Pagine

venerdì 7 gennaio 2022

Il cardinale Sarah: "Quale danno provoca la Messa Tradizionale? Quale danno?" #traditioniscustodes

Belle parole del card. Sarah.
Luigi

Infovaticana,  23-12-21
In un'ampia intervista su Valeurs Actuelles in occasione della pubblicazione del suo nuovo libro, Pour l'éternité, il cardinale Sarah affronta la questione della messa tradizionale, che il suo successore alla Congregazione per il Culto Divino intende eliminare:

Abbé de Maistre: Il libro che ha scritto con Benedetto XVI, Dal profondo del nostro cuore, è stato dedicato ai sacerdoti di tutto il mondo. Questo nuovo libro è dedicato ai seminaristi. Come lei sa, in Francia c'è una sensibilità tradizionale abbastanza presente, che ora è preoccupata e sconvolta. Cosa potrebbe dire ai seminaristi che si stanno formando in vari seminari alla messa tradizionale?

Cardinale Sarah: Voglio dire loro: non guardate gli uomini. Guarda a Gesù Cristo. È lui che vi ha chiamato. È Dio che ha messo la sua chiamata nel vostro cuore. Il vostro maestro è Gesù Cristo, non un uomo. È Gesù che vi ha detto: "Vieni e seguimi". È la sua voce che dovete ascoltare, è il suo volto che dovete scoprire, è la vostra relazione con lui che dovete creare, modellare. Questa amicizia non è comunicata, è costruita da due persone. Dobbiamo anche seguire gli insegnamenti della Chiesa. Ha sempre insegnato la stessa cosa. È Dio che vi ha chiamato. Cerca di conoscerlo.

Padre Danziec:. Coloro che si sono formati nei seminari tradizionali si sentono minacciati oggi.

Cardinale Sarah: Sono dell'opinione di Benedetto XVI. Ciò che era santo e sacro ieri non può essere condannato a scomparire oggi. Che danno provoca la messa tradizionale? Che danno? Se possono imparare a incontrare Cristo in una messa celebrata in silenzio, nel rispetto del sacro, che non esitino. Tutti vogliono crescere in Dio, perché impedirglielo? Non è una rivolta. Non stanno in alcun modo negando il Concilio Vaticano II, al contrario.

Il cardinale Sarah: "Benedetto XVI passerà alla storia come il Papa del Summorum Pontificum".