega per noi.
Sant'Atanasio Bazzekuketta, prega per noi.
San Gonzaga Gonza, prega per noi.
San Mattia Kalemba Mulumba, prega per noi.
San Noè Mawaggali, prega per noi.
San Giovanni Maria Muzei, prega per noi.

Pregate per noi, Santi martiri ugandesi,
affinché scampiamo la frociaggine imperante.

O Dio,
che nel sangue dei martiri hai posto il seme di nuovi cristiani,
concedi che il campo della tua Chiesa,
irrigato dal sangue di san Carlo Lwanga
e dei suoi compagni,
produca una messe sempre più abbondante
a gloria del tuo nome.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.

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