Riscopriamo il saluto francescano.
Riscopriamo l’augurio “Pace e bene!” che San Francesco d’Assisi offriva a tutti
Luigi C.
Informazione Cattolica, 4-10-24, Nicola Sajeva
PERCHE’ INVECE DI CHIEDERE “COME STAI?” NON PROVIAMO A SALUTARE I NOSTRI INTERLOCUTORI CON “PACE E BENE”? SONO DUE VALORI CONDIVISIBILI DA TUTTI, PRONTI A CREARE DIALOGO, DUE SICURE ARCATE PER UN PONTE IN GRADO DI FARCI SUPERARE TUTTE LE VALLATE IDEOLOGICHE
Sono tante le espressioni usate dalle persone che si incontrano per scambiarsi una parola, un sorriso, un alito del cuore. Alcune riscaldano la nostra quotidianità, altre creano imbarazzo, disorientamento, tendenza a tradire con una bugia le aspettative di chi ci sta davanti.
Mi appresto a manifestare qualche riflessione convinto di non poter cambiare il mondo ma consapevole di far cadere la goccia giusta nei frullatore per rendere la tonalità del composto più rosea così da potere accedere ad orizzonti di speranza più realizzabili. In un contesto sociale dove l’incertezza la fa da padrona, dove la precarietà non può che generare malessere esistenziale, dove la maggior parte dei valori umani stentano a colorarsi di sincerità, di disponibilità, di trasparenza, offrire qualche uscita di sicurezza non è soluzione da scartare.
Riservatezza da una parte. voglia di forzare la sacralità della nostra intimità dall’altra, scendono spesso in campo per contendersi una scena dove la visibilità spesso sbanca la riservatezza e rende sazia la voglia di mettere a nudo la nostra interiorità.
Tutto a posto? Come stai? Cosa mi racconti di bello? Come sono andate le ferie? Sono alcune e non le sole domande dinanzi alle quali la nostra tendenza alla sincerità è messa a dura prova. Non sempre nascondono malizia e desiderio di invadere la sfera personale, ma molto spesso sono tentativi maldestri di manifestare una falsa vicinanza spirituale, un’apparente solidarietà, una pelosa compassione.
Tutto fila nei giusti binari quando queste espressioni partono dal cuore di un vero amico per manifestare un desiderio di condivisione capace di potenziare le nostre riserve di fiducia, di coraggio, di attesa di un futuro migliore. In questo caso diventano balsamo per le nostre difficoltà, speranza per il prosieguo della nostra esistenza, forza rigenerante in grado di potenziare la realizzazione dei nostri sogni. Ora è il momento di dare consistenza e colore al vago fumo che dall’inizio vado alimentando per creare sfondi idonei al tema di questa riflessione.
Cosa propongo di concreto? Quali parole desidero escano dalla bocca e dal cuore delle persone che incrociano il nostro cammino? C’è una formula sicura per disperdere tutte le possibili deformazioni, tutti i sospetti, tutti gli inconfessati desideri di scoprire una personalità non disposta a svelare alcuna combinazione del suo forziere.
Pace e bene! Questo l’augurio che Francesco d’Assisi offriva a tutti. Ricchi e poveri, sapienti e ignoranti, superbi e umili, arroganti e miti, importanti e poco stimati, potevano trovare in questo saluto l’acqua immacolata della sincerità, l’ombra rinfrescante, il riposo spirituale, l’alito caldo in grado di sciogliere la fredda brina della solitudine.
Pace e bene! Nessun sospetto può allertare i suoi tentacoli opprimenti, nessuna incertezza può compromettere il nostro desiderio di incontro.
Pace e bene: due valori condivisibili da tutti, pronti a creare dialogo, piattaforme conviviali. scambio libero da ogni calcolo opportunistico, offerta fraterna aperta a tutte le possibili combinazioni umanizzanti; due sicure arcate per un ponte in grado di farci superare tutte le vallate ideologiche.
Pace e bene! Un messaggio d’amore capace di fare incontrare politici di tutte le sponde, discepoli di tutte le religioni, uomini portatori di culture diverse. Un messaggio sbocciato nel cuore di Francesco d’Assisi destinato a non conoscere la malinconia del tramonto, un messaggio maturato contemplando la sofferenza di un crocifisso, un augurio illuminato e fecondato dal desiderio di condividere la gioia di una risurrezione. Queste le motivazioni che portavano Francesco a tinteggiare di fraternità amorevole l’incontro con tutto il creato.
Allora sarà tutto a posto se Pace e bene saranno stati in grado di trasmettere al nostro cuore tutte le loro vitali potenzialità. Sarà tutto a posto se Pace e bene riusciranno ad innescare nei nostri cuori meccanismi di buona volontà per essere sempre protagonisti positivi nella società.
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