Pagine

lunedì 3 giugno 2024

Chiese vuote eppure la CEI prega per stoppare il governo

Veramente inspiegabile questo atteggiamento, visto che tutte le ricerche sociologico danno a picco a Chiesa in Italia ed Europa. Eppure ancora non lo capiscono e non cercano di metterci rimedio.
Il fallimento "della Chiesa in uscita e delle periferie", fallimento totale.
E Maurizio Belpietro sulla Verità non fa che constatarne l'agonia.
Grazie a Pensiero Forte-Ponsacco (QUI) per la segnalazione.
Luigi C.


CHIESE E ORATORI VUOTI EPPURE IL CAPO DELLA C.E.I. PREGA PER STOPPARE PREMIERATO E AUTONOMIA

di Maurizio Belpietro

Le chiese si svuotano, gli oratori sono de­serti e i semina­ri sono trasfor­mati in alberghi a cinque stelle. Ma il capo dei vescovi italiani è preoccupa­to di ciò che potrebbe acca­dere se passasse il premiera-to e l'autonomia regionale. Sì, a leggere gli ultimi inter­venti del presidente della Cei, il cardinal Matteo Maria Zuppi, si fa fatica a capire quale direzione voglia pren­dere la Chiesa. Soprattutto non si comprende se intenda schiantarsi inseguendo un disegno politico, cioè tra­sformandosi in opposizione all'attuale maggioranza di governo, o se invece voglia recuperare un rapporto con i. fedeli.
Qualcuno forse si sarebbe aspettato che Zuppi dicesse qualche parola a proposito della mostra. blasfema ospi­tata, con la benedizione della diocesi di Modena, nella chiesa di Sant'Ignazio a Car­pi, Otre un Cristo era rappre­sentato morente stilla croce, Ma con un UOMO chino su di lui e non proprio con l'inten­zione di salvarlo. Oppure si poteva pensare che il monsi­gnore avesse qualche cosa da dire a proposito della tra­sformazione di un oratorio in moschea a Monfalcone. O ancora che riconoscesse l'er­rore di aver dato soldi dei fe­deli alla banda Casarini, spe­cializzata in propaganda pro migranti al solo scopo di riuscire a inseguire l'idea di fare una rivoluzione antagonista in Italia. E invece no: il capo dei vescovi non pare in ansia per la secolarizzazione della società neppure per la crisi delle vocazioni, ma soltanto per le riforme portate avanti dal governo. Al cardinale a quanto pare non piacciono le modifiche costituzionali che attribuirebbero maggior po­tere al premier e nemmeno sembra essere d'accordo con l'elezione diretta del presi­dente del Consiglio.

Non si capisce perché al presidente della Cei dovrebbe riguardare l'assetto istituzionale del nostro Paese, né si compren­de come mai generi allarme fra i presuli l'idea di una di­versa attribuzione di poteri fra Regioni e Stato centrale. Di certo le modifiche costitu­zionali e il federalismo non sono misure che intacchino i Patti lateranensi. I rapporti fra la Repubblica italiana e la Chiesa resteranno invariati sia che gli italiani decidano di scegliere da chi farsi go­vernare,. sottraendo il potere di nomina del capo dell'ese­cutivo ai partiti e al capo del­lo Stato, sia che affidino al­l'autonomia regionale alcune decisioni in materia di scuola, sanità e sicurezza. Che cosa cambierebbe per i vescovi se domani sulla sche­da elettorale fosse indicato il­ nome del futuro Presidente del Consiglio? E quale scon­volgimento porterebbe nei rapporti fra Stato e Chiesa il fatto che ogni Regione sia competente nel decidere l'assunzione degli insegnan­ti nelle proprie scuole? Di certo, le parrocchie non trar­rebbero alcun nocumento se domani medici e infermieri fossero inquadrati con un contratto regionale in luogo di uno statale.

Eppure, nonostante le questioni siano chiaramente faccende da dibattito politi­co interno, magari esaspera­te dall'imminente scadenza elettorale, monsignor Zuppi non è riuscito a trattenersi e ha voluto dire la sua. Non ci sono più preti e quelli rima­sti sono costretti a doppi e tripli turni, saltando da una parrocchia all'altra per cele­brare la Santa Messa? il se­minario, invece che da aspi­ranti ministri di Dio, è fre­quentato. da ambiziose star-lette in cerca di strappare un contratto per una comparsa-ta in tv? Nei locali riservati al catechismo, l'Imam tiene i suoi sermoni e infiamma gli animi dei musulmani? Per il presidente della Cei i proble­mi più urgenti restano il pre-mierato e l'autonomia regio­nali. Anzi, la questione prin­cipale rimane il sostegno alla banda Casariui, affinché continui a pescare uomini e donne nel Mediterraneo, magari con l'assistenza di un apposito cappellano il quale, invece di stare in parrocchia a convincere i fedeli, solca le onde dei mari, convinto che l'evangelizzazione si faccia in mezzo alle onde.

Lo so, è dai tempi di Ca­vour che nel nostro Paese re­gna il principio «libera Chie­sa in libero Stato» e dunque il cardinal Zuppi è libero di fa­re e dire quel che gli pare. Predichi pure ciò che vuole dal suo pulpito. Tuttavia, mi domando dove siano finiti quei mangiapreti che fino a qualche tempo fa reagivano con fastidio a ogni presa di posizione politica che arri­vasse da Oltre Tevere. Dove sono quelli che accusavano la Chiesa di interferenza nelle faccende interne del nostro Paese, quando il Papa parlava di aborto o di temi etici? Cer­to, allora erano altri tempi. Alla guida della Conferenza episcopale non c'era Zuppi ma il cardinal Camillo Ruini; quello che ebbe il coraggio di schierarsi contro i referen­dum abrogativi della legge sulla fecondazione assistita. Altra stagione, altro spessore, altra Chiesa. Di sicuro, al­lora non si poteva neppure immaginare che il direttore del giornale dei vescovi, una volta dismesso l'incarico, si candidasse nelle liste del Pd. Cioè con quelli che vorrebbe­ro imporre anche in Italia l'u­tero in affitto. Mi resta solo una curiosità e spero che Sua eminenza mi perdoni: ma se il presidente della Cei non riuscisse a succedere all'at­tuale pontefice, che fard? il segretario del Partito demo­cratico?

Da La Verità, domenica 26 maggio 2024

****

Cosa c'entra la parola di Dio con questa Europa anti cristiana?

di Maurizio Belpietro

(…). L'8 e il 9 giugno si elegge il nuovo Parlamento europeo, deci­dendo se dare una svolta all'Ue oppure tenersi i bar­bagianni di Bruxelles con le loro formulette matemati­che e le loro ossessioni per i tappi delle bottiglie di pla­stica. Dunque, perché la Chiesa dovrebbe predicare in favore di questo o quel partito? Per quanto da sem­pre cardinali e vescovi fac­ciano politica, lo si capireb­be se il loro intervento- ri­guardasse i temi etici. Inve­ce, dopo il pronunciamento contro l'autonomia regio­nale e il premierato (ha fatto bene il presidente del Con­siglio a rispondere al capo dei vescovi dicendo che la riforma non tocca i rappor­ti tra Stato e Chiesa e dun­que non si comprende l'allarme), le diocesi si mobili­tano pro Europa e a soste­gno dei migranti, invitando i fedeli a scegliere partiti che siano sensibili a en­trambi gli argomenti. Man­cava poco che dicessero vo­ta +Europa e Pd e poi l'inge­renza sarebbe stata com­pleta. Ovviamente, nel si­lenzio dei beneficiari del­l'appello, i quali si scanda­lizzano se il Papa parla di chi fare entrare in semina­rio e chi no, ma se i vescovi diffondono volantini eletto­rali, approvano. Sempre che il santino recapitato ai fedeli sia pro domo loro e non della parte avversa.

Certo, resta da decidere che cosa c'entri la parola di Dio con quella di un'Europa che ha scelto di non avere una Costituzione e nemme­no di adottare la religione cristiana, preferendo resta­re nel limbo dell'indecisio­ne con la formula pilatesca del rispetto di ogni credo. Che cosa abbia a che fare un'Europa che vorrebbe le­galizzare l'utero in affitto e pure l'eutanasia con gli in­segnamenti di Santa Madre Chiesa non si sa. E poi, se le preoccupazioni dei vescovi riguardano solo i migranti, che diranno gli italiani? Si aprono gli oratori e le par­rocchie agli stranieri, che in massima parte neppure professano la religione cat­tolica, ma si svuotano le chiese al punto che, rima­nendo in tema di questioni etiche tanto care ai partiti pro-Europa, pare di assiste­re a un suicidio assistito. Non è un caso se l'obolo di San Pietro e 1'8 per mille donato alla Chiesa siano co­stantemente in calo. Del re­sto, se le offerte dei fedeli sono utilizzate per finan­ziare la banda Casarini, cioè la flotta antagonista che staziona in mezzo al mare allo scopo di portare più migranti in Italia, sarà difficile che le donazioni aumentino. Per quanto un cattolico sia osservante, non potrà mai chiudere gli occhi di fronte alle follie di una Cei che va a braccetto con quelli che fino all'altro ieri erano i nemici. Vabbè che non siamo più nel '48, ma una Chiesa che si genu­flette davanti al politica­mente corretto e agli scon­fitti dalla storia non soltan­to non si può vedere, ma non si può nemmeno segui­re.

Da La Verità, sabato 1° giugno 2024

10 commenti:

  1. Questo pontificato è espressione dei poteri che dominano il mondo “ideologia gender, ideologia ecologica ambientale, ideologia vaccinista, ONU, OMS controllo totale del popolo eccetera” , e quale è il partito che nel suo programma li esprime totalmente? Il centrosinistra più il M5S partito creato come maschera del potere, invece il centrodestra non esprime totalmente questo potere, chi non lo esprime per nulla sono i partiti antisistema ma che per ora purtroppo non hanno voce nel parlamento.

    E quindi anche su queste riforme che metterebbero finalmente il popolo al centro della sovranità dell’ Italia evitando i soliti giochi di palazzo teleguidati da agenti esterni sono stati dati ordini anche al vaticano di farsi sentire.
    Ma non so che effetto positivo abbia ora l’intervento dell’ attuale vaticano sull’opinione pubblica, penso che un effetto più negativo con aggiunta di boomerang, in più si aggiunge su argomenti che non lo riguardano

    RispondiElimina
  2. Questo pontificato è espressione dei poteri che dominano il mondo “ideologia gender, ideologia ecologica ambientale, ideologia vaccinista, ONU, OMS controllo totale del popolo eccetera” , e quale è il partito che nel suo programma li esprime totalmente? Il centrosinistra più il M5S partito creato come maschera del potere, invece il centrodestra non esprime totalmente questo potere, chi non lo esprime per nulla sono i partiti antisistema ma che per ora purtroppo non hanno voce nel parlamento.

    E quindi anche su queste riforme che metterebbero finalmente il popolo al centro della sovranità dell’ Italia evitando i soliti giochi di palazzo teleguidati da agenti esterni sono stati dati ordini anche al vaticano di farsi sentire.
    Ma non so che effetto positivo abbia ora l’intervento dell’ attuale vaticano sull’opinione pubblica, penso che un effetto più negativo con aggiunta di boomerang, in più si aggiunge su argomenti che non lo riguardano

    RispondiElimina
  3. Mi chiedo quali parrocchie frequenti il signor Belpietro, se ne frequenta... non vedo nella mia zona tutto questo strepitose di iniziative per gli stranieri!
    Inoltre accusa la UE di voler legalizzare la surrogata, quando in realtà vogliono bandirla https://cne.news/article/4222-eu-member-states-have-to-block-international-surrogacy-says-instruction-from-parliament
    Inoltre in che senso l'Europa dovrebbe 'adottare la religione cristiana '?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La verità è che non bisogna farla fuori dal vaso.Parlare di politica per un consacrato molto spesso,come in questo caso, espone a brutte figure .Che poi ingerenze come questa all'atto pratico non portano voti e non servono a niente .La Chiesa è qualcosa di molto più grande, nobile e bello e non merita di essere mischiata a polemicuzze elettorali.Ci pensino i politici di sinistra ....

      Elimina
  4. Mi sembra che Don Zuppi non sia un viceparroco di qualche piccola parrocchia abbarbicata sui monti con pochi fedeli come era quella dove venne relegato Don Camillo come in un celebre film. E' il capo dei vescovi italiani e quindi rappresenta tutta la gerarchia cattolica in Italia . E' logico che una sua dichiarazione di qualsiasi tipo , non ha il valore personale neppure se lo lui stesso affermasse che è un suo personale pensiero. Posso presumere pure che la sua dichiarazione rappresenti l'indirizzo almeno della maggioranza dei vescovi italiani. Quindi una sua opinione si riflette automaticamente sul comportamento del clero italiano tutto come un indirizzo da seguire L'intromissione quindi nelle questioni e scelte di un governo di uno Stato di cui è anche un cittadino, per la autorevolezza del suo incarico e per le conseguenze pratiche che potrebbe generare nella scelta elettorale che si presenta in questi giorni , degli ormai pochi fedeli cattolici o dei cattolici che non frequentano, mi sembra veramente inopportuna e direi anche troppo di parte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora i vescovi non dovrebbero intromettersi nelle questioni e scelte di un Governo anche quando riguardano leggi sui matrimoni gay, eutanasia, aborto e quant'altro? O le intromissioni sono doverose solo quando vescovi di destra le fanno a governi di sinistra?

      Elimina
    2. Concordo con 1.33

      Elimina
    3. Per un vescovo essere definito di destra o di sinistra dovrebbe essere una grave offesa .Un vescovo dovrebbe solo ed esclusivamente difendere la Chiesa ed annunciare il Vangelo .Per tutto il restio ci sono i laici.

      Elimina
    4. Quindi sei assolutamente contrario ai vescovi che si esprimono favorevolmente su Trump, come Viganò, o fanno battaglie tipiche della destra come Strickland?

      Elimina
  5. nei primi tre secoli c'erano imperatori spietati e ondate di persecuzioni... eppure i Cristiani aumentavano in maniera strabiliante, sono altre le cose di cui preoccuparsi

    RispondiElimina