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domenica 7 aprile 2024

Difesa della Messa Tradizionale: 132ª settimana. Nuove manifestazioni di preghiera davanti agli uffici dell'Arcidiocesi di Parigi #traditioniscustodes

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi C.

132ª SETTIMANA: LE SENTINELLE CONTINUANO LA LORO PREGHIERA PER LA DIFESA DELLA MESSA TRADIZIONALE DAVANTI ALL'ARCIDIOCESI DI PARIGI

Cristo è risorto! Auguro a tutti voi una santa e felice Pasqua con tutto il cuore!

Durante l'ottava di Pasqua, continueremo le nostre veglie mentre recitiamo i nostri rosari, a Parigi, dal martedì di Pasqua, martedì dell'ottava, davanti agli uffici dell'arcidiocesi, 10 rue du Cloître-Notre-Dame, fino a venerdì, dalle 13:00. alle 13,30, a Saint-Georges de La Villette, il mercoledì alle 17, e davanti a Notre-Dame du Travail, la domenica alle 18.
In quanto sentinelle liturgiche parigini, siamo in comunione di pensiero e di preghiera con quanti realizzano azioni simili in tuto il mondo, e in particolare a Washington, dove da due anni un gruppo di fedeli organizza ogni sabato alle 9 un raduno per pregare il rosario davanti alla nunziatura apostolica.
A Parigi, come altrove, chiediamo la libertà della messa. Nonostante tutti i tentativi che sono stati fatti per farla scomparire, essa continua a vivere, a diffondersi, a santificare con frutti di pietà, crescita di vocazioni e conversioni.

Nella predica della Messa del Crisma, a Saint-Sulpice, il nostro arcivescovo, Mons. Ulrich, tiene ogni anno una sorta di discorso riassuntivo e programmatico. L'anno scorso aveva parlato del sostegno che i preti di Parigi devono alla pastorale giovanile della nostra società, ai patronati, alle cappellanie, ai movimenti giovanili, all'insegnamento cattolico, segno dell'attenzione alla crescita dei giovani. Potremmo dunque fargli notare che la messa tradizionale attira visibilmente i giovani, per i quali è una “messa nuova”, che scoprono con grande gioia spirituale, e che va affiancata da tutto ciò che essa implica, dall'insegnamento del catechismo alle scuole tradizionali cattoliche intorno a Parigi e anche intra muros?

Quest'anno, il Mercoledì Santo, 27 marzo, il nostro arcivescovo si è rallegrato per il numero sorprendente di catecumeni venuti in gran numero per essere battezzati non solo a Parigi ma in tutta la Francia. E ha aggiunto molto giustamente: «Non cerchiamo di contare, questo non compensa, tutt’altro, il calo del numero dei battesimi che non vengono celebrati da cinquant’anni! » Avrebbe potuto anche dire che molti di questi catecumeni chiedono di essere battezzati secondo il rito tradizionale. E ha lanciato un “itinerario catechetico” per tutta la diocesi attorno ai sacramenti e alla vita sacramentale. Sia certo che parteciperemo a questo sforzo, nella misura dello spazio concessoci a Parigi, con una catechesi attorno a tutti i sacramenti tradizionali, così ricchi di dottrina spirituale. Penso soprattutto al battesimo tradizionale, con le sue parole e i suoi gesti così espressivi della lotta contro il demonio scacciato con gli esorcismi dall'anima rigenerata, e alla cresima tradizionale con la sua potente evocazione dell'arruolamento nella milizia di Cristo.