Pagine

giovedì 23 maggio 2019

ULTIM'ORA San Benedetto del Tronto dopo lo striscione "anti Salvini" delle Clarisse Comunicato Stampa di Marco Albertini "è prevalso l’aspetto mondano rispetto a quello spirituale"

Così parla un cattolico
Questo post è collegato a quello pubblicato da MiL stamattina (QUI) dopo le sofferte dimissioni di Marco Albertini da "segretario pastorale dell'Abbazia di San Benedetto Martire" a seguito della clamorosa "discesa in politica" delle monache Clarisse di Santa Speranza. 
Le claustrali sono divenute "celebri" dopo un'intervista al Corriere della Sera per avere esposto uno striscione sul muro esterno del loro monastero con chiaro intento polemico, ribadito poi nell'intervista, nei confronti degli sforzi erculei di un Ministro della Repubblica atti a contrastare le organizzazioni lucrose e malavitose che favoriscono il cosiddetto "fenomeno dell'immigrazione irregolare".
AC
COMUNICATO STAMPA 

A seguito del gran trambusto verificatosi, mio malgrado, in seguito alle mie pubbliche affermazioni sullo striscione apparso nel Monastero delle Clarisse, volevo rendere note quelle che sono state le motivazioni del mio agire, per rendere più chiaro il mio pensiero.
Come Cattolico, sono molto dispiaciuto per quello che vedo ultimamente accadere nella Chiesa di Cristo, dove sta sempre più prevalendo l’aspetto mondano rispetto a quello spirituale, con ciò vanificando la ragione ultima dell’esistenza della Chiesa, che è la Salvezza eterna delle anime. 
Ci sentiamo sempre più abbandonati dai nostri pastori, i quali non ci confortano più nella
fede, perché li vediamo lontani dalla vita di preghiera, di penitenza, di raccoglimento con le quali si costruisce spiritualmente la vita di Grazia nelle parrocchie. 
Se dei laici prendono iniziative in tal senso, vedono apparire resistenze più o meno esplicite, tutte comunque nel senso di frenare lo slancio missionario, soprattutto se mariano
I nostri pastori, purtroppo, non contagiano più noi fedeli con il fuoco della vera fede: siamo costretti ad assistere a prediche “orizzontali”, che parlano sempre di accoglienza, dialogo, incontro, che ci fanno sempre sentire sbagliati, mancanti nel nostro essere di Cristo. 
Mai una volta che li vediamo al nostro fianco ad insegnarci a pregare, a digiunare, a trasmettere il calore della devozione che riscalda il cuore. 
Cito un esempio per tutti: nella nostra comunità abbiamo recentemente subito un atto sacrilego, quale quello dell’incendio doloso dello striscione con la scritta “Nulla è impossibile a Dio” e con l’effige della Madonna Immacolata, alla quale la nostra città è legata con voto di fedeltà perpetuo. 
Ebbene, ad una mia reiterata richiesta presso le gerarchie ecclesiali di prendere pubblica posizione per l’esecrazione del vile e sacrilego gesto, che ha offeso la sensibilità di tutti, credenti e non, non si è udito nulla. Silenzio…. 
Nessuna riparazione, nessuna presa di posizione, nessun sostegno, nessun conforto dai nostri pastori nel nostro dolore spirituale che, per chi crede, è pari se non superiore a quello fisico… 
Se a questo aggiungiamo che, contemporaneamente, vediamo i nostri fratelli dello Sri Lanka massacrati barbaramente nel giorno di Pasqua, e ancora silenzio…. 
I cattolici di quel Paese costretti a non celebrare l’Eucaristia alla domenica, e ancora silenzio… 
Vediamo ancora un povero disabile francese, Vincent Lambert, costretto a morire di fame e di sete, e ancora silenzio… 
Poi ti vedo che la Cirinnà, colei che ha dato il nome alla legge (per un cattolico: scandalosa) sulle unioni omosessuali che elogia il comportamento delle Clarisse della nostra città per aver apposto uno striscione dal chiaro sapore politico (“anche dalle suore una chiara risposta a Salvini”, sono le parole della deputata del PD) - le suore di clausura che dovrebbero essere di esempio per tutti con il loro comportamento (amici e nemici) -; beh, scusatemi, ma io non ce l’ho fatta più! 
Il mio era un grido di dolore, forse male espresso, ma era il terminale della sofferenza che mi porto dentro… 
Non sono un santo, sono uno che lotta con i propri difetti per essere sempre più conforme al Vangelo, per cui chiedo umilmente scusa se ho turbato o offeso qualcuno con le mie parole.
Non era certamente mia intenzione

Marco Albertini 

Fonte: Facebook QUI

9 commenti:

  1. Ma quelle clarisse, tanto per mettere i puntini sulle i, lo sanno che quel versetto di Vangelo vale anche per loro? Glielo ha rammentato qualcuno?

    RispondiElimina
  2. Visto il clima livoroso che il Pensiero Unico sta creando nel timore di vedersi sottratta l'egemonia che sta esercitando da decenni, non si vede perché chiedere umilmente scusa. Scusa a chi? E perché? Il "gran trambusto" è ormai un dato di fatto e la guerra dialettica (per ora solo dialettica) ha raggiunto il livello di guardia e d anzi lo sta superando. Il Pensiero Unico, specialmente quello bergogliano-spadaresco-melloniano che sta disintegrando la Chiesa, non può, non deve essere rispettato, bensì va combattuto senza se e senza ma.

    RispondiElimina
  3. Non mi meraviglio! Se oggi la Chiesa pare essere nel Getzemani è logico che i demoni si scatenino e tali demoni finiscono per dimorare nell'animo dei sacerdoti e dei consacrati, per meglio confondere le persone! Ma arriverà anche il momento in cui ne dovranno dare conto e nessuno vorrà essere nei loro panni, allora!

    RispondiElimina
  4. Come può un così fervente e convinto fedele continuare la sua ispirata missione all'interno di una diocesi fragellata dal modernismo più sfrenato?
    La Curia ha persino impedito di continuare le messe tridentine nell'ambito della parrocchia di San Giovanni Battista nel paese alto. Una grande ingiustizia di cui i perfidi curiali risponderanno direttamente a Dio!
    La diminuzione dei fedelio in quella diocesi e i continui "sbattezzi" sono una vera e propria punizione divina!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mostrano il loro vero volto, niente affatto evangelico.

      Elimina
  5. Bravo Albertini. Così si fa. Fronte alta e schiena dritta. I preti e le suore facciano il loro mestiere e lascino la politica ai laici.

    RispondiElimina
  6. le dimissioni di Albertini coerenti con una astorica, religiosità cultuale

    RispondiElimina
  7. Dobbiamo riappropriarci, con la preghiera e i sacrifici, del controllo delle diocesi e dei relativi uffici curiali.
    Se andiamo all'Aventino anche noi nelle curie oltre i vescovi affaristi nominati da Papa Francesco ci saranno solo delle cellule sinistrose...
    Noi non dobbiamo dimetterci ma rimanere nei nostri posti: ci debbono cacciare loro gli esponenti della nuova chiesa capace di vendere tutto per avere quattro spiccioli in più. La nuova chiesa SPA a braccetto con gli islamici.

    RispondiElimina
  8. Intanto Salvini li ha bastonati bene bene alle elezioni europee! Tié!!!

    RispondiElimina