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sabato 28 settembre 2024

Camillo Langone. "Il messale in latino è discriminato. Altro che inclusione"

Argute parole del sempre efficace Camillo Langone.
Luigi C.


C'è liturgia e liturgia: nella sua tradizione solenne, la messa tridentina ormai è pratica di pochi nella Chiesa, eppure rappresenta l'argine perfetto per bloccare la tentazione di dirigersi verso preti protestanti o sindacalisti
Se tutte le religioni sono uguali, come ha detto Papa Francesco a Singapore, perché un messale è meno uguale degli altri? Il messale di San Pio V (per intenderci: il messale in latino) è discriminato dall’attuale Pontefice che ha relegato i suoi celebranti praticamente nelle catacombe. Altro che inclusione. Eppure la messa tridentina frena l’uscita di tanti cattolici in direzione dell’ortodossia. L’ortodossia, per chi è sensibile alla bellezza, è una tentazione continua. Ma ora, almeno, chi è disgustato dai preti vestiti da protestanti (clergyman) o da sindacalisti (maglione) può andare dai preti vestiti da preti (abito talare). Ora, almeno, chi è stomacato dalle chitarre e dai tamburelli delle messe postconciliari, cocciutamente beat a sessant’anni dal beat, può passare ai canti in latino della messa tradizionale. Di messe in latino ce ne sono parecchie e sempre più frequentate: alcune sono clandestine, celebrate da sacerdoti diocesani che temono le rappresaglie dei feroci vescovi bergogliani, altre sono (di malavoglia) autorizzate e il loro elenco si trova sui siti appositi. Ma perché angariare dei cristiani quando si fanno sorrisoni a buddisti e maomettani? Se tutte le religioni sono un cammino per arrivare a Dio, si riconosca nella messa in latino un cammino per arrivare a “quella Roma onde Cristo è romano”.

5 commenti:

  1. Non fa una piega. Giuste osservazioni.

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  2. Bergoglio è palesemente un cripto protestante con venature massoniche

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  3. non buttiamola sull'estetismo; il punto non è la "bellezza" del gregoriano e la "bruttezza" del beat; o seguendo la Via Verità Vita ci sforziamo di entrare per la Porta Stretta, o seguendo le mode più comode, più lustreggianti, più propagandate, ci affolliamo sulla via spaziosa e sulla porta larghissima che ci introduce alla perdizione. Con questo non voglio dire che chi segue la Messa in latino si salva e chi quella in italiano si danna, per carità, nessuna delle due è vera, ma ognuno deve fare la sua scelta di vita, così come il Signore gliela mette davanti.

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  4. Sono d'accordo, vorrei sapere dove celebrano Messa in latino dalle mie parti!

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