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mercoledì 17 marzo 2021

Nota sulle "limitazioni" alle celebrazioni individuali e a quelle "antiche" nella Basilica di San Pietro: l'avrebbe voluta il Papa in persona?

AGGIORNAMENTO sulle nuove disposizioni delle SS. Messe a San Pietro, (vietate quelle individuali e quelle in rito antico "relegate" nelle Grotte, si veda nostro post
qui). 
E' di ieri un articolo di Tosatti (16.03.2021) secondo le cui fonti queste nuove direttive sarebbero state disposte dal Papa in persona che, per poter agire, sarebbe ricorso alla Segreteria di Stato.
Non c'è bisogno di dire che se così fosse, la circostanza aggraverebbe molto e pesantemente la vicenda, perchè una violazione così palese e grave delle leggi canoniche proveniente da così in alto, sarebbe davvero inaudita!
Roberto

Nota Fantasma sui Riti in San Pietro: indovinate chi l'ha inventata? 
di Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, grazie a Korazym.org, un sito che ben conoscete e che sapete quanto sia apprezzato da queste parti, si è giunti a capire qualche cosa di più della misteriosa nota non firmata e non protocollata uscita dalla Prima Sezione della Segreteria di Stato sul regolamento delle messe nella basilica di San Pietro, senza che il nuovo arciprete, da poco nominato al posto del card. Comastri, ne sapesse niente. A quanto pare l’input della cosa è partito dal numero uno, quello che Henry Sire molto a proposito definì nel suo libro “Il Papa Dittatore”. E in effetti oltre a essere irrituale, la nota semiclandestina (tanto che ci fu chi pensò che forse una specie di burla, un falso) ha tutte le probabilità di essere illegittima. Ma che importa! Se il Pontefice vuole, che importanza possono avere le leggi? Buona lettura.

§§§

Nello Stato della Città del Vaticano non si muove foglia che Bergoglio non voglia

Le disposizioni emanate con l’insolito documento della Segreteria di Stato, che impartisce – fuori dalle proprie competenze, in violazione del diritto canonico e della dottrina della Chiesa Cattolica Romana – disposizioni per le funzioni liturgiche nella Basilica papale di San Pietro, sarà effettiva a far data dal 22 marzo 2021. Da quel giorno non sarà più permesso celebrare delle Sante Messe individuali nella Basilica di San Pietro, celebrate da un prete da solo, senza fedeli, e la drastica riduzione, con la limitazione ad un solo altare, nella cripta della Basilica, per le Sante Messe nella Forma Straordinaria del Rito Romano.

Si riceve conferma certa – da fonte interna – che l’autore di tale disposizione è il Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e che la sigla sul timbro della Nota è autentica, cioè suo. Questo a conferma che il Sostituto è solo un fedele esecutore di ordini superiori. Lo era Becciu, lo è Peña Parra.
Inoltre, si apprende – dalla medesima fonte interna – che l’insolita disposizione è stata emessa per volontà di Papa Francesco. Quindi, il motivo della comunicazione impartita con questa inconsueta e irrituale modalità è l’assoluta discrezione richiesta dal Pontefice, affinché la disposizione venisse recepita con un basso profilo.
Il tempismo con la quale è stata emessa questa Nota è sorprendente – non è passato neanche un mese – dalla rinuncia per raggiunti limito di età del Card. Angelo Comastri [QUI]http://www.korazym.org/…/lasciano-i-cardinali-di-curia-sar…/. Tutto ciò rende bene l’idea – e ci convince – che l’operazione è stata organizzata da tempo.
Il documento viene inoltrato come una Nota interna, per la quale è prassi del Sostituto apporre solo una sigla. Ma c’è di più. Il documento è privo del numero di protocollo, segno evidente che del documento non si deve asciare un tracciamento ufficiale.



Il Sostituto ha eseguito ciò che il Papa ha ordinato e l’ha fatto con la discrezione richiesta. Il Cardinale Burke ha dichiarato illegittima la disposizione, in quanto è fuori dalla competenza della Segreteria di Stato. Per questo il Cardinale Burke ne ha richiesto il ritiro prima del 22 marzo p.v., data di entrata in vigore della stessa.

Rimane la domanda cruciale in questo strano caso – per usare un eufemismo: se il documento è stato richiesto dal Papa, nonostante la violazione del diritto canonico e della Dottrina della Chiesa Cattolica Romana, la disposizione è legittima?

Si riceve conferma certa – da fonte interna – che l’autore di tale disposizione è il Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e che la sigla sul timbro della Nota è autentica, cioè suo. Questo a conferma che il Sostituto è solo un fedele esecutore di ordini superiori. Lo era Becciu, lo è Peña Parra.

Inoltre, si apprende – dalla medesima fonte interna – che l’insolita disposizione è stata emessa per volontà di Papa Francesco. Quindi, il motivo della comunicazione impartita con questa inconsueta e irrituale modalità è l’assoluta discrezione richiesta dal Pontefice, affinché la disposizione venisse recepita con un basso profilo.

Il tempismo con la quale è stata emessa questa Nota è sorprendente – non è passato neanche un mese – dalla rinuncia per raggiunti limito di età del Card. Angelo Comastri [QUI]http://www.korazym.org/…/lasciano-i-cardinali-di-curia-sar…/. Tutto ciò rende bene l’idea – e ci convince – che l’operazione è stata organizzata da tempo.

Il documento viene inoltrato come una Nota interna, per la quale è prassi del Sostituto apporre solo una sigla. Ma c’è di più. Il documento è privo del numero di protocollo, segno evidente che del documento non si deve asciare un tracciamento ufficiale.

Il Sostituto ha eseguito ciò che il Papa ha ordinato e l’ha fatto con la discrezione richiesta. Il Cardinale Burke ha dichiarato illegittima la disposizione, in quanto è fuori dalla competenza della Segreteria di Stato. Per questo il Cardinale Burke ne ha richiesto il ritiro prima del 22 marzo p.v., data di entrata in vigore della stessa.

Rimane la domanda cruciale in questo strano caso – per usare un eufemismo: se il documento è stato richiesto dal Papa, nonostante la violazione del diritto canonico e della Dottrina della Chiesa Cattolica Romana, la disposizione è legittima?

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In precedenza Korazym aveva pubblicato questa nota:

La Prima Sezione della Segreteria di Stato, guidata dal Sostituto per gli Affari Generali, l’Arcivescovo Edgar Peña Parra con una Nota del 12 marzo ha disposto che dal 22 marzo 2021 non sarà più permesso di celebrare delle Sante Messe individuali nella basilica di San Pietro, celebrate da un prete da solo, senza fedeli, e la drastica riduzione, con la limitazione ad un solo altare, nella cripta della Basilica, per le Sante Messe nella Forma Straordinaria del Rito Romano. Tre sono i destinatari: il Commissario Straordinario della Fabbrica di San Pietro, Mons. Mario Giordana, incaricato dell’amministrazione e della manutenzione della basilica; i Canonici del Capitolo Vaticano e il Servizio Celebrazioni Liturgiche della Basilica. Ben diversa è stata finora la prassi nella Basilica di San Pietro, con tanti sacerdoti che ogni mattina celebrano la Messa sugli altari laterali della basilica, spesso da soli e spesso nella Forma Straordinaria del Rito Romano.

All’inizio c’era il dubbio sull’autenticità della Nota della Seconda Sezione Segreteria di Stato, non firmata e non protocollata. Risulta autentica e molte domande rimangono riguardante le violazioni del diritto canonico e della dottrina della Chiesa Cattolica Romana. Certamente il Sostituto della Segreteria di Stato (che ha siglato la lettera, ma non firmato) si riterrà competente in materia perché si rivolge al Commissario Straordinario della Fabbrica di San Pietro, però nel contempo snobba l’Arciprete fresco di nomina papale, il Cardinale Mauro Gambetti, O.F.M.Conv. (e possiamo immaginare cosa ne pensa). Siamo ancora in attesa di una Dichiarazione in merito da parte della Sala Stampa della Santa Sede.

(omissis la dichiarazione molto dura e critica del Card. Burke)

11 commenti:

  1. Nel suo stato, il Papa è sovrano assoluto. Può anche decidere di far celebrare messa in aramaico. Il Papa, proprio perché sovrano assoluto, è al di di sopra delle leggi, e se vuole, può intervenire in qualsiasi ambito, anche la liturgia.

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    1. Il Papa è al servizio della fede, della liturgia, della Chiesa. Non ne è il padrone.

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    2. Quod Voluit, dixit ! Parli chiaro, non usi codesti mezzucci da gesuita.

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  2. E' stato proibito e abolito esattamente tutto ciò per cui negli scorsi anni andavo volentieri in San Pietro la domenica mattina alle 7.00.
    Ora, quando passo dal lungotevere vaticano e in fondo a via della Conciliazione mi appare la facciata di San Pietro, invoco l'Apostolo di pensarci lui, io ho già dato.

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  3. Ci penserà non solo San Pietro, che si starà rivoltando nella tomba, ma soprattutto il vero Re e Dominus della Santa Chiesa. Gesù Cristo, del quale il Papa, quando fa il Papa, è il semplice vicario. E sono assolutamente sicuro che quando vorrà, rimetterà le cose a posto più rapidamente e meglio di quanto possiamo immaginare. Riservando ai servi infedeli la punizione più giusta. Giorgio

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    1. Bravo, però oltre a pensare alle punizioni degli altri, stai attento anche a te stesso, non sia mai che ti capiti come ai capri di Mt 25, 35-44, che quando Cristo dice loro "via da me" rimangono basiti perché non se lo aspettavano e dicono "ma come, quando mai..." O come quel tipo che mentre stava davanti all'altare a dire "grazie Signore che io sono bravo, non sono come quel pubblicano" non sapeva che il Signore lo stava guardando e non lo apprezzava per niente.

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  4. bergoglio sarebbe papa ?uno che fa queste porcherie?

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    1. E San Pietro? Come lo giudichi? Che aveva pure conosciuto Cristo.

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  5. San Pietro si è pentito e ha dato la sua vita per Cristo. Bergoglio saprà almeno pentirsi?
    Clermont

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    1. Se Bergoglio dovrà pentirsi di qualcosa non spetta a noi stabilirlo. Il Papa ha potere pure sopra la tradizione. Noi dobbiamo rispettarlo. La Messa di sempre la difendo pure io ma mai mi sognerei di offendere un pontefice, è come offendere Cristo.

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    2. Il papa ha potere pure sopra la tradizione cosa vuol dire esattamente? La invito a leggere il giuramento papale, troverà molte sorprese. Su che catechismo ha studiato?

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