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lunedì 6 dicembre 2021

Vicenda Arcivescovo di Parigi: Francesco abolisce il 6° comandamento?

Aggiornamento delle 23.00: dal testo rivisto dal Vaticano (vedi foto in fondo, anche se QUI c'è ancora) sono state tolte le parole "alla segretaria" (ma basta vedere il filmato). Delle due: o è proprio lei visto che il nome\funzione non era circolato, oppure non era lei - ed era un'altra donna - e allora è stata una pura calunnia (vedere CCC n. 2477).

Alcune riflessioni sulle disdicevoli e grottesche affermazioni del Papa oggi in aereo, riportate più sotto, sulla vicenda delle dimissioni dell'Arcivescovo di Parigi Aupetit (vedere MiL QUI e QUI e QUI il filmato della conferenza stampa, soprattutto dal minuto 21.44):
  1. è stato abolito il 6° comandamento contro i peccati sessuali, almeno per gli arcivescovi? Poteva forse avvertirci prima che i comandamenti sono diventati nove?
  2. Cosa è “una mancanza contro il sesto comandamento, ma non totale”? Una nuova classifica?
  3. La prudenza su una vicenda così delicata non doveva indurre ad una risposta più prudente?
  4. Pensiamo che siano parole veramente deplorevoli: così adesso in pasto ai giornali darà non solo Aupetit, ma anche la sua segretaria ("Le piccole carezze, i massaggi che faceva alla segretaria"), che verrà identificata dai giornali in tempo reale (Aupetit non aveva detto chi era la donna in questione).
  5. Se tutti siamo peccatori - e possiamo fare quello che vogliamo-  allora, per il Papa, nessuno è peccatore?
  6. Se "I peccati della carne non sono i più gravi" e "ho accettato le dimissioni, non sull’altare della verità ma sull’altare dell’ipocrisia", se andava con un uomo lo avrebbe promosso? Chi si deve vergognare? E forse incominciamo a capire certe protezioni a sodomiti conclamati.
  7. E' infine vero o non è vero che Aupetit aveva comportamenti disdicevoli? Perchè se è vero doveva rimuoverlo, ma se non è vero, perchè lo ha rimosso? "Le piccole carezze, i massaggi che faceva alla segretaria", se come dice il Papa sono veri, sono degni della funzione altissima di Arcivescovo di Parigi? E Aupetit verrà ricordato ai posteri per queste miserabili e miserevoli parole di Francesco.
Ci vergogniamo di quanto ha detto: o imprudenza gravissima o calunnia. Quale delle due?
Luigi

La Stampa, 6-12-21
[...]
Perché ha accettato la rinuncia dell’arcivescovo di Parigi Aupetit? 

«Lei mi domanda: cosa ha fatto di così grave da dover dare le dimissioni? Non lo sa? Prima di rispondere dirò: fate un’indagine. È stato condannato? E chi lo ha condannato? L’opinione pubblica. Se voi sapete perché, ditelo. È stata una sua mancanza, contro il sesto comandamento, ma non totale. Le piccole carezze, i massaggi che faceva alla segretaria, così sta la cosa. E questo è un peccato, ma non è un peccato grave. I peccati della carne non sono i più gravi. Quelli più gravi sono quelli che hanno più angelicalità: la superbia, l’odio. Così Aupetit è un peccatore come lo sono io, come è stato Pietro il vescovo su cui Gesù ha fondato la Chiesa e che lo aveva rinnegato. Come mai la comunità del tempo aveva accettato un vescovo peccatore? Era una Chiesa normale, nella quale si era abituati a sentirsi tutti peccatori, umili. Si vede che la nostra la Chiesa non è abituata ad avere un vescovo peccatore, facciamo finta a dire: è un santo il mio vescovo... No, questo cappelluccio rosso... tutti siamo peccatori. Ma quando il chiacchiericcio cresce, cresce, cresce e ti toglie la fama di una persona, no, non potrà governare perché ha perso la fama non per il suo peccato, che è peccato – come quello di Pietro, come il mio come il tuo – ma per il chiacchiericcio delle persone. Per questo ho accettato le dimissioni, non sull’altare della verità ma sull’altare dell’ipocrisia».


FRANCIA: PAPA, 'HO DIMESSO ARCIVESCOVO PARIGI PER CHIACCHIERICCIO MA PECCATO CARNALE NON DEI PIU' GRAVI' =

ADN0804 7 EST 0 ADN EST NAZ FRANCIA: PAPA, 'HO DIMESSO ARCIVESCOVO PARIGI PER CHIACCHIERICCIO MA PECCATO CARNALE NON DEI PIU' GRAVI' =  Città del Vaticano, 6 dic.(Adnkronos) - Perché il Papa ha accettato la rinuncia dell'arcivescovo di Parigi Michel Aupetit accusato da una inchiesta giornalistica di avere avuto una love story, datata, con una donna? "Il suo peccato è peccato, come quello di Pietro, il mio, il tuo. Ma per il chiacchiericcio, un uomo al quale hanno tolto la fama così non può governare. Questa è una ingiustizia. Per questo ho accettato la rinuncia di Aupetit: non sull'altare della verità, sull'altare dell'ipocrisia", ha detto Bergoglio sul volo di ritorno dalla Grecia nel corso della conferenza stampa coi giornalisti al seguito. "Prima di rispondere dirò: fate un'indagine. E stato condannato? E chi lo ha condannato? L'opinione pubblica. Se voi sapete perché, ditelo. E stata una sua mancanza, contro il sesto comandamento, ma non totale.  Le piccole carezze, i massaggi che faceva alla segretaria, così sta la cosa.  E questo è un peccato, ma non è un peccato grave". "I peccati della carne - ha osservato Bergoglio- non sono i più gravi. Così Aupetit è un peccatore come lo sono io, come è stato Pietro il vescovo su cui Gesù ha fondato la Chiesa e che lo aveva rinnegato. Come mai la comunità del tempo aveva accettato un vescovo peccatore? Era una chiesa normale, nella quale si era abituati a sentirci tutti peccatori, umili". "Si vede - ha annotato ancora - che la nostra Chiesa non è abituata a dire vescovo peccatore, siamo a abituati a dire che è un santo, il vescovo. Il chiacchiericcio cresce e toglie la fama di una persona". (Dav/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 06-DIC-21 14:54 NNNN

Foto da Wikipedia



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