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venerdì 4 febbraio 2022

Monsignor Cordileone: “La soluzione per costruire una cultura della vita è essere veri cristiani”

L'Arcivescovo di San Francisco, un vescovo per la vita!
Una traduzione di Aldo Maria Valli.
Luigi

Cari amici di Duc in altum, propongo la traduzione della bella omelia che l’arcivescovo Salvatore Cordileone di San Francisco ha tenuto durante la Santa Messa che ha preceduto la marcia per la vita Walk for Life West Coast, il 22 gennaio 2022. Parole nette sull’aborto, il sacrificio voluto dalla religione della morte.

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C’è un vecchio detto, una domanda in realtà, che è una sorta di autovalutazione della fede, un modo per valutare a che punto si è nel camminare con il Signore Gesù: «Se tu fossi arrestato perché cristiano, ci sarebbero prove sufficienti per condannarti?”
Qual è questa prova? Le letture che abbiamo appena ascoltato nella nostra Messa di oggi ci danno la risposta: le Beatitudini.

Un modo semplicistico di guardare alle Beatitudini potrebbe vederle semplicemente come un elenco di sforzi con corrispondenti ricompense. Ma non è proprio questo il punto. È meglio vedere le Beatitudini come i segni distintivi della vita cristiana, molto simili a quanto ci dice san Giacomo sulla vera sapienza e il suo opposto, la falsa sapienza. Riflettiamoci un momento.

Falsa sapienza

La falsa sapienza, dice, non viene dall’alto ma è terrena; la chiama non spirituale e, in particolare, demoniaca. Quali sono i segni di questa influenza demoniaca? Gelosia, ambizione egoistica, disordine e “ogni pratica scorretta”, vale a dire tutto ciò che è malvagio e sbagliato. Il disordine e il male sono demoniaci e il diavolo usa tattiche come la gelosia e l’ambizione egoistica per arrivarci. “Ambizione egoistica” qui significa l’atteggiamento di chi fa qualcosa solo per ciò che può ricavarne, cercando ogni mezzo possibile per ottenere ciò che vuole solo per se stesso. E la gelosia, ovviamente, concentra uno su se stesso e lo aliena dagli altri. Quindi questo ci riporta all’inizio.

Ricorda: nel creare l’universo Dio ha creato l’ordine dal caos. L’ordine riflette Dio e Dio ci ha dato il potere di creare ordine dal caos, creandoci così a sua immagine e somiglianza. E poi, naturalmente, quell’armonia è stata interrotta con la caduta dei nostri primogenitori, quando la razza umana si è alienata da Dio. Il diavolo è il grande divisore, che ci divide da Dio e gli uni dagli altri. Per fare a modo suo, e trascinarci all’inferno con lui, usa la classica strategia della guerra: divide et impera. Ma lo fa in modo molto intelligente, perché sa che se dovessimo vedere il male per quello che è ne saremmo respinti.

Religione non così nuova

Ai nostri giorni, tutto questo è diventato una sorta di religione a sé stante, che assume la forma di un laicismo di tipo iper-aggressivo e anticristiano. Questo tipo di secolarismo che ci circonda ha tutti i segni di una religione: dogmi infallibili, rituali, santi, affermazioni di credo e condanna degli insegnamenti eretici insieme alla punizione degli eretici che li detengono e osano pronunciarli in pubblico, indice dei libri proibiti, anche dei sacramenti. In quest’ultimo punto questa nuova religione rispecchia le religioni pagane, vale a dire demoniache, dell’antico mondo biblico, pratiche religiose alle quali soccombette anche il popolo eletto da Dio.

«Hanno sacrificato ai demoni i propri figli e le proprie figlie, versando sangue innocente, il sangue dei propri figli e figlie, che hanno sacrificato agli idoli di Canaan», leggiamo nel Salmo 106. Le parole “demoni” e “idoli” nella lingua ebraica sono la stessa parola: gli idoli, cioè i falsi dei, sono demoni. E cosa si intende con “gli idoli di Canaan”?

Nel Libro del Levitico il Signore avverte il suo popolo : «Non lascerai passare alcuno dei tuoi figli a Moloch e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono il Signore» (Lv 18,21). Moloch era il dio degli antichi cananei, abitanti della stessa terra degli israeliti, a cui sacrificavano i loro figli. Più avanti, nel Libro del Levitico, il Signore ammonisce il suo popolo ancora più aspramente: «Dirai agli Israeliti: “Chiunque tra gli Israeliti o tra i forestieri che dimorano in Israele darà qualcuno dei suoi figli a Moloch, dovrà essere messo a morte; il popolo della terra lo lapiderà”» (Lv 20,2).

Purtroppo, la nuova religione secolare del nostro tempo assume questa pratica in modo quasi sacramentale: infatti, l’aborto è diventato, per loro, il sacramento benedetto, ciò che ritengono più sacro, la dottrina e la pratica su cui è costruito tutto il loro sistema di credenze. Questo è il motivo per cui vediamo una reazione così viscerale e violenta a qualsiasi regolamentazione anche minima dell’aborto nella legge. Penso alle regole che anche per coloro secondo i quali l’aborto dovrebbe essere mantenuto legale vedrebbero come ragionevoli, come il consenso informato e il consenso dei genitori. Non dovrebbe sorprendere che il primo a contestare il Texas Heartbeat Bill [il Texas Heartbeat Act è un atto legislativo del Texas che vieta l’aborto dopo il rilevamento di attività cardiaca embrionale o fetale, N.d.T.] sia stato il Tempio Satanico, e proprio per motivi di privazione della libertà religiosa: hanno bisogno dell’aborto per svolgere i loro rituali religiosi.

Vera sapienza

Tutto questo, dunque, è la falsa sapienza. Ora consideriamo la vera sapienza, quella che viene dall’alto. Com’è questa sapienza secondo san Giacomo? È la vita delle Beatitudini. Quello che dice qui non è forse quello che nostro Signore insegna nel proclamare le Beatitudini? “Puri”, cioè “puliti di cuore”; “pacifici”, come dire che gli operatori di pace sono quelli che sono veramente beati; “miti” e “mansueti”; “compiacenti”, che è il vero senso dell’essere “poveri di spirito”; “pieni di misericordia”, cioè “misericordiosi”; “fame e sete di giustizia” che porta i “buoni frutti, senza incostanza o insincerità, della giustizia”. In breve, questa è la vita della virtù. E siamo chiari: beatitudine è sinonimo di felicità. Dio vuole che siamo felici, e ci fornisce questo cammino per arrivarci; il diavolo vuole che siamo infelici, vuole la nostra fine, vuole trascinarci all’inferno con lui, e ci adesca facendoci pensare solo a noi stessi e dividendoci così gli uni dagli altri e in definitiva da Dio.

Il vero cristiano è colui che vive secondo la vera sapienza e così è sulla via della felicità duratura, una via percorsa attraverso le virtù, sia naturali sia teologali. E Dio ci dà l’aiuto di cui abbiamo bisogno, soprattutto la grazia della vita sacramentale della Chiesa. Abbiamo il vero Santissimo Sacramento. Quanto della profanazione della vita umana a cui assistiamo nel nostro tempo è dovuto alla perdita del senso del sacro, anche di ciò che è più sacro, il Santissimo Sacramento? Chiediamoci: facciamo tutto il possibile per rispettare l’integrità del Santissimo Sacramento ed evitare la sua profanazione ricevendo con riverenza e degnamente, dando sempre a Dio il meglio di noi stessi nell’adorazione?

Quante sono le persone che affermano di essere cristiane e tuttavia sono state cooptate senza rendersene conto nella nuova religione secolare e nel suo falso sacramento benedetto? Sono come gli israeliti dei tempi antichi che si abbandonarono al culto di Moloch. Ma c’è un solo Santissimo Sacramento! Vivere come se fossero due porta la profanazione del sacro su entrambi i fronti: il Pane di Vita sull’altare e la vita umana nel grembo materno.

Lo sforzo continua

Il motivo per cui assistiamo a una reazione così estrema da parte dei protagonisti di questa nuova religione sta proprio nei progressi compiuti dal movimento che si batte per affermare la dignità e l’inviolabilità della vita umana nel grembo materno. Questo è grazie a tutti voi. Grazie! Siamo, ovviamente, in un momento cruciale, mentre preghiamo con grande speranza per una decisione della Corte Suprema che rispetti questo sacro principio nel caso Dobbs contro Jackson Women’s Health sulla legge del Mississippi che vieta l’aborto dopo quindici settimane di gestazione [Dobbs contro Jackson Women’s Health Organization è un caso pendente presso la Corte Suprema degli Stati Uniti che si occupa della costituzionalità di una legge statale del Mississippi del 2018 che vietava le operazioni di aborto dopo le prime quindici settimane di gravidanza, N.d.T.]. Ma, anche se arriverà la decisione giusta, non pensiamo di poterci rilassare. In ogni caso, i nostri sforzi continueranno.

Il diavolo non si fermerà finché non sarà sconfitto e restituito definitivamente all’inferno, quando il nostro Signore ritornerà. Ci saranno sempre attacchi alla dignità della vita umana e si intensificheranno. Il nostro stesso governatore ha promesso di fare della California uno stato santuario per l’aborto, vale a dire uno stato santuario per l’uccisione, per l’uccisione di innocenti, uno stato santuario per il culto di Moloch. Quindi continueremo a lavorare per costruire una cultura della vita, sostenendo la vita, fornendo alle donne in gravidanza amore e sostegno e tutto ciò di cui hanno bisogno per sapere che sono apprezzate, rispettate e hanno amici che camminano con loro nel momento dell’angoscia, dando loro l’opportunità di prendere la decisione più felice di tutte, la decisione per la vita. Così facendo, avremo molte opportunità di vivere l’ultima Beatitudine.

Non dimentichiamo l’ultima Beatitudine; è la Beatitudine in cui nostro Signore passa dalla terza persona, «Beati loro», alla seconda persona, «Beati voi», rendendola così molto diretta e personale: «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Sappiamo che in quel momento avremo motivo di rallegrarci, perché saremo grati a Dio e ci identificheremo con Suo Figlio: «Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Conclusione

Saremo capaci di tale gioia solo se faremo l’opera più importante di tutte: vivere secondo la vera sapienza. Tutto il resto sarà inefficace se non facciamo questa cosa più importante, vivere la vita della beatitudine, la vita delle virtù. La soluzione per costruire una cultura della vita siamo noi stessi, è il nostro essere veri cristiani, quelli che vivono secondo la vera sapienza: con la purezza, che significa conservare un cuore pulito e una mente pulita, occhi puri che guardano l’altro e vedono l’altro come un altro essere umano con una dignità data da Dio e non un mezzo per un fine, non cercando mai il mio piacere o avendo di mira ciò che otterrò dalla relazione, ma affermando il valore dell’altro per il bene dell’altro; con lo spirito di povertà, che cerca la volontà di Dio e la rispetta a qualunque costo, sapendo che Dio provvederà a tutto ciò di cui abbiamo bisogno per trovare la felicità con Lui; con l’essere costanti e sinceri nella nostra fede, regolari nella sua pratica e devozione, frequentando il sacramento della Penitenza per riverire sempre il sacro dono che Dio ci fa sull’altare e nell’altro; con una vita impegnata nelle opere di carità, cercando sempre il bene dell’altro, per il suo bene.

Che Dio ci conceda la grazia di vivere così, secondo il suo piano, in modo che, se mai venissimo arrestati per essere cristiani, ci siano molte prove per condannarci. Allora potremo gioire e rallegrarci, perché una coscienza pura avrà la meglio, e Dio ci concederà una grande ricompensa nel Suo Regno celeste di luce eterna, riposo e pace.


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Nella foto, l’arcivescovo Salvatore Cordileone cammina con i manifestanti durante la Walk for Life West Coast pregando il Rosario, il 22 gennaio 2022 a San Francisco (foto arcidiocesi di San Francisco)