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lunedì 18 gennaio 2016

Il Corano dall'ambone della chiesa: il liturgista Sirboni tira in ballo il Papa per bloccare i malumori! (1 parte)

PREMESSA. 
Non avremmo voluto neppure "scrivere" questo primo post  per rispetto dell'immagine della Comunità di un popoloso centro  del comasco e del  suo Parroco da tutti amato e stimato. 
Famiglia Cristiana nell'articolo di Antonio Sanfrancesco del 12 gennaio scorso recante l'intervento del noto liturgista don Silvano Sirboni che ha fatto conoscere a tutti una vicenda accaduta nel giorno di Natale.
Cosa si può fare per bloccare  i malumori dei fedeli generati dagli abusi liturgici e dalle inaccettabili , improvvisate espressioni di ecumenismo fai-da-te rivolte unicamente nei confronti degli islamici?
Semplice la risposta: mettere in ballo il Papa !
Per questo il Professore Sirboni  con l'intento di convincere della bontà dell'accaduto  non ha citato lo "spirito del Concilio" ( come si faceva sempre ed in ogni occasione ) ma direttamente  " Papa Francesco" la cui popolarità riuscirebbe, secondo qualcuno, a "giustificare" qualsiasi operazione buona o meno buona.
Il nostro post , lo ripetiamo, desidera , come in altre occasioni, essere pervaso da carità cristiana nei confronti del quasi ignaro Parroco (così ci dicono i suoi Confratelli preti) e della sua Comunità Parrocchiale ma vuole soprattutto rivolgere una domanda  chiara e semplice al liturgista di Famiglia Cristiana Professore Silvano Sirboni: " Secondo Lei l'Ordinamento del Messale Romano va seguito, rispettato oppure è superato e lasciato dunque al libero arbitrio interpretativo?" 
Dall'Ordinamento del Messale Romano prendiamo il Capitolo 309 che si riferisce proprio all'Ambone, oggetto dagli anni '70  di esagerate e maniacali iper-attenzioni da parte di sconsiderati liturgicisti che in molti casi l'hanno equiparato - e spesso preferito- al Tabernacolo : l'uso unicamente liturgico ( tant'è che viene benedetto ) gli appartiene a motivo della  sua sacra ed involabile natura collegata all'annuncio della Parola di Dio e all'invito alla preghiera comunitaria ( preghiera dei Fedeli & similia) 
L'Ambone 309. 
L’importanza della parola di Dio esige che vi sia nella chiesa un luogo adatto dal quale essa venga annunciata, e verso il quale, durante la Liturgia della Parola, spontaneamente si rivolga l’attenzione dei fedeli[117]. Conviene che tale luogo generalmente sia un ambone fisso e non un semplice leggio mobile. L’ambone, secondo la struttura di ogni chiesa, deve essere disposto in modo tale che i ministri ordinati e i lettori possano essere comodamente visti e ascoltati dai fedeli. Dall’ambone si proclamano unicamente le letture, il salmo responsoriale e il preconio pasquale; ivi inoltre si possono proferire l’omelia e le intenzioni della preghiera universale o preghiera dei fedeli. La dignità dell’ambone esige che ad esso salga solo il ministro della Parola. È conveniente che il nuovo ambone sia benedetto, prima di esser destinato all’uso liturgico, secondo il rito descritto nel Rituale Romano[118].
AC
di Antonio Sanfrancesco
Como, il Corano alla Messa di Natale. Il liturgista: «Scelta corretta» 

Alla parrocchia San Martino di Rebbio (Como), al termine della celebrazione eucaristica, una rappresentante dell’ associazione culturale Assirat che rappresenta la comunità libanese musulmana ha letto alcuni versi del Corano che annunciano la nascità di Cristo. 
Per l’ esperto don Silvano Sirboni «è stata liturgicamente corretta perché collocata al termine del rito ed è stata una iniziativa di dialogo nello stile indicato dal Papa» 12/01/2016

 Nella parrocchia San Martino di Rebbio (Como) la mattina di Natale i fedeli presenti alla messa hanno ascoltato i versetti del Vangelo ma anche, a fine celebrazione, quelli del Corano che annunciano la nascita di Cristo. 
A leggerli, come informa il sito della parrocchia, Nour Fayad rappresentante dell'associazione culturale ... che si prende cura della comunità libanese musulmana sciita in Italia. 
Dopo, ha preso la parola il presidente dell'associazione, ..., che ha letto un messaggio d’ auguri. «In questo giorno santo si celebra la nascita del Messia, Gesù, figlio di Maria. 
Che la pace sia su entrambi», ha detto. ( Nel blog UFFICIALE della Parrocchia si legge, per la verità, qualcosa di più ... N.d.R.)
Da alcuni anni, il parroco mette a disposizione della comunità musulmana uno spazio per la preghiera e per eventi culturali. 
Abbiamo chiesto al liturgista don Silvano Sirboni un parere sulla decisione di leggere il Corano sia pure alla fine della celebrazione eucaristica all’ interno di una chiesa cattolica. 
L’ iniziativa, spiega Sirboni, è una «ventata di aria non inquinata dall'odio e da quello scontro religioso che, purtroppo, sta innalzando muri che non aiutano a costruire ponti e che non risolvono i gravi problemi dell'immigrazione di massa, ma acuiscono le divisioni, avvelenano gli animi e alimentano quegli estremismi che strumentalizzano la religione per giustificare guerre e orribili atrocità che di santo non hanno proprio niente»
Nulla da eccepire quindi neanche dal punto di vista liturgico? 
«La presenza dei rappresentanti dell’ associazione», risponde, «è stata liturgicamente corretta perché collocata al termine del rito eucaristico cristiano, come pure i due interventi e la lettera di auguri. Testi molto rispettosi della fede e dell'identità cristiana». 
Per Sirboni, l’ iniziativa va nella direzione auspicata da papa Francesco: «Dal punto di vista di quel rispetto reciproco che non rinuncia alla propria identità, ma neppure al dialogo è stato certamente un fatto positiva la presenza in chiesa dell'Associazione culturale che si prende cura della comunità musulmana libanese», chiarisce. 
«È sorprendente e significativo che questo dialogo interreligioso sia addirittura oggetto della Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia. 
Vale la pena di riportarlo al di sopra di tutte le altre considerazioni. 
“La misericordia possiede una valenza che va oltre i confini della Chiesa. 
Essa ci relaziona all'Ebraismo e all'Islam, che la considerano uno degli attributi più qualificanti di Dio... 
L'Islam, da parte sua, tra i nomi attribuiti al Creatore pone quello di Misericordioso e Clemente. 
Questa invocazione è spesso sulle labbra dei fedeli musulmani, che si sentono accompagnati e sostenuti dalla misericordia divina perché le sue porte sono sempre aperte. 
Questo anno giubilare vissuto nella misericordia posssa favorire l'incontro con queste religioni e con le altre nobili tradizioni religiose; ci renda più aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione” (Misericordiae Vultus, 23)». 
Per questo, conclude Sirboni, «la comunità cristiana di ... sembra che si sia inserita correttamente, senza sbavature, in questo contesto giubilare».

20 commenti:

  1. Come fa un liturgista a giustificare quanto è accaduto ?

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    1. Perchè il cosiddetto "liturgista"soffre purtroppo di ebetismo con lampi di idiozia.
      Un donna mussulmana non può leggere pubblicamente il Corano però può affermare pubblicamente che Gesù non è il Figlio di Dio perchè l'apologia non è ovviamente preclusa alle donne.
      Ora i mussulmani queste differenza se le studiano prima di fare qualche iniziativa contrariamente ai nostri capi in testa....

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  2. ma , non c' è bisogno cara la Redazione di tener nascosto il nome della parrocchia , dove tutto cio' è avvenuto . Domenica 10 corrente su Rai 1 alla solita messa di QUELLI DELLA CEI ,, (o mangi sta' minestra o salti la finestra ) il solito conduttore lapposo , ha menzionato come esempi di fede , citazioni di Shopenahuer e Gandhi ..... faccino , faccino pure !!! pure , il dado è tratto ! eheheh !
    chi se ne frega!!
    Quello che non mi fa dormire la notte è quando il mio gatto rientra ........ ecc , ecc , ecc , ............ e tante grasssssssssssssssssssssssssssie !!!!!!!!!

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  3. "Toto orbi" e non "Toto orbe": visto che vi presentate come cultori del Latino!

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    1. poteva essere un ablativo di limitazione! visto che il Cielo non è interessato a scemenze come quella perpetrata in quella chiesa

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    2. Si, si guardino quelli che evidentemente non hanno da lavorare nella giornata alle espressioni "Toto orbi" e non "Toto orbe" come se gli errori di battitura, che fanno persino nelle cancellerie ministeriali o curiali, non debbano accadere : non siamo per fortuna dei robot abbiamo anche noi i nostri ritmi e le nostre mancanze.
      I perfettini li troviamo aimè quasi sempre collocati nei piani dei novatori modernisti.
      Grazie comunque della minuziosa segnalazione che Le fa onore.
      x La Redazione

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  4. Quanto al liturgista di Famiglia Cristiana vorrei ricordargli che Gesù non è un semplice "profeta" bensì Dio e quindi ai mussulmani va annunciato "opportuno od importuno.." e anche sempre.. solo questo: Gesù è l'unico Dio che esiste e il Suo è l'unico Nome nel quale c'è Salvezza eterna. Comunque se quanti saliti sull'ambone hanno proclamato che Gesù è il Messia, comprendendo il significato esatto della parola... dovrebbero trarne le conseguenze e farsi battezzare. Grazie per le distensive parole di pace ma gradirei che anche da loro nei paesi mussulmani noi cristiani fossimo trattati come fa questo parroco qui da noi..

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  5. Due semplici segnalazioni:
    un refuso "un piccolo paese del comastro" rectius COMASCO
    Rebbio è il quartiere più popoloso del comune di Como

    Un breve commento:
    Perchè farne un caso? Per quanto avvenuto, più che l'opinione del liturgista, dovrebbe contare la finalità, "l'intenzione sincera e buona" del parroco, della comunità, e anche delle parole dei musulmani intervenuti. Assistiamo a ben altre esagerazioni

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    1. Grazie per la segnalazione dell'errore carissimo HR ( abbiamo prontamente corretto).
      L'intenzione "sincera e buona" del parroco e della comunità si frantuma quando entra indebitamente all'interno di una chiesa sia pur collocata alla fine della Santa Messa.
      La S.Messa è celebrata a lode di Dio Onnipotente e per la santificazione della Comunità, presenti o assenti - per giusti motivi di salute, lavoro-, questo il Magistero insegna.
      Non ci sono giustificazioni perchè un non cristiano possa intervenire attivamente sia pur alla fine della Messa addirittura citando brani di religioni umane che non tengono conto dell'annuncio del Vangelo e della Dottrina della Chiesa.
      Queste cose avvengono in un crescente clima di apparente "vacatio legis" a cui non siamo nuovi : al tempo del primo pontificato di San Giovanni Paolo II i ribelli delle sacrestie lo contrastavano perchè "notiamente appartenente a una teologia non avanzata"; risparmio la quasi totale disobbedienza usata nei confronti di Benedetto XVI " Il papa sta a Roma , qua ci sto io" ed ora ciliegina nella torta la disobbedienza all'attuale Papa nel cui nome ( "Quis ego ut judicem?" ) ognuno si fa.. i fatti propri...
      Aspettiamo dunque la risposta da chi di dovere se l'Ambone, benedetto, può essere usato alla fine della Messa anche per comunicazioni umanamente pervase da "intenzione sincera e buona" da parte dei non cattolici.
      Un cordiale e riconoscente saluto.
      X la Redazione di MiL

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  6. Di primo acchito ho pensato che sono diventati scemi anche i musulmani. Poi, riflettendoci bene, così scemi non sono: hanno mandato due loro predicatori in chiesa a fare propaganda al Corano, si sono presentati come simpatici, cordiali, aperti, sicuramente hanno spiegato anche dove si deve rivolgere un cattolico con le idee confuse che vuole avvicinarsi ad Allah... Mi sembra più scemo chi ha steso loro la passatoia rossa per fare tutto questo.

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  7. Sempre in tema di dialogo interreligioso
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-qualche-domandasui-riti-per-lunita-dei-cristiani-14982.htm
    Qualche domanda sui riti per l'unità dei cristiani di Riccardo Barile

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  8. Il dialogo e l'ecumenismo senza verità, iniziati con 'amabile' superficialità da papa Giovanni, canonizzati con l'Ecclesiam suam di Paolo VI,recitati nel teatrino di Assisi con GPII, invano corretti da Papa Benedetto, sono sfociati nell'aperta apostasia con Bergoglio e i prelati massonici, contro il comandamento di Cristo.

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    1. A me se un Imam sunnita o Chierico Sciita mi chiedesse di bestemmiare Allah nella sua Moschea penso che lo farei molto volentieri.
      Invece certi imbecilli della Sede Apostolica ed alcuni pretucoli non sanno neanche quello che stanno maneggiando....

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  9. Io distinguerei. Il Corano annunciato da un musulmano, all'interno della Messa, sarebbe evidentemente blasfemo. Alla fine della Messa, è ancora dentro la liturgia, o è fuori ? Si rende chiaro e senza equivoci, a tutti i fedeli, che è fuori ? E che non è una catechesi, ma un atto di fraternità ? Difficile, altamente improbabile, ma in sé non impossibile.

    Poi c'è la questione dell'uso dell'ambone, che di per sé è una suppellettile liturgica. Ma in quante chiese, e in quante occasioni, lo abbiamo visto usare come un semplice leggio, da tutti e da chiunque, per le letture liturgiche ma anche per qualunque altra comunicazione, sia sacra sia soprattutto profana ? Un abuso, ovviamente, ma talmente diffuso e generalizzato che anche una paginetta di Corano non sembra poi peggio di tante altre cose.
    Del resto, non sono un islamista, ma il pensiero che nell'Islam c'è venerazione per Gesù e per Maria, confrontato con la cristianofobia e con l'odio blasfemo di tanti "civili occidentali", è un pensiero che conforta.

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    1. Nel Corano nel libro Maria(dovete sapere che nel Corano c'e' un capitolo dedicato alla Madonna ma non nel senso che pensate voi)si specifica chiaramente che Nostra Signora partorì sotto una palma.
      Nella cultura islamica è come dire figlio di N.N.
      Hai voglia poi a dire ,nelle sure successive contenute nel capitolo di cui sopra, che Cristo(solo uomo) è il più Santo degli uomini dopo Giovanni il Battista.
      E' stato molto più furbo l'eretico Maometto che sapeva che anime deboli sono disposte a convertirsi all'Islam concedendo loro pochissimo e cioè la cosiddetta :"Venerazione per Gesù e per Maria".
      Purtroppo invece nelle altissime gerarchie cattoliche sono convinti di prendere i Mussulmani per stupidi quando invece mi sembra esattamente il contrario.
      Vi posso assicurare che gli autentici mussulmani stimano molto il Benedetto XVI del discorso di Ratisbona contrariamente al Giubileo Ecumenico di Francesco I.

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    1. e gia' , tanto la Madonna quando tutti dormono apre le porte e fa entrare tutti in Paradiso . Perche dovete sapere che San Pietro , non fa entrare tutti ma la Madonna si ...... parole di Bergoglio alla suore di Castelgandolfo ........

      neanche al bar certi discorsi .....

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  11. http://it.aleteia.org/2016/01/19/e-giusto-leggere-il-corano-dopo-la-santa-messa/
    Il liturgista Finotti: scelta affrettata e fuorviante

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    1. Pur non approvando pienamente l'operato di tale sacerdote.Voglio ricordare che a Damasco l'attuale moschea fu per alcuni decenni dopo la conquista araba condivisa come Moschea e come Chiesa, stessa cosa per la Mezquita di Cordoba dove i conquistatori Cristiani non se la sentirono di distruggere il Mhirab, che si trova tutt'oggi all'interno di una Chiesa. Se vogliamo rincarare la dose i Templari lasciavano pregare dei musulmani amici all'interno della Cupola della Roccia quando questa era utilizzata come Chiesa, all'interno del monastero di Santa Caterina sul Sinai è presente una Moschea. Quindi il sacerdote poteva trovare un luogo opportuno e credo lo avesse per creare un momento di incontro senza però fare del relativismo religioso;nello Spirito di Assisi '86 tutti stiamo pregando ad ognuno il suo spazio.Dubito che un musulmano o un ebreo ci permetta di andare a leggere il Vangelo in una moschea o in una sinagoga in loro presenza.Faccio Catechismo a ragazzi della 5°elem e l'altro Sabato non so bene perché una bambina mi dice va be tutti pregano lo stesso Dio be gli hi spiegato che non è proprio cosi....
      Davide 83

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