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martedì 22 marzo 2022

Per la libertà della Messa Tradizionale. Trentatreesima manifestazione davanti alla Nunziatura Apostolica in Francia #traditioniscustodes

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi

Questo sabato 19 marzo, festa di San Giuseppe, Sposo della Santissima Vergine Maria, Patrono della Chiesa, siamo stati ancora una volta in molti a radunarci davanti alla nunziatura apostolica, dalle 12 alle 12,30, per elevare la nostra preghiera al cielo e il nostro grido al Papa. Abbiamo recitato il rosario e poi le litanie di San Giuseppe, perché accompagnasse il nostro sforzo settimanale con la sua potente intercessione di Patrono della Chiesa.
Al termine della manifestazione è stata consegnata alla Nunziatura una lettera indirizzata a mons. Migliore, nunzio apostolico, a seguito di precedenti tentativi che forse si sono smarriti non avendo seguito il canale giusto per raggiungerlo: «La nostra incomprensione é totale, di fronte a queste misure violente [contro la liturgia tradizionale] che stanno provocando una grande confusione, in un momento in cui la Chiesa ha tante altre battaglie da combattere, brecce da colmare in un cattolicesimo che continua a rimpicciolirsi, tante rovine morali, e le vocazioni da far rinascere. Perché rifiutare questo elemento di diversità che rappresentiamo nella Chiesa, anche se è alquanto in contrasto con lo “stile” dell'ultimo Concilio, specie quando essa porta così tanti frutti, e per di più evidenti? Siamo un elemento di distruzione della comunione, noi, e non i partecipanti al “Synodale Weg”
o anche tanti altri neocattolici, a tal punto che dovremmo essere estirpare, e con così poca misericordia? Non chiediamo altro che la libertà di pregare in una forma che abbia almeno tanti diritti quanti sono quelli delle venerabili liturgie orientali, le quali godono di questa stessa libertà. »

Sì, come i fedeli di Notre-Dame du Travail, quelli di Saint Georges de La Villette, quelli di Saint François Xavier/ND du Lys, come le sentinelle davanti agli uffici dell'arcidiocesi, e come tanti altri in Francia, chiediamo la libertà della liturgia tradizionale!