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lunedì 28 gennaio 2019

Bomba degli estremisti islamici sulla porta della cattedrale di Jolo (Filippine): una strage!

Ieri domenica 27 gennaio gli islamici hanno fatto esplodere due bombe davanti alla cattedrale di Nostra Signora del Monte Carmelo nell’isola di Jolo (Filippine) durante la celebrazione della messa domenicale provocando una strage dei fedeli e dei militari che stavano all'esterno a presidio della cattedrale che  era stata  attaccata più volte dai guerriglieri musulmani.
Le Filippine erano un baluardo del cattolicesimo ma purtroppo l'arrivo dei militanti che vogliono islamizzare  l'isola massacrando e terrorizzando i cristiani ha portato a questo. 
Dove arriva la "religione di pace" giunge la morte e il terrore.
Il Santo Padre a conclusione dell'Angelus domenicale di ieri 27 gennaio, pregato nella Casa Famiglia “Il Buon Samaritano”(Panama) ha detto: "A Cristo e alla Vergine, ugualmente affidiamo le vittime dell’attentato terroristico perpetrato, questa domenica, nella cattedrale di Polo, nelle Filippine, mentre era in corso la celebrazione dell’Eucaristia. Ribadisco la mia più ferma riprovazione per questo episodio di violenza, che reca nuovi lutti in questa comunità cristiana, ed elevo le mie preghiere per i defunti e per i feriti. Il Signore, Principe della pace, converta il cuore dei violenti e conceda agli abitanti di quella regione una convivenza serena." 
Preghiamo per le vittime , per i feriti e per i loro familiari che stanno nel dolore. 
Ave Maria!
AC  

Filippine, strage alla cattedrale di Jolo: almeno 20 morti 

Lʼattentato compiuto con delle bombe è avvenuto durante la messa domenicale 
Due bombe sono state fatte esplodere davanti ad una cattedrale nelle Filippine, sull'isola di Jolo, uccidendo almeno 20 persone e ferendone 81. 
L'attentato, avvenuto quando nella chiesa si stava svolgendo la messa domenicale, avviene a meno di una settimana dal referendum che ha sancito la creazione di una provincia autonoma a maggioranza musulmana nel sud. 
Le vittime sono 15 civili e 5 soldati mentre sono rimasti feriti 14 soldati, due poliziotti e 65 civili. La prima bomba è scoppiata sulla porta della cattedrale di Jolo. 
L'esplosione è stata seguita da un'altra all'esterno dell'edificio, avvenuta quando già le forze governative stavano rispondendo all'attacco. 
Tra le vittime ci sono sia civili che militari. 
Foto diffuse sui social media mostrano i corpi delle vittime tra le macerie in una strada affollata, fuori dalla cattedrale di Nostra Signora del Monte Carmelo, già bersaglio di bombe
in passato.
Truppe in assetto da guerra hanno transennato la strada principale che porta alla chiesa, mentre i feriti portavano i corpi delle vittime e i feriti all'ospedale. 
I feriti più gravi sono stati trasportati in elicottero nella vicina città di Zamboanga. "Ho ordinato alle nostre truppe di alzare il livello di allerta per garantire la sicurezza in tutti i luoghi di culto e di porre in atto azioni preventive per stroncare sul nascere eventuali azioni ostili", ha detto il segretario alla Difesa Delfin Lorenzana in una nota. 
L'isola di Jolo è stata a lungo scossa dalla presenza dei militanti di Abu Sayyaf, nella lista nera degli Stati Uniti e delle Filippine come organizzazione terrorista dopo anni di attentati, rapimenti e decapitazioni. 
Al momento nessuno ha rivendicato l'attacco, avvenuto a meno di una settimana dall'ottenimento da parte della minoranza musulmana nel Paese a maggioranza cattolica di una speciale autonomia, nella speranza di porre fine a un conflitto in atto da 50 anni e in cui sono morte circa 150mila persone. 
Nonostante la maggioranza dei musulmani residenti nella zona abbiano approvato l'accordo per l'autonomia, quelli della provincia di Sulu, dove si trova Jolo, lo hanno respinto. 

Fonte: TGcom24 QUI