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domenica 25 agosto 2024

Un Vescovo basco nuovo bersaglio del progressismo

Ancora qualche Vescovo con la schiena dritta.
Qualche piccola buona notizia dalla Spagna.
Luigi C.


UN INTERVENTO CORAGGIOSO DEL VESCOVO DI BILBAO

Il vescovo di Bilbao, Joseba Segura, è diventato un nuovo bersaglio del progressismo basco per aver dichiarato che non è possibile costruire l’identità, l’essere un uomo o una donna, o qualsiasi altro “intermedio”, senza considerare il corpo con cui siamo nati.
Queste dichiarazioni sono state fatte durante un’omelia nella Basilica di Begoña. Segura ha descritto l’ora attuale come un periodo “peculiare”, in cui, pur promuovendo il culto del corpo attraverso diete, ginnastiche e schirurgia plastica, si mette in dubbio che l’organismo possa imporre restrizioni e limiti alla nostra volontà di essere ciò che vogliamo.
Il vescovo ha sottolineato l’importanza di distinguere tra il legittimo riconoscimento che alcune persone possono provare insoddisfazione e sofferenza con il loro corpo, e l’idea che il corpo non abbia nulla da dire. Inoltre, ha criticato la nozione di libertà assoluta di essere ciò che si desidera senza la necessità di giustificazione, sottolineando che il desiderio puro non è in grado di creare la realtà.
Infine, Segura ha detto che, purtroppo, non tutti hanno il talento di giocare a calcio, vincere medaglie olimpiche, nuotare come pesci, volare come uccelli, o essere più attraenti di quanto non siamo già.
Il presidente del Consiglio basco per la gioventù, Iratxe Uriarte, ha denunciato le “dichiarazioni di tránsfobiche” fatte dal vescovo di Bilbao, Joseba Segura, durante l’omelia della messa dell’Assunzione nella Basilica di Begoña nella Basílica di Begoña nella capitale di Biscay.

In un’intervista su Radio Euskadi, raccolta da Europa Press, Uriarte ha sottolineato che il messaggio di Segura è abbastanza lontano dai valori che insegna il cattolicesimo, che mira ad amare il vicino di uno.

Ritengo che il vescovo di Bilbao, in questo caso, sia quello di promuovere questa ondata reazionaria che si trova in tutti i Paesi Baschi o in tutto lo Stato spagnolo, e di fare dichiarazioni piuttosto transfhobiche, ha affermato.

Questa signora osa dire che se la Chiesa vuole avvicinarsi ai giovani a lei, devono modernizzare quel discorso e cambiare quel paradigma. Ha quindi respinto i discorsi d’odio, che separano e si dividono. Non capiscono che ci sono persone che possono essere transgender o che due donne o due uomini possono avere figli, ha sottolineato.

Come al solito, questi gruppi anti-cattolici che alcuni cercano di soddisfare con gli occhiali permanenti sono ancora una volta chiariti che non sono cattolici e cercano solo di porre fine alla Chiesa e alla Verità di cui sono portatori per giustificare le loro delizie.

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