Grazie al Maestro Aurelio Porfiri per questo piccolo catechismo liturgico sulla Sacrosanctum Concilium.
Una preparazione al Convegno liturgico di oggi e del Pellegrinaggio Summorum Pontificum di questi giorni a Roma.
Luigi C.
settembre 17, 2024
Dignità della musica sacra
Domanda 1: Che valore ha la tradizione musicale della Chiesa?
Risposta: La tradizione musicale della Chiesa costituisce un patrimonio d'inestimabile valore, eccellendo tra le altre espressioni dell'arte, specialmente perché il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della liturgia solenne.
Domanda 2: Chi ha lodato il canto sacro?
Risposta: Il canto sacro è stato lodato dalla sacra Scrittura, dai Padri della Chiesa e dai romani Pontefici, specialmente a partire da S. Pio X, che hanno sottolineato con insistenza il compito ministeriale della musica sacra nel culto divino.
Domanda 3: Come può la musica sacra essere considerata più santa?
Risposta: La musica sacra è tanto più santa quanto più strettamente è unita all'azione liturgica, esprimendo la preghiera in modo più soave, favorendo l'unanimità e arricchendo di maggior solennità i riti sacri.
Domanda 4: La Chiesa ammette tutte le forme di arte nel culto divino?
Risposta: La Chiesa approva e ammette nel culto divino tutte le forme della vera arte, purché dotate delle qualità necessarie.
La liturgia solenne
Domanda 5: Quando l'azione liturgica riveste una forma più nobile?
Risposta: L'azione liturgica riveste una forma più nobile quando i divini uffici sono celebrati solennemente con il canto, con i sacri ministri e la partecipazione attiva del popolo.
Domanda 6: Cosa si deve osservare riguardo all'uso della lingua nella liturgia?
Risposta: Si devono osservare gli articoli 36 per l'uso della lingua, 54 per la messa, 63 per i sacramenti e 101 per l'ufficio divino.
Domanda 7: Come deve essere trattato il patrimonio della musica sacra?
Risposta: Il patrimonio della musica sacra deve essere conservato e incrementato con grande cura, promuovendo con impegno le "scholae cantorum", specialmente presso le chiese cattedrali.
Domanda 8: Chi deve curare la partecipazione attiva del popolo nel canto?
Risposta: I vescovi e gli altri pastori d'anime devono curare diligentemente che in ogni azione sacra celebrata con il canto, tutta l'assemblea dei fedeli possa partecipare attivamente, a norma degli articoli 28 e 30.
Formazione musicale
Domanda 9: Come deve essere curata la formazione musicale nei seminari e altri istituti?
Risposta: Si deve curare molto la formazione e la pratica musicale nei seminari, nei noviziati dei religiosi e delle religiose e negli studentati, come pure negli altri istituti e scuole cattoliche, preparando i maestri destinati all'insegnamento della musica sacra e promuovendo istituti superiori di musica sacra dove possibile.
Domanda 10: Chi deve ricevere una vera formazione liturgica?
Risposta: Una vera formazione liturgica deve essere data ai musicisti, ai cantori e in primo luogo ai fanciulli.
Canto gregoriano e polifonico
Domanda 11: Qual è il canto proprio della liturgia romana?
Risposta: La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della liturgia romana e gli si deve riservare il posto principale nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni.
Domanda 12: Quali altri generi di musica sacra sono ammessi?
Risposta: Gli altri generi di musica sacra, specialmente la polifonia, non sono esclusi dalla celebrazione dei divini uffici purché rispondano allo spirito dell'azione liturgica, a norma dell'articolo 30.
Domanda 13: Cosa si deve fare riguardo ai libri di canto gregoriano?
Risposta: Si deve condurre a termine l'edizione tipica dei libri di canto gregoriano e preparare un'edizione più critica dei libri già editi dopo la riforma di S. Pio X, nonché un'edizione con melodie più semplici per le chiese più piccole.
Canti religiosi popolari
Domanda 14: Come deve essere promosso il canto religioso popolare?
Risposta: Il canto religioso popolare deve essere promosso con impegno affinché possa risuonare nelle voci dei fedeli durante i pii e sacri esercizi, nonché nelle azioni liturgiche secondo le norme stabilite dalle rubriche.
La musica sacra nelle missioni
Domanda 15: Come deve essere trattata la tradizione musicale delle missioni?
Risposta: La musica delle regioni con una propria tradizione musicale, specialmente nelle missioni, deve essere riconosciuta e valorizzata sia nell'educazione del senso religioso di quei popoli sia nell'adattare il culto alla loro indole, a norma degli articoli 39 e 40.
Domanda 16: Come devono essere formati i missionari riguardo alla musica?
Risposta: Nella formazione musicale dei missionari si deve procurare che essi siano in grado di promuovere la musica tradizionale dei popoli tanto nelle scuole quanto nelle azioni sacre.
L'organo e gli strumenti musicali
Domanda 17: Qual è lo strumento musicale tradizionale nella Chiesa latina?
Risposta: Nella Chiesa latina, l'organo a canne è tenuto in grande onore per la sua capacità di aggiungere splendore alle cerimonie e di elevare gli animi a Dio e alle cose celesti.
Domanda 18: Si possono usare altri strumenti nel culto divino?
Risposta: Altri strumenti possono essere ammessi nel culto divino con il giudizio e il consenso della competente autorità ecclesiastica territoriale, purché siano adatti all'uso sacro, convengano alla dignità del tempio e favoriscano l'edificazione dei fedeli.
Missione dei compositori
Domanda 19: Qual è la missione dei musicisti cristiani?
Risposta: I musicisti cristiani sono chiamati a coltivare la musica sacra e ad accrescere il suo patrimonio, componendo melodie che abbiano le caratteristiche della vera musica sacra e che favoriscano la partecipazione attiva di tutta l'assemblea dei fedeli.
Domanda 20: Quali caratteristiche devono avere i testi destinati al canto sacro?
Risposta: I testi destinati al canto sacro devono essere conformi alla dottrina cattolica e preferibilmente tratti dalla sacra Scrittura e dalle fonti liturgiche.