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martedì 4 giugno 2024

Difesa della Messa Tradizionale: 141ª settimana. Nuove manifestazioni di preghiera davanti agli uffici dell'Arcidiocesi di Parigi #traditioniscustodes

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.

141ª SETTIMANA: LE SENTINELLE CONTINUANO LA LORO PREGHIERA PER LA DIFESA DELLA MESSA TRADIZIONALE DAVANTI ALL'ARCIDIOCESI DI PARIGI

Vorrei menzionare due eventi recentissimi di notevole importanza liturgica e la cui giustapposizione è sorprendente:
1° evento: Il 27 maggio Papa Francesco ha ricevuto un gruppo di monaci buddisti provenienti dalla Thailandia, invitandoli a costruire con i cristiani un’amicizia che sostenga la pace e la fratellanza e che possa costruire un “mondo più inclusivo”. Successivamente, chiese per questi monaci pagani “abbondanti benedizioni divine”. Il tutto in linea con la Dichiarazione congiunta che ha firmato con il Grande Imam di Al-Azhar, ad Abu Dhabi: “Il pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina ” (4 febbraio 2019). Ma ha anche dato loro il permesso di organizzare una “preghiera pagana per la pace” nella Basilica di Santa Maria in Trastevere il 28 maggio. Una preghiera buddista, sì, ma, mi direte, nessuna possibilità per i monaci cattolici di celebrare una messa cattolica a Santa Maria in Trastevere secondo il rito antico. Beh, meglio non dirlo troppo in fretta, perché...

2° evento: ... perché, tre giorni prima, il 25 maggio, Francesco stesso aveva elevato al rango di abbazia il priorato di San Benedetto in Monte, nei pressi di Norcia, città natale di san Benedetto. Tuttavia, la comunità benedettina che riceve questa onorificenza comprende essenzialmente religiosi americani – Paese che il Papa odia – e celebra la liturgia secondo l'usus antiquior monastico. Inoltre, coltiva una grande venerazione per la memoria di Benedetto XVI. Infatti, il suo fondatore e primo priore fu dom Cassian Folsom, specialista di san Leone Magno, eminente professore di liturgia all'Università di Sant'Anselmo, amico di Benedetto XVI, e che si dice essere stato uno dei redattori del motu proprio Summorum Pontificum (e inventore della distinzione tra “forma ordinaria” e “forma straordinaria”). In breve, il Papa fece erigere l'Abbazia di Barroux in Umbria.

E se da questi due semplici atti deduceste che il Papa ha da un colpo a destra e un altro a sinistra, sbagliereste. La verità è che questo Papa è intrinsecamente enigmatico, e che, sotto questo pontefice argentino, le cose romane sono veramente incomprensibili, quando un giorno viene istituita una benedizione per le coppie omosessuali per vietare loro l'accesso al seminario il giorno dopo, e perfino insultarle per buona misura.

Questo Papa non è cartesiano, a differenza dei vescovi francesi che non riescono a capire come mai può decretare solennemente Traditionis Custodes, per poi dispensarne subito dopo la FSSP, e che sostiene di odiare la messa tradizionale, moda destinata a scomparire secondo lui, ma che concede favori di tacito riconoscimento alla FSSPX.

Vi sorprenderò anch'io: nelle nostre veglie recitando il rosario, questa settimana, davanti agli uffici dell'arcidiocesi, 10 rue du Cloître-Notre-Dame, dal lunedì al venerdì, dalle 13 alle 13,30, a Saint-Georges de La Villette, mercoledì alle 17, e davanti a Notre-Dame du Travail, domenica alle 18, chiederemo che i vescovi di Francia, e soprattutto l'arcivescovo di Parigi, siano finalmente nello spirito di Papa Francesco, e che il nero di Traditionis Custodes possa combaciare con il bianco della libertà che dovrebbero dare ai loro sacerdoti per celebrare la messa tradizionale.