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venerdì 1 agosto 2025

Una rondine che annuncia la primavera?

Vi proponiamo – in nostra traduzione – la lettera 1242 pubblicata da Paix Liturgique il 28 luglio, in cui si commenta la notizia della proroga concessa dal Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti alla Parrocchia di St. Margaret of Scotland di poter celebrare la Santa Messa tradizionale nella chiesa parrocchiale, in deroga al divieto previsto dalla lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes.
Sì tratta di una proroga con due importanti limiti, «ma vogliamo sperare che questa (piccola) rondine possa forse annunciare la primavera».

L.V.


Le sentinelle continuano per la 201ª settimana le loro preghiere per la difesa della Santa Messa tradizionale davanti all’Arcivescovado di Parigi (in rue du Cloître-Notre-Dame, 10), dal lunedì al venerdì, dalle ore 13:00 alle ore 13:30

Cari amici, una (piccola) buona notizia.

Il Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti del card. Arthur Roche ha concesso alla Parrocchia di St. Margaret of Scotland della Diocesi di San Angelo, in Texas, una proroga dell’esenzione dalle disposizioni dell’articolo 3, paragrafo 2, della lettera apostolica in forma di motu proprio Traditionis custodes sull’uso dei libri liturgici anteriori al Concilio Vaticano II, che vietano che la Santa Messa tradizionale, quando autorizzata dal Vescovo, sia celebrata in una chiesa parrocchiale [QUI e QUI: N.d.T.].

La proroga era stata richiesta da mons. Michael Sis, Vescovo di San Angelo, il 6 febbraio 2025, sotto papa Francesco, ed è stata concessa il 28 maggio, sotto Papa Leone XIV.

Due note negative:
  1. la proroga è stata concessa solo per due anni;
  2. don Freddy Martin Pérez, Parroco di St. Margaret of Scotland, ha precisato che il Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha concesso questa proroga perché la Parrocchia si sta impegnando «di instillare un chiaro apprezzamento per la Chiesa come lex orandi unica», ovvero della Messa riformata.

Generosità parsimoniosa, quindi. Ma vogliamo sperare che questa (piccola) rondine possa forse annunciare la primavera.

Durante l’estate, continuiamo a recitare i nostri Rosari davanti agli uffici dell’Arcivescovado (rue du Cloître-Notre-Dame, 10), dal lunedì al venerdì, dalle ore 13:00 alle ore 13:30, nella Église Saint-Georges di La Villette (avenue Simon Bolivar, 114, nel XIX arrondissement), il mercoledì e il venerdì alle ore 17:00, la domenica alle ore 18:15.

Echi della veglia: una coppia di giovani americani si ferma e ci dice in un ottimo francese: «È incredibile! All’inizio di luglio eravamo alla conferenza Fons et Culmen a San Francisco e abbiamo sentito parlare della vostra azione di preghiera davanti alla Cathédrale Notre-Dame di Parigi da un sacerdote africano che accompagnava il card. Robert Sarah, il quale ha tenuto una bella conferenza in cui ha detto…». E questi amici hanno cercato sul loro telefono e ci hanno letto «in francese» la frase pronunciata dal prelato guineano: «Stiamo vivendo un periodo di persecuzione del rito antico. Spero che finisca con il nuovo Papa. È difficile capire perché una Santa Messa antica di oltre milleseicento anni, che ha servito tanti santi, sia perseguitata». Chiediamo loro di inviarci questo bel testo e terminiamo insieme il nostro Rosario.

In unione di preghiera e amicizia.

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