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martedì 3 maggio 2011

Incontro in Vaticano dei bloggers cattolici.





Si è tenuto ieri, 2 maggio 2011, in Vaticano l'incontro dei bloggers cattolici organizzato dai Pontifici Consigli delle Comunicazioni Sociali e della Cultura.Come ricorderete noi non siamo rientrati nei 150 ammessi al Convegno (qui la lista degli ammessi), e così abbiamo fatto un giro in rete per stilare una "rassegna" di qualche resoconto e qualche commento a caldo dei più fortunati. Vi proponiamo così, alcuni link a siti ufficiali e ad articoli di nostri "colleghi bloggeristi", come anticipazione dei resoconti del Convegno.


Dal sito del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali (www.pccs.va/):


- intervista al Card. Ravasi (presidente del Dicastero per la Cultura) e a Mons. Richard. Rouse responsabile del dipartimento comunicazione e linguaggi del Dicastero per la cultura) Link 1


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- Il Saluto ai bloggers intervenuti e il discorso introduttivo al Convegno di S. Ecc. Mons Celli, Presidente del P.C.C.S. (Link 2)


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- alcune foto dell'incontro (Link 3)


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dal blog "Palazzo Apostolico" di Rodari:


- Resoconto e illustrazione del nuovo Portale del Vaticano (Link 4) di cui non possiamo però non riportare anche qui, due notizie che Rodari scrive:
"Durante la pausa caffè un’autorevole personalità d’oltre il Tevere ammette: “Come potevamo non organizzare un meeting coi blogger? Sulle nomine dei vescovi pesano di più le opinioni di alcuni blogger che quelle nostre”.
Dice padre Federico Lombardi, portavoce vaticano: “Ho scoperto che monitorare i blogger è importantissimo. Devo dire che sono molto aiutato da un blogger esperto che ogni mattina in poche pagine mi fa il resoconto di ciò che scrivete. A me questo servizio fatto da un blogger ha cambiato la vita”.


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- altre foto del Convegno (Link 5)


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- Commento di G. Marcotullio (LaPorzione.it) (Link 6)



Infine due altri articoli: uno tratto da un blog (Spiritualseeds) che ha partecipato al convegno (Link 7), un altro da un blog in lingua inglese (Link 8)

22 commenti:

  1. C'è anche il commento di Gilioli.
    http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/05/02/i-blogger-i-social-media-e-il-portone-di-bronzo/

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  2. Sembra che il vaticano, dopo 45 anni di insegnamento sulla libertà di coscienza, si sia reso conto (molto a malincuore) che c'è chi ha un pensiero autonomo, e addirittura lo esprime liberamente. Inconcepibile!

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  3. Mah... mi pare che si sia risolto nella solita operazioncina d'immagine; secondo la miope logica che impone che se un organismo, una commissione c'è, deve pure battere un colpo e conquistarsi un po' d'immagine, costi quel che costi anche in termini di coerenza. Ciò è distante anni luce dal produrre qualcosa di veramente efficace e credibile. Il commento di Gilioli che "Ignorante" ha riportato in link  è l'evidente moneta con cui queste operazioni vengono ripagate.

    Se si fosse voluto effettivamente operare in maniera concludente si sarebbero selezionate le varie e magari divergenti voci dei "bloggers cattolici" in base al reale e quantificabile interesse che sanno suscitare nell'internauta e riflettere in primis sull'esistente; poi magari dopo studi, altri incontri, approfondimenti e riflessioni ci si poteva "aprire" anche agli altri per poter "dire qualcosa di cattolico".
    Invece no, s'è fatta -evidentemente- la Sagra della Porchetta Telematica: una allegra passerella di clegyman e notebook.... Mah! Non se la prendano la Redazione di MIL, né il buon Colafemmina (che assai s'è lamentato) per l'escusione: certe volte è meglio girare alla larga e badare al sodo: in fondo il bello dei blog è proprio che la gente vota col mouse.

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  4. Leggo:
    "Durante la pausa caffè un’autorevole personalità d’oltre il Tevere ammette: “Come potevamo non organizzare un meeting coi blogger? Sulle nomine dei vescovi pesano di più le opinioni di alcuni blogger che quelle nostre”.
    Dice padre Federico Lombardi, portavoce vaticano: “Ho scoperto che monitorare i blogger è importantissimo. Devo dire che sono molto aiutato da un blogger esperto che ogni mattina in poche pagine mi fa il resoconto di ciò che scrivete. A me questo servizio fatto da un blogger ha cambiato la vita”.


    :-[  confesso che questo metodo mi fa tremare.... "un BLOGGER" tiene in mano il potere di RIFERIRE TUTTO, in brevi pagine quel che si dice nei blog Cattolici e non...ardua impresa per "uno solo" ANONIMO e del quale bisogna fidarsi, a scatola chiusa.... mentre i nostri nomi (il mio almeno e di altri) è ben pubblico e non si nasconde....

     Mi preoccupa IL COME potrebbe riportare CONDENSATO  "quel ciò che si dice in giro".... mi preoccupa la fedeltà ALL'IMPARZIALITA' e cosa si intenda per imparzialità... mi preoccupa che se lo spessore di raccolta all'incontro ha già penalizzato la fascia così detta "tradizionale", come dovremmo intendere tale IMPARZIALITA'?
    e come saranno riportati condensati i commenti di questa pagina: si fermeranno ad un "rosicare" o ad una "delusione" ? perchè tra il rosicare e l'essere delusi c'è una enorme differenza e sono 40 anni che si baratta, si gioca, si fanno compromessi sull'uso DEI TERMINI...
    Un pò come dire: SIETE SCHEDATI (MONITORATI), MA NON INVITATI AD UN INCONTRO PER DIRE LA VOSTRA....

    Strano il silenzio marcato dell'OR sull'incontro e sul cosa si sia detto all'incontro....

    Dopo il tremolio espresso, devo dire che sono comunque sia contenta che questo incontro ci sia stato, se non altro si comincia a prendere coscienza e conoscenza che esiste questo "mondo virtuale" del quale si preoccupò mons. Celli qualche mese fa, 24.1.2011, commentando, amareggiato che:
    Parlando alle agenzie di stampa, Celli ha rimarcato come l'invito papale ad uno stile “rispettoso e discreto” nell'annuncio del Vangelo vale come richiamo anche “per quei siti e blog cattolici aggressivi, che scomunicano e non hanno uno stile cristiano di presenza” tanto che “bisogna vedere fino a che punto questi siti siano veramente cattolici”.
    A questo proposito è in preparazione da parte del dicastero “un documento programmatico con linee di azione e di presenza cristiana sul web che speriamo di poter pubblicare entro l'anno”.

    Ben venga l'auspicato Documento, naturalmente nello stile tipico del Concilio Vaticano II, che possa dare a tutti, come a Kiko Arguello, la soddisfazione e la libertà di creare una chiesa parallela e dove schioccando le dita dal suo monte, fa accorrere ai suoi piedi vescovi e cardinali, salvo poi, gli stessi, ritenere inopportuno applicare e lavorare per il Summorum Pontificum nelle proprie Diocesi...perchè in fondo è anche di questo che si parla in Internet, forse a volte con poco "stile cristiano" ma.... come pretendere tale stile cristiano se si è lavorato per devastare lo stile CATTOLICO della Chiesa aggredendolo spesso con L'ABUSO DI POTERE... :-D

    Che dire? speriamo che chi riferisce le discussioni dalla rete, sappia cogliere con imparzialità la CORREZIONE FRATERNA e quella voce "che grida nel deserto" che parte spesso dal "piccolo gregge", inascoltato e spesso rinchiuso nelle moderne catacombe... ;)

    Madonna Del Rosario, prega per noi!

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  5. Caro Luis, non è stato così.
    Bisognava esserci per poter giudicare.

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  6. Tra i vari commenti leggo:
    Il blog meeting ha tenuto a sottolineare Celli, non era infatti un raduno di blogger cattolici ma, notava Antonio Spadaro in Cyberteologia “una iniziativa che intende promuovere in Vaticano un dialogo tra bloggers (cattolici e non) e persone impegnate nelle strategie comunicative della Chiesa”.

    ??? non comprendo questo "mischiaticcio".... non trascurando affatto la positività dell'evento, non sarebbe stato opportuno dividere due incontri uno per blogger cattolici  E NON ed un altro esclusivamente per i blogger Cattolici e che usano il proprio tempo e i propri spazi internettiani esclusivamente PER L'INFORMAZIONE E LE CATECHESI ?
    :-[

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  7. ... consideriamo anche che l'internet ha avuto un ruolo dirompente a favore della Tradizione. Dopo quarant'anni durante i quali il gatto insabbiava il proprio bisognino, è arrivato uno strumento con cui -è vero tra tanti rischi, tra tanta porcheria- ognuno poteva fare delle domande e ottenere delle risposte su "tutto quello che avrebbe voluto sapere sulla liturgia ma non avrebbe mai avuto il coraggio di chiedere". Questo è uno dei motivi del successo della liturgia iuxta Traditionem tra i giovani: avendo più confidenza col mezzo informatico e più voglia di scoprire, hanno letteralmente dato vita nuova alla S. Messa.
    Questo è incontestabile dato di fatto. Dunque -almeno per ora- meglio restar liberi dai cappelli confezionati dai marpioni di Curia....

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  8. Commento di G. Marcotullio, riportato sopra dalla Redazione e oserei dire, uno dei commenti fra i più interessanti, scrive:
    - ma – precisa Richard Rouse, uno degli organizzatori –: «Non è una questione di semplice pubblicità. Ci esponiamo a un rischio, a una serie di rischî. Non siamo qui per dare istruzioni di netiquette cattolica; non cerchiamo neanche di sapere come essere efficaci, anche se per tutte queste cose abbiamo certo delle idee e c’interessa ascoltare le vostre».
    ....ammesso che sarebbe stato impossibile ieri ma anche "domani" invitare TUTTI i Blogger, va da se che "l'interesse" è stato volutamente CIRCOSCRITTO non solo anche ai blog NON "cattolici", ma che danno a quanto pare una informazione cattolica, ma proprio ai "pochi" e per di più molti anche sconosciuti dal mondo Cattolico... dunque si tratterebbe anche di PUBBLICITA'? :-D
    Si ESPONE AL RISCHIO DI COSA? =-O
    Ed infine "tutti abbiamo delle idee e ci interessa ASCOLTARE LE VOSTRE".... mons. Celli non si offenderà se noi, cattolici del nuovo ghetto del Terzo Millennio, ci sorridiamo un pò su di fronte ad un interesse così rivendicato e così quotidianamente inascoltato... :-D

    segue....

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  9. Sempre da Marcotullio, riporto:
    Tanti i temi, li si potrebbe raccontare per ore: nella prima parte dell’incontro, ad esempio, c’era stato un simpatico incrocio di lame sulla valutazione da dare all’apporto del narcisismo tra le motivazioni di un blogger: «Ci sono tre ragioni per bloggare – elenca François Jeanne-Beylot (vedi il suo blog) –: c’è chi lo fa per profitto; altri per far passare le proprie idee; il rischio di gratificarsi c’è, sì, quindi l’ego, ma un concorso di (almeno) una delle tre va ammesso e accettato». =-O
    Una blogger dalla platea attacca la posizione; risponde in seguito Spadaro: «C’è del narcisismo, sì, ed è naturale, perché al blogger è richiesto di esporsi e lasciarsi giudicare, o perfino ignorare».
    Stoica la stoccata di P. Lombardi, che difende la possibilità di cimentarsi anche in attività telematiche per puro spirito di servizio (sì, ha ragione, ma un portavoce è cosa ben diversa da un blogger).
    ***************************

    francamente c'è poco da commentare, l'emoticons messa rende palese la perplessità che tali affermazioni comportano e il pericolo che si va innescando...stavolta straquoto padre Lombardi.... un Cattolico deve essere cosciente che DEVE RENDERE CONTO A DIO di come spende il proprio tempo e di come lo spende...

    ecco perchè era meglio, come spiegato sopra, che NON si perdesse tempo con i blogger NON cattolici ma di partire subito con l'avvicendamento DI TUTTE LE FORMAZIONI CATTOLICHE in rete e insieme LAVORARE....
    entrare in internet come richiede il Papa stesso NON vuole affatto che si ammetta o si accetta "una delle tre opportunità" ossia:
    1- profitto,
    2- gratificazione,
    3- trionfo delle proprie idee...
    CRISTO e se vogliamo lo stesso san Paolo che avrebbe usato senza dubbio internet, insegnano esattamente il contrario:
    1- gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date, semmai esalta l'obolo della vedova....
    2- persecuzione perchè si dice LA VERITA'....
    4- umiliazione delle proprie opinioni e trionfo della VERITA', MORIRE A SE STESSI....

    Mi auguro che in questi incontri non si perda mai di vista LA CATECHESI pura e semplice di quell'essere CATTOLICI che ha per fondamento l'ESSERE SERVI....e a servizio della Chiesa...

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  10. Uno che tenta di essere cristiano3 maggio 2011 alle ore 20:14

    "Sulle nomine dei vescovi pesano di più le opinioni di alcuni blogger che quelle nostre": si rendono conto di quello che dichiarano?

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  11. il signor Rodari ci comunica i suoi fervorini per questo incontro con i bloggers poco o affatto cattolici. Da tempo lui e altri si soffermano su questo aspetto della scarsa esperienza del sig. lombardi. Adesso saranno contenti del cambiamento di vita di tanto Sacerdote.

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  12. No.
    Non contano nè per le nomine, basta vedere le più recenti in Belgio e in Francia, tremo per quella del mio vescovo ancora in sospeso, e non contano nemmeno per le eventuali sanzioni ai vari chierici in odore di eresia.

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  13. La "fascia" tradizionale veramente cattolica non è stata per niente penalizzata e i bloggers di tendenza tradizionale ma fedeli al Magistero erano presenti.
    Quanto a coloro che si auto-proclamano "tradizionalisti" ma in realtà utilizzano il loro blog come veicolo di propaganda contro l'insegnamento dei pontefici  nel quadro di una critica costante e mai positiva che di "tradizionale" ha ben ben poco, mi sembra che sia giusto che non siano stati convocati.

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  14. Purtroppo il peccato originale è passato anche nella "rete"  ;)
    In realtà pochi sono i bloggers e i blogs che lavorano per la vittoria del Cristo: solitamente si nota invece uno spirito critico negativo, invidia, desiderio di pettegolezzo, rivincita anche vendettta (!). 
    Se siamo onesti, direi che, nel migliore dei casi, i bloggers lottano non per la vittoria del Cristo, ma per quella della loro propria ideologia e dell'idea (distorta) che si fanno del Cristo.
    Pochi i blogs che si danno la pena di insegnare quel che il Magistero davvero insegna, con umiltà e perseveranza.

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  15. bravo carlo maria, ecco un ottimo giudizio di intenzione, tipico di certi bloggisti pieni di buona volontà come te: tutto al tuo onore!

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  16. E intanto in Francia c`è polemica, sembra che la Chiesa in Francia (!?!) si sia offuscata per la presenza di due bloggisti tradizionalisti ! Ma vi rendete conto, che vergogna, che oltraggio insopportabile!
    A dire il vero i due si sono ridotti ad uno perchè il datore di lavoro del gestore del Forum Catholique non gli ha concesso il permesso di assentarsi. *DONT_KNOW*

    http://www.la-croix.com/Religion/S-informer/Actualite/Le-choix-conteste-des-blogueurs-catholiques-invites-par-le-Vatican-_NP_-2011-05-02-607820

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  17. Le opinioni dei blogger non hanno avuto alcun peso sulla nomina ad esempio di mons. Fonlupt a Rodez...una nomina che ha sconcertato chi lo conosce e che non ha finito di far rumore visto che sono in circolazione testi di Fonlupt "sapiens haeresim".

    http://www.osservatore-vaticano.org/episcopats-locaux/les-difficultes-de-la-nonciature-apostolique-a-paris

    http://www.perepiscopus.org/nonce/la-nomination-de-mgr-fonlupt-fait-du-bruit-a-la-nonciature

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  18. ...sì, forse: bisognava esserci: appunto.
    Ammetto il prejudicium. Secondo me prima però bisogna avere noi le idee chiare e poi chiarirle agli altri. Il confronto con gente come Gilioli bene che vada è inutile.

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  19. Io apprezzo molto il Vostro sito e la puntualità con la quale la redazione interviene con tempismo bruciante e con ricchezza di contenuti, tanto da rendermelo fra i miei preferiti.
    In merito alla notizia dell'esclusione dai blogger invitati al citato incontro vaticano però, dopo un iniziale stupore, mi sono parzialmente ricreduto.
    E' vero che fra gli invitati ci sono dei blogger molto discutibili e che, personalmente e obiettivamente, nei contenuti, non reputo certamente migliori del "nostro"....però la valutazione, che mio avviso, va fatta è anche e soprattutto negli interventi degli "ospiti".
    Qui, sempre secondo il mio personalissimo parere, le "colpe" della Direzione sono quelle di non stroncare sul nascere alcuni sistematici tentativi di "sputare nel piatto dove si mangia" e di mancare spesso di rispetto alla Chiesa, al Papa, questo per la verità da parte di pochissimi ospiti, ma che squalificano l'intero blogger: dichiaratamente cattolico e non alternativo o laico.   

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  20. però la valutazione, che mio avviso, va fatta è anche e soprattutto negli interventi degli "ospiti".  

    ...o su quegli interventi che sono mancati perché esclusi a priori perdendo un'occasione di vera novità.... Io il bicchiere lo vedo mezzo, per non dir di più, vuoto.

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