Ormai non serve più neppure commentare, ci basta pubblicare Vatican News.
Non solo musulmani, ma anche fondamentalisti wahabiti.
Quousque tandem abutere catilina patientia nostra.
Luigi
L'opera, che sarà presentata al pubblico il prossimo 3 marzo, è stata realizzata sotto l'egida della Direzione spirituale dei musulmani della Federazione Russa
Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
Tradotta in lingua russa e curata dal collettivo scientifico del Muslim International Forum insieme alla casa editrice "Medina", sotto l'egida della Direzione spirituale dei musulmani della Federazione Russa: è questa la nuova veste della terza enciclica di Papa Francesco Fratelli tutti, sulla fraternità e l'amicizia sociale, che sarà presentata al pubblico il prossimo mercoledì 3 marzo 2021 alle 16:00 al Centro culturale «Pokrovskie vorota» a Mosca. La pubblicazione è coincisa lo scorso 24 dicembre con la vigilia di una delle feste più importanti per i cristiani, il Natale di Cristo.
Sarà proprio il mufti sceicco Ravil Gainutdin, presidente della Direzione spirituale dei musulmani della Federazione Russa, insieme al nunzio apostolico nella Federazione Russa l'arcivescovo Giovanni D’Aniello, e all'arcivescovo dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca monsignor Paolo Pezzi a presentare questo lavoro di traduzione alla presenza di esponenti di religioni e confessioni universali e tradizionali quali l’ortodossia, l’ebraismo, rappresentanti degli organismi dell’autorità civile, del mondo accademico e delle organizzazioni sociali.
Già in una lettera al segretario esecutivo dell’International Muslim Forum, Damir Hazrat Mukhetdinov, l’arcivescovo Pezzi sottolineava l'importanza di quest'opera che "consente non solo di rendere accessibile ai lettori musulmani i concetti espressi da Papa Francesco ma anche ai cattolici di vedersi attraverso gli occhi dei nostri interlocutori”. Un "gesto incredibilmente rilevante", continuava nella lettera monsignor Pezzi, "in questo momento, quando molte persone, purtroppo, credono che il dialogo interreligioso e interreligioso sia una formalità vuota che non porta frutti reali e non influisce sulla vita delle persone. Ma non è così: abbiamo molte prove di quanto sia importante una ‘cultura dell’incontro’, che può ravvivare la speranza e portare al rinnovamento”.
Una intera Collana dedicata al dialogo interreligioso
La pubblicazione dell'enciclica in russo dà il via - fa sapere il Comitato organizzatore - a una collana di volumi intitolata «Dialogo interreligioso», volta a promuovere lo studio scientifico e la riflessione sulle questioni fondamentali inerenti l’armonizzazione delle relazioni interconfessionali, come pure ad arricchire sostanzialmente il discorso interreligioso contemporaneo. Nell’ambito di questa collana verrà riservata particolare attenzione a iniziative di carattere pacifista e umanitario, ai messaggi promulgati su questi temi dai leader religiosi.