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giovedì 12 ottobre 2023

Rogo al museo di Castelgandolfo: danni a una sala in cui vissero Giovanni Paolo II e Benedetto XVI

Aggiornamento ore 10.00
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A fianco la foto, che ci è stata mandata, della stanza dopo l'incendio, in calce al post la foto di come era la stanza prima (prima e dopo prese da angolazioni differenti). 
In fumo la storia. I simboli. Le reliquie. Opere d’arte. Le tappezzerie sono sete antiche di Leucio, introvabili. Gli arazzi dentro le teche preziosissimi bruciacchiati. La crocifissione in un angolo danneggiata probabilmente. E non volevano farlo sapere?
QUI Borgo Pio e QUI Diane Montagna.

Incendio al Palazzo Papale di Castelgandolfo. 
Dopo averlo abbandonato completamente (non ci va da anni), Francesco l'ha trasformato in un museo. 
Il direttore da qualche anno  del museo, Andrea Tamburelli, è uno che arriva, ci dicono, dalla  Birra Peroni (QUI), e che non ha esperienze culturali significative pregresse. Scelto, secondo voci, dalla direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta. E' il marito di Stefania Cignetti, ex segretaria del card. Bertello,  funzionaria molto influente nel governatorato, anche se ora finita in qualche ufficio di minore importanza, perché Bertello è stato "giubilato".
Dopo la vigna di Ratzinger ora vanno a fuoco mobili e tappezzerie e chissà cosa altro.
Erano di fatto reliquie. Là dentro ci hanno vissuto 3 santi.
Lavori al risparmio?
Luigi

11 Ottobre 2023

Devastante rogo nel piano nobile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, abitato fino al pontificato di Benedetto XVI e poi trasformato in un museo nel 2016. Alcuni giorni fa, nel silenzio totale del Vaticano, le fiamme che si sono sviluppate hanno fortemente danneggiato una delle sale situate al secondo piano, proprio dove in passato hanno vissuto e trascorso lunghi periodi di villeggiatura i pontefici, da Paolo VI a Wojtyla fino a Ratzinger. Gli ambienti papali del palazzo sono tutti ricchi di opere d'arte inestimabile e mobili di grande pregio.
Le cause dell'incendio scoppiato non sarebbero ancora state identificate con precisione anche se viene esclusa una azione dolosa. Probabilmente tutto, spiega il portavoce Matteo Bruni, è partito da un corto circuito dell'impianto di condizionamento.
Tuttavia al momento non sono stati forniti dettagli ulteriori sull'entità del danno complessivo.
«Io non posso parlare. Bisogna parlare con suor Raffaella Petrini» si è limitato a riferire al telefono il direttore responsabile del museo Andrea Tamburelli. Da quello che risulta a Il Messaggero la sala interessata al rogo sarebbe stata ritrovata in uno stato devastante, con tutti i soffitti avvolti dal nerofumo, quadri rovinati, l'antica tappezzeria polverizzata e cenere ovunque. Sembrerebbe effettivamente un bel disastro in attesa di avere un bilancio complessivo dei beni che ora necessitano una certosina opera di restauro.

I turisti che dal 2016 vanno a visitare gli appartamenti del Papa dal Cortile delle udienze salgono lo Scalone d'onore per raggiungere il piano nobile del palazzo. Le sale storiche sono disposte secondo l'ordine gerarchico del cerimoniale vaticano, riprendendo lo schema della Seconda Loggia nel Palazzo Apostolico. La prima sala infatti è il Salone degli Svizzeri, o dei Tedeschi, locale un tempo destinato al corpo di guardia. Fino ai restauri di Pio XI degli anni Trenta la stanza era divisa a metà da quattro colonne, e sul pavimento originario erano visibili graffiti e scritte lasciate dalle alabarde delle Guardie Svizzere. Oggi la sala è decorata da un altorilievo con la "Deposizione dalla Croce" e con una Madonna settecentesca di Domenico Corvi.

Seguono la Sala dei Palafrenieri, che ospita i Sediari pontifici e quella delle Guardie Nobili, contenenti ricordi della presenza di Pio IX. La seguente Sala dei Camerieri di Cappa e Spada ospita copie di quadri di Bartolomé Esteban Murillo e Guido Reni. Nella successiva Sala dei Bussolanti c'è copia della bolla del concordato di Fontainebleau del 1801 ed un ritratto di Pio VII e del suo segretario di Stato Ercole Consalvi di Jean-Baptiste Wicar. Seguono la Sala del Trono, risalente all'epoca di Innocenzo X, e la Sala del Concistoro, fatta decorare da Pio IX con tappezzeria damascata e pavimenti di marmi policromi: oggi ospita due arazzi della celebre manifattura Gobelin di Bruxelles raffiguranti la fuga della Sacra Famiglia in Egitto. Successivamente vi è la Galleria di Benedetto XIV, ampliamento già fatto costruire da Alessandro VII ma decorata nel Settecento con dipinti a guazzo di Pier Leone Ghezzi. Da lì si accede alla Cappella Papale di Urbano VIII, una delle più antiche stanze del palazzo, affrescata da Simone Lagi e stuccata dai fratelli Zuccari.

foto di MiL 


3 commenti:

  1. Realtà: danni minimi. Anche stavolta vi è andata male.

    https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2023-10/castel-gandolfo-danni-lievi-incendio-stanza-ville-pontificie.html?fbclid=IwAR1PBS8x44Ie327ada6AdBygwnr38y7n37-SafcHSzR41jMu07r-yx4GzUk_aem_AVz20UtkurJdsbweunkB2WJrlXkw6DIFBFOYlPmZltym_G3AtepbWuO-wWrAb2E_Ma4

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    Risposte
    1. Guardi la foto. È falsa? E legga il nostro post successivo

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    2. Ma perfino dalla vostra foto si vede che i danni sono minimi! Mi faccia il piacere! La tappezzeria delle poltrone non è nemmeno annerita! Gli unici danni che si vedono sono alcuni dei quadri sulla parete a sinistra. Il resto è tutto fumo e fuliggine.

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