Aggiornamento delle 23.00: dal testo rivisto dal Vaticano (vedi foto in fondo, anche se QUI c'è ancora) sono state tolte le parole "alla segretaria" (ma basta vedere il filmato). Delle due: o è proprio lei visto che il nome\funzione non era circolato, oppure non era lei - ed era un'altra donna - e allora è stata una pura calunnia (vedere CCC n. 2477).
Alcune riflessioni sulle disdicevoli e grottesche affermazioni del Papa oggi in aereo, riportate più sotto, sulla vicenda delle dimissioni dell'Arcivescovo di Parigi Aupetit (vedere MiL QUI e QUI e QUI il filmato della conferenza stampa, soprattutto dal minuto 21.44):
- è stato abolito il 6° comandamento contro i peccati sessuali, almeno per gli arcivescovi? Poteva forse avvertirci prima che i comandamenti sono diventati nove?
- Cosa è “una mancanza contro il sesto comandamento, ma non totale”? Una nuova classifica?
- La prudenza su una vicenda così delicata non doveva indurre ad una risposta più prudente?
- Pensiamo che siano parole veramente deplorevoli: così adesso in pasto ai giornali darà non solo Aupetit, ma anche la sua segretaria ("Le piccole carezze, i massaggi che faceva alla segretaria"), che verrà identificata dai giornali in tempo reale (Aupetit non aveva detto chi era la donna in questione).
- Se tutti siamo peccatori - e possiamo fare quello che vogliamo- allora, per il Papa, nessuno è peccatore?
- Se "I peccati della carne non sono i più gravi" e "ho accettato le dimissioni, non sull’altare della verità ma sull’altare dell’ipocrisia", se andava con un uomo lo avrebbe promosso? Chi si deve vergognare? E forse incominciamo a capire certe protezioni a sodomiti conclamati.
- E' infine vero o non è vero che Aupetit aveva comportamenti disdicevoli? Perchè se è vero doveva rimuoverlo, ma se non è vero, perchè lo ha rimosso? "Le piccole carezze, i massaggi che faceva alla segretaria", se come dice il Papa sono veri, sono degni della funzione altissima di Arcivescovo di Parigi? E Aupetit verrà ricordato ai posteri per queste miserabili e miserevoli parole di Francesco.
Ci vergogniamo di quanto ha detto: o imprudenza gravissima o calunnia. Quale delle due?
La Stampa, 6-12-21
[...]
Perché ha accettato la rinuncia dell’arcivescovo di Parigi Aupetit?
«Lei mi domanda: cosa ha fatto di così grave da dover dare le dimissioni? Non lo sa? Prima di rispondere dirò: fate un’indagine. È stato condannato? E chi lo ha condannato? L’opinione pubblica. Se voi sapete perché, ditelo. È stata una sua mancanza, contro il sesto comandamento, ma non totale. Le piccole carezze, i massaggi che faceva alla segretaria, così sta la cosa. E questo è un peccato, ma non è un peccato grave. I peccati della carne non sono i più gravi. Quelli più gravi sono quelli che hanno più angelicalità: la superbia, l’odio. Così Aupetit è un peccatore come lo sono io, come è stato Pietro il vescovo su cui Gesù ha fondato la Chiesa e che lo aveva rinnegato. Come mai la comunità del tempo aveva accettato un vescovo peccatore? Era una Chiesa normale, nella quale si era abituati a sentirsi tutti peccatori, umili. Si vede che la nostra la Chiesa non è abituata ad avere un vescovo peccatore, facciamo finta a dire: è un santo il mio vescovo... No, questo cappelluccio rosso... tutti siamo peccatori. Ma quando il chiacchiericcio cresce, cresce, cresce e ti toglie la fama di una persona, no, non potrà governare perché ha perso la fama non per il suo peccato, che è peccato – come quello di Pietro, come il mio come il tuo – ma per il chiacchiericcio delle persone. Per questo ho accettato le dimissioni, non sull’altare della verità ma sull’altare dell’ipocrisia».
FRANCIA: PAPA, 'HO DIMESSO ARCIVESCOVO PARIGI PER CHIACCHIERICCIO MA PECCATO CARNALE NON DEI PIU' GRAVI' =
ADN0804 7 EST 0 ADN EST NAZ FRANCIA: PAPA, 'HO DIMESSO ARCIVESCOVO PARIGI PER CHIACCHIERICCIO MA PECCATO CARNALE NON DEI PIU' GRAVI' = Città del Vaticano, 6 dic.(Adnkronos) - Perché il Papa ha accettato la rinuncia dell'arcivescovo di Parigi Michel Aupetit accusato da una inchiesta giornalistica di avere avuto una love story, datata, con una donna? "Il suo peccato è peccato, come quello di Pietro, il mio, il tuo. Ma per il chiacchiericcio, un uomo al quale hanno tolto la fama così non può governare. Questa è una ingiustizia. Per questo ho accettato la rinuncia di Aupetit: non sull'altare della verità, sull'altare dell'ipocrisia", ha detto Bergoglio sul volo di ritorno dalla Grecia nel corso della conferenza stampa coi giornalisti al seguito. "Prima di rispondere dirò: fate un'indagine. E stato condannato? E chi lo ha condannato? L'opinione pubblica. Se voi sapete perché, ditelo. E stata una sua mancanza, contro il sesto comandamento, ma non totale. Le piccole carezze, i massaggi che faceva alla segretaria, così sta la cosa. E questo è un peccato, ma non è un peccato grave". "I peccati della carne - ha osservato Bergoglio- non sono i più gravi. Così Aupetit è un peccatore come lo sono io, come è stato Pietro il vescovo su cui Gesù ha fondato la Chiesa e che lo aveva rinnegato. Come mai la comunità del tempo aveva accettato un vescovo peccatore? Era una chiesa normale, nella quale si era abituati a sentirci tutti peccatori, umili". "Si vede - ha annotato ancora - che la nostra Chiesa non è abituata a dire vescovo peccatore, siamo a abituati a dire che è un santo, il vescovo. Il chiacchiericcio cresce e toglie la fama di una persona". (Dav/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 06-DIC-21 14:54 NNNN
Foto da Wikipedia
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