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sabato 4 luglio 2020

5 ragioni per cui un cattolico dovrebbe preferire la Comunione in bocca - IV parte

IV parte: il rischio di profanazione (involontaria, ovviamente) che per forza di cose si rischia in seguito alla caduta di frammenti in terra: "tantum esse sub fragménto,
quantum toto tégitur" (Sequantia 'Lauda, Sion')
Qui le altre ragioni. 
Roberto
5 RAGIONI 
PER CUI I CATTOLICI DOVREBBERO RICEVERE 
LA S. COMUNIONE SOLO SULLA LINGUA 
di John Henry Western su Lifesitenews, 24.06.2020
traduzione per MiL da parte di un nostro gentile lettore Jacopo Dellapasqua

4) Profanazione e dissacrazione della Ss.ma Eucarestia 

Come abbiamo visto nei commenti di Papi e Cardinali della Chiesa, una delle principali preoccupazioni con la Comunione sulla mano è la perdita dei frammenti di Cristo eucaristico. 

Questo è stato uno dei principali temi trattati dall’eroico vescovo Athanasius Schneider, che ha scritto un libretto nel 2012 sulla ricezione della Santa Comunione intitolato Dominus Est – È il Signore!. Egli ha scritto: I Padri della Chiesa mostrarono una viva preoccupazione
affinché non si perda nemmeno un minimo frammento del Pane eucaristico, come esortava san Cirillo di Gerusalemme in maniera suggestiva: "Sii vigilante affinché tu non perda niente del corpo del Signore. Se tu lasciassi cadere qualcosa, devi considerarlo come se tu avessi tagliato uno dei membri del tuo proprio corpo. Dimmi, ti prego, se qualcuno ti desse granelli d'oro, tu per caso non li terresti con la massima cautela e diligenza, intento a non perdere niente? Non dovresti tu curare con cautela e vigilanza ancora maggiore, affinché niente e nemmeno una briciola del corpo del Signore possa cadere a terra, perché è di gran lunga più prezioso dell'oro e delle gemme?" (Catechesi mistagogiche, 5,21). 

Già Tertulliano testimoniava l'angoscia e il dolore della Chiesa perché non si perda nessun frammento: "Soffriamo angoscia perché nulla dal calice o del pane cada a terra" (De Corona, 3). 

Sant'Efrem - quarto secolo - così insegnava: "Gesù ha riempito il pane di se stesso e di Spirito e lo ha chiamato il Suo corpo vivo. Ciò che adesso vi ho dato, diceva Gesù, non lo considerate pane, nemmeno calpestate i suoi frammenti. Il minimo frammento di questo pane può santificare milioni di uomini e basta per dare la vita a tutti quelli che lo mangiano" (Sermones in hebdomada sancta, 4,4). 

Nel 1980 la pratica della Comunione sulla mano si era largamente diffusa, come le profanazioni della Ss.ma Eucarestia che sicuramente l’avranno accompagnata. 

Papa Giovanni Paolo II il 24 febbraio 1980 pubblicò la lettera Dominicae cenae. In essa ha scritto [par. 11]: 

In alcuni paesi è entrata in uso la comunione sulla mano. Tale pratica è stata richiesta da singole conferenze episcopali ed ha ottenuto l'approvazione della sede apostolica. Tuttavia, giungono voci su casi di deplorevoli mancanze di rispetto nei confronti delle specie eucaristiche, mancanze che gravano non soltanto sulle persone colpevoli di tale comportamento, ma anche sui pastori della Chiesa, che fossero stati meno vigilanti sul contegno dei fedeli verso l'eucarestia. Avviene pure che, talora, non è tenuta in conto la libera scelta e volontà di coloro che, anche dove è stata autorizzata la distribuzione della comunione sulla mano, preferiscono attenersi all'uso di riceverla in bocca. E' difficile quindi, nel contesto dell'attuale lettera, non accennare ai dolorosi fenomeni sopra ricordati. Scrivendo questo non ci si vuole in alcun modo riferire a quelle persone che, ricevendo il Signore Gesù sulla mano, lo fanno con spirito di profonda riverenza e devozione, nei paesi dove questa pratica è stata autorizzata. 

In un’intervista del 2014 alla rivista della Latin Mass Society d’Inghilterra e Galles, il vescovo Schneider ha detto: 

Dalla mia conoscenze e dalla mia esperienza, la più profonda piaga nell’attuale crisi della Chiesa è quella eucaristica, gli abusi del Ss.mo Sacramento … C’è … la questione della ricezione oggettivamente irrispettosa della S. Comunione. La cosiddetta nuova, moderna, maniera di ricevere la S. Comunione direttamente sulle mani è molto grave perché espone Cristo a una grande banalizzazione. C’è il vergognoso fatto della perdita dei frammenti eucaristici. Nessuno può negarlo. E i frammenti dell’Ostia consacrata vengono schiacciate dai piedi. È orribile! Il nostro Dio, nelle nostre chiese, viene calpestato! Nessuno può negarlo. E questo sta succedendo su larga scala. Per una persona con fede e amor di Dio, questo è un fenomeno molto grave. Non possiamo andare avanti come se Gesù in quanto Dio non esistesse, come se esistesse solo il pane. Questa moderna pratica della Comunione sulla mano non ha niente a che fare con la Chiesa primitiva. La moderna pratica di ricevere la Comunione sulla mano contribuisce gradualmente alla perdita della fede cattolica nella Presenza reale e nella Transustanziazione. Un sacerdote e un vescovo non possono dire che questa pratica è ok. Qui è in gioco la cosa più santa, la cosa più divina e concreta sulla Terra!

3 commenti:

  1. Un rito che permette la comunione in ginocchio ed in bocca, nella migliore delle ipotesi, come un'opzione tra tante è da evitare.

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  2. Non lo prevede il rito ma le conferenze episcopali: nelle due forme del rito romano la comunione si riceve in bocca ed in ginocchio... altro discorso è come effettivamente viene impartito il Sacramento ma, ripeto, questo fa parte degli adattamenti che ciascuna conferenza ha inteso introdurre

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  3. si noiosi fino allo sfinimento. mil ancora co sta comunione quando è lo stesso rito che lo permette.

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