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mercoledì 10 luglio 2024

Vuoi che Dio ti aiuti? Aiuta gli altri pregando per loro

Pregare, pregare, pregare. E poi agire.
Luigi C.

Il Cammino dei Tre Sentieri,  17 GIUGNO 2024

Cari pellegrini, l’abbiamo detto più volte: la preghiera è il gesto umanamente più vero e quindi anche più importante. La preghiera principalmente unisce a Dio, ma unisce anche i singoli battezzati secondo quell’importante verità cattolica qual é la comunione dei santi. Pregare per gli altri, prima di tutto per i propri cari secondo una giusta gerarchia dell’amore, è un dovere che non solo aiuta coloro a cui le preghiere sono indirizzate, ma anche l’anima di colui che s’impegna nella preghiera. In una libro devozionale si racconta un episodio che toccò a san Pier Damiani (1007-10072) quando questi era ancora fanciullo. Un orfanello aveva trovato una moneta lungo un sentiero. Avrebbe potuto appropriarsene, poiché era impossibile trovarne il padrone; avrebbe anche potuto sovvenire a qualche urgente bisogno; ma non lo fece. Pensò di far celebrare una Santa Messa per i genitori defunti. Il Signore gradì il pietoso atto e venne in soccorso dell’orfanello. Quando questi chiese al Sacerdote la celebrazione della Messa, suscitò l’interessamento del Ministro di Dio che gli chiese: “Tu sei senza genitori e fai bene a ricordarti di loro. Ma come vivi da solo?” “Faccio il pastorello” rispose il ragazzo. “Ti piacerebbe studiare e divenire Sacerdote?” Chiese ancora il sacerdote. Il ragazzo s’illuminò: “Lo desidero tanto! Ma non ho i mezzi”. “Se ti aiutassi io?” “Non saprei come ringraziarvi!…” Da quel giorno il fanciullo lasciò le pecore e si diede allo studio. Poté un giorno divenire Sacerdote, poi Cardinale ed anche Santo. Insomma, con ogni probabilità, la Chiesa non avrebbe mai avuto san Pier Damiani, se questi da fanciullo non si fosse ricordato di suffragare i genitori.