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sabato 6 aprile 2024

"Vos laete vocavimus" dagli atti di papa Fedele II #6 - Allocuzione ai sacerdoti

Cari lettori,
continua il rinvenimento di alcuni documenti del... futuro: gli atti di Fedele II, successore di Fedele I che ha retto per breve tempo il Pontificato, dopo Francesco.
Leggiamo la allocuzione ai sacerdoti  
Qui l’introduzione e gli altri Atti.
Roberto

Ex Actis P.P. Fidelis II

Allocutio ad Sacerdotes

Dilectissimi Filii,
Vos laete vocavimus petitum Petri sedem. Vos laetius ex toto orbe terrarum venistis ad Apostolum. Nos ergo et vos laetissime gratias agimus propter munus sacerdotale et dignitatem quibus sacri ministri, sic Deo iubente, ornantur. Nobis perplacet vos commemorare quibus verbis Sanctus Ioannes Maria Vianney, quem recentius, Episcopis universis poscentibus, votis Benedicti XVI impletis, omnium Sacerdotum patronum declaravimus, soluerit Sacerdotium definire Catholicum: «Cor Iesu». Comperimus quoque vos – imbutos praeceptis salutaribus quae nostri venerabiles Antecessores tradiderunt de catholico sacerdotio, inter quos enitet Sanctus Paulus VI defensor et propugnator celibatus ecclesiastici eiusque splendoris – munere vestro fungi iuxta virtutes Iesu Cordis. Quapropter, si etiam nunc temporis sit opus, vos, praesertim illos qui inter vos aetate ingravescunt, adhortamur ne cunctemini Sanctam Communionem porrigere Christifidelibus qui genu flexi multa cum pietate eaque laude dignissima Corpus Domini Nostri recipere cupiunt super linguam neque – horribile memoratu – imitemini illud genus clericalismi vetustum, qui dicitur, tam perniciosum quorundam ministrorum qui, temporibus praeteritis, audebant vel recusare Sanctissimum Sacramentum eiusmodi Christianis piissimis. Omnibus enim patet Ecclesiam totam reviviscere quasi vere vero Spiritus Sancti postquam Sacra Liturgia est instaurata iuxta monita Benedicti XVI. Ex qua fides augetur, veritas elucet, caritas semper triumphat. Mater Summi et Aeterni Sacerdotis benedicat et intercedat. 

Fidelis PP II

***

Dagli Atti di Fedele II, Padre dei Padri
Discorso rivolto ai sacerdoti giunti all’altare di San Pietro

Figli amatissimi,
con gioia vi abbiamo invitato a raggiungere la sede di Pietro e voi, con gioia maggiore, siete giunti da tutto il mondo all’altare dell’Apostolo. Noi e voi con gioia massima, dunque, rendiamo grazie a Dio per il dono del sacerdozio e per la sua dignità dei quali sono impreziositi i sacri ministri. Ci piace molto ricordavi con quali parole San Giovanni Maria Vianney solesse definire il sacerdozio cattolico (recentemente, per richiesta insistente dell’episcopato mondiale e in ottemperanza al desiderio di Benedetto XVI, lo abbiamo dichiarato patrono di tutti i sacerdoti): “il cuore di Gesù”. Sappiamo pure che voi – dopo aver assorbito gli insegnamenti salutari sul sacerdozio cattolico, che hanno trasmesso i nostri Predecessori, tra i quali si distingue San Paolo VI difensore e promotore del celibato ecclesiastico e del suo splendore – svolgete la vostra divina missione secondo le virtù infuse dal Cuore di Gesù. Pertanto, se fosse ancora necessario ai nostri tempi, vi esortiamo, e tra voi soprattutto i più anziani, a non aver alcuna esitazione nel porgere la Santa Comunione ai fedeli che desiderano riceverla in ginocchio e sulla lingua, mostrando una grande pietà degna di massima ammirazione. Non imitate – è orrendo il solo ricordo – quella forma antiquata di clericalismo, dannosa e funesta di alcuni sacerdoti che, nel passato, addirittura osavano rifiutare il Santissimo Sacramento ai fedeli cristiani che mostravano un tal genere di devozione. Infatti a tutti è evidente che la Chiesa stia rifiorendo, come per un’autentica primavera di Spirito Santo, dopo il rinnovamento della Sacra Liturgia, secondo gli insegnamenti di Benedetto XVI. Grazie a questa riforma la fede si accresce, la verità splende, la carità sempre trionfa. Vi benedica la Madre del Sommo ed Eterno Sacerdote. 

Fedele II, papa