Chi siamo noi?
Con questa domanda, non retorica, Rubén Peretò Rivas, Direttore del Centro Internazionale di Studi Liturgici, ha aperto i lavori
Non siamo esteti o passatisti, o eccentrici che restano legati a manifestazioni esteriori o superate. Siamo, molto semplicemente, cattolici che hanno compreso come la soluzione della crisi della Chiesa sia lasciare da parte il cibo inconsistente che ha affamato e indebolito l'ecumene negli ultimi cinquant'anni, come tutte le indicazioni sociologiche dimostrano, e ritornare al pasto sostanzioso che ha nutrito abbondantemente la Chiesa per quasi duemila anni.
A queste considerazioni, tanto ovvie quanto rivoluzionarie, l'abbé Claude Barthe, il Cappellano del pellegrinaggio Summorum Pontificum, ha aggiunto con il consueto acume d'analisi la domanda pressante di ridare piena libertà alla Liturgia Tradizionale, che sarà la colonna vertebrale della ripresa della Chiesa.
L'assemblea si è stretta in un corale applauso intorno al card. Robert Sarah che partecipa ai nostri lavori.
Enrico
“Ovvie”? Mica tanto. Sono considerazioni fondamentali, visto il chiasso che fanno i pochi che riducono la fede ad una questione di paramenti, riti o lingua.
RispondiEliminaLa religione non si esaurisce nella liturgia, ma nemmeno nelle attività di una onlus…
RispondiElimina