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venerdì 18 agosto 2023

Torna a parlare monsignor Gänswein: "Cerco lavoro" #benedettoxvi

L'ex segretario di Benedetto XVI, privato di qualsiasi incarico da Francesco, è tornato nella diocesi di origine e continua a presentare il suo libro.
"Dialogando con l'editore Manuel Herder, monsignor Gänswein ha utilizzato l'ironia per descrivere il suo ritorno a Friburgo. "Adesso sono qui, diciamo, in cerca di lavoro", ha detto l'ex segretario di Benedetto XVI scherzando anche sulla necessità di rivolgersi ad un ufficio di collocamento. Inoltre, il presule ha confidato che durante uno dei loro ultimi incontri Francesco gli consigliò di prendersi una vacanza".
Vedremo il suo futuro.
Luigi


13 Agosto 2023, Il Giornale, Nico Spuntoni

Il 2023 è senz'altro l'annus horribilis di monsignor Georg Gänswein. É iniziato con la morte del suo maestro Benedetto XVI, tornato alla casa del Padre proprio l'ultimo giorno del 2022. Poi ci sono state le dure polemiche per l'uscita del libro Nient'altro che la verità scritto a quattro mani con il giornalista Saverio Gaeta e per i funerali di Ratzinger. Le udienze accordate nei primi mesi dell'anno non sono bastate a chiarire i problemi con Francesco che ha deciso di interrompere il suo incarico - ormai solo formale - di prefetto della casa pontificia da fine febbraio e di allontanarlo dal Vaticano, disponendo per lui il rientro nella diocesi di origine a partire dal 1 luglio.

La sofferta obbedienza

Persi ruolo, stipendio ad esso legato e residenza in Vaticano, Gänswein ha accettato di obbedire alle disposizioni del Papa ed ha fatto ritorno nella sua Friburgo in sordina. Pur essendo arcivescovo, infatti, non è stato mandato a guidare l'arcidiocesi di Friburgo in Brisgovia. Senza alcun incarico, l'ex segretario personale di Benedetto XVI si è trasferito al Collegium Borromaeum ed è diventato un vicino scomodo per l'arcivescovo metropolita Stephan Burger. Gänswein può considerarsi fortunato: monsignor Burger, 61 anni, non è un esponente dell'episcopato tedesco più progressista e favorevole all'agenda del Synodale Weg.

Tuttavia, non è difficile credere che abbia percepito come "ingombrante" - secondo la definizione data dallo stesso ex segretario di Ratzinger - quest'arrivo nella sua arcidiocesi. Alla metà di luglio i due presuli si sono incontrati brevemente ed hanno concordato che l'ex prefetto della casa pontificia celebrerà Messa nella cattedrale di Friburgo e potrà conferire il sacramento della Confermazione nonché presiedere funzioni liturgiche speciali, previa consultazione. Il canonico di Friburgo Georg Bier ha così spiegato alla stampa tedesca il rapporto instauratosi tra i due: "Entrambi i vescovi non si impegnano in nulla, ma si assicurano reciprocamente la reciproca disponibilità a dare una mano nei singoli casi e, se necessario, a chiedere aiuto a vicenda".

Di fronte a questa nuova condizione, forse monsignor Gänswein - che ha soltanto 67 anni, età non prossima alla pensione per un vescovo - avrà nostalgia per quando era un semplice parroco a Oberkirch nei primi anni dopo l'ordinazione sacerdotale.

Le presentazioni del libro

Nonostante molti siano convinti che la causa delle sue disgrazie sia proprio l'uscita del libro Nient'altro che la verità contenente i dettagli del suo rapporto non idilliaco con Francesco e dei disaccordi tra il Papa regnante ed il suo predecessore negli anni vissuti da quest'ultimo al monastero Mater Ecclesiae, Gänswein non ha rinunciato alle presentazioni che sono state organizzate in giro per la Germania dell'edizione tedesca. L'ultima sua uscita pubblica, infatti, risale a giovedì scorso per presentare il libro nella piccola cittadina di Kirchzarten, a pochi chilometri da Friburgo, davanti ad un pubblico di più di 300 persone che lo ha accolto con un applauso. L'ex braccio destro di Benedetto XVI, vestito in clergyman, è apparso sorridente sul palco montato nel cortile dell'edificio che ha ospitato l'evento. Cordiale, ha stretto la mano ai presenti ed ha autografato le copie del libro.

Dialogando con l'editore Manuel Herder, monsignor Gänswein ha utilizzato l'ironia per descrivere il suo ritorno a Friburgo. "Adesso sono qui, diciamo, in cerca di lavoro", ha detto l'ex segretario di Benedetto XVI scherzando anche sulla necessità di rivolgersi ad un ufficio di collocamento. Inoltre, il presule ha confidato che durante uno dei loro ultimi incontri Francesco gli consigliò di prendersi una vacanza.

Deluso, ma va avanti

Non è la prima volta che Gänswein fa ricorso all'umorismo per manifestare l'evidente malessere causato dall'essere stato allontanato, senza alcun incarico nonostante sia un under 75, dal luogo in cui ha prestato servizio per quasi 30 anni. Fu chiamato in Vaticano nel 1995 e l'allora prefetto della congregazione per la dottrina della fede Joseph Ratzinger lo conobbe mentre collaborava alla congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.

In ogni caso, la sua notorietà e l'amore dei fedeli per Benedetto XVI di cui è stato segretario prima da cardinale, poi da pontefice regnante e infine da papa emerito, fa sì che la presenza di Gänswein sia richiesta in tutta la Germania. Ad esempio, martedì prossimo in occasione della festa dell'Assunta è atteso in Baviera, nella cittadina di Ziemetshausen chiesa di pellegrinaggio Maria Vesperbild dove celebrerà una messa pontificale nella grotta della Vergine.

5 commenti:

  1. Amen. Senz’altro una sistemazione la troverà.

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  2. Il Papa della misericordia è commovente quando deve essere lui stesso misericordioso. C’era una bellissima canzone che forse qualcuno ricorda, faceva più o meno così: “parole, parole, parole…”; non credo di mancare di rispetto al Santo Padre nel dire pubblicamente che il suo agire smentisce alla grande il suo predicare. Non si preoccupi, è normale che sia così, è un peccatore, come me; però dal Papa mi aspetto che renda giustizia al suo titolo di “Sua Santità”, o a quello prediletto di “Servo dei servi di Dio”.

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  3. Francisco il misericordiosso ,lento all'ira......

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    1. Cosa dovrebbe fare Papa Francesco? Fargli da balia? Garantirgli un vitalizio? Sentiamo.

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  4. Mi spiace che Papa Benedetto non lo abbia nominato cardinale, avrebbe potuto partecipare al prossimo Conclave. Ma forse è meglio così, sicuramente rischia di meno.

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