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mercoledì 9 marzo 2022

La Messa cattolica: Passi per ripristinare la centralità di Dio. Schneider, Porfiri #traditioniscustodes

Una recensione al nuovo libro di Mons. Schneider sulla S. Messa.
QUI su MiL un'altra recensione del volume.
Luigi

28 Febbraio 2022, Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, ci sembra interessante offrirvi questa recensione apparsa in inglese sul sito Rorate Coeli, nella traduzione di Carlo Schena, che ringraziamo di cuore. Buona lettura.
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Un nuovo libro di Mons. Athanasius Schneider sulla S. Messa: magistrale sintesi di dottrina e devozione

Mons Athanasius Schneider con Aurelio Porfiri, La messa cattolica: Passi per ripristinare la centralità di Dio nella liturgia, Chorabooks, 2022. Copertina flessibile € 25,99. Ebook € 9,99. Disponibile su Amazon.

Avendo avuto il privilegio di leggere il manoscritto prima della pubblicazione, ho atteso con trepidazione l’uscita di “La Messa Cattolica”, l’ultimo libro di un instancabile difensore dell’ortodossia cattolica e della Santissima Eucaristia, il vescovo Athanasius Schneider. Come spiega Mons. Schneider, quello che stiamo attraversando è un periodo di “esilio liturgico” e urgente è la necessità di “riparare” la nostra vita di culto e adorazione. Con questa nuova ed essenziale opera, il lettore potrà apprezzare il significato della Messa in un’epoca in cui la fede nella Santa Eucaristia e la pratica religiosa sono sempre più in calo.
Il libro nasce dalle conversazioni tra Mons. Schneider e il compositore italiano Aurelio Porfiri. Questi colloqui sono stati quindi trascritti e riveduti per la pubblicazione. Non si tratta, tuttavia, di un’intervista, ma della trattazione esaustiva di una serie di argomenti (che richiama alla mente opere di Romano Guardini come “I Santi Segni” e “Lo Spirito della Liturgia”). Vi troviamo infatti dodici capitoli, ciascuno intitolato “La Messa è…”. Così, Sua Eccellenza discute di come la Messa sia: (1) Preghiera; (2) Adorazione; (3) Rito, cioè caratterizzato dalla ritualità; (4) Sacrificio; (5) Splendore di Bellezza; (6) Azione Sacra; (7) Ringraziamento; (8) Ascolto; (9) Vita della Chiesa; (10) Fonte della Salvezza; (11) Sacro Servizio; (12) Festa Nuziale.

Tema fondamentale che attraversa tutto il libro è il fatto che gli uomini moderni sono caduti nell’errore dell’antropocentrismo, mettendo l’uomo al centro dell’universo, un errore che invade e infetta tutti gli ambiti della vita, ivi compresa la vita nella Chiesa e nel nostro culto a Dio. Occorre riconoscere la centralità di Dio nelle nostre menti e nei nostri cuori, e quindi intraprendere dei passi decisivi per far sì che questa verità assiomatica si rifletta nel modo in cui adoriamo, lodiamo e supplichiamo il Signore. La Santa Messa, per esempio, dovrebbe essere celebrata ad orientem, così da dirigere la nostra attenzione verso Dio: gli argomenti a favore della celebrazione ad orientem raccolti in queste pagine sarebbero in grado di sciogliere anche il cuore più indurito.

Come il lettore già familiare con l’opera di Mons. Schneider potrà aspettarsi, l’autore denuncia senza mezzi termini i moderni abusi liturgici per quel che sono – forme di narcisismo e vettori di errori teologici – e precisa i sacri doveri di clero e laici durante la Messa. Egli scrive: “Nella preghiera pubblica, tutto deve essere ordinato e armonioso, in modo che da esso scaturisca una bellezza oggettiva”. Come mostrano la vita di S. Padre Pio e del S. Curato d’Ars, quando la Messa è offerta devotamente i fedeli si immergono in una “profonda esperienza spirituale”. Le rubriche, d’altro canto, custodiscono l’autenticità della liturgia, affinché essa rimanga stabile e indipendente dalle bizzarrie della personalità e del temperamento. L’architettura, l’arte sacra, la musica, l’incenso, i paramenti: lo scopo di tutte queste forme linguistico-simboliche è di dirigere la nostra attenzione verso il cielo e riempire la nostra anima della consapevolezza della presenza divina.

Mons. Schneider ci spiega come il genuflettersi, l’inginocchiarsi e il prostrarsi siano tutti segni esterni di riverenza che dimostrano un orientamento interiore rivolto a Dio. Il nostro dovere, afferma, è quello di rendere un “perpetuo ringraziamento” al nostro Creatore e Signore. “La Messa è l’opera più grande e più importante della Chiesa”. Ciò detto, l’autore incoraggia altresì la riscoperta dell’Ufficio Divino e dell’Adorazione Eucaristica, spiegando perché queste pratiche sono oggi così necessarie.

Libro che già suscita dibattiti, “La messa cattolica” è destinato a diventare un vero e proprio manuale per quei fedeli che aspirano a un culto degno, e al quale hanno diritto. Esso offre un compendio di brani ispirati e di meditazioni tratte dagli scritti dei santi, partendo dai Padri della Chiesa fino ai papi e ai teologi di tutti i secoli, richiamando l’attenzione del lettore su diverse, e dimenticate, intuizioni mistiche relative ai vari aspetti della S. Messa.

Le parole del vescovo Schneider sono di incoraggiamento e di conforto per quanti abbracciano la S. Messa Tradizionale, che il monsignore loda e presenta come vero e proprio “gold standard”, nella Chiesa d’Occidente, per quanto riguarda il culto divino (e spende simili parole di elogio per i riti orientali). Il latino, chiarisce, è la lingua universale della Chiesa d’Occidente ed è in grado di unire, come nient’altro può fare, i fedeli di tutto il mondo in un comune sentimento e in una medesima pietà. Per i cattolici, la Messa tradizionale è un’oasi, e conserva saldamente la sacralità dei divini misteri. Essa ri-presenta in modo inequivocabile il sacrificio di Cristo sulla croce, chiamandoci a una conversione interiore. Non è un segreto che questo rito, antico e bellissimo, attragga i cattolici devoti; questo è un segno dell’azione dello Spirito Santo, e vano è lo sforzo di chi si trova a combatterla. Anzi, la Messa tradizionale ha sperimentato una crescita spettacolare e avvincente, anche tra le generazioni più giovani – e questa è, molto probabilmente, la vera ragione dell’invidia e dell’odio che verso di essa nutrono gli ambiziosi e i mondani.

Sebbene la parte principale del libro sia stata scritta prima del motu proprio Traditionis Custodes, essa si può facilmente leggere come se fosse una risposta anticipata a quell’atto di violenza liturgica e di violazione delle coscienze. In un’epoca di apostasia diffusa, ma segnata anche da una saltuaria riscoperta del sacro (in gran parte grazie al Summorum Pontificum), la soppressione della forma tradizionale del culto della Chiesa ha lasciato i fedeli cattolici sconcertati e indignati. Ciononostante, il vescovo Schneider sprona i cattolici a rimanere fedeli alle tradizioni della Chiesa e a non permettere a niente e a nessuno di nasconderle, calpestarle o negarne la bontà intrinseca. Gli individui al potere, dalla loro parte, non hanno nient’altro che il potere. I difensori della tradizione, come Mons. Schneider, hanno dalla loro parte la verità; e questa verità, alla fine, prevarrà.

Anche altri lettori si sono espressi con entusiasmo a proposito de “La messa cattolica”. Il cardinale Robert Sarah scrive: “Se riusciremo ad assorbire anche un po’ della fede e dell’amore da cui è emerso questo libro, non solo capiremo perché è essenziale restituire la centralità di Dio alla liturgia, ma ci occuperemo noi stessi di questo necessario lavoro senza ulteriori indugi”.

Il cardinale Joseph Zen, inoltre, così commenta: “Questo libro […] è una grande risorsa per riscoprire la bellezza della Messa e per metterci in guardia dai tanti abusi che la liturgia della Chiesa deve subire in troppe chiese nel mondo. È un libro che ci fa pensare a ciò che possiamo avere e anche a ciò che potremmo aver perso”.

Il dottor Scott Hahn, assiduo frequentatore della messa in latino, afferma: “Questo libro proclama un messaggio che tutti noi abbiamo bisogno di ascoltare. Ed è questo: vivere con la nostra vita centrata su Dio è l’unico modo sicuro di vivere. Lo facciamo nel modo più completo quando preghiamo la Messa con profonda riverenza, in cui ogni dettaglio proclama la grandezza e la misericordia di Dio. Il vescovo Athanasius Schneider attinge abbondantemente dalla Sacra Scrittura, dai santi e dai Dottori della Chiesa. Leggere e meditare su questo libro sarà trasformativo e unitivo”.

Questo libro contiene un’illimitata ricchezza spirituale e vero nutrimento per i fedeli – siano essi sacerdoti o laici – ed è indispensabile per la catechesi e la meditazione sul grande Mysterium Fidei. Non posso che raccomandarlo di cuore ad ogni vescovo, sacerdote, diacono, seminarista, religioso o religiosa, laico o laica.

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