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venerdì 27 settembre 2024

E’ davvero necessario capire tutte le parole della Messa?

No.
Delle canzoni in inglese dei nostri beniamini, capiamo tutte le parole? No, ma nessuno si tratterrebbe dal dire che alcune canzoni in inglese sono dei capolavori universali. 
Quello che conta è l'insieme: la melodia, il senso generale del testo, o anche magari solo del titolo.
Ancor più spesso a far apprezzare una canzone è il semplice fatto di essere stata scritta da tal cantauotore o cantata da tal'altra cantante. O molto più semplicemente di essere stata ascoltata in un certo periodo della propria vita, o di averla sentita in un film. 
Insomma: 
Imagine dei Beatles, My way di Sinatra, Over the rainbow di Garland, What a wonderful world di Armstrong, Are you lonesome tonight di Elvis, Dancing in the dark di Springsteen, Wonderwall degli Oasis, I don't want to miss a thing degli Aerosmith, Starman di Bowie, Dancing queen degli ABBA, I still miss someone di Cash, (e si potrebbe andare avanti per righe e righe)  sono capolavori assoluti di cui tutti conosciamo e canticchiamo il ritornello. Ma davvero ne capiamo tutte le parole? Onestamente, no. 

Ecco (fatti i debiti distinguo) lo stesso vale per la S. Messa. Quando ci troviamo in un paese staniero, andiamo alla Messa anche se celebrata nella lingua nazionale, perchè riconosciamo, e quindi sappiamo, "il senso" delle parti della Messa, e ci uniamo in spirito di devozione agli altri fedeli e ai gesti universali (o tali dovrebbero essere...) del sacerdoti. 
Idem per la Messa in latino: forse non si capiscono tutte le parole in latino, forse non si sentono le parti recitate "in secreto", ma i fedeli sanno, conoscono e riconoscono il "senso", il significato, il valore, gli effetti della celebrazione. 
Quindi dire "non vado alla Messa in latino perchè non capisco nulla" è solo una scusa preconcetta, frutto di polemiche ideologistiche.
Andiamo alla Messa! Andiamo alla Messa di sempre!
Luigi C.

Il Cammino dei Tre Sentieri, 9 Settembre 2024

Una delle obiezioni più frequenti che si fanno a chi afferma la piena cattolicità del Rito Romano Antico e di quanto questo sia più conforme alla Verità Cattolica, è che questo Rito, essendo celebrato in lingua latina, risulterebbe poco comprensibile e quindi impedirebbe una piena partecipazione.
L’obiezione però non tiene perché la partecipazione durante la Messa non è data dalla perfetta comprensione delle parole del celebrante, bensì nell’essere consapevoli di ciò che sta avvenendo e quindi del Mistero che si realizza. Inoltre, la partecipazione alla Messa si misura con l’adesione del cuore e non con una adesione strettamente intellettuale. A riguardo il modello è la Vergine Maria, la quale, ai piedi della Croce, non rispondeva, non parlava, bensì offriva e contemplava.
E che il modello della partecipazione alla Messa sia proprio la Madonna, ce ne dà conferma anche santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690), la famosa apostola del Sacro Cuore di Gesù. Ella ha rivelato:

Nostro Signore m’insegnò che dovevo assistere alla santa Messa con le disposizioni della Beata Vergine ai piedi della Croce, e offrire all’Eterno Padre le disposizioni di Maria insieme con i patimenti del suo divin Figlio per domandargli la conversione dei cuori ostinati.

Più chiaro di così!

3 commenti:

  1. Condivido pienamente, ma aggiungo un'osservazione già fatta: per me sarebbe bellissimo seguire la Messa in latino in un Paese straniero...Ho insegnato per tutta la vita questa lingua. Un caro saluto.

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    1. Io ho assistito alla Santa Messa apostolica ogni volta che sono stato in vacanza all'estero: Germania, Inghilterra e Spagna. È incredibile riuscire a pregare ed a seguire il Santo Sacrificio dell'Altare insieme a persone che non parlano la tua lingua, e tu la loro (almeno in un paio di casi): qui si capisce bene il significato di quell'"Unam" che noi diciamo nel Credo.

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    2. Lo faccio anch’io seguendo la forma ordinaria.

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