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domenica 7 gennaio 2024

Washington, Sostenitori pro gay di padre James Martin contro il Rosario #fernández #francesco #fiduciasupplicans

I "misericordiosi" pro gay e Padre Martin, ghost writer di Fiducia Supplicans.
Luigi C.

Aldo Maria Valli, Gregory Jones, 1-1-24

L’Università Cattolica di Georgetown ha invitato il noto sacerdote pro-omosessualità padre James Martin, S.J. a parlare nel suo campus. Nell’ambito del Jesuit Heritage Month, il discorso è stato ospitato il 6 novembre nella Dahlgren Chapel of the Sacred Heart.
Prima dell’inizio del discorso di padre Martin, un contingente di volontari dell’associazione Tradizione Famiglia Proprietà Student Action ha tenuto una preghiera del rosario fuori dall’Healy Gates dell’università. Obiettivo: difendere l’insegnamento cattolico e respingere il programma di padre Martin di rendere normale il peccato omosessuale all’interno della santa Chiesa cattolica.

Padre Martin, noto come il “gesuita arcobaleno”, ha nel suo curriculum pubblico una trafila di trasgressioni all’insegnamento cattolico sulla famiglia e di stravolgimenti circa la santità del matrimonio. Alcune delle sue azioni includono:

Dire che i cattolici dovrebbero “venerare” le unioni omosessuali (cioè il peccato); sostenere il transgenderismo per i bambini (abuso sui minori); favorire il bacio omosessuale durante la Messa (sacrilegio); twittare una rappresentazione blasfema della Madonna (blasfemia).

A causa di queste azioni eterodosse, i volontari della TFP Student Action hanno organizzato il loro rosario di riparazione fuori dall’Università di Georgetown. Durante la preghiera di protesta, i giovani cattolici hanno mostrato lo striscione “Sosteniamo l’insegnamento cattolico e rifiutiamo il tentativo di padre Martin di normalizzare gli atti omosessuali”. Hanno anche distribuito volantini per avvertire gli studenti dell’agenda anticattolica di padre Martin.

Alcuni studenti “cattolici”, fan di padre Martin, si sono infuriati per il rosario e hanno formato una contro-dimostrazione per interromperne la recita. I simboli che sventolavano dichiaravano la loro affinità con il peccato: bandiere dell’orgoglio arcobaleno, bisessuale e “genderqueer”. La descrizione ufficiale della bandiera “genderqueer” che hanno esposto sfida la logica: “Le persone che si identificano come genderqueer possono considerarsi sia uomini che donne, né uomini né donne, o completamente al di fuori del binario di genere”.

Mentre i volontari della TFP pregavano con calma, una donna ha lanciato ingiurie.

Tra ogni decina del rosario, quando si cantava l’Ave Maria, un sostenitore pro-LGBT urlava a squarciagola per interrompere le lodi alla Madonna. Gli attivisti pro-LGBT hanno fatto gesti perversi e commenti troppo sconci per essere riferiti qui. Insulti e bestemmie erano rivolti ai volontari della TFP, ai loro familiari, al rosario, a Nostro Signore e alla Madonna.

Il comportamento dei Woke è passato poi da cattivo a strambo. Incapaci di presentare argomenti logici, i contro-dimostranti hanno diffuso musica pop da altoparlanti. Uno ha portato con sé un tamburo, che percuoteva in modo frenetico al fine di far zittire i Pater noster e le Ave Maria. Gli studenti dei gesuiti si sono uniti alla cacofonia, cavalcando, gironzolando e simulando comportamenti innaturali. Perdendo l’autocontrollo, un soggetto woke che stava scavalcando una recinzione è caduto a terra sul marciapiede.

Un’altra reazione a cui si è assistito è stata quella di sputare ai volontari della TFP e abbaiare come cani.

Il contrasto era netto. Da un lato della strada c’erano i volontari della TFP in preghiera, con un atteggiamento calmo. Sul lato opposto c’era una folla blasfema che gridava e bestemmiava. A intervalli, il capobanda con un megafono interrompeva il rosario con insulti contro la fede cattolica, disprezzando Dio come “il vostro papà del cielo”.

Nello scontro, anime coraggiose si sono fatte avanti come moderne Veroniche desiderose di consolare il Sacro Cuore di Gesù, così gravemente offeso. Uno studente ha percorso la fila di volontari della TFP, stringendo la mano a tutti. Poi si è messo a discutere con i sostenitori dell’arcobaleno. Un altro studente coraggioso si è unito al rosario. “Ottimo lavoro!”, ha detto. “Dio vi benedica!”.

Una donna anziana ha affrontato la folla da sola. Li ha rimproverati per la loro volgarità e mancanza di decenza. “Ma non vogliono sentire ragioni”, ha detto. “Mi fa pensare a come veniva trattato Nostro Signore quando camminava su questa Terra. Il suo messaggio fu rifiutato allora e viene rifiutato anche adesso. Grazie mille per quello che fate”.

Coloro che bestemmiano la Madre di Dio amano veramente la fede cattolica? Perché i sostenitori di padre Martin sono passati a insulti perversi a Nostro Signore, alla Madonna e al rosario? Padre Martin vuole che le persone che peccano contro Dio e la Sua Chiesa siano “accettate” nella Chiesa cattolica senza un adeguato pentimento?

I giovani cattolici che hanno pregato alla Georgetown University sono stati testimoni degli effetti provocati dall’attività di padre Martin. Con la scusa dell’amore e dell’accompagnamento, il “gesuita arcobaleno” conduce le anime nelle fauci dell’orgoglio e del peccato, allontanandole dalla virtù della purezza, della confessione e della conversione.

I cattolici devono rimanere fermi e fedeli nonostante l’attuale crisi che scuote la Chiesa. Coloro che amano Dio possono raggrupparsi attorno alla Beata Vergine Maria, confidando nella vittoria finale del suo Cuore Immacolato. Tutte le eresie della storia si sono sgretolate davanti al trono dell’umile Vergine, di Colei che ha schiacciato la testa del serpente orgoglioso e malvagio (Gn 3,15). Pertanto, c’è ogni ragione di credere che la Madonna distruggerà l’omoeresia dell’orgoglio che mina i valori morali e porta tante anime fuori strada.

L’antifona tradizionale proclama: “Rallegrati, o Vergine Maria, perché tu sola hai distrutto tutte le eresie”. Regina delle Vergini, prega per noi!

Fonte: tfp.org

Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà Italia