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lunedì 8 giugno 2020

In difesa delle scuole parentali cattoliche che assicurano l’educazione ponendo i genitori al centro. L'appello di Sermarini

Facciamo nostro l'appello di un padre di famiglia, responsabile di una scuola parentale (né statale né privata) impegnata a trasmettere la fede cattolica alle nuove generazioni  con un centinaio di alunni.
Le recenti misure anti pandemia hanno stravolto le attività di tutte le scuole penalizzando particolarmente  gli alunni delle scuole parentali - che per legge sono costretti a fare gli esami ogni anno - i quali saranno gli unici che sosterranno gli esami con ogni probabilità nel mese di agosto, costringendoli a degli sforzi ingiustamente prolungati. 
Con l'aiuto di alcuni Parlamentari i responsabili delle scuole parentali stanno pressando il governo per far cambiare la norma che spinge così lontani nel tempo gli alunni, gli insegnanti e i genitori a chiudere l' anno scolastico. 
Le nostre comuni preghiere per questa buona causa saranno come l’azione di Giosuè sotto le mura di Gerico! (Immagine a destra)
AC

AGGIORNAMENTO ( * leggi sotto )
dopo che il decreto-legge sulla scuola è stato, purtroppo,convertito in legge.

In questi giorni stiamo lottando per la scuola parentale perché non venga travolta dall’insipienza di provvedimenti privi di senso comune di questo governo. 
I nostri alunni stanno rischiando di dare gli esami di idoneità e di Stato a settembre,
quando i loro colleghi saranno promossi sic et simpliciter.
La scuola parentale oggi è la vera frontiera e il più fecondo strumento per chi vuole porre in essere uno sforzo realmente educativo in senso cattolico. 
Garantita dalla Costituzione italiana (art. 30 e 33) e da altre leggi, diffusa nel mondo come strumento di libertà, è per molti cattolici l’unico spazio di libertà e di espressione della sana dottrina. 
L’essere una scuola parentale non ci dà diritto di godere dei finanziamenti garantiti alle scuole paritarie, ma d’altra parte ci consente di scegliere i docenti secondo gli ideali posti a base della scuola e che la scuola intende perseguire. 
La Scuola Chesterton di San Benedetto del Tronto è solo una di un numero crescente di scuole parentali cattoliche (che tra l’altro negli ultimi mesi si sono trovate ed hanno iniziato ad aiutarsi in concreto). 
Esse pongono al centro l’insostituibile responsabilità dei genitori nell’assicurare l’educazione ai figli, l’idea intramontabile di aiuto reciproco iscritta negli Atti degli Apostoli (“La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un'anima sola… Nessuno infatti tra loro era bisognoso…”) e nella tradizione del nostro bel paese, la forza di cambiamento che nei secoli hanno avuto i comuni christifideles, spesso uniti in confraternite che segnavano il mondo in cui erano inserite. 
Il grande Gilbert Keith Chesterton diceva nel 1930: “La gente è inondata, accecata, resa sorda e mentalmente paralizzata da un’alluvione di volgare e insipida esteriorità, che non lascia tempo per lo svago, il pensiero o la creazione dall’interno di se”. 
Il rimedio a ciò sono famiglie vive e disposte a combattere per la Verità, e giovani veri, educati da altri uomini che prendono sul serio la loro vita. 
La scuola parentale si muove in quanto ritiene che la famiglia sia il principale soggetto educativo ed il fulcro della società. 
Per questo non è una scuola “privata” ma un soggetto che chiede e necessita della collaborazione delle famiglie. 
È un’espressione viva della società in cui è nata. 
Tanto è vero questo che crediamo che tutto il sistema scolastico italiano dovrebbe essere formato di simili scuole. 

Marco Sermarini


Visita la Scuola parentale Chesterton QUI

AGGIORNAMENTO 

( * ) Il decreto legge sulla scuola purtroppo è stato convertito in legge. E' una legge oggettivamente ingiusta, iniqua e illogica e ci costringerà a dare gli esami di maturità a settembre inoltrato solo perché siamo "candidati esterni" (dunque portatori di uno speciale misterioso virus "esterno" che non ci consente di stare a contatto con i candidati interni? La ratio sfugge davvero...). Questo governo ha fatto molto male e in questo caso non poteva fare peggio. Per quel che ci riguarda continueremo a combattere per il senso comune e per il diritto dei cittadini di esprimersi a livello educativo secondo libertà. Chi perde è l'Italia. Ringrazio tutti quelli che hanno lottato con noi, continueremo e ce ne ricorderemo al momento giusto.(M.S.)

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