
Grande omelia del Card. Robert Sarah.
Luigi C.
Cooperatores Veritatis, 27-7-25
“๐ง๐ฟ๐ผ๐ฝ๐ฝ๐ผ ๐๐ฝ๐ฒ๐๐๐ผ ๐ถ๐ป ๐ข๐ฐ๐ฐ๐ถ๐ฑ๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐น๐ฎ ๐ฟ๐ฒ๐น๐ถ๐ด๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฒ̀ ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐๐ฎ ๐ฐ๐ผ๐บ๐ฒ ๐๐ป’๐ฎ๐๐๐ถ๐๐ถ๐๐ฎ̀ ๐ฎ๐น ๐๐ฒ๐ฟ๐๐ถ๐๐ถ๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฏ๐ฒ๐ป๐ฒ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น’๐๐ผ๐บ๐ผ. ๐๐ฎ ๐ฟ๐ฒ๐น๐ถ๐ด๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐๐ถ๐ฒ๐ป๐ฒ ๐ฎ๐๐๐ถ๐บ๐ถ๐น๐ฎ๐๐ฎ ๐ฎ๐ฑ ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ ๐๐บ๐ฎ๐ป๐ถ๐๐ฎ๐ฟ๐ถ๐ฒ, ๐ฎ๐ฑ ๐ฎ๐๐๐ถ ๐ฑ๐ถ ๐ฏ๐ฒ๐ป๐ฒ๐ณ๐ถ๐ฐ๐ฒ๐ป๐๐ฎ, ๐ฎ๐น๐น’๐ฎ๐ฐ๐ฐ๐ผ๐ด๐น๐ถ๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐ถ ๐บ๐ถ๐ด๐ฟ๐ฎ๐ป๐๐ถ ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐ถ ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐๐ฒ๐๐๐ผ, ๐ฎ๐น๐น๐ฎ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐บ๐ผ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ณ๐ฟ๐ฎ๐๐ฒ๐ฟ๐ป๐ถ๐๐ฎ̀ ๐๐ป๐ถ๐๐ฒ๐ฟ๐๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฝ๐ฎ๐ฐ๐ฒ ๐ป๐ฒ๐น ๐บ๐ผ๐ป๐ฑ๐ผ. ๐๐ฎ ๐๐ฝ๐ถ๐ฟ๐ถ๐๐๐ฎ๐น๐ถ๐๐ฎ̀ ๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ๐ฏ๐ฏ๐ฒ ๐๐ป๐ฎ ๐ณ๐ผ๐ฟ๐บ๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐๐๐ถ๐น๐๐ฝ๐ฝ๐ผ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐๐ผ๐ป๐ฎ๐น๐ฒ, ๐๐๐ถ๐น๐ฒ ๐ฎ ๐ฝ๐ผ๐ฟ๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐๐ป ๐ฝ๐ผ’ ๐ฑ๐ถ ๐๐ผ๐น๐น๐ถ๐ฒ๐๐ผ ๐ฎ๐น๐น’๐๐ผ๐บ๐ผ ๐บ๐ผ๐ฑ๐ฒ๐ฟ๐ป๐ผ, ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐ผ ๐ฑ๐ฎ๐น๐น๐ฒ ๐๐๐ฒ ๐ฎ๐ฏ๐ถ๐๐๐ฎ๐น๐ถ ๐ฎ๐๐๐ถ๐๐ถ๐๐ฎ̀ ๐ฝ๐ผ๐น๐ถ๐๐ถ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ฒ๐ฑ ๐ฒ๐ฐ๐ผ๐ป๐ผ๐บ๐ถ๐ฐ๐ต๐ฒ. ๐๐ป๐ฐ๐ต๐ฒ ๐๐ฒ ๐พ๐๐ฒ๐๐๐ถ ๐๐ฒ๐บ๐ถ ๐๐ผ๐ป๐ผ ๐ถ๐บ๐ฝ๐ผ๐ฟ๐๐ฎ๐ป๐๐ถ, ๐พ๐๐ฒ๐๐๐ฎ ๐๐ถ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฟ๐ฒ๐น๐ถ๐ด๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฒ̀ ๐ณ๐ฎ๐น๐๐ฎ.
Le nostre chiese non sono sale da spettacolo, nรฉ sale da concerto o spazi per attivitร culturali o ricreative. La chiesa รจ la casa di Dio. Gli รจ riservata esclusivamente. Vi entriamo con rispetto e venerazione, vestiti decorosamente perchรฉ tremiamo davanti alla grandezza di Dio. Non tremiamo per paura ma per rispetto, stupore e ammirazione.” (cardinale Sarah)
Traduzione della splendida, forte e profonda omelia pronunciata dal Cardinal Robert Sarah, inviato speciale da Papa Leone XIV, al santuario di Sant’Anna d’Auray in Bretagna (Francia), di fronte a 30.000 fedeli, 26 luglio 2025. MEDITIAMOLA ATTENTAMENTE….
(fonte: Aleteia.fr – traduzione non rivista dall’autore)
« Carissimi fratelli della Bretagna e della Francia,
saluto con rispetto le autoritร civili qui presenti in occasione del quattrocentesimo anniversario delle apparizioni di sant’Anna in questi luoghi. Papa Leone XIV mi ha delegato presso di voi come suo inviato straordinario in questo santuario di Sant’Anna d’Auray. Con questo gesto, il Santo Padre vuole sottolineare l’importanza che attribuisce al vostro pellegrinaggio. Vi porto dunque, a tutti voi, pellegrini di sant’Anna, i saluti e la benedizione da parte del nostro amato Papa Leone XIV.
Il Papa prega per voi in questo giorno. Con il suo inviato, vi testimonia il suo affetto paterno. A suo nome, saluto con grande cordialitร Monsignor Raymond Centรจne, vescovo di Vannes, che tanto ama sant’Anna. Saluto gli altri vescovi, i padri abati e i superiori delle comunitร qui presenti, i sacerdoti venuti dalla Bretagna e da altri luoghi, e voi, cari pellegrini di sant’Anna, che siete giunti in questo santuario per rispondere alla chiamata di sant’Anna e, soprattutto, per adorare Dio.
In questo luogo, 400 anni fa, sant’Anna apparve a Yvon Nicolazic per dirgli: «Yvon Nicolazic, Me zo Anna, mamm Mari» (“Sono Anna, madre di Maria”, in bretone). «Yvon, non temere, sono Anna, madre di Maria. Dite al vostro parroco, al vostro sacerdote, che sulla terra chiamata Bocenno – cioรจ il luogo in cui ci troviamo attualmente – un tempo si costruรฌ una cappella a mio nome, fu la prima di tutta la regione. Da 924 anni e 6 mesi รจ in rovina, desidero che sia ricostruita al piรน presto e che ve ne prendiate cura, perchรฉ Dio vuole che io vi sia onorata, Dio vuole che veniate qui in processione».
Cari fratelli e sorelle, sant’Anna disse a Yvon Nicolazic: «Dio vuole questo luogo».
Dio ha scelto questa terra per farne un luogo santo, Dio ha voluto che una parte della vostra terra, una parte del vostro Paese, la Francia, fosse una terra sacra, una terra riservata. Dio ha voluto che i vostri antenati non coltivassero questo luogo, che non lo usassero per l’allevamento o l’agricoltura. Lo ha scelto perchรฉ fosse un luogo in cui essere onorato. C’รจ qui un grande mistero da meditare. C’erano tante altre chiese disponibili, tanti altri luoghi possibili, ma Egli ha scelto questo. Perchรฉ?
Anzitutto per dirci che Dio viene prima di tutto, che la gloria di Dio ci precede e non ci appartiene. Dio ci ha creati con un atto d’amore gratuito, tutta la creazione รจ opera delle sue mani, dono gratuito del suo amore.
Non abbiamo meritato il suo amore, Egli ci ha amati per primo, gli dobbiamo tutto, poichรฉ a Lui dobbiamo la vita, il movimento e l’essere. Per noi, sue creature e suoi figli, onorare Dio, rendergli gloria, รจ un atto di giustizia. Rendere gloria a Dio non รจ una scelta facoltativa, รจ un dovere, una necessitร . ร molto importante riprenderne coscienza, soprattutto nelle vostre societร che tendono a considerare Dio come morto, inutile, privo di interesse.
๐ง๐ฟ๐ผ๐ฝ๐ฝ๐ผ ๐๐ฝ๐ฒ๐๐๐ผ ๐ถ๐ป ๐ข๐ฐ๐ฐ๐ถ๐ฑ๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐น๐ฎ ๐ฟ๐ฒ๐น๐ถ๐ด๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฒ̀ ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐๐ฎ ๐ฐ๐ผ๐บ๐ฒ ๐๐ป’๐ฎ๐๐๐ถ๐๐ถ๐๐ฎ̀ ๐ฎ๐น ๐๐ฒ๐ฟ๐๐ถ๐๐ถ๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฏ๐ฒ๐ป๐ฒ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น’๐๐ผ๐บ๐ผ. ๐๐ฎ ๐ฟ๐ฒ๐น๐ถ๐ด๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐๐ถ๐ฒ๐ป๐ฒ ๐ฎ๐๐๐ถ๐บ๐ถ๐น๐ฎ๐๐ฎ ๐ฎ๐ฑ ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ ๐๐บ๐ฎ๐ป๐ถ๐๐ฎ๐ฟ๐ถ๐ฒ, ๐ฎ๐ฑ ๐ฎ๐๐๐ถ ๐ฑ๐ถ ๐ฏ๐ฒ๐ป๐ฒ๐ณ๐ถ๐ฐ๐ฒ๐ป๐๐ฎ, ๐ฎ๐น๐น’๐ฎ๐ฐ๐ฐ๐ผ๐ด๐น๐ถ๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐ถ ๐บ๐ถ๐ด๐ฟ๐ฎ๐ป๐๐ถ ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐ถ ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐๐ฒ๐๐๐ผ, ๐ฎ๐น๐น๐ฎ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐บ๐ผ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ณ๐ฟ๐ฎ๐๐ฒ๐ฟ๐ป๐ถ๐๐ฎ̀ ๐๐ป๐ถ๐๐ฒ๐ฟ๐๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฝ๐ฎ๐ฐ๐ฒ ๐ป๐ฒ๐น ๐บ๐ผ๐ป๐ฑ๐ผ. ๐๐ฎ ๐๐ฝ๐ถ๐ฟ๐ถ๐๐๐ฎ๐น๐ถ๐๐ฎ̀ ๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ๐ฏ๐ฏ๐ฒ ๐๐ป๐ฎ ๐ณ๐ผ๐ฟ๐บ๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐๐๐ถ๐น๐๐ฝ๐ฝ๐ผ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐๐ผ๐ป๐ฎ๐น๐ฒ, ๐๐๐ถ๐น๐ฒ ๐ฎ ๐ฝ๐ผ๐ฟ๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐๐ป ๐ฝ๐ผ’ ๐ฑ๐ถ ๐๐ผ๐น๐น๐ถ๐ฒ๐๐ผ ๐ฎ๐น๐น’๐๐ผ๐บ๐ผ ๐บ๐ผ๐ฑ๐ฒ๐ฟ๐ป๐ผ, ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐ผ ๐ฑ๐ฎ๐น๐น๐ฒ ๐๐๐ฒ ๐ฎ๐ฏ๐ถ๐๐๐ฎ๐น๐ถ ๐ฎ๐๐๐ถ๐๐ถ๐๐ฎ̀ ๐ฝ๐ผ๐น๐ถ๐๐ถ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ฒ๐ฑ ๐ฒ๐ฐ๐ผ๐ป๐ผ๐บ๐ถ๐ฐ๐ต๐ฒ. ๐๐ป๐ฐ๐ต๐ฒ ๐๐ฒ ๐พ๐๐ฒ๐๐๐ถ ๐๐ฒ๐บ๐ถ ๐๐ผ๐ป๐ผ ๐ถ๐บ๐ฝ๐ผ๐ฟ๐๐ฎ๐ป๐๐ถ, ๐พ๐๐ฒ๐๐๐ฎ ๐๐ถ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฟ๐ฒ๐น๐ถ๐ด๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฒ̀ ๐ณ๐ฎ๐น๐๐ฎ.
La religione non รจ questione di cibo o di azioni umanitarie. Nel deserto, รจ la prima tentazione che Gesรน respinge. Per redimere l’umanitร , occorre superare la miseria della fame e della povertร , ed รจ questo che il diavolo propone al Signore. Ma Gesรน risponde che quella non รจ la via della redenzione. Egli ci fa comprendere che anche se tutti avessero da mangiare a sazietร , se la prosperitร si estendesse a tutti, l’umanitร non sarebbe redenta.
๐ฉ๐ฒ๐ฑ๐ถ๐ฎ๐บ๐ผ ๐ถ๐ป๐ณ๐ฎ๐๐๐ถ ๐ฐ๐ผ๐บ๐ฒ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐ฝ๐ฟ๐ถ๐ผ ๐ป๐ฒ๐ถ ๐ฃ๐ฎ๐ฒ๐๐ถ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฏ๐ฒ๐ป๐ฒ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ, ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฟ๐ถ๐ฐ๐ฐ๐ต๐ฒ๐๐๐ฎ, ๐ฑ๐ฒ๐น๐น’๐ฎ๐ฏ๐ฏ๐ผ๐ป๐ฑ๐ฎ๐ป๐๐ฎ, ๐น’๐๐ผ๐บ๐ผ ๐๐ถ ๐ฎ๐๐๐ผ๐ฑ๐ถ๐๐๐ฟ๐๐ด๐ด๐ฒ, ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ฐ๐ต๐ฒ́ ๐ฑ๐ถ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ถ๐ฐ๐ฎ ๐๐ถ๐ผ ๐ฒ ๐ฝ๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐๐ผ๐น๐ผ ๐ฎ๐น๐น๐ฎ ๐ฟ๐ถ๐ฐ๐ฐ๐ต๐ฒ๐๐๐ฎ ๐ฒ ๐ฎ๐น ๐ฏ๐ฒ๐ป๐ฒ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐๐ฒ๐ฟ๐ฟ๐ฒ๐ป๐ผ. ๐๐ถ๐ผ̀ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐๐ฎ๐น๐๐ฎ ๐ถ๐น ๐บ๐ผ๐ป๐ฑ๐ผ ๐ฒ̀ ๐ถ๐น ๐ฝ๐ฎ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐๐ถ๐ผ. ๐๐ถ๐๐ผ๐ด๐ป๐ฎ ๐ป๐๐๐ฟ๐ถ๐ฟ๐ฒ ๐น’๐๐ผ๐บ๐ผ ๐ฐ๐ผ๐ป ๐ถ๐น ๐ฝ๐ฎ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐๐ถ๐ผ, ๐ฒ ๐ถ๐น ๐ฝ๐ฎ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐๐ถ๐ผ ๐ฒ̀ ๐๐ฟ๐ถ๐๐๐ผ ๐๐๐ฒ๐๐๐ผ. Ciรฒ che salverร il mondo รจ l’uomo che si inginocchia davanti a Dio per adorarlo e servirlo. Dio non รจ al nostro servizio. Siamo noi al suo servizio. Siamo stati creati per lodare e adorare Dio. ๐̀ ๐ป๐ฒ๐น๐น’๐ฎ๐ฑ๐ผ๐ฟ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐๐ฐ๐ผ๐ฝ๐ฟ๐ถ๐ฎ๐บ๐ผ ๐น๐ฎ ๐ป๐ผ๐๐๐ฟ๐ฎ ๐๐ฒ๐ฟ๐ฎ ๐ฑ๐ถ๐ด๐ป๐ถ๐๐ฎ̀, ๐ถ๐น ๐๐ฒ๐ป๐๐ผ ๐๐น๐๐ถ๐บ๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ป๐ผ๐๐๐ฟ๐ฎ ๐ฒ๐๐ถ๐๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ. ๐̀ ๐ถ๐ป๐ด๐ถ๐ป๐ผ๐ฐ๐ฐ๐ต๐ถ๐ฎ๐ป๐ฑ๐ผ๐ฐ๐ถ ๐ฑ๐ฎ๐๐ฎ๐ป๐๐ถ ๐ฎ ๐๐ถ๐ผ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐น’๐๐ผ๐บ๐ผ ๐๐ฐ๐ผ๐ฝ๐ฟ๐ฒ ๐น๐ฎ ๐๐๐ฎ ๐๐ฒ๐ฟ๐ฎ ๐ด๐ฟ๐ฎ๐ป๐ฑ๐ฒ๐๐๐ฎ ๐ฒ ๐ป๐ผ๐ฏ๐ถ๐น๐๐ฎ̀. ๐ ๐๐ฒ ๐ป๐ผ๐ป ๐ฎ๐ฑ๐ผ๐ฟ๐ถ๐ฎ๐บ๐ผ ๐๐ถ๐ผ, ๐ณ๐ถ๐ป๐ถ๐ฟ๐ฒ๐บ๐ผ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐ฎ๐ฑ๐ผ๐ฟ๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ป๐ผ๐ถ ๐๐๐ฒ๐๐๐ถ.
Dio ha scelto questo luogo per essere adorato, Dio ha scelto la Francia perchรฉ fosse come una terra santa, una terra riservata a Dio. Non profanate la Francia con leggi barbare e disumane che promuovono la morte mentre Dio vuole la vita. Non profanate la Francia perchรฉ รจ una terra santa, una terra riservata a Dio. La Bretagna รจ una terra sacra e deve rimanere tale, una terra riservata a Dio, Dio deve avere il primo posto.
E la nostra prima attivitร รจ adorare, glorificare Dio. ร l’espressione piรน alta della nostra gratitudine verso Dio e la piรน bella risposta della nostra vita all’eccezionale amore che ci porta. Per adorare Dio, bisogna mettersi da parte, nel silenzio. Venite qui nel silenzio del cuore per ascoltare Dio. Questo รจ ciรฒ che chiamiamo entrare in un atteggiamento sacro. Ci sono luoghi sacri, luoghi riservati a Dio, scelti da Dio. Questi luoghi non possono essere profanati da altre attivitร se non dalla preghiera, dal silenzio e dalla liturgia.
Le nostre chiese non sono sale da spettacolo, nรฉ sale da concerto o spazi per attivitร culturali o ricreative. La chiesa รจ la casa di Dio. Gli รจ riservata esclusivamente. Vi entriamo con rispetto e venerazione, vestiti decorosamente perchรฉ tremiamo davanti alla grandezza di Dio. Non tremiamo per paura ma per rispetto, stupore e ammirazione. Voglio dire grazie ai bretoni e alle bretoni che sanno indossare i piรน bei costumi tradizionali per rendere gloria alla maestร divina. Non si tratta qui di folklore. Lo sforzo esteriore che fate per vestirvi รจ solo il segno dello sforzo interiore che fate per presentarvi a Dio con un’anima pura, lavata dal sacramento, ornata dalla preghiera e dallo spirito di adorazione
I luoghi sacri non ci appartengono, sono di Dio. La liturgia ha come fine la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli, e la musica sacra รจ uno strumento privilegiato per favorire una partecipazione attiva e consapevole dei fedeli alla celebrazione dei misteri cristiani.
Durante le apparizioni, sant’Anna chiede a Yvon Nicolazic che l’antica chiesa sia ricostruita e che se ne abbia cura. ร difficile, รจ costoso, รจ esigente, eppure รจ l’immagine di ciรฒ che Dio vuole oggi. Dio vuole ancora oggi che ricostruiamo la sua casa. Dio viene a dirci oggi, a ciascuno di noi: «ho scelto la tua anima, ho scelto il tuo cuore come una terra sacra perchรฉ io vi sia adorato».
La tua anima battezzata รจ un luogo sacro, non profanarla abbandonandola alle passioni disordinate e allo spirito del mondo, non profanarla togliendo a Dio il primo posto. Se la chiesa della tua anima รจ in rovina, ascolta la chiamata di Dio. ร tempo di ricostruirla, di ricostruirla sulla roccia, la solida fondazione sulla quale dobbiamo edificare la nostra vita e la nostra speranza.
๐ฆ๐ถ̀, ๐ฒ̀ ๐๐ฒ๐บ๐ฝ๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐ฟ๐ถ๐ฐ๐ผ๐๐๐ฟ๐๐ถ๐ฟ๐ฒ ๐น๐ฎ ๐ฐ๐ต๐ถ๐ฒ๐๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ป๐ผ๐๐๐ฟ๐ฎ ๐ฎ๐ป๐ถ๐บ๐ฎ, รจ tempo di confessarti, confessa i peccati che hai commesso in parole o in azioni, di notte o di giorno, confessati in questo tempo favorevole e nel giorno della salvezza ricevi il tesoro celeste. «Soprattutto custodisci la tua anima», ci dice san Cirillo di Gerusalemme. ร tempo di prendersene cura, riservando ogni giorno un vero tempo di preghiera intensa e silenziosa, รจ tempo di scacciare gli idoli del denaro, degli schermi, della seduzione facile e volgare. Dio vuole il tuo cuore, Dio vuole la tua anima come ha voluto questa terra di Bretagna. La tua anima รจ un luogo sacro, prenditene cura. Solo in questo santuario sacro della tua anima Dio potrร parlarti, consolarti, riportarti a sรฉ con una conversione radicale. Solo in questo santuario interiore potrai udire la sua chiamata alla santitร , ad essere adoratore. «Siate santi perchรฉ io, il Signore vostro Dio, sono santo».
ร in questo luogo interiore e sacro che tu, giovane uomo, potrai udire la sua chiamata a essere sacerdote o religioso. Che tu, giovane donna, potrai udire la sua chiamata a donarti a lui nella vita religiosa, consacrandogli il tuo corpo, il tuo cuore e tutte le tue capacitร di amare. Se profani questo luogo interiore della tua anima con una vita dominata dal peccato e dalle distrazioni mondane, rischi di passare accanto alla tua vita, rischi di non essere mai veramente te stessa
Miei cari fratelli e sorelle, non rubiamo a Dio il santuario sacro della nostra anima. Dio l’ha creata, Dio l’ha redenta, non profaniamo il nostro corpo. Il nostro corpo รจ Tempio di Dio e lo Spirito di Dio abita in noi. Non distruggiamo questo Tempio, perchรฉ il Tempio di Dio รจ sacro, e questo Tempio siamo noi. Dio ce l’ha affidato affinchรฉ ce ne prendiamo cura e possiamo adorarlo nel silenzio. Dio lo vuole, Dio ti vuole.
Cari fratelli e sorelle, Dio ha scelto questa porzione di terra di Bretagna con un’intenzione tutta speciale, ha voluto essere onorato qui attraverso il culto reso a sant’Anna. Non esiste altro luogo al mondo dove sant’Anna sia apparsa. Che privilegio! Che grazia! Che mistero! Sant’Anna porta in questo luogo un messaggio particolare, lei che, insieme a Gioacchino, non aveva figli a causa dell’etร avanzata. Il suo cuore doveva essere colmo di dolore e inquietudine. Che sofferenza per il cuore di una donna che aspira a diventare madre e vede la sua attesa prolungarsi.
Quanto avrร dovuto interrogarsi sant’Anna: รจ colpa mia? Perchรฉ una tale prova? Sicuramente tra voi ci sono uomini e donne che soffrono per non avere figli. Sicuramente tra voi ci sono genitori il cui cuore, come quello di sant’Anna, รจ invaso dalla sofferenza, dall’angoscia e dall’inquietudine per figli malati, che hanno abbandonato la fede, che sembrano allontanarsi da Dio, o ancora per la famiglia, o per la patria che sembra in pericolo.
Le nostre prove e sofferenze ci pongono talvolta in uno stato di profonda incomprensione. Perchรฉ la morte di un figlio? Perchรฉ la sofferenza degli innocenti? Perchรฉ la guerra? Perchรฉ il tradimento? Perchรฉ, Signore? A volte ci sentiamo abbandonati da Lui. Apparentemente Dio non c’รจ piรน, e per l’Europa, Dio รจ morto. Dobbiamo ribellarci? Dobbiamo pensare che Dio sia diventato indifferente? Dobbiamo abbandonare la pratica religiosa perchรฉ non ascolta le nostre preghiere? Dobbiamo smettere di pregare e di andare a messa la domenica?
Guardiamo sant’Anna e ascoltiamo la sua voce. Cosa fa? Si ribella contro Dio? Si allontana da Dio? No, rimane nell’adorazione. Dio รจ piรน grande delle nostre incomprensioni, dei nostri dubbi. Dio รจ piรน grande del nostro cuore. Di fronte al male, non abbiamo risposte preconfezionate, non abbiamo risposte umane. Di fronte al male, abbiamo una sola risposta: l’adorazione. La nostra unica risposta davanti al mistero del male รจ l’adorazione silenziosa. Sรฌ, il male รจ incomprensibile, ma sappiamo per fede che la fiducia adorante in Dio รจ piรน forte dell’assurditร del male.
Sant’Anna รจ venuta a dire qui ai bretoni, a tutta la Francia, e attraverso loro agli uomini di tutti i Paesi e di tutti i luoghi, che ๐น’๐ฎ๐ฑ๐ผ๐ฟ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฒ̀ ๐น’๐๐ป๐ถ๐ฐ๐ผ ๐ฟ๐ถ๐บ๐ฒ๐ฑ๐ถ๐ผ ๐ฎ๐น๐น๐ฎ ๐ฑ๐ถ๐๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ. ๐๐ฎ ๐ณ๐ฒ๐ฑ๐ฒ ๐ถ๐ป ๐๐ถ๐ผ ๐ฒ ๐น’๐ฎ๐ฑ๐ผ๐ฟ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐๐ถ๐ผ ๐๐ผ๐ป๐ผ ๐ด๐น๐ถ ๐๐ป๐ถ๐ฐ๐ถ ๐ฟ๐ถ๐บ๐ฒ๐ฑ๐ถ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ฝ๐ผ๐๐๐ผ๐ป๐ผ ๐ด๐ฎ๐ฟ๐ฎ๐ป๐๐ถ๐ฟ๐ฒ ๐ฎ๐ด๐น๐ถ ๐๐ผ๐บ๐ถ๐ป๐ถ ๐๐ป๐ฎ ๐ฝ๐ฎ๐ฐ๐ฒ ๐๐ผ๐น๐ถ๐ฑ๐ฎ ๐ฒ ๐ฑ๐๐ฟ๐ฎ๐๐๐ฟ๐ฎ.
Voi tutti che soffrite, mi rivolgo a voi: guardate sant’Anna. Voi tutti che siete nello sconforto per i vostri figli, i vostri genitori, la vostra patria: guardate sant’Anna. Come lei, perseveriamo nell’adorazione. L’adorazione di Dio non ci deluderร mai. L’adorazione paziente e silenziosa di sant’Anna ha permesso la nascita di Maria, la madre del Salvatore, la piรน bella, la piรน pura, la piรน santa di tutte le creature.
๐ฉ๐ผ๐ถ ๐๐๐๐๐ถ ๐ถ๐น ๐ฐ๐๐ถ ๐ฐ๐๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ฒ̀ ๐ฐ๐ผ๐น๐บ๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐ฑ๐ผ๐น๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ฒ ๐ฝ๐ฒ๐ป๐ฎ: ๐น๐ฎ ๐๐ผ๐๐๐ฟ๐ฎ ๐ฎ๐ฑ๐ผ๐ฟ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฝ๐ผ๐ฟ๐๐ฒ๐ฟ๐ฎ̀ ๐ณ๐ฟ๐๐๐๐ผ ๐ป๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐ป๐๐ฎ. ๐’๐ฎ๐ฑ๐ผ๐ฟ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐๐ฒ๐๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐ป๐๐ฒ ๐ฒ ๐ผ๐๐๐ถ๐ป๐ฎ๐๐ฎ ๐๐พ๐๐ฎ๐ฟ๐ฐ๐ถ๐ฎ ๐น๐ฒ ๐๐ฒ๐ป๐ฒ๐ฏ๐ฟ๐ฒ ๐ฒ ๐ฝ๐ผ๐ฟ๐๐ฎ ๐น๐ฎ ๐น๐๐ฐ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐ป๐๐ฎ.
Quando tutto sembra buio, possiamo sempre dire, con il nostro amato Papa Leone XIV, che il male non vincerร , il male non prevarrร . Dio, il nostro Dio, รจ infinitamente buono, infinitamente bello, infinitamente grande. Oggi, con sant’Anna, in questo luogo benedetto e scelto da Dio, si levi in ciascuno dei nostri cuori questo grido d’amore:
«Venite, adoriamo il Signore, venite, adoriamolo, prostriamoci davanti a lui, pieghiamo le ginocchia davanti all’Eterno nostro Creatore, perchรฉ egli รจ il nostro Dio. Amen.»