Dopo il nostro post di ieri (QUI e vedere QUI, QUI e QUI) sul doloroso ukase di proibire delle adorazioni eucaristiche in riparazioni al Gay Pride di Genova su ordine del Card. Bagnasco, ma "notificate" dal Vicario Generale Mons. Nicolò Anselmi (Vescovo Ausiliare, Vicario Generale e parroco basilica s. Maria delle Vigne, sopra con il cardinale e sotto in maglietta a destra), scopriamo QUI che lo stesso mons. Anselmi che proibisce ai poveri cattolici di pregare dentro le proprie chiese per il "Peccato che grida verso il Cielo" (cfr. CCC n. 1967 QUI ), ma non reputa scandaloso promuovere e partecipare lui stesso alle veglie dei sodomiti:
"Ma c’è di più: a presiedere la veglia del 2017 c’era proprio il vescovo Anselmi. Ecco spiegato forse il perché proprio dall’ausiliare è arrivato lo stop riparatorio."
Lo stesso Anselmi, chiacchierato perchè qualcuno dice che la sua nomina sia stata fatta a dispetto di Bagnasco (a Genova si fa la battuta che "era il quarto della terna....", tant'è che nel sito della Diocesi risulta solo in seconda posizione rispetto all'altro Vicario Generale, malgrado mons. Doldi non sia neppure vescovo), e imposta dalle alte sfere vaticane.
Lo stesso Anselmi, chiacchierato perchè qualcuno dice che la sua nomina sia stata fatta a dispetto di Bagnasco (a Genova si fa la battuta che "era il quarto della terna....", tant'è che nel sito della Diocesi risulta solo in seconda posizione rispetto all'altro Vicario Generale, malgrado mons. Doldi non sia neppure vescovo), e imposta dalle alte sfere vaticane.
Ricordiamo quello che disse (QUI) Giovanni Paolo II in relazione al Gay Pride di Roma il 9 luglio 2000: "Un accenno ritengo, poi, doveroso fare alle ben note manifestazioni che a Roma si sono svolte nei giorni scorsi. A nome della Chiesa di Roma non posso non esprimere amarezza per l'affronto recato al Grande Giubileo dell'Anno Duemila e per l'offesa ai valori cristiani di una Città che è tanto cara al cuore dei cattolici di tutto il mondo. La Chiesa non può tacere la verità, perché verrebbe meno alla fedeltà verso Dio Creatore e non aiuterebbe a discernere ciò che è bene da ciò che è male."
Il nostro "Dubio" rimane e sarebbe bello avere qualche risposta ufficiale da Sua Eminenza il Card. Bagnasco.
Luigi