Un'immagine della Messa celebrata domenica 10 gennaio,
versus Deum, alla Sistina (foto tratta dal
NLM). E pensare che son passati poco più di due anni da...
E già che ci siamo, come non evocare l'arlecchinesco piviale dell'Anno Santo?
Dedichiamo a mons. Piero Marini, che sarà ricordato a lungo come colui che travestiva i pontefici da pennarelli-evidenziatori, questa riga dalla Sacrosanctum concilium n. 34: "I riti risplendano per nobile semplicità"
http://duquedegandia.blogspot.com/2009/11/ecclesia-dei-afflicta-iv.html#comments
RispondiEliminaoh, sì...che abbagliante show abbiamo perso!
RispondiEliminaOttima perdita, salutare dieta per gli occhi e lo spirito.
Grazie, cara Redazione: quando ci interessa Milano moda, sappiamo dove andare e quali riviste sfogliare, non certo le celebrazioni dell'augusto Pontefice
A quanto pare è accaduto per anni che per contrastare i famigerati "pizzi e merletti" e le presunte leziosità dell'antico rito, non ci sia stato rimedio migliore di quel carnevale!
E' il contraccolpo che tocca a chi vuol esser più realista del re, cadendo in squilibri del gusto, che offendono prima di tutto il buon senso!
(come dire: a voler troppo digiunare, poi si va a finire alle grandi abbuffate,
dall'anoressia alla bulimia!)
Intanto però...
RispondiEliminaio quasi quasi prendo spunto da quel turchese acceso con scie dorate-raggi di sole della prima foto,
per farmi una bozza di modellino da proporre alla mia sarta, per quest'estate
(è così suggestivo quell'azzurro-acquaMarini...irresistibile!)
Approfitto di questo défilé...prima che le foto passino nell'archivio storico
della galleria delle più strabilianti meraviglie circensi che la Chiesa potrà mostrare ai posteri in ricordo del suo periodo "mariniano" ...anche in senso letterario, così precorso nella storia del gusto
dal celebre Giovan Battista Marino:
“E' del poeta il fin la meraviglia
chi non sa far stupir vada alla striglia”
...........
;) .... :)
Lo sapete che affila le armi?
RispondiEliminaPer un ritorno in grande........................magari mettendo la canzone di De Andrè : La guerra di Piero per una prossima giornata della pace.
Dalla sede dei Congressi eucaristici arrivano notizie che il monsignore sta progettando una casula con i colori dell'arcobaleno con riferimenti alla bandiera della pace.
A donarla saranno niente poco di meno al futuro pontefice che Mons Brandolini che fu allievo del massone Bugnini.
Mi hannno riferito di una riunione tra NOè , che costruirà un arca dove metterà le grandi idee di marini per non perdersi in uneventuale diluvio.
ma evidentemente...
RispondiEliminamons. Piero Marini si era fermato alla prima metà:
"<span style="text-decoration: underline;">I riti risplendano...!"</span>
correndo subito a realizzarli, sulle ali della libera interpretazione "creativa"...
e ha fatto sì che risplendessero, facendoci rimanere a occhi (e bocca) spalancati!
(più splendenti di così...)
=-O
Ottimo. L'unico appunto è che dalla posizione in cui è stata scattata la foto il remo di Caronte sembra rivolto alla testa di N.S. in Croce (basterebbe installare un Crocifisso più piccolo o più grande, oppure, meglio, scattare foto da un'altra angolatura).
RispondiEliminaA mio avviso, queste foto rimandano alle visite pastorali fatte ai diversi rami della famiglia Orfei! Il capostipite della famiglia orfei ha infatti lasciato il sacerdozio per diventare saltimbanco..forse qualcuno potrebbe seguire le sue orme.. :) oh mamma mia...povero Papa!
RispondiEliminaPiero Marini è un uomo che si è coperto di vergogna, ciò nonostante andava avanti fiero di se stesso. Io spero solo che non diventi cardinale, altrimenti saremmo spacciati. QUalcuno sa se come presidente dei congressi eucaristici potrebbe "meritare" la porpora? Tanto se non gliela dà Ratzinger gliela dà il successore.
RispondiElimina...beh, ora che pretendiamo?
RispondiEliminase la posizione dell'altare è quella, c'è poco da fare; se poi i fedeli assistono alla Mssa, uniti in raccoglimento perfetto al Santo Sacrificio col Celebrante e fissano lo sguardo degli occhi e del cuore sul Crocifisso, grande o piccolo che sia...
quel grande apocalittico affresco rimarrà ben tranquillo sullo sfondo, senza prevaricare nella nostra attenzione il pensiero rivolto al Protagonista dell'Actio liturgica: lontano nel passato (come opera d'arte) e nel futuro (come Giudizio finale), ma presente nel Mistero di Redenzione che riversa il Sangue Preziosissimo di Nostro Signore sulla Chiesa Militante e su quella Purgante, ad espiazione universale, nell'Eterna Alleanza!
Fissare lo sguardo sulla Croce, questo solo conta:
tutto il resto (compresi i nostri affanni quotidiani, o lo sguardo valutativo immanente da critico-esteta...) deve rimanere sospeso, sfocato, in piano assolutamente secondario, finchè durerà la Santa Messa!
IL piero marini è già in pool position per diventare cardinare. Insieme a Romeo (arcivescovo di Palermo) sono una bomba ad orologeria in un prosimo conclave in cui cercheranno in tutti imodi di far eleggere un sud americano (vicino alla concezione di Chiesa che si interssi più del sociale e meno della vita liturgica ) dove il cardinale Marini farà il restauratore di questi anni di forzato esilio.
RispondiEliminariflessioni pacate su dati oggettivi: negli ultimi 30 anni: altare staccato e celebrante verso il popolo, sottolineatura della "cena", "convivio", priorità della Parola sul Sacrificio, casule al posto delle pianete e per di più casule così colorate e sgargianti che distraggono i fedeli (vedi invece le austere pianete di una volta, sia semplici che solenni), mutamento degli abiti sacerdotali liturgici (oggi preti senza amitto, senza cingolo, senza stola...), silenziatore al latino e al gregoriano, introduzione di canti "pop", sentimentalismo, nell'omelia maggior attenzione ai problemi socio-esistenziali che non alla Dottrina e alla Morale ecc. Se dimentico qualcosa aggiungete pure...
RispondiEliminaAltri problemi nel periodo postconciliarie: calo della partecipazione dei fedeli alla Messa, "apostasia silenziosa", biblicismo tra i fedeli "acculturati", scarsa conoscenza del catechismo ecc...
Insomma una bella "svolta antropologica" alla Karl Rahner...
Ma certi liturgisti avevano davvero in mente di fare una riforma nella Tradizione? Si direbbe una "creatio ex nihilo"... Tutto nuovo... Mah! Che ne dite?
la prego, Natan: pole-position (pool significa stagno, pozzanghera...quasi l'opposto!)
RispondiElimina........
circa il pronostico con humour nero e bombe a orologeria (timore non infondato.. :( )
io proporrei però di non fare i conti "senza l'oste":
dobbiamo proprio rinunciare a credere e sperare che lo Spirito Santo farà la sua parte e
se eleviamo corali suppliche, sventerà tutte queste trame oscure volte ad abbattere definitivamente la Chiesa ?
(....certamente la grande tribolazione imperverserà a lungo e duramente...
:'( ...)
<span> silenziatore al latino e al gregoriano,</span>
RispondiElimina?????
bavaglio, piuttosto! =-X
se è "tutto nuovo", dove ripescare una continuità col "prima" ?
RispondiElimina*DONT_KNOW*
che cosa significa concretamente "ermeneutica della continuità" ?
RispondiEliminaQUALE linea continuare a tracciare ? quella di "prima" o quella "attuale" ?
*DONT_KNOW* ..... :( ?
Chiesa "di sempre" o... Chiesa "hegeliana" ?
RispondiElimina:(
ultimi 30 anni, ah sì...notevoli evoluzioni visibili (e invisibili...)
RispondiElimina...e che dovremo dire se andiamo a guardare i <span> dati oggettivi dei fatti storici -accaduti e oggi in gran parte acclarati- degli anni dal 1962 al 1969 ?</span>
:'( ---- =-X ----
<span>certo però che il Papa si sarebbe potuto anche rifiutare di indossare certi paramenti soprattutto quelli blu (che colore liturgico è??!! -_-) o queste mitrie altre 10 cm che a quanto pare vanno molto di moda per certi vescovi. Ma è possibile che le decisioni del maestro delle celebrazioni sono incontestabili?
RispondiEliminasperiamo almeno che continui a non dare la porpora a Romeo (e magari anche a Marini), anche se sarà difficile.
Oremus pro Pontifice Nostro Benedicto...</span>
EC: alte 10 cm
RispondiEliminaBe', ma a quel punto non si fanno nemmeno fotografie o riprese durante la consacrazione. Comunque a me quel remo piace poco.
RispondiEliminaComunque non peccano di coerenza! A loro modo. L'abbigliamento è quello delle rock-star anni '70 (avete presente? Quelle che vestivano in modo, come dire, 'fantasy' e floreale). Tra bonghi, percussioni, batterie e chitarre (a breve col distorsore) come potevano vestirsi? Coerenza, no?
RispondiEliminail BLU è il colore della Madonna! Comunque la bellezza dei paramenti, il "lusso per Dio", deve essere "nella Liturgia". E non c'è lusso nelle casule alla "viaggio su Marte" che riducono il bastone ( di cui in questo momento non mi viene in mente il nome!) ad una "alabarda spaziale"!
RispondiEliminaPer me il prossimo Papa è un americano! Llavada? Burke? Chi lo sa! Come fare preventivi su dove andrà il "soffio" dello Spirito Santo?
Matteo Dellanoce
....e finchè non passa questa beat-generation,
RispondiEliminaquante ne dovremo vedere e sentire ancora di invenzioni liturgiche
"peace-and-love-all-over-the-world" ?
(l'isola di Wight...è per noi...l'isola di chi...ha negli occhi il blu..
della gioventù...)
ero all'estero quando vidi in televisione l'apertura della Porta Santa. Rimasi sconvolto per il modo in cui era stato "conciato" Giovanni Paolo II: sembrava che avessero rubato un vestito di scena a Raffella Carrà. Espressi le mie perplessità ad un amico sacerdote , Mi guardò sorpreso: non capiva la mia indignazione. Solo in quel momento mi resi conto che, essendo più giovane di me, il mio interlocutore non aveva avuto il tempo (anagrafico) di conoscere la magnificenza del rito antico.
RispondiEliminaCerti coordinamenti cromatici casula-mitria non li ha mai fatti nemmeno la regina Elisabetta coi suoi tailleurs-cappellini! Ma Elisabetta, bisogna dargliene atto, nonostante la chiara ispirazione "sixties" del suo look, non è mai caduta nel ridicolo. Tutto dire!
RispondiEliminaMons. Piero Marini ha trasformato il papa in una primadonna e la liturgia papale in una sfilata di moda ecclesiastical-modernistica dove presentare ogni volta un modello nuovo di casula e di mitria. E per fare tutto ciò.....fiumi di danaro sono stati spesi. E già, oggi per apparire "poveri" bisogna essere molto ricchi e spendere parecchi soldi.
Ma questa mania di avere sempre una csula e una mitria diversa è una tara difficile da eliminare e prosegue tuttora. Solo Benedetto XVI ha indossato almeno una cinquantina di mitrie diverse! Quelle indossate da Giovanni Paolo II non si contano.
Come dire:
W la povertà!
Leggete il blog di Tornielli: André Mutien <span>Léonard nuovo primate del Belgio!!!!! Purtroppo lo sarà solo per 6 anni, data l'età, ma intanto...godiamocelo!!
RispondiElimina</span>
Se non rammento male (ma la Redazione lo ricorderà certamente), poco tempo addietro, per parte di qualche dicastero vaticano, era stata emanata una circolare che, sanzionando il divieto di esposizione della cosiddetta "bandiera della pace" nell'ambito delle cerimonie liturgiche, argomentava altresì circa il carattere irrilegioso (quando non addirittura empio) della simbologia posta alla base della sua composizione cromatica.
RispondiEliminaOra, se ciò è vero, non sarebbe il caso di proporre a chi di dovere il quesito circa la liceità dell'uso di paramenti sacri che riproducano pedissequamente tali cromatismi (vedi quelli calzati da un certo vescovo in quel di Thiberville) ?
Giro il quesito alla gentile Redazione.
Certo che non brillavano di "<span style="text-decoration: underline;">nobile semplicità" quei paramenti.</span>
RispondiElimina<span style="text-decoration: underline;">Così come non brillano di "nobile semplicità", i paramenti baroccheggianti usati in certe messe VO, e come non brillano per "nobile semplicità" le cappemagne e fronzoli vari.</span>
<span style="text-decoration: underline;">Zero, Aura e Renzokuken!</span>
nel nostro museo diocesano ho visto abiti preziosissimi e antichissimi con colori sgargianti, stupendi. Da fare invidia a Marini Senior e un po' anche a voi...
RispondiEliminaAppena potrò invierò alla Redazione alcune foto
Sarà invece secondo me di lingua spagnola. Nel sud america fronde di cattolici abbandonano per abbracciare il pentecostalismo.
RispondiEliminaCome adorare Dio? Con il massimo che l'uomo può donargli da sè? Fermo restando che l'uomo non crea nulla, mi sembra che la semplicità, nel suo significato etimologico, non voglia dire nudità ma chiarezza di significato, puro, quindi che riconduce ad un simbolo chiaro! La semplicità diviene complessità quando il gesto simbolo non è spiegato, quindi non è tradotto. Ogni singolo paramento ha un significato semplicissimo e che è massima forma dell'uomo pe adorare dio. Gli stracci di cui si vestono oggi i preti, stracci sono e stracci restano, dimostrano la perdita simbolica della liturgia e della sua storicizzazione. La storia deve stare fuori anche dai paramenti non solo dalla Chiesa. Quindi, concludo, non mi stupirei di vedere un prete in jeans stracciati, o vestiti da straccioni ( con rispetto per gli straccioni si intende) ma questa non è semplicità è invero indegnità e non rendere culto a Dio anche con le vesti. il vestire è simbolico ed anche se è vero che 2l'abito non fa il moaco" è altrettanto vero che il paramento fa il culto!
RispondiEliminaMatteo dellanoce
Non capisco l' indignazione. A parte l' ultimo vestito che non capisco cosa mi voglia rappresentare non vedo lo scandalo. Anche quello blu mi piace poco, ma sono gusti miei.
RispondiEliminae poi...
Non mi vorrete dire che la Chiesa Cattolica verrà ricordata per il suo brillare di nobile semplicità?
La Chiesa brilla di ogni cosa, tranne che di nobile semplicità.
Per il resto che aggiungere?...Il Papa può anche rifiutarsi di vestirsi in un certo modo. Se lo fa comunque, allora si vede che per lui va bene così.
A mio avviso al concetto -alquanto indefinito e spesso abusato- di "nobile semplicità" risponde più utilizzare anche gli antichi paramenti conservati nei cassetti delle sacrestie a costo zero, piuttosto che spendere migliaia di euro per realizzarne dei nuovi. Questo non significa ovviamente che non si debbano più fabbricare nuovi paramenti, ma perchè lasciare marcire quelli antichi, spesso di grande valore sia per la manifattura che per la storia che li accopagna?
RispondiEliminaIl nocciolo della questione non è la nobile semplicità, ma l'aureo schifo. Il Marini s'è alzato, un giorno, dal letto e ha deciso che sarebbe stato bello/buono ciò che avrebbe creato lui, sputando su secoli di tradizione. Va bene essere un po' creativi, ma ci sono dei limiti, limiti che nel nostro caso son stati superati da troppo. Auspico che Benedetto XVI possa imporsi un po' di più, rifiutarsi di prender parte a certe pagliacciate.
RispondiEliminaBartimeo: certo, ma non è/è stato un colore liturgico e su quei paramenti è il colore principale! Volendo può anche starci che certi paramenti esteticamente non siano il massimo, ma qui si è usato un colore non liturgico!
RispondiEliminaCaro Riccardo, sui paramenti c'è gente che "ci campa"...... eccome ci campa (e bene pure visto i prezzi)
RispondiEliminaQuello dei paramenti è un settore che da lavoror a molta gente.
RispondiEliminaparamenti coloratissimi e di sfumature diverse nell'armadio della mia sacristia ce ne sono in abbondanza! è vero che i paramenti costan cari ma metti in conto che molti paramenti che indossa il Papa gli sono stati regalati. e poi smettiamola di infierire sui cerimonieri. mica il Papa si lascia vestire di quello che gli impongno. Se gli indossa vuol dire che gli piacicono o quantomeno è daccordo.
RispondiEliminama poi ditemi una cosa, se il clore del paramento non è ortodosso la preghiera non veicola bene?
sono convinto e sono daccordo con chi sostiene il buon gusto, questo si. Quando un capo è ben confezionato e i colori sono bene abbianati allora trovo che sia anche bello, prezioso e degno per la liturgia. Il problema è che a volte ciò non corrisponde.
buon senso e buon gusto vanno di apri passo!
trikiddi
Nobile semplicita' nei paramenti VO. A volte c'e' a volte c'e' qualcosa in piu'.
RispondiEliminaNon credo siano un dogma di fede le parole sui paramenti ecclesiasti di un concilio pastorale.
Rientrera' nelle parti da casarre.
semplicemente
Sicuramente saranno colori liturgici, caro Don Marco! E' la somma che fa il totale, diceva Totò, e la somma di questi esempi pieromariniani è quella che è.
RispondiEliminaBenedetto XVI è persona molto gentile e delicata, rispettosa dell'altrui lavoro e servizio; quando non ne ha potuto più ha semplicemente cambiato Maestro di cermonie, scegliendo l'altro Marini, Guido. E la "musica", colori compresi, è cambiata.
RispondiElimina<span>"Nobile semplicita' nei paramenti VO". Personalmente abolirei la mozzetta di ermellino o di pseudo tale, visto anche di recente in alcune foto di cardinali. Un orpello ridondante </span>
RispondiEliminaCaro michele..in materia di colori non sono molto ferrato!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Non mi risulta che i vescovi che parteciparono al Concilio, aborrissero i paramenti barocchi, le cappe e gli ermellini, visto che li usavano allora ed anche dopo il Concilio stesso. Evidentemente per loro tali vesti sacre erano già di per sè nobili e semplici. Il significato che diamo noi a quell'espressione è diverso da quello che potevano dare dei vescovi vissuti nell'epoca preconciliare. Forse piuttosto, si riferifano alle squallide casule svolazzanti ed in materiale sintetico che già cominciavano a circolare. E poi, ancora oggi molti vescovi e sacerdoti, per niente tradizionalisti o fautori del Vetus Ordo, indossano spesso antiche pianete "baroccheggianti", cariche di ricami aurei e fregi pregiati, che nemmeno i famigerati ultra-iper-tradizionalisti preti lefebvriani sognerebbero mai di indossare.
RispondiEliminabravissimo Matteo!
RispondiEliminaStavolta concordo in pieno con lei!
Ottima spiegazione per i pauperisti di ieri e di oggi che non hanno ancora capito (o fingono per partito preso) che cosa significa renderea Dio degno culto , che non è un'esibizione teatrale per soddisfare gli occhi umani, ma un tutto forma-contenuto di solenne magnificenza degno di un Mistero ineffabile (fermo restando che bisogna "onorare Dio prima col cuore che con le labbra")
che ci trascende infinitamente mentre si china sulla nostra piccolezza per assumerla -redimendola- nella sua Altezza...
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!
RispondiEliminaPassi il Papa nelle versioni giallo zafferano, verde ramarro e "pandistelle" al pistacchio, che sono ancora tutto sommato vedibili, però sinceramente non pensavo che Ghiardi avesse "acquistato" Sua Santità per il Parma Calcio, come sembra dalla prima foto!!! :-D :-D :-D
Secondo voi in che ruolo lo fanno giocare? Io dico senza dubbio in difesa (della Tradizione, ovvio)! 8-)
Penso che con il triste episodio di Mariazell, sia stato raggiunto l'acme dello squallore e del degrado per quel che concerne le vesti liturgiche papali. Per quel che ne so io, quelle vesti, come in altri casi, sono state confezionate su richiesta delle diocesi che avrebbero accolto il Papa. Tuttavia spetta al Maestro delle Cerimonie Pontificie visionarle prima e dare il nulla osta affinchè il Papa le indossi. Io penso proprio che Piero Marini abbia voluto infierire su Papa Ratzinger, non c'è altra possibilità. Nemmeno Giovanni Paolo II aveva mai indossato simili stracci. Papa Ratzinger si è fidato di Piero Marini e trovandosi di fronte al fatto compiuto, ha deciso di non sottrarsi a quello scempio, probabilmente per non offendere la sensibilità dei fedeli del luogo. A mio avviso è stato un errore, infatti va bene l'umiltà ma non a scapito dell'istitituzione , in questo caso la più alta e sacra sulla terra, che si rappresenta. Il Papa è caduto nella trappola dei "liturgisti" austriaci e di Marini. Da notare che tutte queste cose sono avvenute in Austria, dove è di casa il grandioso cardinale Shomborn.
RispondiEliminaPiero Marini, ha sempre avversato ed in ogni modo, la Liturgia Romana. Quando fu eletto Papa Ratzinger, fu l'unico nella loggia centrale di San Pietro, ad apparire mesto accanto al nuovo Romano Pontefice, di fronte al mondo intero. Si percepiva a vista che qualcosa gli si stava rivoltando dentro. Non riuscì nemmeno a simulare un sorriso per le telecamere. Ci mancava poco che si mettesse a piangere. Pochi giorni dopo, in una intervista televisiva, disse che si trovava in sintonia con il nuovo Papa, poichè anch'egli studioso ed esperto di Liturgia. Sapeva che rischiava di perdere il suo posto di potere e di devastatore delle liturgie papali o di ciò che ne rimaneva.
RispondiEliminaUn anno prima che venisse pubblicato il motu proprio Summorum Pontificum, disse pubblicamente : <span style="">"Il rito Tridentino o di San Pio V fu lasciato in vigore a certe condizioni per evitare di rendere traumatico il passaggio dal vecchio al nuovo rito per i fedeli più anziani. Poi Papa Wojtyla ha permesso che si potesse, in certe Chiese, celebrare secondo il rito di San Pio V, tutto qua. Andare oltre questo è andare oltre la Chiesa, e questo non si può. Se la liturgia è segno di unità per la Chiesa, non posso creare gruppi di fedeli che il giorno tale all’ora tale pregano in un modo, poi un altro gruppo l’ora dopo prega in un altro".</span>
Come al solito dalla Svizzera arrivano trovate geniali! Dopo la mela di Tell, i nostri amici mucche, banche e cioccolato hanno elaborato un sofisticatissimo sistema per ottenere udienza privata da Benedetto XVI bruciando le tappe: si tratta di saltare una transenna e cecar d placcare il Papa; indi bisogna prounciare un par di frasi sconnesse (questo è un po' complesso se non si è svizzeri, ma con applicazione e concentrazione ci si può riuscire). Il risultato sarà un'udienza privata in cui, incassato il perdono di Sua Santità, sarà finalmente possibile chiedergli vis-à-vis: SANTITA', QUANDO FINITE DI FARCI SOSPIRARE QUESTO VETUS ORDO IN SAN PIETRO?
RispondiEliminaBella ed incontestabile la frase di Michele : "<span><span>certo però che il Papa si sarebbe potuto anche rifiutare di indossare certi paramenti soprattutto quelli blu (che colore liturgico è??!! -_-) o queste mitrie altre 10 cm che a quanto pare vanno molto di moda per certi vescovi. Ma è possibile che le decisioni del maestro delle celebrazioni sono incontestabili "? </span></span>
RispondiElimina<span><span>Nulla da aggiungere ( da notare il ghigno compiaciuto di Mons. Piero, che aveva umiliato l'anziano Papa sottomettendolo ai suoi gusti - Mons. Piero conosceva perfettamente le preferenze, anche estetiche, del Papa, mi riferisco alla foto del Papa, in trono, rivestito con la casulaccia azzurra sporcata di vernice gialla ).</span></span>
<span><span>Il ghigno del Mons. Piero sembra dire : " Ho vinto io, comando io ".</span></span>
<span><span>A Maioba rispondo. Anche io ho visto dei paramenti antichi splendenti di colore : il colore non è un peccato per la Liturgia, anzi ...</span></span>
<span><span>Bisogna vedere come il colore è stato abbinato alla confezione dei paramenti .</span></span>
<span><span>Ultima osservazione : il bleu, o azzurro, non è un colore liturgico (anche se per devozione mariana nelle moderne casule lo stolone centrale viene fatto in azzurro...).</span></span>
<span><span>Non è il caso della casulaccia azzurra del Papa indossata in occasione del pellegrinaggio in Austria.</span></span>
<span><span>Per quanto riguarda la mitria bassa Mons. Piero in questo modo ha voluto evidenziare l'assoluta parità del Papa con i Vescovi .</span></span>
<span><span>Una "fissa" del terribile Mons. Piero che aveva quasi imposto l'uso esclusivo della mitria bassa, di faggia medioevale, anche ai Cardinali e ai vescovi ...</span></span>
Gli abiti dell'era veteromariniana sembrano fatti dalla sarta di Sbirulino ;)
RispondiEliminaDio benedica benedetto XVI e Guido Marini
W SBIRULINO DI CASA MARINI O VIANELLO :-$ .... AHAHAHAHAHAHAH
RispondiEliminaReputo ottima la scelta dell'attuale Mons. Maestro di recuperare autentici tesori che erano stati rinchiusi negli armadi delle sacrestie vaticane (il manto di Giovanni XXIII usato al Te Deum, la splendida pianeta dell'Epifania...), ma, per quanto riguarda i paramenti di nuova realizzazione, non sempre sono dei capolavori anche ai giorni nostri, vedasi la casula del 1° gennaio (con le orribili dalmatiche dei cardinali diaconi) oppure quella specie di copridivano sformato indossato a Pentecoste del 2008
RispondiEliminaVorrei ricordare a tutti che il culmine del brutto lo si è avuto a Bari, per il Cong. Eucaristico Naz., nella prima uscita di papa Benedetto, appena eletto, fuori Roma.I paramenti usati in quella celebrazione sono talmente brutti che sembravano un film dell'orrore. Spero qualcuno vorrà riesumare quelle immagini, dove si vede il papa con una mitria bassa e bianca sporcata da istriature nere she sembrano macchie d'inchiostro e tutto completato da una casula allucinante, più di quella austriaca sopra ricordata, perchè percorsa da segni neri di gusto astratto che semravanogli stessi segni che si possono provocare ad un telo se lo si usa per pulire un motore, unto di grasso, di un'auto.
RispondiEliminaIo proporrei... il saio per tutti.
RispondiEliminaQueste immagini del nostro Papa conciato "per le feste" sembrano uscire da una galleria degli orrori che definire "da spirito del Concilio" è un eufemismo. Mai visto tanta bruttura e tanto squallore addosso ad un successore di Pietro. Tuttavia, non dobbiamo dimenticarci che, se le cerimonie papali, grazie a Mons. Guido, sono tornate a risplendere di dignità e decoro, nella maggior parte delle diocesi e delle parrocchie di tutto il mondo lo squallore minimalista pseudo-conciliare la fa da padrone nelle vesti liturgiche. Basta osservare l'abbigliamento del vescovo di Evreux e dell'aspirante nuovo parroco di Thiberville: paramenti color arcobaleno. Senza contare la misera tunica bianca multiuso che ormai quasi tutti i preti adoperano in moltissime cerimonie in luogo della tradizionale talare nera e cotta bianca che un tempo venivano usate regolarmente da sacerdoti e chierichetti. Sarebbe quindi auspicabile, nell'ambito della tanto auspicata "riforma della riforma" che Roma desse indicazioni obbligatorie per tutti i chierici circa un ritorno all'utilizzo di vesti liturgiche più decorose e in linea con la Tradizione in tutte le celebrazioni, Messa compresa.
RispondiEliminaCirca il pericolo che Piero Marini possa divenire cardinale, mi sento di escluderlo in modo quasi certo: il suo attuale incarico, infatti, non richiede l'elevazione alla porpora e, se Dio vuole, conservando tale incarico per almeno altri sette anni, egli andrà in pensione senza aver ricevuto la dignità cardinalizia (attualmente ha 68 anni, essendo del '42).
Cessata la funzione di cerimoniere papale, infatti, egli non ha voluto accettare la guida di qualche diocesi minore, che gli era stata offerta, preferendo rimanere in Vaticano. Ora non può certo pretendere di ricevere un incarico di diritto cardinalizio, altrimenti sembrerebbe che l'abbia rincorso lui stesso. Inoltre noncredo che l'attuale Pontefice abbia intenzione di premiarlo, semplicemente perchè non lo merita, tutto qua.
L'azzurro in Austria e Spagna è consentito come colore liturgico per antico privilegio.
RispondiEliminanon sapevo che a questo blog non solo c'erano esperti di Liturgia (si fà per dire) ma anche esperti di simbologia nei paramenti sacri utilizzati nella benedetta era di Piero Marini; un consiglio, per evitare di prendere cantonate, di leggere un testo uscito edito dalla Libreria Vaticana " Magnum Iubilaeum" per conoscere la simbologia di quel piviale, che da inesperti, avete criticato. comprendo che la bellezza può essere soggettiva ma criticare un'opera senza saperne il significato non è una cosa, a mio modesto parere, giusta. certo alcuni paramenti non sono di bella fattura, ma anche certe pianete, sanno + da museo che da celebrazione. è spesso si vedono sacerdoti che sembrano manichini da museo. come nel passato dobbiamo avere il coraggio di lasciar parlare l'arte liturgica anche nel nostro tempo senza pregiudizi o preconprensioni; se a michelangelo si fossere messe veti e vetini non avremmo quei bellisimi capolavori. non abbiate paura del presente e di chi esprime la bellezza in modo moderno. nella liturgia diciamo "cristo oggi è nato" c'è un hodie liturgico che si incarna anche attraverso la ballezza dei paramenti di questo tempo.
RispondiEliminaB<span style="text-decoration: underline;">a</span>llezza è un bellissimo lapsus: indica la caratteristica dei panni fatti con la iuta delle balle?? :) :) :)
RispondiEliminaNel "piviale" di poliestere che fecero indossare al defunto pontefice per l'inaugurazione dell'anno santo non ci vedo nessun simbolo se non il trash veteromariniano. Ricordo ancora l'infinita tristezza che faceva vedere l'anziano papa, il cui collo usciva dal paramento di plastica come quello di una tartaruga dal guscio, mentre entrava in basilica accompagnato da una ridicola chitarra hawaiana.
Non era un'allegoria bella per S. Madre Chiesa: un vecchio catafratto di lustrini che incedeva triste accompagnato da una musica triste.
Grazie del consiglio, Ospite delle 22.22. Visto che noi poveri incompententi in psico-fanta-liturgia bugniniana-mariniana, non siamo capaci di interpretare i simboli delle "opere" realizzate per addobbare i Papi sotto la direzione di Piero Marini, la prossima volta ( che speriamo non avvenga mai più) che dovesse comparire una cotal opera d'arte, ce ne faremo spiegare l'arcano significato da Vittorio Sgarbi.
RispondiEliminaah ah...bravo helvetico! (per l'idea dell'assalto affettuoso al Papa: post 15.10)
RispondiElimina8-)
in effetti, al punto in cui siamo, questo pare essere l'unico metodo rapido, saltando tutti i passaggi e le trafile sia burocratiche che di attesa (anche diplomatica o demografica) delle decantazioni di certi grovigli storici.... per ottenere de facto il massimo buon esempio dal più alto vertice della Chiesa sul celebrare il VO, in modo che i riottosi non potrebbero più far finta di non vedere!
Però...bisognava forse alla intrepida elvetica affidare una richiesta sottofirmata da mille (?) fedeli devotissimi a lui e stufatissimi dell'oppressione modernista che sta bloccando con le sue transenne di NIET il Motu Proprio in quasi tutta l'Italia e l'Europa: un messaggio carico di affettuosa ma impaziente esortazione....
ma saltare i filtri dei premurosi curiali impegnati a depistare l'attenzione del Papa da qualsiasi motivo di agitazione, del tipo di quelli sempre pronti in vario modo a dire:
"Tutto bene Santità, ci pensiamo noi, Santità....abbiamo risolto...!", scavalcare quelli, come si fa?
(quanti ce ne sono di questi "collaboratori" piccoli e grandi, pronti ad informare il Papa che sul fronte del Motu Proprio tutto sta andando benissimo, cioè che "non ci sono richieste nè gruppi stabili", quindi tutto deve andare avanti "come, più di prima", cioè secondo la visione piermariniana indicata qui sopra da Filippo: "<span><span>Andare oltre questo è andare oltre la Chiesa, e questo non si può" ?</span></span>
(ecco le vere transenne...)
:(
Quanti di questi interpreti della Sacrosantum Concilium continueranno per anni a remare contro il Papa, da presso?...e quante intrepide elvetiche "assalitrici" affettuose e determinate ci vorrebbero per scavalcare ed annullare quei "padroni delle transenne" poste tra il Pastore e tutti i veri fedeli cattolici a lui devoti, che vogliono con tutto il cuore assecondare la sua riforma, cominciando dalla celebrazione in TUTTE le parrocchie della Messa VO, TUTTE le domeniche ?
Ospite ha scritto " <span>non sapevo che a questo blog non solo c'erano esperti di Liturgia (si fà per dire) ma anche esperti di simbologia nei paramenti sacri utilizzati nella benedetta era di Piero Marini; un consiglio, per evitare di prendere cantonate, di leggere un testo uscito edito dalla Libreria Vaticana " Magnum Iubilaeum" per conoscere la simbologia di quel piviale, che da inesperti, avete criticato".</span>
RispondiElimina<span>Io stavo celebrando quella notte del 1999 quindi non ho potuto vedere nulla. Ho dato incarico ad alcuni ragazzi di registrare la solenne apertura della Porta Santa in San Pietro.</span>
<span>Al mattino una parrocchiana mi dice " ... che delusione l'apertura della Porta Santa : il Papa era vestito come una specie di stregone...."</span>
<span>Ho pensato : sarà la solita bizzarra signora scontenta di tutto.</span>
<span>Poi un altro parrocchiano mi ferma " ma perchè hanno cambiato tutto per l'apertura della Porta Santa ? Il Papa poi con un piviale di plastica..."</span>
<span>Questa volta, vista anche l'autorevolezza dell'interlocutore, ho deciso di vedere la video cassetta predisposta dai miei ragazzi.</span>
<span>Scandalizzato ho preso il telefono per chiamare un allievo di Mons. Piero Marini, diplomato al Sant'Anselmo.</span>
<span>Mi aspettavo la solita "difesa d'ufficio" del suo professore .</span>
<span>Invece ho sentito, da parte di questo confratello, tutt'altro che incline alla tradizione, ma amante della serietà e del bello una serie di accuse nei confronti di Mons. Piero Marini.</span>
<span>Allora ho capito : " Mons. Piero Marini è già finito ! Non gode neppure della stima dei suoi ex allievi ! Prima o poi sarà giubilato a causa della sua stessa arrogante volontà di lasciare un segno della sua presenza ".</span>
<span>Finalmente , grazie a Papa Benedetto XVI , la mia profezia si è avverata.</span>
<span>Ora questo dittatore liturgico, che ha sempre guardato con aria di superiorità noi sacerdoti di provincia, presi pure in giro a causa del nostro naturala attaccamento alle tradizioni dei nostri padri potrebbe pure essere nominato Cardinale ? Perchè? Allora noi che , volendo seguire indegnamente Cristo, povero e umile, non conosciamo alcun tipo di requie o di svago personale cosa dovremmo ricevere dalla Chiesa per essere stati fedeli alla nostra ordinazione sacerdotale ? Per fortuna, al di sopra della creazione dei Cardinali, c'è il giusto giudizio di Cristo.</span>
<span>Spero che in questo anno Sacerdotale mi venga risparmiato il dolore di vedere un simile rivoluzionario della liturgia, non stimato neppure dai suoi ex allievi, rivestito di porpora...</span>
Non mi risponde nessuno? Pazienza ...
RispondiEliminaLa risposta è: chisseloricorda
RispondiEliminaComprare un libro per capire il significato di un paramento?!?
RispondiEliminaMA QUESTA è FANTALITURGIA...i soldi hanno un valore, andiamo!
You have no permission to show the picture - 1st of Mariazell - Copyright is Jessica Krämer.
RispondiEliminaPlease remove it immedately!
Non avete il permesso di mostrare la prima foto di Mariazell con Mons. Marini (<span>Un'immagine della Messa celebrata domenica 10 gennaio, versus Deum, alla Sistina (foto tratta dal NLM). E pensare che son passati poco più di due anni da...)</span>
Anche NLM non ha il permesso! Il Copyright é di Jessica Krämer. Vi prego di canellarlo subito
<span>You have no permission to show the picture - 1st of Mariazell - Copyright is Jessica Krämer.
RispondiEliminaPlease remove it immedately!
Non avete il permesso di mostrare la prima foto di Mariazell con Mons. Marini. Il Copyright é di Jessica Krämer. Vi prego di canellarlo subito. Grazie</span>
Guardo, ho stato sempre ammiratore dell'azzurro nei paramenti. Ma come è questo del privilegio? Solo per l'Espagna e l'Austria? E noi missionári? Non possiamo uttilizzare? - Grazie per la risposta
RispondiElimina