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venerdì 5 giugno 2020

L'Arcivescovo di Washington, pro gay, attacca la preghiera di Trump al santuario di Giovanni Paolo II. Perchè?

Abbiamo postato ieri notizia sulle polemiche riguardanti il presidente Trump e i vergognosi attacchi per aver pregato in chiesa (in una visita già programmata da tempo): VEDERE QUI MIL, video sotto e, in fondo,  la  dichiarazione dei Cavalieri di Colombo che sono gli sponsor del Santuario .
Ormai alcuni vescovi americani preferiscono i satanisti antifascisti (vedere foto sopra) a chi difende la vita nascente e l'apertura delle chiese...
QUI il tweet del pro gay padre Martin, contrario all'apertura delle chiese, che attacca Trump.
Sull'arcivescovo Wilton Gregory, pro gay e Greta Thunberg, amico delle associazioni pro preti sposati e "diaconesse" e amico dei politici pro aborto, vedere QUI  e QUI due ritratti significativi.
QUI un'analisi della TFP americana.
Pubblichiamo oggi una traduzione di Sabino Paciolla sulla polemica.
Come si dice talvolta, ormai "siamo alla frutta".
Luigi





Sabino Paciolla, Giugno 4, 2020

Il presidente Donald Trump ha fatto visita al santuario di San Giovanni Paolo II a Washington, L’arcivescovo di quella città, Wilton Gregory, se ne è fortemente risentito emettendo una denuncia di fuoco
Lo scrittore Phil Lawler ha a sua volta scritto una lettera aperta al cardinal Wilton Gregory
pubblicata sul Catholic Culture. Eccola nella mia traduzione.
“Trovo sconcertante e riprovevole che qualsiasi struttura cattolica si permetta di essere così egregiamente abusata e manipolata in modo da violare i nostri principi religiosi”, ha detto l’arcivescovo Wilton Gregory dopo che il presidente Donald Trump ha visitato il santuario di San Giovanni Paolo II a Washington.

Vuole sapere cosa trovo sconcertante e riprovevole, Arcivescovo Gregory?

Trovo sconcertante e riprovevole:

… che un arcivescovo cattolico rilasci una dichiarazione palesemente di parte in un momento in cui la nostra nazione è già profondamente divisa.

… che nessun leader responsabile avrebbe rilasciato una dichiarazione incendiaria senza verificare i fatti – e aver appreso, in questo caso, che la visita di Trump al Santuario non era collegata alle manifestazioni e alle rivolte nelle nostre città, che era stata pianificata con largo anticipo, ed che era intesa a focalizzare l’attenzione sulla ricerca internazionale della libertà religiosa – che, l’ultima volta che ho controllato, era una causa che non violava i principi religiosi cattolici.

… che un prelato cattolico evidentemente non si è preoccupato di contattare un’importante istituzione cattolica, per ascoltare la sua versione dei fatti, prima di emettere una pubblica condanna. I Cavalieri di Colombo, che amministrano il Santuario di San Giovanni Paolo II, sono stati scrupolosamente fedeli alla gerarchia cattolica; in cambio meritano almeno questa elementare cortesia.

…che un arcivescovo cattolico ha stroncato il Presidente in un momento in cui Trump stava portando avanti una causa che è, di fatto, inequivocabilmente conforme ai principi cattolici. Mentre si trovava al Santuario, Trump ha firmato un ordine esecutivo che ordina al governo degli Stati Uniti di fare della libertà religiosa una priorità assoluta negli affari esteri, e fornisce i finanziamenti per questa campagna. Qualunque altra cosa i cattolici possano pensare delle iniziative della Casa Bianca, questa meritava un sostegno, non una infuriata denuncia.

… che un pastore cattolico che ha accettato passivamente l’imposizione di restrizioni governative che impediscono di fatto la celebrazione pubblica della messa, fa di una questione politica – non l’amministrazione dei sacramenti – la sua massima priorità.

… che l’arcivescovo Gregorio sarebbe abbastanza ipocrita da criticare qualcun altro per aver permesso la manipolazione della Chiesa a fini politici, quando ha ceduto il pulpito della sua cattedrale alla presidente della Camera Nancy Pelosi, la cui ardente difesa dell’aborto su richiesta viola indiscutibilmente “i nostri principi religiosi”.

… e per questa ragione che l’arcivescovo Gregory, che ha dedicato una dichiarazione della domenica di Pentecoste a una condanna del razzismo, trascura così allegramente la più evidente manifestazione di disparità razziale sulla nostra nazione: lo sterminio sistematico degli afroamericani nel grembo materno, aiutato e sostenuto dai politici cattolici liberali che hanno accolto l’ultimo petulante sfogo dell’arcivescovo.





1 commento:

  1. Gran parte della Chiesa di oggi ha scelto di piacere al mondo, dimenticando la sua funzione e soprattutto l'umiltà.La responsabilità è anche di chi ne è a capo.

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