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venerdì 8 aprile 2016

Segni dei tempi :" passaggio culturale e generazionale nella percezione della liturgia" (Mons.Bux)

Roma. Caldo torrido come se fosse giugno inoltrato, sala strapiena, decine di persone in piedi, molti giovani sacerdoti e seminaristi affiancati da vescovi e cardinali più anziani.
Questa è stata la cornice che ha caratterizzato la presentazione ieri ( 6 aprile ) dell'ultimo libro di don Nicola Bux "Con i sacramenti non si scherza". 
Una meravigliosa relazione del Card Sarah pronunciata con voce leggera e dolce, parole che trasudano una fede profonda: "per capire i sacramenti non bisogna aprire gli occhi, ma chiuderli. 
I sacramenti non si capiscono con gli occhi della carne, ma con quelli interiori, dello spirito
Scientifica e puntuale la relazione del Card. Burke "Negli Stati Uniti la gente non va più in chiesa e più del 50% dei cattolici non crede che l’Eucaristia è il Corpo di Cristo. 
La mondanizzazione ha provocato una perdita della fede. 
Dall’approccio ‘nuovo’ alla liturgia si è originata anche una decadenza morale orribile." 
Io nel mezzo, devo ammetterlo, mi sono sentito quasi schiacciato da questi due giganti della fede e ho chiesto al Signore anche un solo briciolo della loro. 
Don Nicola intanto spiega che sta avvenendo, un passaggio culturale e generazionale nella percezione della liturgia, ma pochi se ne avvertono, malgrado il gran parlare di “segni dei tempi”. 
A questo punto credo che non ci sia miglior conclusione per l'evento che la lettura di una lettera che Tolkien scrisse al figlio: «Al di là di questa mia vita oscura, tanto frustrata, io ti propongo l’unica grande cosa da amare sulla terra: i santi sacramenti. 
Qui tu troverai avventura, gloria, onore, fedeltà e la vera strada per tutto il tuo amore su questa terra, e più di questo, la morte, per il divino paradosso che solo il presagio della morte, che fa terminare la vita e pretende da tutti la resa, può conservare e donare realtà ed eterna durata alle relazioni su questa terra che tu cerchi (amore, fedeltà, gioia), e che ogni uomo nel suo cuore desidera» J.R.R. Tolkien

Un fedele
(con il permesso dell'Autore)