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domenica 13 ottobre 2024

Abbazia di Norcia, settembre: tempo di nuovi inizi - #norcia #sanbenedetto

Vi proponiamo la lettera di dom Benedetto Nivakoff O.S.B., Abate di San Benedetto in Monte (Norcia), pubblicata il 4 ottobre, con la quale racconta le piccole e grandi novità che hanno coinvolto l’Abbazia di Norcia ed i suoi monaci benedettini, tra l’estate e l’inizio dell’autunno.
Preghiamo per questa bellissima comunità monastica e per le vocazioni di santi monaci e sacerdoti.
Con l’aiuto di generosi benefattori, la Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Norcia è stata riaperta alla fine del 2020 e la ricostruzione del monastero del XVI secolo è ormai ben avviata.
Ricordiamo che chi desiderasse partecipare a questa ricostruzione può prendere in considerazione la possibilità di fare una donazione di qualsiasi importo, in una delle modalità indicate alla pagina it.nursia.org/donazioni.html. Se si desidera sostenere la costruzione di un locale o di una parte specifica del monastero, è possibile prendere accordi scrivendo a info@nursia.org.

L.V.


Cari amici,
per noi monaci, settembre è solitamente un mese tranquillo, nel quale riprendiamo il digiuno di un pasto al giorno. L’osservanza di questa antica pratica, un tempo seguita anche dai laici, inizia dalla festa dell’Esaltazione della Santa Croce. Essa non solo offre un sollievo concreto ai cuochi del monastero (molto più semplice cucinare una sola volta al giorno anziché due, soprattutto se bisogna farlo per una trentina di persone!), ma rappresenta anche un’occasione di rinnovamento. Sia i monaci che i laici hanno bisogno di molti nuovi inizi nella loro vita spirituale: prendere, dal 14 settembre fino a Pasqua, un solo pasto al giorno ci ricorda in modo tangibile che tutte le realtà materiali passeranno, mentre quelle spirituali dureranno.

Ma questo è stato anche un settembre più movimentato del solito. L’8 uno dei nostri monaci ha emesso con gioia i suoi primi voti.


Successivamente, ho trascorso due settimane a Roma per il Congresso Internazionale degli Abati, che si tiene solitamente ogni quattro anni. In quei giorni abbiamo anche avuto il compito di eleggere il nuovo Abate Primate. A differenza dei superiori generali di altri ordini, la cui autorità si estende a ciascuna provincia o comunità, il ruolo di Abate Primate fu introdotto nel XIX secolo da Papa Leone XIII per sostenere lo scambio reciproco tra le diverse case benedettine autonome. Durante il congresso ho avuto l’opportunità di incontrare abati provenienti da tutto il mondo, e un tema ricorrente nelle nostre conversazioni è stata la sfida di mantenere la Fede in mezzo a un diffuso declino. Non ci sembrava di poter trovare altra risposta a questa domanda se non Cristo stesso, il cui misterioso silenzio ci inquieta e allo stesso tempo ci attira verso una fede più profonda.

Dom Benedetto Nivakoff O.S.B., Padre Abate, saluta dom Jeremias Schröder O.S.B., nuovo Abate Primate,  durante il Congresso Internazionale degli Abati.


Infine, visite di amici (nelle foto qui sotto), l’inizio dell’anno accademico e un’uscita comunitaria al birrificio hanno dato ulteriore sostegno alla nostra fede. Quest’anno Dom Filippo sta seguendo corsi di filosofia alla Katholische Hochschule ITI, in Austria, mentre Dom Basilio studia letteratura italiana all’Università degli Studi di Perugia e Dom Martino continua il suo impegno accademico in campo liturgico a Sant’Anselmo, a Roma. L’attività accademica condotta individualmente, da un singolo monaco, dona a tutta la comunità nuove ispirazioni e conoscenze, che ci aiutano a crescere nel desiderio di Dio.

La visita del card. Raymond Leo Burke.

La visita di mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia.

Vorrei terminare ringraziando vivamente tutti coloro che, quest’estate, hanno contribuito a rendere possibili le grandi celebrazioni dell’inaugurazione del monastero e della benedizione abbaziale e vi hanno preso parte.

In Cristo,
Padre Abate

La processione cittadina per la Festa della Madonna Addolorata.

I monaci all’interno del birrificio

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