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sabato 25 maggio 2024

"Beatam me", dagli atti di Papa Fedele II - Discorso sul dogma della Corredenzione di della Ss.ma Vergine Maria

Cari Lettori, 
continua il rinvenimento di alcuni documenti del... futuro: gli atti di Fedele II, successore di Fedele I che ha retto per breve tempo il Pontificato, dopo Francesco.
Oggi proponiamo il discorso che la Santita di Nostro Signore terrà ai membri della Ponfitifcia Accademia Maria sulla prossima proclamazione del dogma della Corredenzione di Maria Santissima.
Qui Qui l’introduzione e gli altri Atti
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Ex Actis P.P. Fidelis II

Allocutio ad sodales Pontificiae Academiae Marianae


Dilectissimi Filii,

Beatam me dicent omnes generationes!
Prophetica verba ista prolata a Beatissima Virgine Maria, Spiritu Sancto afflante, per rerum Ecclesiae historiam indesinenter implentur. 
Nos vero, cum vota significata a probandissimis theologis ex vobis perpendissemus, plaudentibus Episcopis toto orbe terrarum et Christifidelibus laetitia gestientibus, statuimus et constituimus dogma de Corredemptione Mariae Sanctissimae quam primum definitum et proclamatum iri. Quae enim doctrina, amplissime illustrata et argumentis lucidissimis enodata ab Ecclesiae Patribus Doctoribusque, pluries tradita a Pontificibus

et altius radicata in sensu fidelium, sententia theologica certa et ad fidei depositum pertinens haberi debeat. Nec Nos autem latet perpaucos ex viris doctis etiam nunc temporis dubitare num oporteat tantum fidei placitum terminis circumscribi definitis. Quorum si opiniones cuidam emolumento sint quo profundius et aptius tanta veritas de Beatissimae Mariae Virginis  Corredemptricis muneribus intellegatur, nullatenus tamen ista adhibeantur in gravissima controversia vocabula omnino insolentia nec digna auditu, veluti Hispanice vox “tonteria” quod est Latine fatua seu mente insana.

Ad laudem Sanctissimae Trinitatis et honorem Beatissimae Virginis Mariae. 

Fidelis PP II
***

Dagli Atti di Fedele II, Padre dei Padri
Discorso ai membri della Pontificia Accademia di Mariologia

Amatissimi Figli,
Tutte le generazioni mi chiameranno beata! 
Queste parole profeticamente asserite dalla Beatissima Vergine Maria, sotto l’azione ispiratrice dello Spirito Santo, si vanno compiendo senza fine nella vita della Chiesa. 
Noi, dopo aver valutato attentamente le richieste presentate dai più autorevoli dei vostri teologi, con l’approvazione dell’Episcopato mondiale e l’entusiasmo dei fedeli, abbiamo solennemente stabilito che in un futuro molto vicino sarà definito e proclamato il dogma riguardante la Corredenzione di Maria Santissima. Infatti, questa dottrina, esposta largamente ed esplicata con argomenti più che perspicui dai Padri e dai Dottori della Chiesa, più volte pronunciata dai Pontefici e profondamente nel sensus fidei, deve essere ritenuta come una sentenza teologica certa e pertinente al deposito della fede. Né siamo inconsapevoli che un numero assai limitato di teologi ancora oggi sollevi delle obiezioni sull’opportunità di definire dogmaticamente questa massima così importante della fede. Se d’altra parte le loro opinioni potranno essere di una qualche utilità ai fini di un’intelligenza più profonda e idonea della verità inerente i privilegi e il ruolo della Beatissima Maria Vergine Corredentrice, tuttavia in nessun modo si dovrebbe adoperare in una discussione così seria una terminologia del tutto scorretta e indecorosa, come la parola spagnola “tonteria” che corrisponde all’italiano “sciocchezza” o “priva di contenuto”.
Tutto ciò a lode della Santissima Trinità e a onore della Beatissima Vergine Maria.

Fedele II papa.


1 commento:

  1. Io sono molto basito da questa voglia di definire il dogma della Corredenzione Mariana.

    Perché il concetto sottostante è che Dio, nella sua libera volontà e onnipotenza, ha reso la Vergine Maria in grado di compiere la Redenzione con i suoi dolori. Ok, non in modo necessario e comunque in modo subordinato a Cristo, ma è comunque una Redentrice pienamente umana.

    E allora ci si chiede che necessità vi è di avere un Dio Incarnato come Redentore? Dio poteva rendere capace l'uomo Gesù di salvarci scegliendo come Redentore.

    Alla fine ha ragione lo Spinks che la teologia occidentale soffre di una tentazione unitariana, che vuole separare la Trinità dalla Redenzione.

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