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martedì 26 gennaio 2010

Non impareranno mai: il vescovo di Cremona impone chitarre e tamburelli

Magister nel suo blog si è occupato del paradigmatico caso di Cremona, dove il vecchio ideologismo postconciliare del ‘livellamento verso il basso’, di cui sembra intriso il vescovo Lanfranconi, tanto ha fatto da costringere alle dimissioni il maestro del superbo coro della cattedrale. Ecco una sintesi di quanto riferisce Magister:


Rassegnando le dimissioni nelle mani del vescovo di Cremona, Dante Lafranconi, Rampi le ha motivate con una lettera aperta, riportata quasi integralmente qui sotto. Le sue ragioni sono le stesse che sono all’origine del generale malessere del canto liturgico cattolico a Roma, in Italia e nel mondo.

[..] Credo che il percorso artistico-culturale della cappella musicale di una cattedrale debba accompagnarsi a un percorso liturgico-musicale di pari dignità. La cattedrale può essere luogo di eventi artistici e di entusiasmanti “avventure” nel segno della grande musica sacra, ma solo a patto che tale percorso diventi finalmente riflesso e segno di una equivalente attenzione verso la qualità musicale della liturgia che vi si celebra.
La cappella musicale di una cattedrale è chiamata, a mio avviso, a dare testimonianza concreta di tale inscindibile connubio, che nelle celebrazioni si sostanzia attraverso la fedeltà alla Tradizione, a partire dalla pietra miliare del canto gregoriano per attraversare la polifonia classica e giungere fino alle nuove forme musicali. Questo respiro a pieni polmoni dovrebbe essere, penso, l’ambizioso ma normale distintivo di una grande cattedrale. Così è in larga parte d’Europa, dove l’arte musicale è parte costitutiva del culto (e nessuno si sogna di metterlo in discussione) e dove la programmazione musicale di una chiesa importante parte dalla liturgia per poi coinvolgere a tutto tondo i concerti, la vita ordinaria e gli eventi straordinari.
Investire sulla musica “alta” per la liturgia, oltre ad essere segno di maturità culturale, è soprattutto una sfida ecclesiale impegnativa: la sfida di saper coniugare culto e bellezza, mettendo in gioco le migliori energie e tutte le competenze professionali necessarie. Il canto assembleare (canti popolari tradizionali o di nuova composizione) non è affatto escluso, ma si radica in una visione globale e alta, fatta soprattutto di educazione al bello.
Ebbene, tutte queste ricchezze nella nostra cattedrale ci sono, pronte a dare testimonianza concreta del grande e multiforme “respiro musicale” della Tradizione ecclesiale. Ma se la promozione del canto assembleare viene estrapolata dal suddetto contesto e diviene l’unico vero obiettivo da perseguire, tutto cambia. Anzi, tutto crolla. Non si capisce cosa ci stiano a fare un maestro di cappella e una cappella musicale in una cattedrale; a meno che per cappella musicale non si intenda un semplice coro-guida che “tiri la volata” all’assemblea, nella speranza che prima o poi questa si metta finalmente a cantare.
Chi si occupa di queste cose sa bene che si tratta di una questione di dimensioni non solo locali. Io ritengo che ad una cappella musicale di una cattedrale vada fatto obbligo – sottolineo, obbligo – di fondare il proprio servizio liturgico innanzitutto sul canto gregoriano e sulla polifonia classica. Ma non è un mio parere personale: mi sembra che il magistero della Chiesa sia chiaro a tale proposito. Poi si potrà fare, si dovrà fare, tutto il resto. Ma questo punto fermo, certamente assai impegnativo e da costruire pazientemente con anni di studio, non dovrebbe ammettere discussioni. La ricerca poi di un equilibrio fra la schola e il canto assembleare, in sé auspicabile, finisce per celare un grosso equivoco se lascia sempre irrisolta la questione di fondo, ovvero il primato – o, come afferma l’ultimo Concilio, il “posto principale” – da assegnare al “canto proprio della liturgia romana” (così è definito il gregoriano dallo stesso Concilio). [..]

In adesione alla protesta del Maestro, 45 dei 47 coristi si sono dimessi (così il vescovo potrà dirigere indisturbato il suo repertorio ‘conciliare’ per bongo e grattacorde). Il Maestro Rampi ha ulteriormente motivato il suo abbandono in una lettera a Magister, in cui tocca il tema essenziale del ruolo della musica sacra nella cornice - appunto - sacra, ossia liturgica e non meramente concertistica:
La vicenda è triste e per molti versi paradossale. In undici anni con la cappella musicale della cattedrale di Cremona abbiamo vissuto un’avventura esaltante nel segno della musica sacra, e abbiamo portato felicemente ad esecuzione alcuni fra i più importanti capolavori del repertorio corale sacro: dalle Messe di Mozart alla Missa solemnis di Beethoven, dai mottetti di Palestrina ai salmi di Vivaldi, dalla Messa di Bruckner al Magnificat di Bach e alla sua Messa in Si minore, dalle Messe di Haydn alle Messe di Bartolucci, Perosi e molti altri. Il tutto, però, senza che in cattedrale vi fosse un vero progetto liturgico nel segno della tradizione della Chiesa.
L’assemblearismo dilagante ha condizionato anche la nostra cattedrale, nella quale, ad esempio, al canto gregoriano nessuno si è mai sognato di “riservare il posto principale” (Sacrosanctum Concilium 116). Con l’impegno e il sacrificio di tutti si è dimostrato nei fatti che un’istituzione musicale ecclesiale può e deve tendere al bello mettendo in gioco tutte le professionalità necessarie. Ma si è anche dolorosamente dimostrato che senza un progetto liturgico-musicale ben radicato non si può andare da nessuna parte. La mediocrità non può essere un obiettivo: dunque ce ne siamo andati.
Credo che l’equivoco e il nocciolo della questione stiano, in buona sostanza, nella sciagurata separazione e nella voluta opposizione, oggi di moda, tra l’esemplarità musicale e l’esemplarità celebrativa: l’una vista come potenziale pericolo per l’altra. Come dire: più si pensa alla musica, soprattutto a “quella” musica, e meno si pensa alla liturgia.
Non è così: il canto gregoriano resta il paradigma della musica pensata nella sua essenza come forma di comunicazione e di esegesi della Parola che si fa puro atto liturgico. Per questo la Chiesa lo riconosce come “suo” e vuole che da lì si parta, oggi come sempre; non da altro. E partire da lì significa tendere all’esemplarità celebrativa anche attraverso l’esemplarità musicale, ossia attraverso ciò che l’uomo, in ogni tempo, sa produrre e realizzare di meglio nell’arte musicale. Il canto gregoriano e la grande tradizione della polifonia classica ci consegnano la forma e la sostanza del canto liturgico, fatto di arte sublime, bellezza e pertinenza liturgica assoluta.
La Chiesa, per la “sua” musica, pone da sempre e per sempre questi obiettivi. Non dice che bisogna eseguire sempre e solo il gregoriano e la polifonia classica, ma dice che bisogna fare “innanzitutto” questo e che bisogna partire da lì per il discernimento sulla forma e la sostanza di ogni nuovo repertorio per la liturgia.
Obiettivo molto alto, certo: dunque si fa quel che si può. Ma perché non fare quando si può? Io ho posto precisamente questo problema. Ma da lì non si vuol più partire, perché per decenni si è voluto di fatto contrapporre il patrimonio liturgico-musicale della Chiesa, se non alla “lettera”, almeno allo “spirito” dei documenti conciliari. Il concetto di partecipazione attiva è stato oggetto di una banalizzazione sconcertante, è stato retrocesso a puro attivismo liturgico e ha finito precisamente per dissociare le due “esemplarità”, liberandole da ogni vincolo reciproco. Le conseguenze, manco a dirlo, sono state devastanti. L’assemblea, ad esempio, è considerata tanto più “celebrante” quanto maggiormente si libera di tutto ciò di cui non sa immediatamente disporre, che non è a sua misura, che non comprende subito, che non la coinvolge perché non parla più il linguaggio del suo tempo. All’educazione si è preferita la distruzione, alla riflessione la rimozione, alla nuova sfida la resa.
Ancora a proposito del canto gregoriano, è quanto mai importante studiarlo in profondità per poi eseguirlo correttamente e bene. La sua difesa come “canto proprio della liturgia romana” passa anche attraverso la credibilità della proposta esecutiva, che faccia toccare con mano la sua vera e perenne bellezza per la liturgia di oggi. Purtroppo chi lo difende, anche a spada tratta, non sempre è credibile. Gli argomenti a favore di questo immenso patrimonio della Chiesa non possono limitarsi ad una sua difesa d’ufficio. Negli ultimi cinquant’anni sono stati compiuti passi enormi nella ricerca sulle fonti: al canto gregoriano è stato restituito il suo “valore ecclesiale”, anche se pochi se ne sono accorti perché già lo davano per defunto.
Per vedere a che coro il vescovo ha dato un calcio, eccone una registrazione (in forma concertistica, naturalmente: volete mica che quella musica sia usata nel contesto liturgico per cui è nata? Dove andrebbe allora a finire l'actuosa-participatio-imposta-dal-concilio delle catechiste che vogliono far cantare ai marmocchi "Osanna eh, osanna boh"?):


116 commenti:

  1. evidente: la solita sindrome di Peter Pan ! di chi non si vuole proprio svegliare da un sogno: il "sogno dell'isola di wight"
    (quella di "chi ha negli occhi il blu della gioventù"....)

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  2. <span>la cosa più triste è che si sono persi l'occasione di far vedere che anche il N.O. attraverso il recupero della tradizione gregoriana può e deve diventare bello e sacro. Come avrete capito io sono a favore della riforma della riforma attraverso il legame anche con la grande musica sacra... sarebbe interessante che chi ama il V.O. provasse ad essere biritualista, ovviamente celebrando il N.O. con una sensibilità tradizionale. Sicuramente ne guadagnerebbe tutta la chiesa.... 
    Buona giornata 
    Flavio</span>
    <span></span>P.S. la messa in SI- non si può usare per la liturgia... dura due ore..+ liturgia 3e1/2...non è nata per quello...
    in compenso ce ne sono molte altre...ma è il gregoriano il cuore del problema!

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  3. quanti anni ha sto'     '' vescovo ,,    di Cremona ???? ......

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  4. Anche io facevo parte di una polifonica che si appoggiava alla parrocchia. Quando il parroco ci ha fatto capire che noi avremmo dovuto "tirare la volata all'assemblea" ce ne siamo andati.

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  5. Beh! Sindrome da Peter Pan, ok, ma anche sindrome da Marchese del Grillo:" Perchè Io (vescovo) son IO e voi un siete un cazzo!".
    Uno che non ha letto il Vangelo di oggo, io sono in mezzo a voi per servirvi e non per cacciarvi!
    Ma, a Lodi abbiamo don Piero Panzetti che sta facendo un grandissimo lavoro con il Coro. Inoltre è riuscito a circondarsi di bamini, una 50ina circa, che si impegnano da "bestia" per essere dei degni cantori! Non solo gregoriano ma anche le canzoni come Mira al tuo popolo, o al Ciel al ciel, fanno tremare le colonne del nostro duomo!
    http://www.coroduomolodi.org/

    Matteo Dellanoce

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  6. L'autolesionismo di queste 'eccellenze reverendissime' (pur 'democratiche', godono del loro potere, e lo impongono, in maniera smodata) è senza fine, pur di tenere il punto, tanto da far richiamare la storiella del marito che, pur di recar dispetto alla moglie, ...
    Una domanda seria, se qualcuno può rispondere: che fine farà tutta questa 'grazia di Dio'? coro e tutto il resto.

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  7. Anche nelle diocesi di Tortona e Genova sono giovani sacerdoti che riprendono ad introdurre nelle celebrazioni  gli inni storici o il canto gregoriano che favoriscono una maggiore interiorità e un più riflessivo raccoglimento per il mistero del Sacrificio che si compie. Sono una minoranza però è viva e quel che più impressiona favorevolmente sono i giovani che partecipanoalle varie corali parrocchiali assieme ai più anziani. Lanfranconi credo sia vicino al beun retiro canonicamente previsto, piuttosto che sciupare quello che di buono può aver fatto nel Suo magistero può anticiparlo.

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  8. Da piangere amaramente...  :'(  Regaliamo a questo vescovo la "Sacrosantum Concilium". Forse non l'ha mai letta! 

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  9. Questa triste notizia fa il pari con una che ho sentita ieri e che mi ha lasciata sconcertata: il vescovo in sicilia si è rifiutato DI CELEBRARE I FUNERALEI ALLE DUE BAMBINE morte sotto il crollo della loro casa indigente per PROTESTARE CONTRO LE AUTORITA'....

    Mi fermo e mi domando: ma la Messa, le esequie sono forse di proprietà del Vescovo che può decidere a suo piacimento se benedire o meno due anime innocenti?
    C'è un problema comunale, politico, tutto quello che si vuole è vero, ma cosa c'entra RIFIUTARSI DI BENEDIRE QUELLE DUE ANIME DUE VOLTE VITTIME DELL'IDEOLOGIA E DELLE POLITICHE UMANE?

    E così la notizia che ci viene da quest'altra storia...il Vescovo NON è il padrone del Duomo, della Cattedrale, della Diocesi E' IL SERVO DEI SERVI DI CRISTO, egli è li per ARMONIZZARE le diverse voci nell'unica voce della Chiesa....egli è li per fare da garante non per imporre le sue personali scelte di piacimento...

    E' palese che ogni qualvolta si voglia imporre la propria opinione SCARDINATA DALL'INSEGNAMENTO DEL MAGISTERO, avvengono le divisioni, le contestazioni, avvengono LE INGIUSTIZIE.... e il popolo dei fedeli si spacca in due, 4 correnti, vaga qua e la confuso, NON HA PIU' UN PUNTO DI RIFERIMENTO....ognun per sè... e chi resta con questo genere di Vescovo si sente pure fortunato, si sente BRAVO! mentre gli sfigati (mi si perdoni il termine) rimangono coloro che nella sofferenza di una scelta obbligata, vengono privati di ogni servizio alla Chiesa E BANDITI DALLA LEGALITA'....

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    1. questo vescovo, o meglio arcivescovo (di Agrigento), nel 2015 sarà premiato con la porpora cardinalizia da papa Francesco I. nessuno, tanto meno io capisce il perché... forse perché è stato l'ospite del papa a Lampedusa?

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  10. La situazione della Chiesa è come un bollettino metereologico.

    Qualche leggera schiarita quà e là ma sempre nuovi annuvolamenti, piogge e nevicate sparse.

    Ahò, ci vogliamo rendere conto che siamo ancora in pieno inverno?
    Una rondine (leggi: un vescovo o un papa) non fa primavera.

    Il vescovo di Cremona segue l'andazzo generale indirizzato ad un ribasso continuo.

    tempora mala currunt; tempora pessima.

    C'è da giurare che l'antistite cremonese abbia cacciato a pedate la grande musica  per far posto alle musichette, in nome del concilio.
    Che dire allora?

    Possiamo solo dire: viva il concilio!

    (quale, naturalmente, non si sa)

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  11. Condivido le dimissioni del Maestro del Coro e dei coristi; meglio andarsene sbattendo la porta che farsi complici delle porcherie che vengono suonate e cantate nelle Messe moderniste!
    A tutti loro va la mia solidarieta' e la mia vicinanza; eh, quante lotte nei Cori e nelle Cappelle Musicali dove ho cantato e ho diretto... poi ho detto basta e me ne sono andato!
    Per loro ci saranno migliori lidi: quante chiese dove si officia la Messa Tridentina saranno felicissimi di accoglierli!!!!

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  12. d'altronde cosa ribattere quando il Parroco ti dice:" sì, la polifonia e il gregoriano sono bellissimi, ma pensi che alle Messe qui la gente riuscirebbe a cantarli?". Magari non brani difficili, ma qualcosa ci riescono secondo me. Dobbiamo ridurci al Pater Noster e a qualche Salve Regina ( solo nelle Solennità però; chissà perchè la gente non li canta, magari perchè li sente due volte l'anno e deve cercare di ricordarli un quarto d'ora prima della Messa?).
    Mah...
    Io già non capisco la gente d'oggi anche se ho ventidue anni, pensate quando ne avrò sessanta.

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  13. Dove andrebbe allora a finire l'actuosa-participatio-imposta-dal-concilio delle catechiste che vogliono far cantare ai marmocchi "Osanna eh, osanna boh"?):


    Fossero 'ste catechiste capaci di cantare o suonare!!!!! Sarebbe terribile ugualmente, ma almeno non da mal di pancia.
    Invece ci tocca ascoltare ste "boiate" moderniste. Ho notato che da me alla Messa domenicale partecipa sempre meno gente che non canta più, mentre il sabato sera c'è molta gente che canta (la nostra musicista del sabato sera è molto più "classica")

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  14. c'è stato un momento in cui si è cominciato a suonare l'organo in chiesa. prima non succedeva, e qualcuno si è lamentato.
    qui si tratta solo di gusti personali, non se ne può fare una questione di principio.

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  15. sono allibito. Voglio manifestare la mia solidarietà verso il Maestro Rampi. Anch'io, seppur in maniera minore, sono impegnato nel servizio liturgico dell'animazione musicale e posso testimoniare che, se preso seriamente, è un vero lavoro. Io sono l'organo,e per fare questo mi ci vuole studio, ma anni di studio servono per far qualcosa di buono. I seminaristi, forse, non stanno anni in seminario per poi diventare sacerdoti? Quindi significa che un seria e lunga preparazione è alla base di tutto! purtroppo il messaggio non è recepito dai fan degli strimpellamenti da pic-nic...Quale idea di serietà sta dando questo vescovo? I giovani come me sono molto più contenti di frequentare una messa "ben fatta" piuttosto che una liturgia abborracciata, fatta in modo trscurato e in mano ai voleri dei singoli "responsabili liturgici"... Se il Maestro Rampi volesse visitare la mia parrocchia, ne sarei entusiata!

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  16. Ancora una persona che non ha letto la Sacrosanctum Concilium!

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  17. Rafminimi13@libero.it26 gennaio 2010 alle ore 11:37

    . sarebbe interessante che chi ama il V.O. provasse ad essere biritualista.
    aNNI FA, Giovani Paolo II, alla fine di una Messa, recitò le preci a leoniane  a San Michele Arcangelo. UNA RIVISTA di ambiente carismatico lanciò l'iniziativa di una petizione al pontefice, affinché la recita di tali preci tornasse ad essere presente nei riti liturgici. Alcune persone si diedero al riguardo ad un impegno militante, fotocopiando il testo della petizione e diffondendolo.  Furono mandate anche a me.
    Io lo rispedii alla rivista, con un mio breve commento del tipo:
    1) al Sacro Tavolo di Sua Santità, ne giungeranno pochissimi, perché la media degli italiani "è troppo povera" per  permettersi la spesa del francobollo e/o è troppo "occupata" per trovare il tempo di riempire un foglio;
    2) Quand'anche ne giungessero tonnellate, al pontefice non le mostreranno;
    3) Quand'anche le vedesse, non se ne farà nulla, infatti se vuole, non ha certo bisogno di tali orpelli pseudo-democratici per agire (a meno che non sia un alibi per dire "Non lo volevo fare, ho solo assecondato la massa");
    4) Quand'anche lo facesse, i preti che ne terrebbero conto, si conterebbero sulle dita delle mani di un monco;
    5) INFINE, QUAND'ANCHE fosse obbedito da tutti i preti. IL rimedio sarewbbe peggiore del male. Mettere le preci leoniane alla fine della sinassi bugnian-montinana è come mettere la cravatta al collo del MAIALE.
    DIO ci benedica
    vostro
    UomochenonfuMAI

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  18. <span><span>j</span><span></span><img></img></span>
    <span>c'è stato un momento in cui si è cominciato a suonare l'organo in chiesa. prima non succedeva, e qualcuno si è lamentato. 
    qui si tratta solo di gusti personali, non se ne può fare una questione di principio
    </span>
    <span></span>
    <span></span>
    <span>Ma che sta dicendo? la Liturgia, spiega Benedetto XVI, NON è luogo per le sperimentazioni, esistono delle regole, delle Norme che ci rendono appunto LIBERI dalla peggiore delle schiavitù, quella delle opinioni personali, quella dei principi dettati dalle opinioni che si elevano a verità infallibili contro le Norme.... L'unico vero principio da difendere sono le regole che ARMONIZZANO le diversità all'interno della comunità... ma non regole inventate dal giorno alla notte, ma quelle regolate sulla saggezza della Chiesa che chiamiamo TRADIZIONE...</span>
    <span><span>RIPETO CIO' CHE CHIEDE IL PAPA nella Sacramentum Caritatis:

    </span><span><span>in sintonia con le direttive del Concilio Vaticano II: (182) eccettuate le letture, l'omelia e la preghiera dei fedeli, è bene che tali celebrazioni siano in lingua latina; così pure siano recitate in latino le preghiere più note(183) della tradizione della Chiesa ed eventualmente eseguiti brani in canto gregoriano. Più in generale, chiedo che i futuri sacerdoti, fin dal tempo del seminario, siano preparati a comprendere e a celebrare la santa Messa in latino, nonché a utilizzare testi latini e a eseguire il canto gregoriano; non si trascuri la possibilità che gli stessi fedeli siano educati a conoscere le più comuni preghiere in latino, come anche a cantare in gregoriano certe parti della liturgia.
    </span></span></span>
    <span><span><span></span></span></span>

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  19. Spero vivamente che si sia rifiutato lui ma l'abbia fatto celebrare ad altri....

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  20. per sei anni ho suonato come organista accompagnatrice in un coro polifonico che animava le messe solenni in cattedrale. Molte volte si eseguiva, oltre ai canti d'ingresso, offertorio, comunione e finale, anche il Kyrie, il Gloria, il Sanctus, l'Agnus dei, il Pater Nostrum etc..insomma tutta la messa cantata o in latino o in italiano. Però tale coro veniva utilizzato solo per le messe solenni, mentre per le messe domenicali c'era un coretto ad una voce composta da adulti e bambini che cantavano i canti ordinari. Ed attualmente suono e canto nella chiesetta del convento, intonando i canti per tutta l'assemblea, senza che ci sia un coro che canta a parte, tutti i fedeli sono invitati a cantare, quindi vengono eseguiti canti semplici, alla portata di tutti. Quindi, avendo avuto modo di conoscere ambedue i modi di animare musicalmente una messa, ed avendo partecipato ad altre messe dove c'erano cori accompagnati da tanti strumenti e battiti di mani, penso che posso permettermi di dire che, in tutti i casi, l'importante non è cosa si canta, come si accompagna il canto, chi canta (se un coro o tutti i fedeli)....l'importante è se si riesce a concentrarsi in modo appropriato per seguire il rito della messa che si sta seguendo. E, per esperienza personale, dico che una intera messa cantata (che sia in gregoriano o a forma di fuga con testo in latino o italiano) è molto bella da sentire (se eseguita bene) e coinvolge gli animi....però tra i coristi, sopratutto se non sono professionisti, ma fanno parte di un coro amatoriale, c'è tanta agitazione, tensione, perchè pensano a cantare bene o a farsi notare meglio..e non pensano più al rito della messa. Se poi il coro canta anche male e i canti sono lunghissimi, è logico e naturale che i fedeli che partecipano alla messa si stancano e perdono anche il vero senso per cui sono lì, cioè per pregare con Dio. I fedeli diventano dei semplici spettatori di un concerto, invece di essere partecipi alla messa. E' come se all'ultima cena svoltasi fra gli apostoli e Gesù, solo alcuni banchettavano mentre altri stavano seduti in disparte a guardare ed ad ascoltare gli altri. Perciò che penso che sia più bello che tutti partecipino ai canti durante la messa, anche se sono stonati, rauchi, fuori tempo...ma tutti, con semplici canti, cercano di cantare le lodi a Dio, cercando di cercare un unica coralità al seguito di una voce guida e di un sommesso strumento d'accompagnamento, in modo da far risaltare le voci che pregano cantando e non i suoni. Quindi penso che una intera "messa cantata", eseguita da un coro polifonico può andar bene per messe solenni o in grandi cattedrali dove ogni domenica viene eseguita una messa solenne, come nel caso dell'articolo, ma per le semplici messe domenicali di provincia, è bene cercare di essere un tutt'uno anche tramite i canti, perchè questa è la vera "Comunione"....cercare di essere uniti nel pregare cantando.

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  21. Ma non vi rendete conto che oggi in Italia è in corso una crociata contro il ritorno del bello e del sacro nella liturgia? La maggior parte dei vescovi sono tutti già-preti o già-seminaristi sessantottini, ed è normale che credano di interpretare la volontà del Concilio (deformato dalle lenti della "loro" contestazione), imponendo il modello politico-sentimental-ideologico nella liturgia. Anche io, in qualità di viceparroco, avevo fondato un coro polifonico presso il duomo di un grosso comune della mia diocesi, ma, successivamente trasferito ad altra sede (c'è un nesso di causa-effetto?), il parroco di 63 anni (dunque 21enne nel 1968!) lo ha sciolto, col pretesto di promuovere il canto dell'assemblea. Morale della favola? Oggi non canta nessuno. Un adolescente alla tastiera improvvisa - da solista - alcune canzoncine vagamente religiose, senza arte né parte...

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  22. Come è vero....ilproblema sono i 68ttini al potere...non il Concilio!!!
    Speriamo papa ratzinger duri a lungo e poi in un papa post 68.....
    Flavio

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  23. IN Sicilia, nelle parrochie la situazione è simile a ciò che succede a Cremona. Nonostante molti laici denunciamo gli abusi liturgici i vescovi stanno dall'altra parte della barricata  e chiudono gli occhi e si otturano le orecchie. A loro disturba ormai il bel canto e la buona musica....... devono far volare in alto l'assemblea con le solite canzoni dove bisogna ricercare il nome di Dio o di Gesù.

    Le nostre mese sono animate da: chitarre, tamburelli, tam tam, campanellini, triangoli , manie bracce alzate , danze, girotondi e nel frattempo si indrottina i bambini che arrivati ad un età giovanile abbandonano la messa e ridachiano delle cose stpide che le catechiste facevano fare.

    Gli altari sono pieni di cartelloni, di disegni, di ogni altro genere..... purchè l'altare che rappresenta Cristo non abbia nè fiori ne candelieri, secondo una precisa diretiva del CAL e del fu Piero Marini.Vietato mettere sopra l'altare i candelieri ....non parliamo dei fiori.......

    La Sicilia èstata sempre terra di conquista e i catto progressisti si stanno dando da fare in questo ultimo periodo per distruggere quanto è rimasto del "vecchio" . In questi 40 anni abbiamo visto l'alienazione di arredi  dela Chiese e delle canoniche. Pulpiti distrutti solo perchè sorretti da statue rappresentanti i mori ( venduto al prezzo di lire 500.000 il pulpito di San Giorgio  a Modica- ora patrimonio UNESCO) in omaggio ai nostri fratelli musulmani. Alienate pianete riccamente ricamate in nome della povertà evangelica , sconvolti aree battesimali, distrutte balaustre vere opere di intarsi del 600 siciliano. E ancora, ancora, ancora........

    Oggi , dopo il MP di papaBenedetto XVI c'è una fretta a distruggere quelle poche cose rimaste......quasi a dare un accelerazione per evitare che qualche sacerdote possa celebrare....... ed i seminaristi vengono indottrinati   a non tener conto del MP perchè "è SOLO UNA VISIONE PERSONALE DEL PAPA " che non riguarda la CHiesa.
    Alla fine il sapiente teologo e sacerdote formatisi alla scuola del CAL dice: "Ragazzi, ndietro non si torna".   

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  24. riguardo all'arcivescovo di Agrigento che non celebrerà i funeriali... cerchiamo di essere giusti e non di distorcere la verità. Ha detto non celebrerò i funerali ma starò tra la gente. Non ha negato i funerali alle due bambine ne ha negato la sua presenza. Diciamo le cose come stanno e se non le sappiamo o ci informiamo o stiamo zitti. Fomentare questo tipo di odio con illazioni senza il ben che minimo fondamento è del tutto ingiusto

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  25. Write your name here26 gennaio 2010 alle ore 13:31

    Certo, il motu proprio è una visione delle cose del papa.

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  26. Write your name here26 gennaio 2010 alle ore 13:38

    Io comunque, il gregoriano non lo capisco. Ho ascoltato il brano proposto nel video dell'articolo, ma nulla.
    Tutta questa sacralità, tutto sto gran che ripeto , non lo sento.
    Personalmente (ed è solo una opinione) preferisco i canti più semplici e che tutti, voce o non voce, preparazione musicale o no, riescono a seguire ed eseguire. In questo ci vedo la forma di partecipazione.

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  27. Vedete che bisogna avere fiducia? Si sta muovendo qualcosa!

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  28. Il canto gregoriano è l'espressione più alta, più bella di preghiera. Mi dispiace per quanti non lo capiscono. Il gregoriano tuttavia riesce a intenerire il cuore anche del peccatore più incallito, il quale dopo averlo ascoltato, ammette di aver pregato Dio.
    Comunque..............., segnalo alla Redazione il nuovo arrivo in internet di alcuni teologi ultra progressisti italiani:<span>www.vivailconcilio.it. </span>
    Stanno iniziando a reagire alla grande! Poveri loro, quanta pena mi fanno....., per aver infangato la Chiesa con la loro teologia.
    Roberto

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  29. Naturalemte il concetto di bellezza non può essere di coloro chei piedi li tengono ben stretti alle cose del mopndo.

    Per bellezza a "Write your name here" vada a leggerli La Trasfigurazione in Matteo e Marco.

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  30. Redazione di Messainlatino.it26 gennaio 2010 alle ore 14:18

    Potresti usare termini e metafore meno... fioriti? Sai che odiamo dover censurare.

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  31. Redazione di Messainlatino.it26 gennaio 2010 alle ore 14:20

    Caro ospite siciliano, potresti mandarci a redazione@messainlatino.it dati e, soprattutto, fotografie (prima-dopo) di quagli scempi? Bisogna farli conoscere: per Condrò è servito

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  32. Redazione di Messainlatino.it26 gennaio 2010 alle ore 14:28

    Infatti il brano del video non è per nulla canto gregoriano, ma polifonia. E, figurati un po', di un protestante: il sommo Bach.

    Sui gusti non ci si sputa, parafrasava mio nonno. Ma se a te piacciono i canti partecipati da tutti, non si vede perché una cattedrale, che dovrebbe dare l'eccellenza liturgica e quindi artistica, debba avere canti degni di un campeggio di scout. E' il solito livellamento verso il basso: tutti uniformi nello squallore, così come ai tempi di Mao in Cina era obbligatoria la tuta grigia.

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  33. Ospite il posto dell'arcivescovo non è tra la gente! Ma sull'altare ad accompagnare con le spalle rivolte alla platea le due bambine alla casa del padre. Se abbiamo voglia di capipolo non li cerchiamo in Chiesa ma nelle piazze!
    Matteo Dellanoce

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  34. Cio' non implica che sia cmq una scelta criticabile. Non vedo come possa essere una forma di protesta rifiutarsi di celebrare... ma cosa si deve protestare? Il pastore non è mica un politico... o sì?

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  35. Elenco dei sostenitori del "Vaticano II me":

    <span>Giacomo Canobbio (Brescia) Piero Coda (Loppiano) Severino Dianich (Pisa) Massimo Nardello (Modena) Gilles Routhier (Québec) Marco Vergottini (Milan) S. Em. cardinal Carlo Maria Martini S. Em. cardinal Roberto Tucci S. E. Luigi Bettazzi Cardinaux et évêques ayant envoyé un message exprimant leur satisfaction et donnant leur bénédiction) S. Em. cardinal Roger Etchegaray S. Em. cardinal Silvano Piovanelli (ancien archevêque de Florence) S. Em. cardinal Achille Silvestrini S. Em. cardinal Dionigi Tettamanzi (Milan) S. E. Mons. Claudio M. Celli (Président du Conseil pour les Communications sociales) S. E. Mons. Gianfranco Ravasi (Président du Conseil pour la Culture) S. E. Mons. Loris Capovilla (ancien secrétaire de Jean XXIII) S. E. Mons. Gianni Ambrosio Plaisance) S. E. Mons. Francesco Cacucci (Bari) S. E. Mons. Adriano Caprioli (Guastalla) S. E. Mons. Alceste Catella (Casale Monferrato) S. E. Mons. Lorenzo Chiarinelli (Viterbe) S. E. Mons. Salvatore Di Cristina Monreale) S. E. Mons. Bruno Forte (Chieti) S. E. Mons. Carlo Ghidelli (Lanciano) S. E. Mons. Giovanni Giudici (Pavie) S. E. Mons Karl Golser (Bolzano) S. E. Mons. Mario Meini (Pitigliano) S. E. Mons. Edoardo Menichelli (Ancône) S. E. Mons. Gastone Simoni (Prato) S. E. Mons. Domenico Sorrentino (Assise) S. E. Mons. Antonio Staglianò (Noto) S. E. Mons. Tommaso Valentinetti (Pescara) S. E. Mons. Giovanni Volta (ancien évêque de Pavie).</span>

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  36. Ah ma allora il lupo perde il pelo ma non il vizio!!! Dopo aver distrutto (o fatto distruggere da qualcuno? ;) ) quanto c'era ancora di cattolico a Savona ora continua con il suo Risiko a Cremona!
    Caro don Dante, non ti è bastato devastare il Duomo di Savona, abolire la processione del Corpus Domini, maltrattare il Coro della Cattedrale ops, scusa della Parrocchia del Duomo (è vero: tu volevi che non fosse vissuta come cattedrale ma Parrocchia...), tentare di sostituirlo dopo 500 anni di onorato servizio con un coro che nè per capacità nè per localizzazione nulla ci azzeccava con il duomo, lasciare che nelle parrocchie si cantassero Guccini, i Queen, la colonna sonora di J. C. Superstar ed altre cose simili durante le Messe ma non concedere l'indulto negli anni '90 per la Messa Tridentina ed inventare la sciatteria rituale dovunque in diocesi?
    Cari Cremonesi, auguri... il buongiorno si vede dal mattino!
    Ma a qualcuno di voi il giorno del suo ingresso lo avevo detto: "Ve lo doniamo con grandissima gioia, accoglietelo con altrettanta fede!"

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  37. Concordo con Caterina sul Vescovo di Agrigento. "Non sta dietro all'altare per stare fra la gente" ?????!!!!!!!!!   Non so cosa intendesse esprimere ma la dicotomia che utilizza è devastante e il messaggio che ne deriva è confuso e pericoloso: Cristo e anime dei defunti aspettate un attimo che devo lavare un pò di teste.... oppure: è più importante che mi occupi delle cause della morte piuttosto che del suffragio di due persone....     
    Prima celebri, e celebri lui! Poi, dopo aver celebrato, se vuole vada tra la gente!  Siamo alle solite. Ripetiamo con BXV:  i sacerdoti siano bravi sacerdoti. Noi ci permetteremmo di aggiungere che è da questo che dipende avere bravi laici in politica.

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  38. "All’educazione si è preferita la distruzione, alla riflessione la rimozione, alla nuova sfida la resa."

    Le riflessioni dell'ex maestro di cappella sono di bruciante verità.......la diagnosi del male sarà speranza di guarigione?

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  39. Per Raphael,
    Guarda che Mons. Dante quando era Savona era tenuto sotto dalle ideologie di Andrea Grillo ( lo stesso bel tipino del divieto della Santa Messa del 2007 a Celle) e da tanta parte della curia...
    Per il Duomo di Savona: non so chi è stato a dare i permessi ma questa persona si meriterebbe un soggiorno nelle patrie galere.
    Ma ripeto...a Savona Mons. Dante non ha governato; c'è chi lo ha fatto in sua vece. Lo sappiamo ahimè tutti

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  40. E' un sito di vecchietti......
    Comitato promotore


    Giacomo Canobbio (Brescia)
    Piero Coda (Loppiano)
    Severino Dianich (Pisa)
    Massimo Nardello (Modena)
    Gilles Routhier (Québec)
    Marco Vergottini (Milano) - Coordinatore
    S. Em. Card. Carlo Maria Martini
    S. Em. Card. Roberto Tucci
    S. E. Luigi Bettazzi

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  41. <span>Concordo con Caterina sul Vescovo di Agrigento. "Non sta dietro all'altare per stare fra la gente" ?????!!!!!!!!!   Non so cosa intendesse esprimere ma la dicotomia che utilizza è devastante e il messaggio che ne deriva è confuso e pericoloso: Cristo e anime dei defunti aspettate un attimo che devo lavare un pò di teste.... oppure: è più importante che mi occupi delle cause della morte piuttosto che del suffragio di due persone....       
    Prima celebri, e celebri lui! Poi, dopo aver celebrato, se vuole vada tra la gente!  Siamo alle solite. Ripetiamo con BXV:  i sacerdoti siano bravi sacerdoti. Noi ci permetteremmo di aggiungere che è da questo che dipende avere bravi laici in politica.</span>

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  42. Ci risiamo...siamo alle solite...
    Suggerisco al maestro Rampi (se legge questo post...o fateglielo leggere), di lasciare pure il lavoro aperto in cattedrale alle chitarre e tamburelli. In questo periodo di crisi nera,la domanda lavorativa è invece copiosa nelle chiese ove viene celebrata la SS. Messa Tridentina.
    Sembrano proprio non volerlo capire.... Aisc, associazione organisti da chiesa italiana....son tutti che si lamentano e piangono...ma non vogliono aprire la testa, gli occhi e il cuore....alla Messa Tridentina, dove tutta la musica dal gregoriano alla polifonia trova la sua FUNZIONALITA?.

    Cari colleghi... SVEGLIA!!!!!!!!

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  43. Osserviamo ora dunque lucidamente (ora che il polverone del terremoto si è depositato)
    il panorama di MACERIE che si stende desolato davanti a noi, e non abbiamo paura della Verità: siamo alla distruzione nelle coscienze dell'idea stessa del SACRO !
    <span>Anche questo sfacelo sul versante della musica sacra dimostra come si siano realizzate in pieno le esortazioni e i punti del  
    programma per la  
    DISTRUZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA,  
    progettata dalla Massoneria nel fatidico anno 1962:  
     
    (riguardo alla Liturgia latina):  
     
     4 Vietate la liturgia latina della messa, adorazione e canti, giacché essi comunicano un sentimento di mistero e di deferenza. Presentateli come incantesimi di indovini. Gli uomini smetteranno di ritenere i sacerdoti come uomini di intelligenza superiore, da rispettare come portatori dei misteri divini.  
     
    (riguardo alla musica sacra):  
     
    7   Eliminate la musica sacra dell’organo. Introducete chitarre, arpe giudaiche, tamburi, calpestio e sacre risate nelle chiese. Ciò distoglierà la gente dalla preghiera personale e dalla conversazione con Gesù. Negate a Gesù il tempo di chiamare bambini alla vita religiosa. Eseguite attorno all’altare danze liturgiche in vesti eccitanti, teatri e concerti.  
     
    8   Togliete il carattere sacro ai canti alla Madre di Dio e a S. Giuseppe. Indicate la loro venerazione come idolatria. Rendete ridicoli coloro che persistono.  
    Introducete canti protestanti. Ciò darà l’impressione che la Chiesa Cattolica finalmente ammette che il Protestantesimo è la vera religione o almeno che esso è uguale alla Chiesa Cattolica.  
     
      Eliminate tutti gli inni anche quelli a Gesù giacché essi fanno pensare la gente alla felicità e serenità che deriva dalla vita di mortificazione e di pernitenza per Dio, già dall’infanzia. Introducete canti nuovi soltanto per convincere la gente che i riti precedenti in qualche modo erano falsi.  
    Assicuratevi che in ogni Messa ci sia almeno un canto in cui Gesù non venga menzionato e che invece parli soltanto di amore per gli uomini. La gioventù sarà entusiasta a sentire parlare di amore per il prossimo. Predicate l’amore, la tolleranza e l’unità. Non menzionate Gesù, vietate ogni annuncio dell’Eucaristia.  
    ----------------  
    che ne dite, punto per punto, tutto a puntino, vero ?  
    manca forse qualcosa a tutto ciò che impotenti dobbiamo subire da 40 anni ?  
    (impressionante la verifica del punto 7, ripensando alla "Messa" del card. Mahony, perfetta concordanza col programma risalente al 1962!)  
    :( </span>

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  44. Mi sembra di aver sentito dire che i funerali saranno in forma privata. Allora se non celebra è bene stia a casa, invece che con la gggente.

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  45. La similitudine ha origine evangelica:  o perle o cravatte, il destinatario è sempre quello.

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  46. ...ma il punto principale, che si sta realizzando giorno per giorno sulla nostra pelle
    (mentre in realtà è tutta la Chiesa che ne soffre, come Corpo Mistico, sia i desti, sia i DORMIENTI E SOGNANTI, che si cullano ancora nelle brezze primaverili-conciliari, dicendo "oh, frutti meravigliosi e squisiti!", mentre la frana scende rapida a valle, trascinando tutto con sè... )
    è il seguente, che corrisponde al programma enunciato, con fedeltà  agghiacciante :

    <span>3
    Incaricate i pastori protestanti di riesaminare la Santa Messa e di dissacrarla. S</span>
    <span>Seminate dubbi sulla Reale Presenza nell’Eucaristia e confermate che l’Eucaristia - con maggior vicinanza alla fede dei protestanti - è soltanto pane e vino e intesa come puro simbolo.
    Disseminate protestanti nei Seminari e nelle scuole. </span>
    <span>Incoraggiate l’ecumenismo come via verso l’unità. Accusate ognuno che crede alla Presenza Reale come sovversivo e disobbediente verso la Chiesa. </span>

    (prove concrete di quest'ultimo le abbiamo visto nell'evento con protagonista il card. Sepe, per la cappella dell'aeroporto...)

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  47. Finalmente qualcuno comincia a parlare senza paura del diabolico piano che si nasconde dietro la riforma liturgica e la sua applicazione. E' stato un progetto voluto e realizzato dalla massoneria e dai vescovi iscritti ad essa! Nel 1962 circolò una lettera per tutte le logge massoniche del mondo, con questo preciso comando: "Distruggete la Chiesa Cattolica, dall'interno, a partire dall'Eucaristia".
    Un nemico esterno alla Chiesa - come i comunisti, i nazisti, i turchi! - è facile da riconoscere e combattere, ma quando i nemici sono proprio coloro che dovrebbero difendere la fede (preti e vescovi) contro chi bisogna lottare? Si resta inermi e muti spettatori...
    Non c'è che dire, complimenti, ci sono riusciti! :'(

    "Ma il Figlio dell'Uomo, quando verrà, troverà ancora la fede sulla terra?" (Lc 18,18).

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  48. Visitate il sito "Viva il Concilio" e avrete davanti la carica dei 101.

    A quel sito hano dato l'adesione vescovi, Cardinali e Associazionismo cattolico e para-cattolico.

    Useranno adesso Internet e sposteranno la guerra alle sacrestie e dale Curie su Internet.

    Dio non vuole questo! Fratelli  contro fratelli in nome di un Concilio o meglio per salvare ciò che il Concilio non ha mai detto e salvare i quarantanni di stravaganze liturgiche e scelte che lasciano dentro delusione e rabbia.

    A questo punto ritorno alle mie preghiere e non interverrò più nè su questo Blog nè su quello di Piero Coda e compagni.

    Veramente c'è da rabbrividire. fare un sito per dichiarare guerra a chi ancora vuole resistere alla barbarie dell'arte . Loro parlano  di bellezza quando le loro chiese sono il segno più vivo della loro potestà messa al posto della regalità del Signore.

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  49. E le cravatte costano meno.

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  50. Parecchi con un piede nella fossa. Ma qualcuno non disdegna di andare in giro a presenziare in cappa magna ai riti tradizionali.

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  51. Il problema del NOM non è certo rappresentato dagli strumenti con cui si suona...
    Semmai, giusto per rimanere in tema musicale, le melodie proposte.

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  52. Ho letto questo "programma" in passato, ma non ricordo dove. Bisognerebbe sapere quale attendibilità abbia questo documento: chi lo ha pubblicato? La provenienza? Dov'è l'originale? ecc. ecc.
    Con questo non nego affatto il piano della massoneria, sono certi documenti che girano a lasciarmi perplesso.

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  53. Se questo piano massonico è vero, e non ne dubito, resta però il fatto che il Papa si è messo di traverso. Bisogna quindi avere fiducia, senza illusioni, ma senza disperazione.

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  54. Redazione di Messainlatino.it27 gennaio 2010 alle ore 00:03

    Simone, ci puoi mandare foto prima-dopo?

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  55. Redazione di Messainlatino.it27 gennaio 2010 alle ore 00:09

    Peccato che manchi ogni prova di questo presunto complotto. Spesso la semplice stupidità 'ambientale' di un'epoca spiega molto più semplicemente le cose

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  56.  Conosco una parrocchia  dove  è accaduto e continua ad accadere qualcosa di analogo. Nell'antica chiesa barocca, dopo un "restauro", sono sparite tante cose e ne sono apparse miracolosamente altre che prima non esistavano. Ovviamente la balaustra è stata smantellata, spogliato l'Altare Maggiore di ogni arredo, anche il Tabernacolo ( già vuoto da decenni) è stato estirpato. La Messa viene celebrata sulla mensa, spoglia anch'essa. Solo due grossi ceri si trovano sul presbiterio ad una certa distanza dal tavolo eucaristico. E' sparito il cancello della balaustra, così come l'antica scala del pulpito.
    Il fonte battesimale è stato spostato dall'ingresso della chiesa, alla fine della navata, sotto il presbiterio; collocato su una base, prima inesistente, che ha scovolto ulteriormente la struttura architettonica della chiesa.  Probabilmente ci sono altre cose che sono state manomesse e che mi sfuggono in questo momento, anche perchè in chiesa, ormai, ci vado pochissimo. Di altre preferisco tacere, per non entrare troppo nei dettagli. Le ultime volte che ci sono stato, mi sono reso conto che, a parte la bellezza di questa antica chiesa di elevato valore artistico, regnava un'atmosfera lugubre e di desolazione spirituale.

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  57. Ho un sospetto. Fermo restando che tutto quanto è stato detto sul fatto specifico è giustissimo (d'altronde la lotta al bello è uno dei fili conduttori di tutta l'era moderna), non vorrei che queste prese di posizione, come quella del vescovo di Cremona, fossero strumentali. Non vorrei, in altre parole, che si stesse cercando, da parte di coloro che si oppongono al motu proprio, di provocare una nostra reazione estetica alle loro porcate.
    Mi spiego meglio. Credo che una eccessiva insistenza nostra sulla superiorità esteriore della liturgia tradizionale potrebbe essere da loro utilizzata per screditarci. "Sono solo dei formalisti", "Sono dei nostalgici", "Cercano solo l'apparenza", "Sono i ricchi (mentre noi poveri, notoriamente, abbiamo gusti molto più semplici)" e così via. In una Italia sempliciotta ed ideologizzata come la nostra, conseguentemente, sarebbe molto più facile marginalizzarci e rinchiuderci in un ghetto di irrilevanza e di minorità morale. D'altronde, non c'è dubbio che se l'alternativa alla liturgia dolce e gabbana di oggi fosse semplicemente una liturgia in abito da sera e tacchi alti, sarebbe meglio lasciar perdere.
    Invece, dobbiamo insistere sul carattere intimo della celebrazione tradizionale, quale marcia in più rispetto a quella rivoluzionaria post-sessantottina che ci hanno fatto ingollare per quarant'anni. Dobbiamo far capire che le Messe celebrate per i nostri soldati in Africa o sul Carso sul cassone di un camion o quelle di Don Camillo, in una Chiesa spoglia e con paramenti lisi, erano comunque Messe vere perchè avevano Cristo come protagonista, non un imbonitore qualsiasi, travestito da prete. Credo che la battaglia sarà vinta non tanto quando BXVI celebrerà il VO in San Pietro, tra cori angelici e fumi di incenso (non ne vedo l'ora!), quanto piuttosto quando sarà celebrata al campo da qualche gruppo di scout.
    Intanto, discutiamo pure di paramenti e di canti. Incazziamoci pure. Ma senza spocchia.
    Senza farne la nostra bandiera.

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  58. Ma io, io in effetti, non sono  interessato solo all'aspetto formale del culto. Se dovessi scegliere tra una  Messa in italiano, celebrata col messale di S. Pio V, piuttosto che in latino, col messale di Paolo VI, sceglierei  sicuramente la prima.
     Bisogna chiedere ai "cultori del bello" se la pensano nello stesso modo. In ogni caso stavamo parlando dell'archittettura e degli arredi sacri delle chiese, non di Liturgia. Non è che ora, per non sembrare fissati con l'esteriorità, dobbiamo tacere sui soprusi del clero liturgoclasta ed iconoclasta, permettendo che gli  antichi templi vengano snaturati, per essere adattati alla "nuova ecclesiologia", che è tanto nuova quanto effimera e pertanto già scaduta da un bel po'.

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  59. bravo sarracino !
    ma il Potere imperante lo impedirà con ogni mezzo: altrimenti il Papa avrebbe già celebrato il VO, io penso...
    :(

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  60. Suono la chitarra (da 5 anni a questa parte ho messo da parte quella elettrica) e il basso e sono strumenti che amo tantissimo. Ma in una funzione sono abominevoli! Questo è distruggere non solo il bello e la cultura ma è uno scempio nei confronti della fede, della spiritualità e un'offesa a Dio, Signore supremo del bello! Ma perchè non invita a suonare gli Iron Maiden o i Metallica?

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  61. <span>bravo sarracino ! 
    ma il Potere imperante lo impedirà con ogni mezzo: altrimenti il Papa avrebbe già celebrato il VO, io penso... 
    :( </span>

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  62. <span>avevano Cristo come protagonista, </span>
    <span><span>bravo sarracino !  tornare a questa centralità è ciò che conta,
    ma il Potere imperante lo impedirà con ogni mezzo: altrimenti il Papa avrebbe già celebrato il VO, io penso...  
    :( </span></span>

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  63. ...ma questo scempio del bello e del sacro, questa ricerca voluta ed ossessiva del brutto, questo costante APPIATTIMENTO AL BASSO del gusto dei fedeli, imposto di forza dall'alto, con continua forse sulla linea di quel disegno di distruzione lanciato e attuato dagli alti seggi del Potere subito dopo il Concilio, facendo bere a tutti la bufala che si stavano applicando i dettami conciliari ?
    e con quale coraggio i "padroni" del popolo di Dio (tali essi si sentono nelle diocesi che hanno IMBAVAGLIATO), che rilanciano in forze tali applicazioni sul sito vivailoncilio possono affermare che bisogna ancora cominciare a conoscere il Concilio ?
    IN CHE MODO essi lo hanno mai fatto conoscere in oltre 40 anni a quel popolo a cui  ora vogliono continuare a imporre con la forza (!) il BRUTTO E IL DE-SACRALIZZATO ?

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  64. <span>...ma questo scempio del bello e del sacro, questa ricerca voluta ed ossessiva del brutto, questo costante APPIATTIMENTO AL BASSO del gusto dei fedeli, imposto di forza dall'alto, non continua forse sulla linea di quel disegno di distruzione lanciato e attuato dagli alti seggi del Potere subito dopo il Concilio, facendo bere a tutti la bufala che si stavano applicando i dettami conciliari ?  
    e con quale coraggio i "padroni" del popolo di Dio (tali essi si sentono nelle diocesi che hanno IMBAVAGLIATO), che rilanciano ad alta-entusiastica voce tali applicazioni sul sito vivailoncilio, possono affermare che bisogna ancora cominciare a conoscere il Concilio ?  
    IN CHE MODO essi lo hanno mai fatto conoscere in oltre 40 anni a quel popolo a cui  ora vogliono continuare a imporre con la forza il BRUTTO E IL DE-SACRALIZZATO ?</span>

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  65. Il Concilio, ce lo hanno fatto ampiamente conoscere, anche se a modo loro, adesso lascino il posto ad altri. Come pedagoghi hanno fallito. Si diano all'uncinetto, e si facciano delle belle sciarpone arcobaleno, visto che i vecchi merletti non gli piacciono.

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  66. La fondazione del nuovo sito "vivailconcilio" è semplicemente patetica, l'ultima arrampicata sugli specchi di chi con pala e piccone (quello che non hanno fato i comunisti lo hanno fatto i preti 68ttini) in questi ultimi 40 anni ha distrutto la Chiesa. Siamo alle solite... Il Concilio Vaticano II è un grande dono dello Spirito Santo alla Chiesa, come del resto tutti i concili ecumenici da Nicea in poi. Ma fare di questo un evento "primordiale" - come nel suddetto sito web - cui riferire in modo assoluto ogni esperienza e contenuto della vita della Chiesa di oggi, ignorando la sua tradizione bimillenaria, è un'operazione ideologica e fortemente riduttiva. La Chiesa di Cristo non è nata nel '62 o nel '65, e tutto quello che è stato fatto prima non è "falso" semplicemente perché dopo è arrivato qualcuno che ha detto "è vero solo ciò che è nuovo". Avete letto l'articolo di Paolo Giuntella "Senza il Concilio forse non sarei più nemmeno cattolico"? Ma come si può parlare così della Chiesa preconciliare? Cito: "Spiritualità intimiste, trionfalismo ormai perdente e sopravvissuto a sé stesso, nostalgie del potere temporale, doppia morale, primato della facciata pubblica rispetto all’autenticità e alla coerenza, liturgia in latino [...] riti avvolti dall’incanto o dal tormento, velati di una sorta di magia, spesso vissuti dalla gente semplice ma anche dalle buone signore della borghesia o dell’aristocrazia più bigotta, con superstizione, o tradizioni popolari. [...] E come dimenticare le strazianti messe cantate delle 11.00 e la messa dei signori, dei ricchi borghesi, delle contesse impellicciate e ingioiellate, delle 12? [...]". E come dimenticare - aggiungo io - gli ordini mendicanti, le confraternite laicali, i missionari in India, il cattolicesimo sociale di primo '900... Gli aspetti negativi che il giornalista evidenziava non sono solo una realtà della Chiesa preconciliare, ma di tutti i tempi, infatti il fariseismo - come leggiamo nei Vangeli - è un rischio sempre in agguato (oggi non vediamo più in chiesa donne impellicciate perché c'è stato il Concilio?). Ma non si può certo dire che questo non sia la bestia nera anche dei nostri giorni, dove la Chiesa di seria A e di serie B l'hanno creata gli stessi araldi del '68, snobando ed emarginando chi la pensava diversamente da loro e non ha voluto sottomettersi supinamente ai loro dettami. "Strazianti" sono le "messe cantate" delle 11.00 oggi nelle nostre parrocchie... Infine, l'iniziativa stessa della creazione di questo nuovo sito è molto triste, perché - ancora una volta - manifesta le divisioni e le lacerazioni in atto nella Chiesa, nel nome del Concilio e di tutte le sue diverse interpretazioni, purtoppo quasi mai sottoposte all'esame dei testi.

    Tempora bona veniant, pax Christi veniat, regnum Christi veniat!

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  67. <span><span>..è da una vita che aspetto di vedere i mitici "buoni frutti" del "dono-Concilio": ho chiesto in varie sedi di dibattito che se ne facesse un breve (o lungo?) elenco, ma non ho mai ricevuto risposta alcuna....  
    *DONT_KNOW* </span></span>

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  68. Si Simone, lo so, ma penso sempre che chi ha la responsabilità dinnanzi a Dio ed alla Chiesa sia un Vescovo e non il suo vicario generale, piuttosto che un qualunque canonico (pseudo)teologo o piuttosto che qualche "arci"laico docente. Lo sappiamo tutti come funzionano (o non funzionano) le cose, ma sappiamo anche che, come diceva Gilberto Govi, occorre "enguà, e vià de burdu" (ingoiare e virar di bordo), altrimenti son baccate in testa....

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  69. E' incredibile! Mentre si distrugge la grande musica sacra (Uto Ughi è una voce che grida nel deserto) il Jazz riscopre il Gregoriano e le sue tecniche. Capite? Il Jazz! I paradossi!

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  70. <span>
    <span>Quel sito "Viva il Concilio" ...e non  viva il Concilio Vaticano II....è la reazione per ammissione stessa degli iniziatori ai siti tradizionalsiti! Si lamentano che i seminaristi oggi non conoscono il Vaticano II, Paolo VI...ma come, avete avuto il monopolio del pensiero unico nei seminari, nella letteratura, nelle chiese,  avete avuto l`assoluta egemonia durante 40 anni allora, se non avete trasmesso il Vaticano II,  CHE COSA avete trasmesso?    
    Paradossale, potrebbe anche essere comico se non fosse drammatico!    
    E non vedo nessuna nemmeno piccola autocritica, la constatazione della crisi della fede, dell`identità cattolica vicina allo stato comatoso, ma sempre e solo lo stesso linguaggio, riflesso dell`ideologia postconciliare che ha portato la Chiesa là dove si trova oggi. </span></span>

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  71. Ah, come sono d'accordo....io, che ritengo che il N.O. debitamente riassettato sia in continuità e crescita rispetto al vecchio....è che il periodo post concilio era proprio ambientalmente stupido!!!!!
    in comunione
    Flavio

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  72. Ma lo spirito massonico è penetrato o no nella Chiesa?
    La storia ci dirà quali ecclesiastici tra Otto e Novecento siano stati associati alla Massoneria.
    Don Ennio Innocenti, nel suo "Inimica Vis" (Roma 1990) pubblica un vasto elencodi ecclesiastici massoni fornitogli da Giordano Gamberini tra 700 e 800.
    Resta l'assoluta incompatibilità tra principii massonici e Chiesa. E la Massoneria è il "nemico implacabile di Cristo e della Chiesa, tenta tutte le vie, usa tutte le arti, si prevale di tutti i mezzi per rapire alla Chiesa la sua figlia primogenita, a Cristo la nazione prediletta, sede del suo Vicario in terra e centro della cattolica unità" (tratto dall'Enciclica Inimica Vis di Leone XIII contro la Massoneria che infestava allora l'Italia e mirava a sconfiggere la Chiesa con una capillare azione di proselitismo, testa d'una immensa piovra.  Cos'è cambiato da allora?

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  73. Non solo il Coro "Bartolomeo della Rovere" fondato nel 1528, ma ha anche distrutto il vivissimo Capitolo dei Canonici che in Avvento e Quaresima ha sempre recitato in coro l'ufficio di Nona e Vespri in latino tono rectus e nelle feste e solennità sempre i Vespri solenni in latino con grande concorso di popolo. I Canonici avevano anche reintrodotto l'uso della Croce di Pio VII data al Capitolo in seguiro al sua esilio in Savona. Ora... più nulla, alcuni canonici sono morti di crepacuore e o non sostituiti o sostituiti con personaggi che.... (il Prevosto del capitolo è un certo don Giampiero Bof che veste giacca e cravatta) La turnazione della Messa capitolare nessuno sa più cos'è, celebra sempre lui e, tra l'altro, si occupa personalmente di introdurre la liturgia alla Messa del Vescovo con sproloqui infiniti. Lafranconi voleva sciogliere il Capitolo, poi qualcuno gli ha ricordato che non poteva, allora lo ha, di fatto, annullato. Ne renderà conto a Dio!

    Cassandra

    RispondiElimina
  74. C'è da chiedersi perché con gli ultimi 3-4 Vescovi (ho perso il conto...) continua a governare il Vic Gen don andrea giusto che fa e disfa come vuole (chiama i preti e dice: il vescovo mi dice che devi fare così, andare di là, ecc. ecc. Magari il vescovo non ne sa nulla...) con i suoi fedelissimi (grillo, militello e soci...). Forse che sia una questione di squadra e compasso? Iddio ci aiuti!

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  75. E i frati suonano e ballano il rock in TV ( e non solo).

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  76. Di squadra e di compasso è sicuramente questione: sembra quasi che che la diocesi sia diventata una immobiliare o una impresa edile (quindi con i muratori ci debbono saper fare :-P ) ormai si dedicano a realizzazioni di ogni tipo: garages (sbancando una mezza collina e sacrificando il parco del seminario con alberi antichi), centri residenziali (ove prima sorgeva una colonia bergamasca) e fiumi di soldi che corrono.
    La gente è stufa di vede i sacerdoti sempre più sbracati, vestiti senza abito ecclesiastico, impegnati più a fare gli assistenti sociali e gli pseudo teologi (soprattutto sul giornale diocesano - che fa pubblicità elettorale a partiti abortisti, divorzisti e a favore dell'eutanasia) senza esserne all'altezza.
    Nelle prediche di Gesù Cristo ben poca ombra, ma si sentono contestazioni alle verità di fede e se ti vai a confessare...si salvi chi può!
    Insomma si vedono dei manager-preti, imprenditori-preti, assistenti sociali-preti e giornalisti-preti  ma pochissimi preti-pret ovvero uomini di Dio. Quei pochi preti che ancora ci credono sono costretti a mugugnare con alcuni amici di nascosto e sono relegati a fare i parroci in parrocchiette o i vice parroci sotto stretta sorveglianza.
    E' chiaro che "Omnes Trinum est perfectum sed quattrinum perfectissimum"
    Questo sta davvero ulteriormente scandalizzando i fedeli!
    Conosco persone che non vanno più a Messa, altre che vanno nelle diocesi vicine per non vedere queste cose.
    Ma quando nascono le contestazioni contro la curia, tutti negano!
    E' uno scempio! E motli tacciono anche per paura.

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  77. Mio figlio piccolo va a catechismo (ai miei tempi dicevamo "a dottrina") in una parrocchia nella quale si celebra solamente il NO. Anche per questo, non ho scelta e lo accompagno a Messa lì. Il parroco, certamente, celebrerebbe anche il VO, ma chissà se ne è capace. Credo che vorrebbe, anzi, so per certo che vorrebbe, ma.....
    In ogni caso, anche per questo, il "mio" VO è limitato alla mia infanzia, quando servivo Messa in una fredda chiesa di montagna, emozionatissimo e frustratissimo per gli immancabili errori che commettevo a causa di una distrazione cronica che mi perseguita ancora (il leggio col messale dato sulla capoccia di un altro chierichetto nell'inginocchiarmi, il parroco che mi lanciava occhiate micidiali per farsi portare l'aspersorio, acrobazie da "Scherzi a parte" con le ampolline, scampanellate fuori tempo sistematico all'Elevazione, ....).
    E brucio dalla voglia di assistere ancora ad una Messa come quelle.
    Più grandicello sono entrato nel coro. Un coro di montanari che passavano direttamente dal dialetto al latino, senza problemi.  Ed io con loro. Ricordo ancora le musiche e qualche parola e credo che le reimparerei alla svelta. Ma da allora, nisba. Hanno distrutto tutto.
    Anche quello che è rimasto delle canzoni di allora è gambe all'aria. Altro è l'accompagnamento, altra la musica ed altre le parole. Non si sono limitati a tradurre in italiano "Adeste fideles", ma hanno cambiato anche le parole ad "Astro del ciel". Che bisogno c'era? E' uno strazio!
    Il poco che capisco di liturgia lo sto scoprendo con questo blog, e grazie a Benedetto (sia benedetto!) XVI mi sto appassionando. In ogni caso, mi incazzo lo stesso come un cultore della materia a vedere sovvertito tutto quello che mi ha cresciuto. E mi spavento.
    Non so, infatti, cosa resterà ai miei figli delle insopportabili poltiglie oratorie dei preti che avrebbero dovuto aiutarmi a crescerli nella fede. Non so cosa gli resterà dei motivetti strimpellati dal "coro". Non so se capiranno mai perchè dico loro di inginocchiarsi all'Elevazione e di non stare in piedi. Non so se ricorderanno con ammirazione o con fastidio (il mio stesso fastidio) il sussiegoso movimento della testa (poco più di un ammiccamento) col quale le catechiste salutano il Santissimo nell'avvicinarsi al leggio per le letture.
    E le letture! Io non ne ricordo una, ma credo in Dio e in Gesù Cristo, grazie a quello che mi avevano fatto andare a memoria in quella chiesa di montagna.
    Fede ignorante, la mia, e costantemente a rischio di frana. Ma anche una fede maschia, che ha tenuto per tutti i quarant'anni trascorsi dal Concilio e tiene ancora. Loro, invece, a cosa l'attaccheranno la fede traballante in un Dio Hippy che gli è stata inculcata dalla Chiesa moderna, senza che quel fallimento che è il loro padre riuscisse a fare barriera?
    Continuerò a portare il piccolo alla parrocchia di adesso, visto che almeno c'è un prete che spara sani cazziatoni, e cercherò una chiesa dove celebrino anche il VO (ho letto ultimamente che a Livorno ce n'è una). So che i miei mi prenderebbero per fanatico (lo fanno già per mille altri giusti motivi) per cui adotterò inizialmente una tecnica clandestina ed occulta ("vado a prendere le sigarette", classico!). Se funzionerà, proverò a portare anche loro. Anche se già me l'aspetto: "Non si capisce niente!" (e che devi capire, anima mia!).
    Per il resto, lascio fare alla Provvidenza.
    So che c'è molta nostalgia in queste mie parole. Ma sono anche convinto che la nostalgia non sia per nulla un atteggiamento mentale negativo. E' questa una convinzione che ci è stata imposta dai professionisti del politicamente corretto, per i quali l'oggi non può essere che migliore dello ieri e peggiore del domani.
    A questo, però, io non ci credo.

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  78. Sull'onda del clamoroso distacco (e contrasto), Fulvio Rampi fonda il nuovo coro "Sicardo" con 45 dei 47 coristi che appartenevano alla Cappella del Duomo di Cremona
     ed ecco il titolo del sensazionale servizio su www.vascellocr.it
    Attacco a raffica di teocons e tradizionalisti al vescovo Dante, sono riportati molti giudizi espressi da questo blog. E' da leggere.

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  79. Chi - come Caterina - non sa nulla di Cremona e della sua Cattedrale, è meglio che, prima di parlare, si informi.

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  80. Anche l'ospite siciliano, prima di parlare della Cattedrale di Cremona (dove tamburelli, chitarre ed altre amenità non si sono mai viste) dovrebbe informarsi. Perchè non viene ad assistere ad una delle tante messe domenicali o ad un pontificale solenne?

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  81. La Cattedrale di Cremona non è un campo di scout !! Ma ci siete mai stati?

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  82. Chitarre e tamburelli nella Cattedrale di Cremona non ci sono mai stati. Mi domando se chi scrive conosce questo gioiello di Cattedrale.

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  83. Nella Cattedrale di Cremona non si cantano nè suonano "porcherie": Mi domando se arcicantore abbia mai messo piede nella Cattedrale di Cremona.

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  84. E' un santo e colto Pastore. Non ti devi permettere di insultarlo.

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  85. E' nato nel 1940 e - mi spiace deluderti - gode di ottima salute. A Dio piacendo, governerà la diocesi ancora per molti anni.

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  86. Redazione di Messainlatino.it14 marzo 2010 alle ore 10:45

    Tutti auguriamo sana e lunga vita al vescovo, a tutti i vescovi. Ma grazie al cielo quella regola del prepensionamento a 75 anni, imposta da Paolo VI per liberarsi dei vescovi più anziani, allora conservatori, si sta ritorcendo oggi sulla generazione dei prelati spiritodelconciliodeformati. Tra quindici anni, saranno tutti un penoso ricordo. Lanfranconi ha 70 anni: gli restano solo 5 anni per fare danni.

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  87. Che faccia e farà danni è solo una vostra opinione. Dubito che chi ha scritto parole irriguardose nei confronti del mio Vescovo abbia mai messo piede nella Cattedrale di Cremona.

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  88. Redazione di Messainlatino.it14 marzo 2010 alle ore 21:08

    Il M° Rampi sì, eccome. Ed è lui che ha scritto le parole riportate nell'articolo.

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  89. Redazione di Messainlatino.it14 marzo 2010 alle ore 21:09

    Abbiamo ripreso l'articolo de Il Vascello in questo post:

    http://blog.messainlatino.it/2010/03/attenti-quel-che-scrivete-qualcuno.html

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  90. Intervengo sul tema di Lafranconi. Fosse solo per la musica sacra pazienza, ma c'è molto di più. Lafranconi nel 2003 al termine del Ramadan ospitò, in una sala della diocesi tale Kaled Klamich marocchino all'epoca custode della moschea cremonese e fondamentalista islamico. Obbligò molti fedeli a partecipare ad una preghiera comune con l'islamico. Tale Don Vincenzo Rini, direttore del settimanale la Vita Cattolica, stampò le due preghiere su di unico foglietto che venne poi distribuito nella sala di preghiera. Peccato che poi Klamich fu indagato per terrorismo islamico e successivamente condannato nei tre gradi della giustizia penale italiana per terrorismo di natura transnazionale. In sostanza teneva i contatti con mi mujihadden in Afghanistan e in Iraq. Lafranconi di questo non chiese mai pubblicamente scusa eppure trascinò la diocesi in questa situazione. Comunque ad multos annos

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  91. Quanta cattiveria che si coglie in gran parte di questi interventi contro il Vescovo Dante......Gesù Cristo vi ha insegnato questo, VERO?

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  92. Redazione di Messainlatino.it27 marzo 2010 alle ore 22:44

    Proprio così, ce lo ha insegnato Nostro Signore. Che i mercanti dal tempio li cacciava a scudisciate. Sit sermo vester est est non non, quod autem his abundatius est, a malo est.

    Tu invece preferisci l'untuosa ipocrisia di chi, nella sua smania di estirpare il cattolicesimo, distrugge con l'esasperazione un celebrato coro.

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  93. Altro che 'untuosa ipocrisia', qui si stava conducendo la diocesi da ben altra parte!

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  94. In chiesa non ce li hanno ancora ammessi, ma alla festa della birra organizzata in oratorio c'erano le cover band di Metallica e Black Sabbath! =-X

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  95. Rinunciare a cose come Bach e Beethoven è da barbari. Ho rispetto per mons. Lanfranconi, ma ha sbagliato.
    Quanto a Savona, se è conciata veramente così, merita il commissariamento urgente!

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  96. per JFK (chi è John Fitzgerald K.??)19 novembre 2010 alle ore 14:51

    Dopo aver raso al suolo la diocesi di savona (chiedete in loco, magari alla caritas savonese o alla schola della cattedrale, guarda caso!) ora sta tentando di distruggere la diocesi di cremona, progettando la sopressione della parrocchia della cattedrale (perché l'ha fatto como, da cui viene, gran motivazione!!) oppure facendo morire d'inedia il capitolo dei canonici, nominando preti ormai con un piede nella fossa (gli ultimi nominati avevano al momento rispettivamente 87, 92, 79 anni) o insignificanti ovvero palesemente indegni (un canonico nominato da L. e da lui tenuto in larghissima considerazione  convive notoriamente da trent'anni con una donna), nominando a capocchia, salvo poi straparlare dei nominati.... e si potrebbe continuare!
    E pensare che la diocesi di cremona nei suoi 1700 anni ha avuto fior di vescovi: solo nel secolo scorso un cazzani, 43 anni di poderoso episcopato, oppure un bolognini che riuscì a differenza di quasi tutti i suoi confratelli italiani a traghettare la chiesa cremonese attraverso la grande tribolazione del post concilio e a limitare le perdite dal clero a quattro sacerdoti (dicasi quattro su quattrocento); una diocesi di 300000 anime che ogni anno sfornava, fino a dieci anni fa, 8/10 preti all'anno (ora due).........
    una diocesi rimasta cattolica, una cattedrale dove si celebrava in modo  esemplare (parola dei card. Biffi e Ratzinger) e che il buon L. (che è effettivamente un buon uomo, ma allineato al politically correct [ricorderete la preghiera per la pace con gli islamici, quando si aveva paura dell'attentato alla cattedrale a cui parteciparono solo cattolici] buono ma allineato con martini, tettamanzi del quale è una creatura ecc. ecc. per è questo dannoso).
    la diocesi di cremona ha diritto ad essere trattata bene dalla SC dei Vescovi! chissà se qualcuno di lor signori leggerà questo post.
    Per il momento io prego: SIGNORE DACCI UN VESCOVO SECONDO IL TUO CUORE, DAI AL PASTORE LA DOCILITA' DEL GREGGE E AL GREGGE LA SOLLECITUDINE DEL PASTORE!
    un sacerdote

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  97. Colto senz'altro, santo, lasciamo decidere a Dio, cattolico, non so.
    inoltre ad invitare un vescovo a leggere la SC non è un insulto. a meno che sia suscettibile.
    IN OGNI CASO NON L'HA LETTA O SE L'HA LETTA NON LA APPLICA, con buona pace di questo JFK

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  98. Da come parla, di certo JFK nons a nulla della cattedrale di cremona, anche se abita in questa splendida città.

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  99. da cosa scrive, comprendo che JFK NON SA NULLA DELLA CATTEDRALE DI CREMONA. saluti

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  100. leggo solo ora questo post.
    Ma JFK ha assistito allla s.Messa del Crisma 2010? oppure ha partecipato, prestando attenzione, alla s. Messa patronale del 13 novembre? gradirei che dicesse qualcosa

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  101. Non  è cattiveria: è solo verità.

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  102. I pontificali definiti solenni sono semplicemente DEPRIMENTI. deprimenti al punto da far rimpiangere il grande mons. tantardini: questi sconosciuto ai più è conosciutissimo dai cremonesi (quindi anche presumo sia conosciuto dall'ineffabile JFK.
    quando dico pontificali deprimenti ho negli occhi quanto sono stato costretto a vedere e udire (compresa l'omilia di sua eccellenza) nell'ultima celebrazione patronale.
    mi auguro che non molti vengano ad assistere ai pontificali che tanto entusiasmano JFK... vengano piuttosto a vedere quella meraviglia che è la nostra cattedrale (vera reggia della città che non è mai stata capitale), sontuosa anche se recentemente massacrata da alcuni interventi 'approvati' al limite dell'osceno!
    M.C.

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  103. <span>I pontificali definiti solenni sono semplicemente DEPRIMENTI. deprimenti al punto da far rimpiangere il grande e compianto mons. tantardini: questi, sconosciuto ai più, è conosciutissimo dai cremonesi (quindi anche presumo sia conosciuto dall'ineffabile JFK.  
    quando dico pontificali deprimenti ho negli occhi quanto sono stato costretto a vedere e udire (compresa l'omilia di sua eccellenza) nell'ultima celebrazione patronale.  
    mi auguro che non molti vengano ad assistere ai pontificali che tanto entusiasmano JFK... vengano piuttosto a vedere quella meraviglia che è la nostra cattedrale (vera reggia della città che non è mai stata capitale), sontuosa anche se recentemente massacrata da alcuni interventi 'approvati' al limite dell'osceno!  
    M.C.</span>

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  104. caro Rphael, siamo nel 2010, ce lo dovremo tenere fino al 2015, salvo che l'Onnipotente decida diversamente; poi speriamo che vada subito in pensione... questo per quanto riguarda il Lafranconi...........
    speriamo poi che roma mandi qualcuno degno della sede cremonese... ma dispero... chi viene è sempre peggio del predecessore!!!!!!!!!!

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  105. a cattedrale è certamente un gioiello e di primissima qualità, è la liturgia (anche quella vescovile) è fa acqua.
    MC

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  106. Lanfranconi purtroppo è uomo troppo semplice e di scarsa cultura. Unico merito è la sua buona fede nel credere in una mediocritas della chiesa che porti alla salvezza. Dio merita di piu.

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  107. PURTROPPO, MA I CREMONESI SE LO TENGANO PERCHE' DI CERTO CHI SARA' NOMINATO DOPO DI LUI SARA' ANCHE PEGGIO: E' TALMENTE DEPRIMENTE IL PANORAMA EPISCOPALE ITALIANO!!!
    E GLI SCALPITANTI EPISCOPABILI LO SONO ANCORA DI PIU'.
    COME DICONO A NAPOLI: "HA DD'A PASSA' 'A NUTTATA"

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  108. <span>Tutta questa 'grazia di Dio'? coro e tutto il resto... sono migrati in un altro coro, quasi del tutto scollegato dalla cattedrale, dove ora canta (si fa per dire) un confratello sacerdote, abbastanza poco capace, molto presuntuoso e soprattutto 'stimato' dal vescovo (questo vescovo!)... </span>
    <span>ovviamente i fedeli sono costantemente tediati da canti (diciamo così!) moderni, chitarre, tamburelli, bonghi (o come si chiamano!) e contemporaneamente rimproverati perché non cantano, non prendono i libri dei canti (dove tra l'altro i canti della tradizione hanno cambiato testo: altra grandissima 'pensata'!!!)... e così in cattedrale rimangono poche decine di fedeli, davvero eroici...</span>
    <span>E IL VESCOVO E' CONTENTO!! Per esempio giovedì scorso alla s. Messa Crismale erano presenti circa cento ragazzi dei trremila cresimandi, un altro centinaio scarso di fedeli adulti, qualche suora e duecento preti diocesani... Io ho sessant'anni, trenta di sacerdozio, nei miei primi quindici anni di sacerdozio alla s. Messa Crismale si faceva fatica ad entrare in cattedrale e ci si arrivava almeno un'ora prima (per chi non conosce il duomo </span><span>dico che ha circa settecento posti a sedere nella navata centrale, circa altrettanti in piedi nelle navate laterali, in più ci sono i transetti di poco meno capienti)... </span>
    <span>Mi permetto di dire: una squallida debacle che dovrebbe muovere a qualche salutare riflessione coloro che dovrebbero pensare la Chiesa. </span>
    <span>Ma una volta non si dceva che un albero lo si giudica dai frutti?? Ah! lo dice il Vangelo, nevvero? e allora!!!</span>

    Mi permetto di dire un

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  109. E anche la Diocesi di Cremona necessita un commissariamento urgente o per lo meno una approfondita indagine.
    Butto lì una domanda: COME MAI TUTTI, DICASI TUTTI, I COMPONENTI LA NOMENKLATURA DIOCESANA SONO RIGOROSAMENTE MODERNISTI (teologicamente e liturgicamente) PROGRESSISTI (culturalmente) E (politicamente) DI SINISTRA?? E, in subordine, COME MAI I PRETI NON MODERNISTI, NON PROGRESSISTI E NON DI SINISTRA SONO METODICAMENTE E RIGOROSAMENTE MESSI DA PARTE, MENTRE I POSTI IMPORTANTI SONO OCCUPATI DA MEZZE FIGURE, SPESSO NEMMENO OBBEDIENTI?
    FRUTTO TUTTO DELLA CASUALITA'?

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  110. Caro Andrea hai proprio ragione: mons. Lafranconi è davvero un buon uomo (almeno così pare da lontano!) ma troppo buono e dalle mie parti si dice che l'è bon bon bon muta 'n cuion!

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  111. Conosco abbastanza bene Cremona per ragioni di lavoro. Devo dire che davvero da un po' d'anni in cattedrale si celebra molto male e, paradossalmente, le liturgie celebrate dal Vescovo sono, se possibile, ancora peggio... Signore perdonaci!

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  112. Grazie a Dio da qualche giorno mons. Lafranconi è vescovo emerito pur rimanendo, ancora per poco, amministratore apostolico della nostra diocesi. Naturalmente preghiamo perché il successore, mons. Antonio Napolioni, individuato non si sa con quale criterio, dal Santo Padre tra i sacerdoti di Camerino (sì, regione Marche), possa essere più vescovo (episcopos) di Lafranconi e anche un po' più cattolico... non ci vuole poi molto! Preghiamo. Con molto sano realismo, sapendo che è Cristo a guidare la Chiesa, anche la s. Chiesa cremonese. Nel frattempo ci aggiorniamo a fra qualche mese.

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