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lunedì 1 gennaio 2024

Le Sante Messe del tempo di Natale in Prosper Guéranger #9 Circoncisione di Nostro Signore e Ottava di Natale

Continuiamo le meditazioni liturgiche tratte dall’Année Liturgique di dom Propser Guéranger (Le Mans 1841-1866) per il tempo di Natale: Circoncisione di Nostro Signore e Ottava di Natale.

L.V.

1° GENNAIO 

CIRCONCISIONE DI NOSTRO SIGNORE
E OTTAVA DI NATALE

MESSA

La Stazione è a Santa Maria in Trastevere. Era giusto che si glorificasse questa basilica che fu sempre venerabile tra quelle che la pietà cattolica ha consacrato a Maria. È la più antica tra le chiese di Roma dedicate alla santa Vergine e fu consacrata da san Callisto, fin dal secolo III, nell’antica Taberna Meritoria, luogo celebre presso gli stessi autori pagani per la fontana d’olio che ne scaturì sotto il regno di Augusto e scorse fino al Tevere. La pietà dei popoli ha voluto vedere in quell’avvenimento un simbolo del Cristo (unctus) che doveva presto nascere; e la basilica porta ancora oggi il titolo di Fons olei¹.

EPISTOLA (Tt 2, 11-15) – Carissimo, è apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo; il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che a lui appartenga, zelante nelle opere buone. Questo devi insegnare, raccomandare e rimproverare: in Cristo Gesù nostro Signore.

In questo giorno, nel quale noi facciamo cominciare l’anno civile, i consigli del grande apostolo vengono a proposito per avvertire i fedeli dell’obbligo che hanno di santificare il tempo che è loro dato. Rinunciamo ai desideri del secolo; viviamo con sobrietà, con giustizia e con pietà; e nulla ci distragga dall’attesa della beatitudine che tutti speriamo. Il grande Dio e Salvatore Gesù Cristo, che appare in questi giorni nella sua misericordia per ammaestrarci, ritornerà nella sua gloria per ricompensarci. Il progredire del tempo ci avverte che il giorno si avvicina; purifichiamoci e diventiamo un popolo accetto agli occhi del redentore, un popolo intento alle opere buone.

VANGELO (Lc 2, 21) – In quel tempo, quando furono trascorsi gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima di essere concepito nel grembo della madre.

Il bambino è circonciso; non appartiene più soltanto alla natura umana, ma diventa, per tale simbolo, membro del popolo eletto e consacrato al divino servizio. Egli si sottomette a quella cerimonia penosa, a quel segno di servitù, per compiere ogni giustizia. Riceve in cambio il nome di Gesù, nome che vuol dire Salvatore; egli ci salverà dunque, ma ci salverà con il suo sangue. Ecco la volontà divina accettata da lui. La presenza del Verbo incarnato sulla terra ha per fine un sacrificio e questo sacrificio comincia già. Potrebbe essere pieno e perfetto con quella sola effusione del sangue di un Dio-Uomo; ma l’insensibilità del peccatore, del quale l’Emmanuele è venuto a conquistare l’anima, è così profonda che i suoi occhi contempleranno troppo spesso, senza che egli si commuova, l’abbondanza del sangue divino che è scorso sulla croce. Le poche gocce del sangue della circoncisione sarebbero bastate alla giustizia del Padre, ma non bastano alla miseria dell’uomo; e il cuore del divino bambino vuole soprattutto guarire questa miseria. Per questo appunto egli viene; e amerà gli uomini fino all’eccesso, perché non vuole portare invano il nome di Gesù.

PREGHIAMO

O Dio, che per la feconda verginità della beata Vergine Maria hai procurato al genere umano il prezzo dell’eterna salvezza; concedici, te ne preghiamo, di sentire l’intercessione di Colei che ci offrì in dono l’autore della vita, nostro Signore Gesù Cristo.

¹ Fino all’VIII secolo, il primo giorno dell’anno si celebrava con una festa pagana. La Chiesa la sostituì, tra il 600 e il 657, con una festa cristiana, l’Octava Domini; era una nuova festa di Natale con uno speciale ricordo dedicato a Maria, madre di Gesù, e la Stazione si faceva a Santa Maria ad Martyres, il Pantheon d’Agrippa. Questa festa sarebbe, a giudizio di alcuni, la prima festa mariana della liturgia romana (Ephem. Liturg. t. 47, p. 430). I calendari bizantini dell’VIII e del IX secolo, e prima ancora il canone 17 del Concilio di Tours tenutosi nel 567 e il Martirologio gerominiano (fine del VI secolo) indicano, per il 1º gennaio, la festa della Circoncisione. Inoltre, nei paesi delle Gallie si digiunava in quel giorno per distogliere i fedeli dalle feste pagane del 1° gennaio. Solo nel IX secolo la Chiesa romana accetta la festa della Circoncisione: si ebbe allora doppio Ufficio e doppia Stazione, una delle quali a San Pietro.

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