Pagine

martedì 26 gennaio 2010

Nuovi gruppi stabili in Toscana

PISTOIA


Siamo lieti di annunciare che ieri è stato formalmente costituito un nutrito gruppo per l'applicazione del motu proprio Summorum Pontificum nella diocesi di Pistoia, che ha eletto un proprio presidente ed un segretario. Agli amici, che hanno aderito al Coordinamento toscano, facciamo i nostri auguri di un operato ricco di frutti spirituali. Quanti intendano contattare direttamente il gruppo di Pistoia possono da ora scrivere al segretario: lacorri@alice.it




PESCIA


Si sta creando un gruppo di persone per l'applicazione del motu proprio Summorum Pontificum cura nella diocesi di Pescia. Si pregano tutti gli interessati di scrivere all'indirizzo teofilo89@hotmail.it


17 commenti:

  1. ..scusate..anche se non è  proprio un commento alla notizia.
    Si potrebbero raccogliere informazioni sulle eventuali e prossime S. Messe in rito antico nel giorno delle Sacre Ceneri.
    Io sono della diocesi di Brescia, ma penso siano interessati anche altri fedeli legati alla Messa di sempre, a sapere dove sarà celebrata il Mercoledì di inizio Quaresima.

    ringrazio cordialmente

    RispondiElimina
  2. Cominci ogni regione per conto proprio, intanto, come sta egregiamente facendo la Toscana; poi vedremo il da farsi a livello nazionale. Intanto segnalo l'inquietante link http://www.osservatore-vaticano.org/ nel quale anche nomi insospettabili appoggiano una iniziativa anni '70. Notate tra i sostenitori non solo le vecchie mummie Silvestrini, Bettazzi, Tucci, Martini, ma altresì i molti vescovi italiani nominati da Benedetto XVI: Ambrosio, Catella, il buon Ravasi (futuro cardinale?). Come pretendere di restaurare la chiesa continuando in tal direzione?

    RispondiElimina
  3. Redazione di Messainlatino.it26 gennaio 2010 alle ore 14:23

    Infatti lo facciamo già, in questa pagina: Elenco Messe in Italia, dove c'è la situazione diocesi per diocesi. Aiutateci a riempire la pagina.

    RispondiElimina
  4. Vedo anche la presenza di Bruno Forte, vero volpone del progressismo e possibile successore del card. Kasper alla guida del Pont. Consiglio per l'Unità dei cristiani. Quanto a Ravasi, è incredibile che un uomo della sua levatura culturale sia un così ottuso difensore della causa conciliare e della Messa bugniniana. Ma quando Papa Benedetto si libererà di questa marmaglia?

    RispondiElimina
  5. Beati voi di Rito Romano che almeno potete formare i gruppi, qui da noi in diocesi di Milano com'è ben noto "Il MP non si applica"

    RispondiElimina
  6. a proposito di quest'iniziativa provvidenziale<span> di mettere in contatto tra loro i fedeli desiderosi della Messa antica in ogni diocesi, per la quale ringrazio il presente blog, vorrei che qualcuno mi spiegasse il senso del commento postato oggi da un sacerdote col nick "don Sandro" (in un thread precedente che non riesco a ritrovare), il quale puntualizzava che nel Motu Proprio si stabilisce che "un gruppo stabile deve costituirsi tra i fedeli di una stessa parrocchia" e non può riunire fedeli di parrocchie diverse.</span>
    Non so se ho capito bene: vorrei che qualcuno mi confermasse se ciò è vero o no.
    Nel caso fosse vero, sarebbe un ulteriore ostacolo per me, che risiedo in una diocesi dove vige il solito "divide et impera", divieto di parlare, informarsi, contattarsi...quindi saremmo scoraggiati a priori, essendo inutile allora conoscersi e realizzare un gruppo tra parrocchie  o anche città vicine!
    Elena

    RispondiElimina
  7. Anche per  questo è nato il Coordinamento toscano Benedetto XVI:
    http://coordinamentotoscano.blogspot.com/

    RispondiElimina
  8. eh ahimè...non solo mons. Bruno Forte: tutto l'Abruzzo è schiacciato dal Potere che ha detto "niet" al Papa, con sorrisetti di convenienza... (chi nomina il MP è guardato come un appestato, considerato come minimo un tipo un po' matto, un sovversivo, un anti-ecclesiale...)
    unica felice eccezione il bravissimo Mons. D'Ercole (beati gli aquilani, almeno per questo)

    RispondiElimina
  9.  del card. Kasper alla guida del Pont. Consiglio per l'Unità dei cristiani. Quanto a Ravasi, è incredibile che un uomo della sua levatura culturale sia un così ottuso difensore della causa conciliare e della Messa bugniniana.
    Levatura culturale?
    Vedete un po' cosa dice di Ravasi un "Fratello separato":
    http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Anania_Saffira_avarizia_Avv.htm

    RispondiElimina
  10. Può capitare a tutti di sbagliare (ammesso che questo sia il caso), soprattutto quando si scrivono e dicono tante cose  in tanti anni.

    RispondiElimina
  11. Vogliamo i colonnelli27 gennaio 2010 alle ore 11:12

    Interessantissime queste nuove figure del diritto pubblico ecclesiastico!

    Il SEGRETARIO-DI-GRUPPO-STABILE-PROVINCIALE-DI-COORDINAMENTO-REGIONALE-DI-FEDELI-TRIDENTINI. E anche il PRESIDENTE! Ci sarà anche il cancelliere? Il custode dei sacri palazzi? L'elemosiniere? Il notaio? Il cavallerizzo maggiore? Il responsabile delle relazioni con l'Onu?

    Qualora il Santo Padre desiderasse conferire per consulenze teologiche immediate con la federazione provinciale, suppongo che prima debba prendere contatti con il segretario, in quale, sentito il collegio dei probiviri, ottenuto l'assenso del cappellano, e con decreto motivato della corte dei revisori dei conti, potrà inoltrare la richiesta al presidente.

    Il codex del 1983 come delinea la fattispecie di codesta entità cattolica? Gli attesta il privilegio di una cappa magna in eternit, oppure gli assegna d'ufficio tre scopatori segreti?

    RispondiElimina
  12. Si può dire quel che si vuole. Ma se in Toscana si va avanti e si creano nuovi gruppi stabili, il merito va senz'altro anche al coordinamento fra le varie realtà, che possono fare fronte unico nelle difficoltà e condividere le risorse; perciò, un minimo di organizzazione è necessaria. Questo è un fatto; e l'ironia verso i fatti si chiama alienazione. Ma d'altra parte è purtroppo tipico del mondo tradizionalista essere gelosi delle proprie prerogative, invidiosi delle altrui, divisi su tutto; perciò a qualcuno l'idea stessa di un coordinamento suona strano... La pensano così anche a Camaldoli, guarda un po' la coincidenza.

    RispondiElimina
  13. A giudicare dai nick che si sceglie, sembra piuttosto che abbia ben altre nostalgie...

    RispondiElimina
  14. Caro sig. Colonnello o chicchesia, visto che è un grande giurista, può per caso spiegarci che intende con diritto ecclesiastico? A memoria, diritto ecclesiastico è quello che copre le relazioni tra stato e Chiesa. Forse lei vorrebbe riferirsi al diritto canonico... Beh, a prescindere che chi non sa non dovrebbe esprimersi su certi argomenti, mi spiega che veste giuridica hanno le associazioni parrocchiali con un presidente laico? Forse chiedono riconoscimento diocesano o alla S. Sede? Ma forse lei ha una copia del motu proprio nella quale si dice che i coetus fidelium debbano essere costituiti come associazioni riconosciute di diritto canonico.

    RispondiElimina
  15. Redazione di Messainlatino.it28 gennaio 2010 alle ore 00:38

    E', forse, il solito livoroso che preferisce arrotolarsi nella sua inane disillusione piuttosto che adoperarsi per fare qualcosa di concreto. Lasciamo che i burberi sfoghino l'atrabile, noi altri diamoci da fare.

    RispondiElimina
  16. Ma lasciate perder questo ignorante.
    Il Coordinamento toscano, come altre iniziative analoghe che potrebbero seguire, serve per mettere in contatto gruppi già esistenti ed attivi, aiutare gruppi emergenti, studiare manifestazioni comuni e realizzarle ecc.
    Poi ciascuna componente del Coordinamento è libera e indipendente e intreccia rapporti con chi gli pare e piace nell'ambito della Chiesa, e non deve render conto ad altri delle singole iniziative, purché non siano in contrasto con La Fede Cattolica e rispettino le indicazioni dello statuto del coordinamento stilato in perfetto accordo.
    Insomma, se io voglio parlar col Vescovo di Firenze o con quello di Pisa, non son tenuto a passare attraverso il presidente o il segretario del Coordinamento toscano. Né il Vescovo di Firenze deve rivolgersi ad altri se non a me ove mi voglia parlare, anche perché rappresento almeno due realtà locali.
    Il presidente ed il segretario del coordinamento fanno una meritoria opera di servizio ad altri, non a se stessi. E, grazie a Dio, son giovani. Ne avessi intorno a me due o tre animati dal loro stesso entusiasmo!

    RispondiElimina
  17. ....quanto a Pistoia segnalo -con una buona dose di ilarità- questo geniale articolo de Il Tirreno:
    http://iltirreno.gelocal.it/dettaglio/la-messa-in-latino-a-pistoia-scarso-entusiasmo/1338307

    Una risata li ricoprirà!

    RispondiElimina